31 - Regione Autonoma della Sardegna

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31 ott 2003 ... PER ESSERE PROTAGONISTA di Liliana Fornasier ... anche da club di A1. Ma en- trambi si ... stico per la promozione in A1 sono Verona e ...
IL MESSAGGERO SARDO

31 OTTOBRE 2003

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n campo decisi a rivivere i successi dell’anno passato. Il Cagliari Pallavolo inizia la sua quinta stagione consecutiva nella serie A2 maschile di volley con tutte le intenzioni di essere ancora una volta protagonista. Anche se i suoi dirigenti per scaramanzia non fanno proclami. Anzi, vanno parecchio cauti, consapevoli come sono che un campionato così lungo (trenta partite più, si spera, la coda dei playoff) può riservare qualsiasi tipo di sorpresa. Le basi per far bene comunque ci sono tutte. La società rossoblu, per far fronte agli impegni sempre più gravosi anche sul piano economico, ha aperto le porte a nuovi soci e ha nominato presidente il consigliere regionale Giorgio Corona. Sul piano tecnico, poi, è riuscita a confermare cinque giocatori su sette della vecchia formazione, artefice lo scorso anno di una stagione stellare, che l’aveva portata a un passo dalla serie A1. Il colpo più grosso è stata la conferma dei due stranieri, il portoricano Picky Soto e il brasiliano Lucio Antonio Oro, corteggiati per tutta l’estate anche da club di A1. Ma entrambi si sono trovati così bene in Sardegna che hanno preferito restare per un altro anno nell’Isola prima di cercare la definitiva affermazione nell’Olimpo dell’A1. Soto è rientrato in Sardegna con la fede al dito: ad agosto si è sposato con la giovane Mimì che si è trasferita con lui a Cagliari e sarà al suo fianco per tutto il prossimo campionato. Confermati anche il libero Matteo Pagotto e i due sardi doc, Giacomo Scilè di Guasila e Alessandro Mascia di Domusnovas, divenuti ormai pedine inamovibili. Rispetto al sestetto base dell’anno scorso mancheranno due soli elementi: il palleggiatore Masini, che è stato sosti-

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i nuovo in A2. Dove la Dinamo e Sassari meritano. Sarebbe potuta essere anche A1, perché in agosto si era aperta la possibilità del ripescaggio nella massima serie dopo l’esclusione della Virtus Bologna. A parità di requisiti e classifica però Messina ha potuto avvantaggiarsi del fatto di avere disputato la finale play off per la A1. “Resta l’orgoglio per avere dimostrato quanto sia solida la società e meritevole la città” ha commentato il presidente Dino Milia. La Dinamo Banco di Sardegna ricomincia quindi l’avventura in quella A2 che l’ha vista protagonista per undici anni di fila, prima della retrocessione e dei tre anni di purgatorio in B1. E già dalla prima partita al palasport di piazzale Segni il segnale dei tifosi è stato forte: oltre tremila spettatori hanno applaudito la vittoria sul Novara. Soltanto il Castelmaggiore targato Futur Virtus (che raccoglie l’eredità di Bologna) ha saputo fare meglio. L’obiettivo minimo è la salvezza. Per quest’anno soltanto la quattordicesima classificata retrocederà in B1. L’obiettivo sussurrato è quello di riuscire ad agguantare un posto (dal secondo al nono) per disputare i play off, che metteranno in palio la seconda promozione in a1 (la prima classi-

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IL CAGLIARI PALLAVOLO NELLA A/2 DI VOLLEY PER ESSERE PROTAGONISTA di Liliana Fornasier tuito da Marco Fabroni, e il centrale Parma, che ha ceduto il posto a Paolo Baldaccini. Cambio della guardia anche in panchina: dopo le dimissioni di Flavio Gulinelli, il Cagliari si è affidato ad Emanuele Fracascia, giovane coach cresciuto pallavolisticamente a Falco-

nara, che l’anno scorso ha guidato l’Ancona in serie A1. Al suo fianco ci sarà Nicola Cabras, che dopo aver difeso da capitano i colori del Cagliari per ben undici anni ha deciso di intraprendere una nuova carriera come allenatore. Il nuovo tandem tecnico punta le

sue carte sul gruppo, sul collettivo e sulla forza di squadra, convinto che in un campionato così lungo ci sarà bisogno di tutti per fronteggiare una concorrenza nutrita e temibile. A partire con i favori del pronostico per la promozione in A1 sono Verona e Vibo Valentia,

