Cover RPP 2013- 2015 - Provincia di Siena

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31 lug 2013 ... 1. SOMMARIO. 1 Sezione I - CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL'ECONOMIA. INSEDIATA E ...
RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013 - 2015

SOMMARIO

1 Sezione I - CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL’ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL’ENTE pag. 4 1.1 Popolazione ed economia insediata 1.2 Territorio 1.3 Servizi dell’ente 1.4 Organismi gestionali 2 Sezione II – ANALISI DELLE RISORSE pag. 40 2.1 Fonti di finanziamento 2.2 Quadro riassuntivo 2.2.1 Entrate tributarie 2.2.2 Contributi e trasferimenti correnti 2.2.3 Proventi extratributari 2.2.4 Contributi e trasferimenti in conto capitale 2.2.5 Accensione di prestiti 2.2.6 Riscossione di crediti ed anticipazioni di cassa 3 Sezione III – PROGRAMMI E PROGETTI pag. 53 Riepilogo Programmi e Progetti Programma 1: Affari generali Programma 2: Affari istituzionali e promozione del territorio Programma 3: Cultura scuola e welfare Programma 4: Formazione, lavoro, sviluppo economico e turistico Programma 5: Opere pubbliche ed assetto del territorio Programma 6: Politiche ambientali Programma 7: Polizia provinciale, patrimonio e demanio 1

Programma 8: Risorse faunistiche e riserve naturali Programma 9: Risorse umane e finanziarie Programma 10: Sviluppo rurale Programma 11: Trasporti Programma 12 Segreteria Generale e Direzione Generale 4 Sezione IV – CONSIDERAZIONI FINALI SULLA COERENZA DEI PROGRAMMI RISPETTO AI PIANI REGIONALI DI SVILUPPO, AI PIANI REGIONALI DI SETTORE, AGLI ATTI PROGRAMMATICI DELLA REGIONE pag. 150 4.1 Considerazioni finali sulla programmazione

2

SEZIONE I CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL’ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL’ENTE

4

1.1

POPOLAZIONE ED ECONOMIA INSEDIATA

1.1.1 POPOLAZIONE In questa sezione sono riportati alcuni dati relativi alla popolazione residente nella Provincia di Siena, sintetizzati nei principali indicatori demografici elaborati dall’ISTAT. I dati definitivi si riferiscono all’ultimo quinquennio (per il 2012 i dati indicati sono solo parziali e stimati). Tabella n. 1 – Indicatori demografici Anno

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

Tipo indicatore tasso di natalità (per mille abitanti)

8,4

9

8,6

9

8,9

8,7

..

tasso di mortalità (per mille abitanti)

11,9

12,1

12,3

11,5

11,9

11,4

..

tasso di nuzialità (per mille abitanti)

5,4

5,5

5,2

4,5

4,4

4,2

..

saldo migratorio interno (per mille abitanti)

2,3

2,2

2,8

1,6

1,3

1,1

..

6

13,7

13,2

9,1

7,9

6,6

..

saldo migratorio con l'estero (per mille abitanti) saldo migratorio per altro motivo (per mille abitanti)

-0,7

-0,3

-0,5

-1,2

-1,6

-1,7

..

saldo migratorio totale (per mille abitanti)

7,6

15,6

15,5

9,6

7,6

6

..

crescita naturale (per mille abitanti)

-3,5

-3,1

-3,6

-2,6

-3

-2,7

..

tasso di crescita totale (per mille abitanti)

4,1

12,5

11,9

7

4,6

3,3

..

numero medio di figli per donna

1,29

1,39

1,35

1,42

1,41

..

..

speranza di vita alla nascita - maschi

79,2

79,1

79,9

80,3

..

..

..

speranza di vita a 65 anni - maschi

18,2

18,3

18,6

18,7

..

..

..

speranza di vita alla nascita - femmine

84,9

84,9

84,7

85,3

..

..

..

speranza di vita a 65 anni - femmine

22,5

22,3

22,1

22,8

..

..

