2 bacheche 1-9

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BACHECHE 1 - 9 ANDREA VIGLONGO E LA SUA CASA EDITRICE

EMILIO SALGARI Jolanda, la figlia del Corsaro Nero Romanzo d’avventure Copertina ed illustrazione di Mario D’Antona Torino,Viglongo, 1946 "La fanciulla, comprendendo che non sarebbe riuscita ad indurre il fiero corsaro a lasciarsi fasciar la ferita e temendo che gli antropofagi ricomparissero e tornassero per dargli il colpo di grazia, prese le altre due pagaie e si mise a remare per aiutarlo. Era profondamente commossa e voltava ad ogni istante il capo verso il filibustiere, chiedendogli con premura: Volete riposarvi, signor Morgan? Lasciate a me la cura di condurre il canotto. So guidare una scialuppa." Il pittore Mario D’Antona illustra dal 1945 al 1951 trentasei romanzi salgariani pubblicati dalla casa editrice Viglongo. La prima edizione uscì in volume presso l’editore Anton Donath nel 1905

EMILIO SALGARI La sovrana del campo d'oro Romanzo d'avventure Copertina a colori e illustrazioni fuori testo di Luigi Togliatto Torino, Viglongo, 1947 Felice Pozzo, studioso di Salgari, pubblica una "velina" della censura fascista che non impedirebbe la pubblicazione de La sovrana del campo d’oro, previa eliminazione della frase a pag. 5: "Si sa che gli americani non vogliono perder tempo e che non amano le ipocrisie inutili. Laggiù vanno alla spiccia negli affari e anche il matrimonio, per quei bravi lavoratori, non è considerato altro che come un affare". Figlia di un ricco proprietario di miniere d'oro, rapito dal feroce bandito Roock, Annie Clayfert si sacrifica, offrendosi come premio della lotteria da lei stessa organizzata, per recuperare la somma necessaria al riscatto del padre, prigioniero nel Gran Canyon. Attraverserà il Colorado e i territori degli Apache, ma solo l’intervento inatteso di Buffalo Bill imprimerà una svolta decisiva alla liberazione del padre dell’eroina, detta la Sovrana del campo d’oro. Pubblicato a Genova da Donath nel 1905, il romanzo era già apparso a puntate sul settimanale genovese Per terra e per mare nel 1904

EMILIO SALGARI Cartagine in fiamme. Romanzo d'avventure Copertina a colori e illustrazioni fuori testo del pittore Mario D'Antona Torino, Viglongo, 1947 Hiram torna a Cartagine per riabbracciare l’amata Ophir. Riuscirà a salvare Fulvia, giovane romana cui deve la vita, riuscendo a strapparla all’altare su cui sta per essere offerta in sacrificio al dio Baal-Molok. Hiram, tuttavia, vorrebbe continuare a battersi in Cartagine ormai avvolta dalle fiamme, ma è trattenuto da Sidone, che lo conduce in salvo insieme ad Ophir, al padre di lei, Hermon, e agli altri compagni, in quattro navi sfuggite miracolosamente ai Romani. “Noi vivevamo tranquilli, sicuri del nostro destino, ed i tuoi (cioè i Romani) colla violenza….piombano su di noi, come vili assassini..” Basterebbe questa frase per respingere l’ipotesi che Salgari avesse subito il fascino della “romanità”. Gabriele D’Annunzio lavorò sul copione di Giovanni Pastrone, che si era ispirato al romanzo di Salgari e a Salammbô di Flaubert, per la sceneggiatura di Cabiria, il più grandioso film storico italiano del muto. Nel copione del film di Pastrone, girato nel 1913 negli studi dell’Itala Film di Torino, il marinaio Sidone era chiamato Ercole, poi Maciste, ossia macigno, nella sceneggiatura definitiva, da D’Annunzio. Pubblicato nel 1908 a Genova da Donath, era già apparso a puntate sulla rivista Per terra e per mare nel 1906

EMILIO SALGARI La città del re lebbroso. Romanzo d’avventure Copertina a colori e illustrazioni fuori testo di Luigi Togliatto Torino, Viglongo, 1947 La prima edizione è pubblicata nel 1904 a Genova da Donath. . "Era un colossale elefante, alto quasi quattro metri, con zanne lunghissime, la pelle quasi biancastra, chiazzata di macchie grigie, e assai più rugosa di quella degli altri pachidermi, anzi quasi squamosa. Era adorno come nei giorni solenni dei ricevimenti, giacché quei fortunati animali hanno i loro giorni di visita come i re e le principesse. Ricchissimi anelli d'oro massiccio, con rubini e smeraldi di valore inestimabile, gli ornavano le lunghissime zanne [...]". Gli elefanti bianchi erano considerati, in Siam, al pari di divinità sulla Terra. Accuditi con mille cure, rispettati e venerati, la loro salute e magnanimità erano ritenuti segni propizi per il paese. Lakon-tay, custode dei sacri elefanti, umiliato e condannato a causa dell’inspiegabile morte degli animali, tenta il suicidio con l’oppio. L’intervento di Roberto Galeno, medico italiano, svelando il mistero della strage degli elefanti, e il ritrovamento dell’uncino nella città del re Lebbroso, restituirà al ministro la credibilità e l’onore