NICOLA CABRAS HA SCELTO LA PANCHINA

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e squadre sarde di serie B gli avrebbero fatto ponti d’oro pur di poterlo schierare in campo. Ma Nicola Cabras, storico capitano del Cagliari Pallavolo, ha preferito restare nella sua società. Anche se in un nuovo ruolo: non più come giocatore ma come secondo allenatore. Trentun anni, nato a Carbonia, una laurea in Scienze motorie, ha deciso che era giunto il momento di appendere le scarpette al chiodo e di aprire un nuovo ciclo nella sua carriera sportiva. Schiacciatore di grande potenza, avrebbe potuto giocare ancora e magari portare un’altra squadra sarda in A2 (come

fece cinque fa con il suo Cagliari), ma Nicola non ama fare passi indietro: voleva restare in serie A. “È questo il mio mondo”, spiega l’ex capitano rossoblu; “indosso questa maglia da

undici anni, non potevo andarmene”. Affiancherà in panchina l’allenatore marchigiano Emanuele Fracascia, ma per gli ex compagni resterà sempre un punto di riferimento. In questi anni ha svolto un ruolo importantissimo: non solo in campo con le sue bordate ma anche negli spogliatoi dove ha contribuito a tenere compatto il gruppo, ricoprendo spesso il ruolo di fratello maggiore soprattutto nei confronti dei nuovi arrivati. A sostituirlo in campo come secondo opposto ci sarà lo slovacco Pavel Bartik, un altro giovane da prendere per mano. E questo sarà ancora compito di “capitan” Cabras.

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LA DINAMO SASSARI RIPARTE DALLA SERIE A/2

di Giampiero Marras

ficata sale direttamente). La Dinamo si presenta economicamente solida: ai tradizionali sponsor della Regione (Terra Sarda) e del Banco di Sardegna si è affiancato quello dell’Endesa Italia, costola nazionale di una società con sede a Barcellona che è il terzo produttore al mondo di energia elettrica. Anche la squadra era stata disegnata in maniera solida dal confermato coach Franco Ciani e dal general manager Paola Milia. Purtroppo il voltafaccia del pivot uruguaiano Esteban Batista (il talentuoso ventenne della nazionale è andato al Real Madrid) e la brutta influenza virale che ha colpito l’italoargentino Diego Ricci hanno creato qualche scompenso nel reparto lunghi. Il Banco ha chiamato in prova prima Rafael Giovannoni, brasiliano di buona stazza ma scarso talento at-

letico, poi ha ingaggiato l’alapivot italoargentina Alejandro Ferrari, 33 anni, 200cm, alla sua prima esperienza in Europa e cerca ancora un centro. Manca un tassello per completare un organico ben amalgamato. Rispetto alle ultime stagioni di A2 Sassari potrà schierare ben tre stranieri, extracomunitari o comunitari. Il Banco ha scelto tre americani. Il play Arthur Lee era stato già allenato da Ciani a Rimini. Grande intelligenza tattica, capacità di far giocare la squadra e discrete doti realizzative, come ha dimostrato pure in Israele l’anno scorso (Hapoel Ironi Naharija) lottando per lo scudetto. Conosce bene il campionato italiano pure il possente Thalamus Mc Ghee, 204cm di altezza per 130 chili di peso. Nonostante la mole i piedi sono rapidi, le mani forti e il bagaglio tecnico