..

popolazione 0-14 anni al 1° gennaio (valori percentuali) - al 1° gennaio

11,8

12

12,1

12,3

12,4

12,5

..

popolazione 15-64 anni (valori percentuali) - al 1° gennaio

63

62,9

63,1

63,2

63,2

63,2

..

25,2

25,1

24,8

24,5

24,4

24,3

..

indice di dipendenza strutturale (valori percentuali) - al 1° gennaio

59

59

59

58

58

58

..

indice di dipendenza degli anziani (valori percentuali) - al 1° gennaio

40

40

39

39

39

38

..

indice di vecchiaia (valori percentuali) - al 1° gennaio

213

210

205

200

197

194

..

età media della popolazione - al 1° gennaio

46

46

46

46

46

46

..

popolazione 65 anni e più (valori percentuali) - al 1° gennaio

Fonte I.Stat 5

1.1.2 ECONOMIA INSEDIATA In questa sezione sono riportati alcuni dei dati più significativi relativi alla forza lavoro (i dati si riferiscono alla Regione Toscana e alle province toscane) e alla struttura imprenditoriale della Provincia di Siena. I dati si riferiscono all’anno 2011 e sono stati rilevati da fonti ufficiali della CCIAA di Siena. Tabella n. 2 – Popolazione di 15 anni e oltre per sesso, classe di età, regione e provincia - Anno 2011 (dati in migliaia) Maschi

Femmine

Maschi e femmine

REGIONI E PROVINCE 15-24

25-54

55 e oltre

Totale

15-24

25-54

55 e oltre

Totale

15-24

25-54

55 e oltre

Totale

163

788

601

1.553

156

799

749

1.703

319

1.587

1.350

3.256

Massa

10

41

34

86

7

42

44

94

17

84

79

180

Lucca

17

86

61

163

15

88

77

180

32

174

138

343

Pistoia

13

62

46

121

14

61

59

134

27

123

105

255

Firenze

41

209

159

409

41

215

198

454

83

424

356

863

Livorno

15

69

59

142

16

70

72

157

31

138

131

300

Pisa

18

90

67

174

18

90

80

188

35

179

147

362

Arezzo

16

75

56

147

14

74

69

157

30

149

124

304

Siena

12

57

45

113

11

58

55

124

22

114

100

237

Grosseto

9

47

39

95

9

46

50

105

18

94

89

201

Prato

14

52

37

103

10

55

45

110

24

107

82

213

TOSCANA

6

Tabella n. 3 – Forze di lavoro in complesso e tasso di attività (15-64 anni) per sesso, regione e provincia - Anno 2011 (dati in migliaia e in percentuale) Forze di lavoro REGIONI E PROVINCE

Tasso di attività (15-64 anni)

Maschi

Femmine

Maschi e femmine

Maschi

Femmine

Maschi e femmine

941

722

1.662

77,2

59,1

68,1

Massa

48

39

87

73,1

58,5

65,8

Lucca

101

67

168

78,2

52,2

65,1

Pistoia

74

56

130

78,1

58,3

68,0

Firenze

252

203

455

79,4

62,7

70,9

Livorno

81

64

145

74,0

57,1

65,4

Pisa

105

78

183

75,6

57,1

66,4

Arezzo

90

67

157

78,1

59,1

68,6

Siena

68

54

122

76,3

61,8

69,0

Grosseto

57

42

99

75,5

55,0

65,1

Prato

64

52

116

77,5

63,9

70,7

TOSCANA

7

Tabella n. 4 – Occupati in complesso e tasso di occupazione (15-64 anni) per sesso, regione e provincia - Anno 2011 (dati in migliaia e in percentuale) Occupati REGIONI E PROVINCE