EMILIO SALGARI I pirati della Malesia. Romanzo d'avventure Copertina a colori di Mario D'Antona. Illustrazioni fuori testo di Domenico Natoli Torino, Viglongo, 1947 "[…]era uno dei più grandi, dei più bei prahos che solcassero gli ampi mari della Malesia. Stazzava sessanta metri. A vento largo, doveva filare come una rondine marinara e lasciarsi di gran lunga indietro i più centosessanta tonnellate, il triplo dei prahos ordinari. Strettissima aveva la carena, svelte le forme, alta e solida la prua, fortissimi gli alberi e amplissime le vele, i cui pennoni non misuravano meno di rapidi steamers e i più veloci velieri d'Asia e d'Australia." Edito in volume nel 1896 da Donath, ma già apparso col titolo La vergine della pagoda d'Oriente, sulla Gazzetta di Treviso del 1891-92, è il sèguito di Le tigri di Mompracem. Risalta la figura di Sandokan, vìndice dell'indipendenza dei rajah e impegnato nella lotta per la conquista di Sarawak insieme col fido Yanez, contro l’usurpatore del sultanato malese, James Brooke

EMILIO SALGARI Le aquile della steppa Romanzo illustrato da 12 tavole di Luigi Togliatto Torino, Viglongo, 1947 Le Aquile della Steppa attaccano la tribù dei Sarti, valorosi guerrieri. Beg Giahama, il loro capo, attende con trepidazione di affidare all’amato nipote Hossein, il comando. Ma una congiura, ordita dal terribile cugino Abei, alleato delle Aquile, ostacola il passaggio del testimone. La prima versione fu pubblicata a puntate, tra il 1905 e il 1906, su Per terra e per mare da Donath. La prima edizione in volume è, invece, del 1907. Luigi Togliatto, pittore e illustratore, collaborò con la casa editrice Viglongo ed inoltre con la SEI, la Paravia, la Marzocco, la Mondadori e la Fabbri

EMILIO SALGARI Il re del mare. Romanzo d'avventure Con 10 illustrazioni fuori testo di Domenico Natoli. Copertina a colori di Nico Rosso Torino, Viglongo, 1947 Il Re del Mare è una potente nave da guerra, acquistata dall’astuto Yanez, avvertito da Kammamuri, affinchè accorra in difesa di Mompracem, sotto attacco da parte degli inglesi. Salgari non perde occasione qui per ribadire il suo giudizio negativo sugli inglesi, definiti da Sandokan "sterminatori delle genti di colore soprattutto quando indifese". Uscito in 32 puntate sul settimanale Per terra e per mare, tra il 1904 e il 1905, e pubblicato in volume da Donath nel 1906, questo romanzo contiene l'elogio della semplice struttura sociale e politica dell’isola di Mangalum, quasi un modello di comunismo primitivo. Domenico Natoli collaborò con Il Giornalino della Domenica di Vamba e nel 1912 con la casa editrice Bemporad. Con lo pseudonimo di Scapin proseguirà l’attività di giornalista fino allo scoppio della guerra

EMILIO SALGARI Le figlie dei faraoni. Romanzo d'avventure Copertina a colori e 12 illustrazioni fuori testo di Nico Rosso Torino, Viglongo, 1947 "Vederla, vederla, sia pure una volta sola, dovesse costarmi la vita: ecco il mio solo, il mio unico desiderio, Ounis. Guarda: io mi copro gli occhi colle mani e me la vedo subito apparire dinanzi, e sento il sangue scorrere più veemente nelle mie vene, e battermi il cuore così forte come se volesse balzarmi fuori dal petto. Dolce vision! Quanto sei bella! ". Salgari, in questo romanzo, riesce a fondere con maestria amore, avventura e storia dell'antico Egitto. La prima edizione fu pubblicata da Donath a Genova nel 1905. Nico Rosso, illustratore e fumettista, nacque a Torino nel 1910. Dopo gli studi all’Accademia Albertina di Torino, inizia a collaborare con alcuni editori torinesi, tra cui Viglongo, Paravia e SEI. Si era cimentato su vari registri, da quello per l’infanzia a quello storico, passando per l’horror, genere nel quale è tuttora ritenuto maestro

EMILIO SALGARI Capitan Tempesta. Romanzo d’avventure Copertina a colori e illustrazioni fuori testo di Mario D’Antona Torino, Viglongo, 1946 "Era un giovane bellissimo, anzi troppo bello per essere un guerriero, un po' alto, snello, di forme eleganti, con due occhi nerissimi che parevano due carbonchi, una bocca da fanciulla con dei dentini superbi, la pelle leggermente bruna che tradiva il tipo meridionale e la capigliatura lunga e corvina. Nell'insieme sembrava più una graziosissima fanciulla che un capitano di ventura". Così Salgari descrive la protagonista Eleonora, duchessa d’Eboli, bella ed esperta spadaccina, che, sotto sembianze maschili, combatte contro i Turchi, durante l’assedio di Famagosta nel 1507, per salvare il fidanzato, il visconte Le Hussiere, caduto in mano nemica. La prima edizione fu pubblicata a Genova da Antonio Donath, nel 1905

EMILIO SALGARI Le stragi delle Filippine Copertina a colori e tavole fuori testo di Giovanna Tini Torino, Viglongo, 1946 (F+ Rom. 3096) Tra il 1896 e il 1897 nelle Filippine sorge un movimento indipendentista, represso nel sangue dagli spagnoli. Il protagonista è il giovane meticcio Romero Ruiz, che lotta al fianco dei ribelli contro i dominatori spagnoli, accanto a Hang-Tu, capo dell'etnia cinese e ama riamato Teresita, figlia di Alcazar, repressore dei ribelli. Edito per la prima volta in volume da Donath, a Genova, nel 1897. L’illustratrice di questa edizione e di Il fiore delle perle, pubblicato anch’esso da Viglongo, è Germana Tini, allieva del pittore Teonesto Deabate. Ha collaborato con Viglongo dal 1945