notevole. Mc Ghee è giocatore dal rendimento costante, come segnalano le prestazioni in A1 con Udine e Avellino: 11 punti e 7 rimbalzi di media. Il terzo Usa è invece un ventenne dai mezzi aletici straordinari: Antonio Maurice Lawrence, appena uscito dalla St Jose University e tra i migliori nella Sumer League di Treviso. Lawrence è alto appena 195cm ma ha n’elevazione che ricorda quella di Banks e Comegys e quando vola delizia il pubblico. Per il resto è stato confermato lo zoccolo duro che ha ottenuto la promozione in A2. Il capitano Emanuele Rotondo anzitutto. Ormai con i suoi 28 anni non è più un giovane e l’esperienza lo ha fatto crescere nell’apporto alla squadra senza per questo dimenticare le sue doti offensive: anche in A2 riesce a raggiungere i 20 punti. Per

che hanno allestito organici di livello superiore (almeno sulla carta); alle loro spalle un gruppo nutrito di sette-otto squadre di cui fa parte anche il Cagliari, che sta riuscendo a riportare nel palazzetto di via Rockefeller il pubblico entusiasta dei tempi passati. Regalare successi e domeniche indimenticabili è anche l’obiettivo del Terra Sarda Tortolì che, per affrontare senza patemi il secondo anno di A2 femminile, ha messo su una squadra nuova di zecca. Della formazione di un anno fa non è stata riconfermata una sola giocatrice; l’unico rimasto è l’allenatore Giandomenico Dalù che ha deciso di ripartire da zero. Per far dimenticare le amarezze della passata stagione (retrocessione e ripescaggio) i dirigenti ogliastrini hanno puntato sull’esperienza di atlete “continentali”; l’unica sarda è la seconda palleggiatrice Cristiana Spanu, proveniente dal Thiesi. Con una formazione completamente rifatta il primo obiettivo da raggiungere è ovviamente la salvezza anche perché le retrocessioni non sono poche: quattro su sedici squadre, tutte ben equipaggiate, con budget che le società isolane neanche si sognano. Ma Tortolì non ha paura: si affida ad una squadra nuova e anche giovane con le due straniere, le brasiliane Cibele e Fratoni, come punti di forza. “La giovane età potrebbe sembrare un handicap”, spiega Dalù, “ma noi al contrario contiamo di farne un punto di forza. Le ragazze sono motivatissime, hanno voglia di mettersi in mostra. È questo che ci rende particolarmente fiduciosi: Dobbiamo assolutamente riscattarci e far sognare i nostri tifosi. Tortolì deve diventare per tutta l’Ogliastra e per l’intera Isola il faro del volley femminile”.

l’oriundo argentino Manuel Carrizo invece è il debutto nella A2 italiana. L’entusiasmo dell’ex capitano della nazionale Under 22 di Argentina si è notato anche nelle amichevoli precampionato, soprattutto quelle di Cagliari e Quartu contro Benetton Treviso, Scavolini Pesaro, Livorno e Teramo. Altro esordiente in A2 è il play Francesco Guarino, che ogni anno riesce a migliorarsi perché ha una grinta inesauribile. È un ritorno invece per l’alapivot Dimitri Agostini, che ha fatto la A con Trieste, Udine e Rimini. Infine i giovani Riccardo Carmelita, Andrea Doro e Francesco Soro, che dovranno dare una mano non solo in allenamento, ma anche in partita perché la A2 è un campionato molto intenso dove alla fine c’è spazio per tutti. LA ROSA - GUARINO, play, 24 anni, 182cm; DORO, play, 20 aa, 170cm; LEE, play, 26 aa, 188cm; CARMELITA, guardia, 20aa, 191cm; ROTONDO, guardia, 28 aa, 193cm; LAWRENCE, guardia-ala, 20 aa, 194cm; CARRIZO, ala, 23 aa, 196cm; SORO, ala, 20 aa, 192cm; RICCI, alapivot, 29 aa, 200cm; FERRARI, alapivot, 33 anni, 200cm; AGOSTINI, alapivot, 27 aa, 203cm, Mc GHEE, pivot, 28 aa, 205cm. All. CIANI.