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Maschi

Femmine

Maschi e femmine

Maschi

Femmine

Maschi e femmine

890

665

1.555

72,9

54,4

63,6

Massa

44

33

77

65,9

50,1

58,0

Lucca

98

60

158

75,5

47,1

61,2

Pistoia

72

50

122

75,5

52,1

63,7

Firenze

237

191

427

74,4

58,9

66,5

Livorno

77

59

136

70,1

52,5

61,2

Pisa

100

73

173

71,9

53,0

62,4

Arezzo

85

62

147

73,9

54,8

64,3

Siena

64

50

114

71,7

57,2

64,3

Grosseto

54

38

92

71,7

50,0

60,7

Prato

60

48

108

72,7

59,1

65,9

TOSCANA

8

Tabella n. 5 – Occupati per settore di attività economica, posizione, regione e provincia - Anno 2011 (dati in migliaia) Agricoltura REGIONI E PROVINCE

Industria

Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti

Servizi Totale

Dipendenti Indipendenti

Totale Totale

Dipendenti Indipendenti

Totale

TOSCANA

22,15

30,15

52,30

315,58

113,13

428,71

768,74

305,18

1.073,92

1.106,47

448,46

1.554,93

Massa

0,34

0,93

1,27

11,73

4,51

16,24

41,50

17,89

59,39

53,56

23,33

76,89

Lucca

1,14

4,15

5,29

29,29

17,57

46,86

64,72

41,01

105,73

95,16

62,72

157,88

Pistoia

2,04

3,67

5,71

26,34

13,61

39,95

44,55

31,89

76,44

72,94

49,16

122,09

Firenze

2,44

1,53

3,97

79,35

27,49

106,84

234,73

81,93

316,66

316,53

110,95

427,48

Livorno

0,72

0,65

1,37

26,72

6,80

33,52

76,60

24,29

100,89

104,04

31,74

135,78

Pisa

2,08

4,50

6,59

37,08

10,49

47,57

87,78

30,65

118,43

126,94

45,64

172,58

Arezzo

2,61

2,97

5,57

43,91

13,67

57,59

61,86

22,28

84,14

108,38

38,91

147,30

Siena

5,94

3,90

9,83

24,19

7,06

31,25

55,40

17,50

72,90

85,52

28,45

113,98

Grosseto

4,68

7,87

12,54

8,99

5,62

14,61

46,41

18,93

65,34

60,08

32,41

92,49

Prato

0,16

-

0,16

27,98

6,32

34,29

55,18

18,83

74,01

83,32

25,14

108,46

9

Tabella n. 6 – Persone in cerca di occupazione e tasso di disoccupazione per sesso, regione e provincia - Anno 2011 (dati in migliaia e in percentuale) REGIONI E PROVINCE

Persone in cerca di occupazione

Tasso di disoccupazione

Maschi

Femmine

Maschi e femmine

Maschi

Femmine

Maschi e femmine

51

57

108

5,4

7,9

6,5

Massa

5

6

10

9,7

14,2

11,7

Lucca

3

6

10

3,3

9,7

5,8

Pistoia

2

6

8

3,1

10,5

6,3

Firenze

16

12

28

6,2

5,9

6,1

Livorno

4

5

9

5,1

8,0

6,4

Pisa

5

6

11

4,8

7,1

5,8

Arezzo

5

5

10

5,3

7,3

6,2

Siena

4

4

8

5,8

7,4

6,6

Grosseto

3

4

6

4,8

8,8

6,5

Prato

4

4

8

6,1

7,5

6,7

TOSCANA

10

Tabella n. 7 – Non forze di lavoro in complesso e tasso di inattività (15-64 anni) per sesso, regione e provincia - Anno 2011 (dati in migliaia e in percentuale) Non forze di lavoro

REGIONI E PROVINCE

Tasso di inattività (15-64 anni)