EMILIO SALGARI Alla conquista di un impero Romanzo illustrato da 12 tavole di F. Giobbe Copertina di Luigi Togliatto Torino, Viglongo, 1947 Nel romanzo pubblicato da Donath a Genova nel 1907, Sandokan, Yanez e gli amici indiani sono pronti a conquistare il regno di Assam. Temendo che Surama possa impedire la propria ascesa al trono, lo zio decide di venderla ai Thugs, come danzatrice. La Tigre della Malesia e i suoi, dunque, pronti ad aiutare la fanciulla, progettano un piano per restituirle l’eredità. Yanez, co-protagonista con Sandokan, si infiltra nel castello del rajah di Gahuati, fingendosi un lord inglese: solitamente flemmatico e controllato, tenterà il tutto per tutto per ridare il trono all’amata Surama, durante la lotta contro l’usurpatore Sindhia. I Tigrotti, guidati da Sandokan, riusciranno a condurre in porto l’impresa, e Surama, con Yanez al suo fianco, sarà finalmente designata "rhani" dell’Assam

EMILIO SALGARI Attraverso l’Atlantico in pallone. Romanzo d’avventure Copertina a colori di Luigi Togliatto e illustrazioni di Tancredi Scarpelli Torino, Viglongo, 1947 "Si vedevano i pescatori scendere precipitosamente a terra e gli abitanti uscire in fretta dalle capanne ad ammirare il vascello aereo, che filava maestosamente sopra le loro teste e si udivano di quando in quando dei clamori e anche qualche detonazione. "Diavolo!" esclamò l'irlandese, che non amava il silenzio. "Ci prendono per aquile? Fortunatamente siamo molto alti e le loro palle non arriveranno fino a noi." "Crederanno di salutarci," rispose Kelly. "Che siano indiani?" "Gli indiani di Terranova sono morti tutti e da parecchi anni." "Li hanno distrutti?" "La civiltà dei bianchi è fatale alle razze di colore. Dove si introduce, distrugge." Pubblicato in 26 puntate dal 1895 al 1896 sul periodico quindicinale Biblioteca per l'infanzia e l’Adolescenza, edito a Torino da Speirani

EMILIO SALGARI La Costa d’Avorio. Romanzo d’avventure Copertina a colori e illustrazioni fuori testo di Luigi Togliatto Torino, Viglongo, 1949 Il catanese Alfredo Lusarno è un ricco fazendero, che abbandona l’Italia per far fortuna in Costa d'Avorio. Al suo fianco, l’amico portoghese Antao Carvalho, considerato "il più audace cacciatore della Costa d’Avorio", suo compagno di battute di caccia grossa, commerciante e proprietario di una vasta e prospera azienda agricola. Un furto alla fattoria di Antao e il rapimento del fratellino di Alfredo, per mano del vendicativo Kalani, sconvolgerà la vita di entrambi. Sfidando ogni difficoltà e pericolo, Alfredo e Antao riusciranno a liberare il piccolo Bruno e ad uccidere Kalani, aiutati dall’amazzone Urada, riconoscente ai due amici per averla tratta in salvo, strappandola agli artigli di un leopardo. La prima edizione apparve nel 1898 a Genova, per i tipi di Antonio Donath

EMILIO SALGARI Gli scorridori del mare. Romanzo d’avventure Copertina a colori e illustrazioni fuori testo di Luigi Togliatto Torino, Viglongo, 1949 Firmato con lo pseudonimo Romero, nome che Salgari darà a uno dei figli, racconta la vicenda, tutta marinaresca, del capitano Solilach, schiavista tra Africa ed America, al comando del brigantino Garonna. Costui sarà tradito dal secondo di bordo, il perfido Parry, il quale cercherà di convincerlo ad abbandonare il commercio degli schiavi per la più redditizia pirateria. "E quell’indiavolato Parry vorrebbe che io diventassi un pirata – disse Solilach. – Io un ladro![...] – Oh! Questo non succederà mai, è vero, mio capitano? – No, giammai! – disse Solilach con forza. Fu pubblicato a Genova da Donath, nel 1900

EMILIO SALGARI I Robinson italiani. Romanzo d’avventure Copertina a colori e illustrazioni fuori testo di Luigi Togliatto Torino, Viglongo, 1949 Il Signor Emilio Albani, Enrico e Piccolo Tonno, simpatico marinaio napoletano, naufragano insieme su un’isola della Papuasia (questo nome sembra essere diventato sinonimo, nel tempo, di luogo esotico, infinitamente lontano). L’enorme quantità di conoscenze sulla flora, sulla fauna, sul clima, sull’essere umano, di Emilio (lo stesso Salgari?), costituiranno una formidabile risorsa per la sopravvivenza dei tre. Quando vengono ritrovati, i tre naufraghi saranno fieri di proclamarsi fondatori di una florida e organizzata colonia. Sembra evidente l’influenza del Robinson Crusoe di Daniel De Foe: qui, tuttavia i protagonisti non aspirano a civilizzare nessuno. Prevalgono, oltre all’amore per la conoscenza, solidarietà umana e autentica amicizia. Al posto del pappagallo di Crusoe, i tre uomini adottano un piccolo orango da loro soprannominato Sciancatello. La prima edizione fu pubblicata da Donath, a Genova, nel 1896

EMILIO SALGARI Il Corsaro Nero Torino, Viglongo, 1951 Sullo sfondo storico della lotta dei filibustieri contro le colonie spagnole nel ‘600, il romanzo narra le vicende del Conte Emilio di Roccanera, signore di Valpenta e conte di Ventimiglia, detto il Corsaro Nero. Spinto ad abbandonare l’Italia alla volta del mare delle Antille, dalla decisione di vendicare il fratello ucciso dall’infame duca Wan Guld, ha giurato di uccidere il colpevole e di sterminarne la famiglia. Pubblicato tra il 1898 e il 1899 a Genova da Antonio Donath, è considerato il suo capolavoro. In questa curiosa edizione del 1951, l’editore utilizza, per la copertina e le illustrazioni interne, i fotogrammi del film El Corsario Negro di Chano Urueta, girato in Messico nel 1944. Così Andrea Viglongo avverte il lettore: "Appunto per coloro che saranno stati indotti a leggere il libro, vibrante come una creatura viva, dalla fugace visione cinematografica, abbiamo predisposto questa ennesima edizione nel testo originale e integrale" . E’ considerato il capolavoro di Salgari

EMILIO SALGARI La capitana del Yucatan Romanzo d'avventure Copertina e illustrazioni di Luigi Togliatto Torino, Viglongo, 1947 La guerra ispano-americana sta per concludersi, con esiti che si rivelano decisamente avversi alla Spagna. Tuttavia, l’intrepida marchesa Dolores Del Castello, al comando dello Yucatan, un bastimento di eccezionali capacità, in grado di immergersi sino alla coperta senza emettere fumo, tenta di rifornire gli ultimi baluardi spagnoli a Cuba. Cercherà, con l’aiuto del fedele Cordoba e del suo equipaggio, di forzare il blocco americano e di sbarcare sull’isola per portare armi al generale Blanco. "Nella torretta di poppa stava la Capitana, con ambe le mani ferme sulla ruota del timone e gli occhi fissi sulla bussola il cui quadrante era illuminato per di sotto….che splendida creatura era quella donna che sfidava così intrepidamente la morte, sulle cupe onde del Gran Golfo! [...]". La prima edizione del romanzo fu pubblicata a Genova da Donath nel 1899

EMILIO SALGARI I misteri della jungla nera. Romanzo d’avventure Copertina a colori di Mario D'Antona. Illustrazioni fuori testo di A. Natoli Torino, Viglongo, 1947 Negli anni ’40 Mario D’Antona collabora con l’Illustrazione del Popolo, inserto della Gazzetta del Popolo di Torino, dove vengono pubblicati numerosi disegni e vignette ispirati alla cronaca. Dal 1945 al 1951 illustra trentasei romanzi salgariani pubblicati dalla Casa Editrice Viglongo, curando la realizzazione delle copertine e delle illustrazioni interne. Primo romanzo del ciclo Indo-Malese, fu pubblicato a puntate nel 1887, con il titolo Gli strangolatori del Gange, su Il Telefono di Livorno. La prima edizione in volume fu pubblicata a Genova da Donath, nel 1895

EMILIO SALGARI Il treno volante (La Montagna d’oro). Romanzo d’avventure Copertina a colori di Luigi Togliatto 18 illustrazioni fuori testo di A. Minardi Torino, Viglongo, 1947 Il Treno volante è in realtà il dirigibile tedesco Germania, prototipo dei celebri Zeppelin. A bordo viaggiano il pilota tedesco Ottone Steker e il greco Matteo Kopeki, decisi ad inoltrarsi nel cuore dell’Africa, alla ricerca della favolosa Montagna d’oro. La prima edizione fu pubblicata da Salvatore Biondo a Palermo nel 1901: Salgari usò lo pseudonimo di capitano Guido Altieri, per eludere il contratto che lo legava in esclusiva all’editore Donath fino al 1902. Il nono capitolo, L’assalto degli scimpanzè, era stato pubblicato nel maggio 1901 sul periodico torinese Il Giovedì, da Speirani. La IRES di Palermo, in cui era confluita la scomparsa casa editrice Biondo, editò successivamente il romanzo, con la firma di Emilio Salgari. Lo ristampò Sonzogno nel 1926, con il titolo apocrifo di Il Treno Volante. La casa editrice Viglongo lo ha riproposto nella collana "I capolavori di Emilio Salgari ", tra il 1945 e il 1967

EMILIO SALGARI Le due tigri. Romanzo d’avventure Torino, Viglongo, 1947 Esce in prima edizione da Donath nel 1904. Le due tigri sono, rispettivamente, Sandokan, soprannominato la Tigre della Malesia, e il nemico acerrimo Suyodhana, la Tigre dell’India e capo dei Thugs. Racconta il tentativo di Sandokan e dei suoi Tigrotti di salvare la giovane Darma, figlia di Tremal-Naik e Ada, rapita dai Thugs che la vogliono sacrificare alla terribile dea Kalì. "Sono impaziente di rivedere Tremal-Naik. Povero amico! Perdere la sua donna prima ed ora la figlia! La strapperemo a Suyodhana: vedremo se vincerà la Tigre dell’India o quella della Malesia. Sí, disse Sandokan, mentre un lampo gli balenava negli sguardi e la sua fronte si aggrottava burrascosamente. Gliela strapperemo, dovessi sconvolgere l’India intera e annegare tutti quei cani di Thugs nelle loro misteriose caverne."