Maschi

Femmine

Maschi e femmine

Maschi

Femmine

Maschi e femmine

270

493

763

22,8

40,9

31,9

Massa

18

27

45

26,9

41,5

34,2

Lucca

27

61

88

21,8

47,8

34,9

Pistoia

20

40

60

21,9

41,7

32,0

Firenze

64

119

183

20,6

37,3

29,1

Livorno

28

47

75

26,0

42,9

34,6

Pisa

33

58

90

24,4

42,9

33,6

Arezzo

25

46

71

21,9

40,9

31,4

Siena

20

33

53

23,7

38,2

31,0

Grosseto

18

33

51

24,5

45,0

34,9

Prato

18

29

48

22,5

36,1

29,3

Toscana

11

Tabella n. 8 Riepilogo delle imprese registrate per settore di attività economica (ATECO 2007) nel periodo 2008-2011. Iscrizioni, cessazioni e saldi annuali 2009 DIVISIONI DI ATTIVITÀ ECONOMICA

A Agricoltura, silvicoltura pesca B Estrazione di minerali da cave e miniere C Attività manifatturiere D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz. E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione F Costruzioni G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut. H Trasporto e magazzinaggio I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione J Servizi di informazione e comunicazione K Attività finanziarie e assicurative L Attività immobiliari M Attività professionali, scientifiche e tecniche N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese P Istruzione Q Sanità e assistenza sociale R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diverse S Altre attività di servizi X Imprese non classificate TOTALE

2010

2011

REGIS. ISCR. CESS. SALDO REGIS. ISCR. CESS. SALDO REGIS. ISCR. CESS. SALDO

5.764

188

35

-

306

-

118

1

-

1

5.704

210

290

-

80

5.652

164

287

5

18

-

13

31

2.498

69

123

-

54

2.730

78

2

-

2

16

1

-

40

2

2

-

234

-

70

1

-

1

112

-

34

2.812

70

182

-

112

10

2

3

-

1

8

-

40

1

2

-

1

40

-

4.888

286

439

-

153

4.822

284

391

-

107

4.722

223

362

-

139

6.052

330

457

-

127

6.079

304

385

-

81

6.038

257

433

-

176

689

17

34

-

17

680

13

26

-

13

661

9

37

-

28

2.657

137

197

-

60

2.672

114

189

-

75

2.716

100

156

-

56

408

24

34

-

10

432

17

20

-

3

442

18

21

-

3

557

50

53

-

3

574

51

46

5

568

27

44

-

17

1.637

31

86

-

55

1.701

28

43

1.733

21

51

-

30

647

32

53

-

21

673

36

29

7

703

39

31

8

607

46

53

-

7

614

44

53

-

9

638

45

35

10

75

4

4

-

76

5

8

-

3

78

2

3

-

1

97

4

3

1

102

3

-

3

102

3

6

-

3

268

11

30

-

19

286

14

10

4

288

22

27

-

5

1.039

51

63

-

12

1.065

45

43

2

1.071

36

49

-

13

1.084

476

105

371

1.105

602

120

482

1.145

613

111

29.366

1.760

2.105

345

29.418

1.841

1.799

42

29.374

1.660

1.715

-

-

-

-

15

-

1 -

502 -

55

Fonte: StockView - Elaborazioni Ufficio Studi e Statistica C.C.I.A.A. di Siena

12

1.2

TERRITORIO

La Provincia di Siena si caratterizza per la varietà e la complessità dei suoi territori. La superficie complessiva occupata è pari a 3.821 kmq, che rappresenta il 16,6% del territorio della Regione Toscana. I rilievi collinari, con altitudine compresa tra 200 e 500 metri, sono predominanti rispetto ai rilievi di carattere montuoso concentrati soprattutto nelle zone del Chianti, della Montagnola Senese, delle Colline Metallifere, dell’Alta Val di Merse, del Monte Amiata e del Monte Cetona. Le zone maggiormente pianeggianti si concentrano prevalentemente lungo i corsi d’acqua principali: l’Elsa, l’Orcia, l’Ombrone e il suo affluente Merse, e il torrente Arbia. Il territorio senese comprende diverse aree protette al fine di garantire la massima salvaguardia della flora e della fauna tipica. La Provincia di Siena ha ottenuto importanti riconoscimenti per l’integrità ambientale e paesaggistica di alcune zone. In particolare vale la pena ricordare che la Val d’Orcia, i Centri Storici di Siena, Pienza e San Gimignano sono stati dichiarati Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco. La struttura produttiva della Provincia di Siena presenta diversi ambiti di eccellenza tra cui spicca un’agricoltura di qualità, un artigianato tipico di alto livello, un settore turistico-ricettivo di alto livello qualitativo, e un settore manufatturiero specializzato nella lavorazione del vetro, della ceramica, e nella produzione meccanica e mobiliera. Importante per la sua tradizione e quale elemento di sviluppo è sicuramente il sistema termale della Provincia di Siena che con i suoi numerosi siti può offrire un’offerta diversificata nel settore del “benessere”.