EMILIO SALGARI La tigre della Malesia. Versione originale de Le tigri di Mompracem apparsa in appendice sulla Nuova Arena di Verona. Con illustrazioni. Prefazione di Roberto Fioraso Torino, Viglongo, 1991 "Quell'individuo non dimostrava più di trentaquattro o trentacinque anni. Era alto di statura, stupendamente sviluppato, con una testa superba, una capigliatura folta, ricciuta, nera come l'ala di un corvo, che gli cadeva in pittoresco disordine sulle robuste spalle. Alta era la sua fronte, scintillante lo sguardo, sottili le labbra, atteggiate ad un sorriso indefinibile, magnifica la barba che dava ai suoi lineamenti un aspetto fiero che incuteva ad un tempo rispetto e paura. Nell'insieme, s'indovinava che quell'uomo possedeva la ferocia di una tigre, l'agilità di una scimmia e la forza di un gigante." Con questo romanzo hanno inizio le avventure di Sandokan, la Tigre della Malesia, un principe bornese che, dopo aver avuto la famiglia trucidata e aver perso il trono che gli spettava a causa di una congiura, si è ritirato sull’isolotto di Mompracem, dove si dedica alla pirateria a capo di un’eterogenea schiera di fedelissimi tigrotti. Marianna, la Perla di Labuan, protagonista, con Sandokan, del romanzo, è figlia di una donna napoletana e di un inglese: è nipote di Lord James Guillonk. Sandokan si presenta alla donna amata nella veste di vendicatore della propria famiglia e del proprio popolo. Alterna atti di impavido eroismo ad attacchi di furibondo fanatismo che lo rendono capace di distruggere tutto. A lui si affianca Yanez de Gomera, ironico alter-ego e consigliere prudente, "padrone delle tempeste e delle battaglie". Pubblicato con il titolo La tigre della Malesia su La Nuova Arena, tra il 1883 e il 1884, ripubblicato su Il Telefono di Livorno nel 1886, verrà pubblicato in volume da Donath a Genova nel 1900 con il titolo Le Tigri di Mompracem

EMILIO SALGARI Gli Strangolatori del Gange Versione originale de I misteri della Jungla nera apparsa in appendice su "Il Telefono" di Livorno Con 25 tavole di Pipein Gamba e altre illustrazioni Prefazioni di Roberto Fioraso Seguono due racconti: Le grandi cacce nelle Suburbunds indiane e La spedizione degli elefanti nel Delta Gangetico. Torino, Viglongo, 1994 Esce a puntate, dal 10 gennaio al 15 aprile, nel 1887 su Il Telefono di Livorno, con il titolo Gli Strangolatori del Gange, e, in seguito, come prima parte de Gli amori di un selvaggio, in dispense, dal 21 agosto all’8 dicembre del 1893, sulla Provincia di Vicenza. La prima pubblicazione in volume vide la luce nel 1895, presso Donath, con il titolo I misteri della Jungla Nera. La definitiva, dello stesso editore di Genova, arricchita di otto capitoli, è del 1903.Vallardi lo ripubblicherà più volte, fino al 1942, e Sonzogno, con un’edizione fuori commercio, nel 1942. Un’ulteriore variante del titolo fu proposta da una riduzione teatrale, come ci avverte Giovanna Viglongo, nella curatissima prefazione di questo volume, intitolata I misteri dell’India

EMILIO SALGARI L’uomo di fuoco Avventure Tavole originali di Alberto della Valle e Luigi Togliatto e altre illustrazioni Torino, Viglongo, 2003 Il romanzo, pubblicato a Genova da Donath nel 1904, era uscito in 21 dispense, disegnato da Alberto DellaValle, il più celebre tra gli illustratori salgariani. L’editore Vallardi, subentrato a Donath, l’ha ristampato più volte, tra il 1916 e il 1947. La casa editrice Viglongo, nel 1948, lo inserì nella collana Il romanzo d’avventure, con le illustrazioni di Luigi Togliatto. Giovanna e Franca Viglongo lo hanno riproposto, nella collana Salgari & Co., dedicata alla memoria di Andrea Viglongo, nel 2003, con le tavole originali di Alberto della Valle e Luigi Togliatto. Dice Giovanna Viglongo, nella prefazione, "L’Uomo di Fuoco è romanzo di pura avventura ricca di imprevisti […] il Brasile qui presentato è un vero Eden, da ritenere di essere immersi nel liquido amniotico dell’umanità, nel paradiso terrestre […]". Romanzo storico, soprattutto per i riferimenti a personaggi realmente esistiti, è ambientato nel Brasile del 16° secolo. Protagonista di questa avventura, è il giovane portoghese Alvaro de Correa, imbarcatosi alla volta del Nuovo Mondo, in cerca di fortuna

EMILIO SALGARI La vendetta d’uno schiavo Racconto Illustrato da G.G. Bruno con documentazione di immagini e scritti ed aggiunte finali Prefazione di Felice Pozzo Torino, Viglongo, 2011 Questo racconto, pubblicato da Donath nel 1900, fu firmato da Salgari con lo pseudonimo E. Giordano, che l’autore utilizzava, in veste di direttore della collana Biblioteca economica illustrata per la gioventù diretta dal cav. Salgari, per l’editore Donath di Genova. Questa edizione è la più recente iniziativa editoriale di Franca e Giovanna Viglongo. Il volume è preceduto da una documentata e curiosa presentazione di Giovanna Viglongo, che definisce La vendetta d’uno schiavo, "sicuramente il peggior romanzo di Salgari", e da una dotta ed ampia prefazione di Felice Pozzo sulla storia editoriale del romanzo, che aggiunge "senza però che l’esito rimanga esente da quel po’ di fascino che traspare da ogni suo scritto". Assai raffinate e "meticolose" le illustrazioni di Giuseppe Garibaldi Bruno. Luogotenente di vascello, collaborò, per un discreto numero di romanzi salgariani, alle edizioni eleganti di Voghera. Dalle opere dei disegnatori Dally e Ferrario sono tratte le altre illustrazioni che abbelliscono il volume

EMILIO SALGARI I predoni del Sahara. Romanzo d’avventure Copertina e illustrazioni fuori testo di Luigi Togliatto Torino, Viglongo, 1948 (F+ Rom. 3200) Uscito in 22 dispense nel 1902 e pubblicato in volume a Genova da Antonio Donath nel 1903, I predoni del Sahara appartiene ai cosiddetti "romanzi d'Africa". Racconta le avventure di Gustavo di Sartena, un giovane còrso, alle prese con lo sterminato deserto africano. Gustavo e il gigantesco servo Rocco salveranno l'ebreo Ben Nartico dal linciaggio di alcuni fanatici marocchini, nella città di Tafilelt. Ben Nartico, dovendosi ricongiungere alla sorella Esther, si aggrega alla carovana dei due. L'incontro con la bella Esther finirà col turbare Gustavo; la fanciulla subirà il fascino del giovane e si unirà anch'essa alla missione. Insieme dovranno affrontare molte insidie e superare altrettanti ostacoli, ma alla fine riusciranno a portare a termine la propria missione e anche l’amore tra Gustavo ed Esther trionferà, sancendo l'unione fra un uomo e una donna di differenti confessioni religiose. Per la stesura de I predoni del Sahara, Salgari trae spunto da un episodio storico del 1881, quando alcuni predoni del deserto assaltarono una spedizione francese giunta sul posto per studiare il tracciato di una grande linea ferroviaria transahariana.

EMILIO SALGARI I solitari dell’Oceano. Romanzo d’avventure Copertina e illustrazioni di Luigi Togliatto Torino, Viglongo, 1948 La prima edizione del romanzo fu pubblicata a Genova da Donath nel 1904. L’Oceano Pacifico è l’autentico protagonista di questa storia. Un gruppo di cinesi deportati, i cosiddetti coolies, imbarcati sull’Alcione, si ribellano al perfido comandante Carvadho, il quale fuggirà nottetempo su una scialuppa insieme con l’equipaggio, dopo aver avvelenato i viveri sulla nave. Il capo dei coolies, Sao-King, tenterà di raggiungere l’isola di Vavau, nella speranza di ricevere aiuto. Ma l’impresa fallirà. I cinesi saranno costretti a navigare da Macao alla Papuasia Nuova Guinea, dall’arcipelago delle Tonga alle Nuove Ebridi, attraverso il Mar dei Coralli, per sfuggire ai pirati. Durante la fuga, avvisteranno la scialuppa di Carvadho, carica di scheletri.. L’olandese Wan Praat , cacciatore di pirati, li aiuterà a ritornare in patria, dove potranno dedicarsi onestamente al commercio, sulla barca rimessa a nuovo

EMILIO SALGARI Al Polo Nord. Romanzo d’avventure Copertina a colori e illustrazioni fuori testo di Mario D’Antona Torino,Viglongo, 1949 Lo scozzese Mac-Doil e il danese Sandoe, cacciatori di lontre al soldo della Compagnia Russo-Americana, durante una battuta di caccia su un'isola deserta, accanto alle coste della Siberia, si imbattono in un misterioso mostro marino che emette suoni così sinistri e potenti da terrorizzare le lontre, inducendole alla fuga. Si tratta del sommergibile Taymir, a bordo del quale i due soci si risvegliano dopo un lungo sonno, scoprendo di essere stati narcotizzati e rapiti da due membri dell'equipaggio. I due cacciatori si adatteranno alla situazione, grazie alla promessa del comandante di entrare ufficialmente a far parte della spedizione. Il viaggio risulterà affascinante e prodigo di formidabili scoperte e avventure, ma il ritorno si rivelerà un autentico fallimento. Del gruppo di esploratori, solo Mac-Doil riuscirà a ritornare a casa, dopo aver assistito impotente alla morte del compagno di caccia Sandoe. Lo scozzese sarà quindi l’unico a portare in patria la notizia della conquista del Polo Nord. Il romanzo fu pubblicato, nel 1898, da Donath, con le illustrazioni di Giuseppe Gamba, diciotto tavole nel testo e una fuori testo. La prima edizione era dotata di un'appendice storica sulle esplorazioni polari che, in seguito, fu eliminata

EMILIO SALGARI I minatori dell’Alaska. Romanzo d’avventure Copertina e illustrazioni fuori testo di Luigi Togliatto Torino, Viglongo, 1949 "[…]All'erta![...] - Corna di bisonte![...] - In piedi, Bennie![...] - Brucia la prateria! - No![...] - Fugge il bestiame?[...] Un clamore assordante, un misto di urla acute, latrati e muggiti echeggia improvvisamente in lontananza, rompendo di colpo il profondo silenzio dell'immensa prateria che, dalle rive del Piccolo lago degli Schiavi, si estende, quasi senza interruzione, fino a quelle del fiume Athabasca e ai piedi della gigantesca catena delle Montagne Rocciose. Sono urla confuse d'uomini, abbaiamenti di cani, muggiti di buoi[…]" Gli indiani sono sul piede di guerra. Back e Bennie, due cow-boys americani, mentre sorvegliano le mandrie, durante un giro di guardia avvistano un accampamento attaccato dagli indiani dove scoprono un uomo scotennato, ma ancora vivo e immediatamente lo soccorrono. Verranno a sapere che l’uomo era diretto in Alaska, terra selvaggia ma piena d'oro. Decidono, dunque, di unirsi allo sconosciuto per tentare la fortuna con il prezioso minerale. Incapperanno naturalmente in molti ostacoli, ma non si arrenderanno. La prima edizione uscì da Antonio Donath nel 1900