13

1.3

SERVIZI DELL’ENTE

La Provincia di Siena è articolata, da un punto di vista organizzativo, in 13 settori all’interno dei quali operano 438 unità di personale con contratto a tempo indeterminato (dipendenti e dirigenti) e 7 unità di personale con contratto a tempo determinato (dipendenti e dirigenti). La riorganizzazione avviata nel 2010 ha portato al delinearsi dell’assetto organizzativo descritto dall’organigramma riportato nella pagina seguente1. Nel dettaglio i Settori ed i rispettivi Dirigenti sono: 1. SETTORE AFFARI GENERALI – D.SSA SIMONA MIGLIORINI (*) 2. SETTORE AFFARI ISTITUZIONALI E PROMOZIONE DEL TERRITORIO – DOTT. LUCA ROSSI 3. SETTORE CULTURA, SCUOLA E WELFARE – DOTT. ANTONIO DE MARTINIS 4. SETTORE FORMAZIONE LAVORO SVILUPPO ECONOMICO E TURISTICO – D.SSA SIMONETTA CANNONI 5. SETTORE OPERE PUBBLICHE ED ASSETTO DEL TERRITORIO – DOTT. TOMMASO STUFANO 6. SETTORE POLITICHE AMBIENTALI – DOTT. PAOLO CASPRINI 7. SETTORE POLIZIA PROVINCIALE, PATRIMONIO E DEMANIO – DOTT. MARCO CECCANTI 8. SETTORE RISORSE FAUNISTICHE E RISERVE NATURALI – D.SSA SERENA SIGNORINI 9. SETTORE RISORSE UMANE E FINANZIARIE – DOTT. ROBERTO BAZZANI 10. SETTORE SVILUPPO RURALE – DOTT. PAOLO BUCELLI 11. SETTORE TRASPORTI – ARCH. ALESSANDRO FERRARI 12. SEGRETERIA GENERALE E DIREZIONE GENERALE – DOTT. TOMMASO STUFANO

1

Con delibera di GP n. 327 del 29/11/2010 è stata completata la riorganizzazione dell’apparato dirigenziale, già approvata con delibera di GP n. 46/2010, mediante l’enucleazione dal Settore OOPP e Assetto del Territorio, del Settore “Pianificazione urbanistica e coordinamento territoriale” ed è stato bandito il concorso pubblico per la selezione di un Dirigente a tempo indeterminato, contratto CCNL da assegnare a tale Settore. (*) La D.ssa Migliorini ha richiesto un periodo di aspettativa per l’anno 2013, pertanto alcuni Servizi del Settore sono stati temporaneamente assegnati ad altri dirigenti. 14

Provincia di Siena - Organigramma

PRESIDENTE

AFFARI ISTITUZIONALI E PROMOZIONE TURISTICA

POLIZIA PROVINCIALE, PATRIMONIO E DEMANIO SEGRETARIO GENERALE DIRETTORE GENERALE

RISORSE UMANE E FINANZIARIE

AFFARI GENERALI

OOPP

TRASPORTI

FORMAZIONE E LAVORO SVILUPPO ECONOMICO E TURISTICO

POLITICHE AMBIENTALI

RISORSE FAUNISTICHE RISERVE NATURALI

SVILUPPO RURALE

SCUOLA CULTURA WELFARE

PIANFICAZIONE URBANISTICA COORD.TO TERRITORIALE

(1)