EMILIO SALGARI I figli dell’aria. Romanzo d’avventure Copertina e illustrazioni fuori testo di Luigi Togliatto Torino, Viglongo, 1949 I due amici Fedoro e Dimitri, il primo tenente della cavalleria russa e il secondo un cosacco, si trovano a Pechino per affari, ma per errore vengono accusati dell’omicidio di Sing-Sing, e quindi incarcerati e condannati a morte. Nell’imminenza dell’esecuzione capitale, sulla piazza affollata di gente accorsa ad assistere all’evento, compare un gigantesco mostro alato che semina il terrore tra la folla e porta via con se i due condannati, strappandoli al loro tremendo destino. Il mostro alato altro non è che una prodigiosa macchina capace di volare come un uccello e di percorrere in breve tempo distanze considerevoli. Al comando dello Sparviero, così si chiama lo straordinario velivolo, si trova uno strano e misterioso personaggio, che si presenta ai due scampati alla morte col solo appellativo di Capitano. Il trio si battezzerà in seguito I figli dell’aria. Il romanzo, uscito da Donath nel 1904 in 21 dispense, con il titolo I figli del cielo, appartiene al cosiddetto Ciclo dell’Aria

EMILIO SALGARI I pescatori di balene. Romanzo d’avventure Copertina a colori di Luigi Togliatto. Illustrazioni fuori testo di Gennaro D’Amato Torino, Viglongo, 1951 Il Daneborg, baleniera danese al comando del capitano Weimar, naviga per l'Oceano Artico alla caccia di balene. Per inseguire un cetaceo ormai ferito, si porterà oltre le rotte consuete finendo col naufragare fra i ghiacci. Dalla terribile esperienza, i soli Hostrup, secondo di bordo e l'esperto fiociniere Koninson ne usciranno indenni. L'unica possibilità di salvezza è raggiungere l'Alaska, quindi la parete settentrionale dell'America. Dovranno vedersela con il clima terribile, i lupi, gli orsi bianchi ed infine coi ferocissimi Tanana, prima di considerarsi definitivamente salvi. Pubblicato sul settimanale Il giornale dei Fanciulli dell’editore Treves in 26 puntate, dal 6 luglio al 28 dicembre 1893, uscirà in volume presso lo stesso editore nel 1894. Del mondo salgariano, Gennaro D’amato costituisce uno dei principali punti di riferimento iconografico. Nato a Napoli nel 1857, fu illustratore e saggista, oltre che pittore

EMILIO SALGARI Verso l’Artide colla Stella Polare. Avventure tra i ghiacci. Nuova edizione annotata ed aggiornata con un capitolo sulle esplorazioni polari del mezzo secolo. A cura di Emilio Salgari jr.. Copertina a colori di Mario D’Antona. Illustrazioni fuori testo di Gastone Regosa. Torino, Viglongo, 1951 Pubblicato in 26 puntate dal 1895 al 1896 sul periodico quindicinale Biblioteca per l'infanzia e l'Adolescenza. E’ il racconto-cronaca della spedizione che organizzò il Duca degli Abruzzi, unitamente alla Norvegia, nel 1899-1900, alla conquista del Polo Nord. La scrittura di Salgari ricrea qui un’atmosfera di assoluta invenzione fantastica, estranea tuttavia al carattere meccanicistico e positivista della narrativa di Jules Verne. Fu pubblicato in volume da Donath nel 1901. Ha avuto diverse varianti (del titolo) e cioè: La Stella Polare nel Mare Artico, Verso l’Artico con la Stella Polare, Notizie sul viaggio della Stella Polare

EMILIO SALGARI La perla sanguinosa. Romanzo Copertina a colori e 12 tavole fuori testo di Mario D’Antona Torino, Viglongo, s.d. Palicur, pescatore di perle, deve ritrovare la magnifica Perla Sanguinosa, sottratta a una statua di Buddha, in un monastero nell'isola di Ceylon, e finita in fondo al mare ai margini del banco perlifero di Manaar. Restituendola ai monaci potrà riabbracciare la promessa sposa, rapita da una setta religiosa per essere sacrificata a Buddha. Nel tentativo di liberarla, uccide l’esponente della potente setta: finirà nel penitenziario Port Cornwallis, nelle isole Andamane. Con i due compagni di sventura, il macchinista Jody e Will, ex quartiermastro della marina inglese, riuscirà a fuggire dal bagno penale. Durante la fuga verso Ceylon dovrà affrontare un terribile uragano: "L’oceano intanto, spazzato e tormentato senza posa dalle raffiche che aumentavano di violenza, montava sempre. Dei cavalloni enormi si rovesciavano sulla piroga, la sollevavano passandovi sotto, poi la scaraventavano entro profondi abissi mobili, dai quali non usciva che con molta fatica. [...] Ben presto una pioggia diluviale si rovesciò sull’oceano, aumentando l’orrore della notte. [...] Mille fragori paurosi intanto percorrevano l’oceano e la volta celeste: muggiti di cavalloni, urla e fischi del vento, scrosci di folgore. Il baccano talvolta diventava così intenso che i naviganti non potevano più udirsi. [...]". Fu pubblicato nel 1905 da Donath

EMILIO SALGARI I drammi della schiavitù. Romanzo d’avventure con illustrazioni fuori testo Copertina a colori di Gastone Regosa Torino, Viglongo, 1954 Il traffico degli schiavi sulle coste dell’Africa era ancora diffuso nel secondo Ottocento e i poveretti, trattati come bestie, non sempre scampavano alla morte, a causa dei maltrattamenti. Alvaez, capitano della nave negriera Guardiana, sopraffatto dai sensi di colpa, decide di portare a termine la sua spedizione verso l’America e interrompere l’attività. Libera il gigantesco schiavo Niombo e la splendida Seghira, tanto affascinante quanto combattiva. Durante il viaggio viene però tradito da Kardec, suo secondo, che non accetta il pentimento conversione del capitano e lo uccide. La vendetta di Niombo e Seguira, riconoscenti ad Alvaez che li ha liberati dal giogo della schiavitù, sarà implacabile. La prima edizione fu pubblicata a Roma da Enrico Voghera, nel 1896. Il presente volume fu poi ristampato da Viglongo in una sola edizione, nel 1954: "Il testo al quale dovevamo attenerci, fornitoci dagli eredi Salgari detentori dei diritti di quel titolo", riferisce Giovanna Spagarino Viglongo nella prefazione alla ristampa del 1992, "era purtroppo quello pubblicato da Sonzogno nel 1928 che lo aveva rilevato a sua volta dal Celli il quale, nel 1923, in preda a furiosi intenti moraleggianti[…] aveva rimpastato, raffazzonato e soprattutto arbitrariamente mutilato un testo dotato, all’origine, d’una carica notevole di coscienziosa dignità."

EMILIO SALGARI Sul mare delle perle. Il Marajah di Jafnapatam. Romanzo d’avventure Illustrato con 8 disegni di G.G. Bruno. Torino, Viglongo, s.d. (F+ Rom. 5399) Naufragi e scialuppe, marajah e principesse, selvaggi e jungle inestricabili, pescatori di perle e spingarde sono gli ingredienti di questo racconto. Amali, ricco e potente re dei pescatori di perle, desidera detronizzare il Marajah di Jafnapatam che gli ha ucciso il fratello, usurpandone il regno. A tale scopo organizza il rapimento della bellissima Mysora, sorella dell'odiato nemico. Ciononostante, Amali riuscirà nell’impresa, tanto da riuscire a riconsegnare il trono al nipote legittimo Maduri. Troverà inoltre anche l'amore proprio in Mysora, di cui si innamora, corrisposto, e che condurrà all'altare. Pubblicato con lo pseudonimo di G. Landucci dagli editori Belforte di Livorno, prima del 1922

EMILIO SALGARI La Bohème italiana Copertina a colori e illustrazioni fuori testo di Felice Asselle Torino,Viglongo, 1956 Romanzo scapigliato, ispirato al melodramma di Puccini, narra le rocambolesche avventure di un gruppo di artisti e letterati bohémien deciso a trasferirsi in campagna per fondare una comunità artistica, La Topaia. "Vuole venire con noi ? - Il giovane mi guardò con certi occhi che parevano volessero dire: che questi siano degli impresarii? - E dove ? – mi chiese, poco dopo. – In campagna. – Ed a fare cosa ? – Abbiamo bisogno d’artisti per fondare una famiglia di pazzi. – Coi pazzi qualche volta si può star bene, - rispose egli, ridendo[…]" In questo romanzo quasi autobiografico, scanzonato, lo scrittore si prende gioco di sé e di tutti coloro che credono alle sue spacconate. Pubblicato da Bemporad, a Firenze, nel 1909

EMILIO SALGARI Racconti Torino, Viglongo, 1999-2002, 3 voll Ristampa anastatica dell’edizione: Palermo, Editore Salvatore Biondo, 1900-1906. I tre volumi editi da Viglongo propongono, in copia anastatica, i 67 racconti che Salgari firmò con lo pseudonimo di Cap. Guido Altieri e che furono pubblicati un secolo prima da Salvatore Biondo, editore a Palermo, nei volumetti della Bibliotechina Aurea Illustrata:la collana uscì in 450 fascicoli, tra il 1901 ed il 1920. Racconti che esplorano l’intero pianeta, dal Polo all'Equatore, dalle gelide distese dei ghiacci eterni agli infuocati paesaggi del deserto africano, passando attraverso le foreste equatoriali, e poi dalle immense distese della pampa argentina fino alle remote isole tropicali, dagli abissi marini fin su, nello spazio siderale. Benchè muti lo scenario, integri rimangono i grandi motivi salgariani dell'avventura: la caccia, le competizioni tra gli uomini e il controllo della natura con le sue imprevedibili insidie, un mondo dove l’uomo possa esibirsi in rocambolesche esplorazioni, passando da un capo all’altro del Pianeta. Tuttavia, la sorprendente disinvoltura con cui Salgari descrive la giungla e le terre esotiche era in parte dovuta alla fervida inventiva e in parte alle assidue e accurate letture, giacchè non ebbe mai direttamente esperienza di quei luoghi, avendo compiuto solo un paio di viaggi nell’Adriatico, come mozzo