15

1 SETTORE AFFARI GENERALI – Dirigente D.ssa Simona Migliorini Funzioni: Vicesegretario e assistenza alla Direzione Generale, archivio e protocollo, contratti, gare ed appalti, contenzioso, provveditorato, economato e conservatoria beni mobili artistici provinciali, coordinamento società partecipate, semplificazione e trasparenza (La D.ssa Migliorini ha richiesto un periodo di aspettativa per il 2013 e la i servizi del Settore sono stati temporaneamente assegnati ad altri dirigenti). Organizzazione e Risorse umane del settore (dotazione organica ed organizzazione al 31/12/2012): PROFILO PROFESSIONALE Dirigente Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Economato e Provveditorato” Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Flussi documentali, trasparenza e semplicazione” Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili

QUALIFICA DIR D6

UNITA’ 1 1

D6

1

D2 D1 C2 C1 B6 B5 B3 B1

2 1 5 1 1 1 1 1

16

2 SETTORE AFFARI ISTITUZIONALI E PROMOZIONE DEL TERRITORIO – Dirigente Dott. Luca Rossi Funzioni: Servizi agli organi istituzionali, ufficio stampa, comunicazione istituzionale, URP, contributi, sponsorizzazioni, relazioni istituzionali e cerimoniale e promozione del territorio. ICT. Organizzazione Risorse umane del settore(dotazione organica ed organizzazione al 31/12/2012) PROFILO PROFESSIONALE Dirigente Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Staff Segreteria organi istituzionali” Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili Istruttore Servizi Amm.vo/Contabili Istruttore Servizi Amm.vo/Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo/Contabili Collaboratore Tecnico Prof.le Tipografo Collaboratore Tecnico Prof.le Autista Meccanico Collaboratore Servizi Amm.vi/Contabili Collaboratore Servizi di accoglienza Operatore di accoglienza Operatore di accoglienza COORDINAMENTO SERVIZI ICT Esperto Informatico Posizione Organizzativa “Coordinamento Servizi ICT” Istruttore Programmatore PROMOZIONE DEL TERRITORIO Esperto Servizi Amministrativo Contabili Posizione Organizzativa “Coordinamento SUAP” Esperto Servizi Amministrativo/Contabili

QUALIFICA DIR D6 C4 C3 C2 C1 B7 B7 B7 B3 B2 A5 A4

UNITA’ 1 1 1 1 8 1 1 1 3 1 4 1 1

D1 C5

1 3

D5 D2

1 1

17

3 SETTORE SCUOLA CULTURA WELFARE – Dirigente Dott. Antonio De Martinis Funzioni: Diritto allo studio, programmazione rete scolastica provinciale, informazione, formazione ed educazione ambientale, osservatorio scolastico provinciale, cultura, sport, pari opportunità, politiche sociali, politiche per stranieri e detenuti, cooperazione internazionale per lo sviluppo e la pace. Organizzazione e Risorse umane del Settore (dotazione organica ed organizzazione al 31/12/2012) PROFILO PROFESSIONALE Dirigente Esperto Servizi Amministrativo Contabili Posizione Organizzativa “Coordinamento comunicazione progetti speciali” Esperto Servizi Amministrativo Contabili Esperto Servizi Tecnici Assistente Sociale Esperto Servizi Amministrativo Contabili Esperto Servizi Tecnici Assistente Sociale Esperto Servizi Amministrativo Contabili Esperto Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili

QUALIFICA DIR

UNITA’ 1

D5

1

D5 D5 D4 D4 D3 D2 C2 B6

1 1 1 1 1 1 2 1

18

4 SETTORE FORMAZIONE, LAVORO, SVILUPPO ECONOMICO E TURISTICO - Dirigente D.ssa Simonetta Cannoni Funzioni: Centri territoriali per l’impiego, sportelli tirocini, obbligo formativo, procedure di mobilità, formazione esterna apprendistato, collocamento mirato e soggetti disabili, crisi aziendali, programmazione attività formativa, rendicontazione FSE e fondi ministeriali, controlli attività finanziate e riconosciute. Sviluppo economico e turistico. Organizzazione e Risorse umane del Settore (dotazione organica ed organizzazione al 31/12/2012) PROFILO PROFESSIONALE Dirigente Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Programmazione interventi di formazione e progettazione europea” Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Procedure finanziarie,certificazioni spesa risorse FSE in qualità di organismo intermedio” Esperto Servizi Amministrativo Contabili Esperto Servizi Amministrativo Contabili Esperto Servizi Amministrativo Contabili Esperto Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Programmatore Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili CENTRO PER L’IMPIEGO ZONA SENESE Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Politiche Sociali e del Lavoro” Esperto Servizi Tecnici Assistente Sociale Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili

QUALIFICA DIR

UNITA’ 1

D2

1

D2

1

D6 D5 D2 D1 C5 C5 C4 C2 C1 B3

1 1 3 4 1 1 1 4 2 1

D6 D5 C5 C4 C2 C1 B7 B5

1 1 1 1 5 2 1 1 19

PROFILO PROFESSIONALE Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili CENTRO PER L’IMPIEGO VALDELSA Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Coordinamento Centri Impiego” Esperto Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili CENTRO PER L’IMPIEGO AMIATA Esperto Servizi Amministrativo Contabili Espero Servizi Amministrativo Contabili Posizione Organizzativa “Crisi aziendali” Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili CENTRO PER L’IMPIEGO VAL DI CHIANA SINALUNGA Esperto Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Servizi di accoglienza CENTRO PER L’IMPIEGO VAL DI CHIANA MONTEPULCIANO Esperto Servizi Amministrativo Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili SVILUPPO ECONOMICO E TURISTICO Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Coordinamento generale” Esperto Servizi Amministrativo Contabili Posizione Organizzativa “Coordinamento statistiche e promozione territoriale” Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Supporto al coordinamento della Promozione Integrata” Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Comunicazione Turistica”

QUALIFICA B3

UNITA’ 2

D2 D2 C5 C4 C2 B4

1 1 1 1 2 1

D5 D2 C5 B7

1 1 1 2

D6 C5 B7 B2

1 2 2 1

D6 C5 C2 B7

** 2 1 3

D6

1

D5

1

D5

1

D5

1 20

PROFILO PROFESSIONALE Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Supporto alla progettazione e gestione di progetti e prodotti turistici per target e lo sviluppo di un progetto speciale per Chianciano Terme” Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo/Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo/Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo/Contabili

QUALIFICA

UNITA’

D4

1

D1 C5 C4 C2 C1 B7 B5 B1

3 1 6 6 1 3 1 1

21

5 SETTORE OPERE PUBBLICHE ED ASSETTO DEL TERRITORIO - Dirigente Dott. Tommaso Stufano ad interim Funzioni: Programmazione OO.PP., gestione rete stradale di competenza provinciale, gestione automezzi, procedure espropriative, difesa del suolo, gestione edilizia scolastica, edifici pubblici e patrimonio immobiliare, assetto del territorio, approvazione strumenti pianificazione territoriale e cartografia. Organizzazione e Risorse umane del Settore (dotazione organica ed organizzazione al 31/12/2012) PROFILO PROFESSIONALE Dirigente Esperto Servizi Tecnici Ingegnere Posizione Organizzativa “Viabilità” Esperto Servizi Tecnici Ingegnere Posizione Organizzativa “Edifici Pubblici Edilizia Scolastica” Esperto Generico Servizi Tecnici Esperto Servizi Tecnici Ingegnere Esperto Servizi Tecnici Geologo Esperto Servizi Tecnici Esperto Servizi Tecnici Ingegnere Esperto Servizi Tecnici Ingegnere Esperto Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Staff Amministrativo” Esperto Amministrativo/Contabili Esperto Servizi Tecnici Istruttore servizi Tecnici Geometra Istruttore Servizi Tecnici Geometra Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Tecnici Geometra Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Tecnici Geometra Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Tecnico Manutentivo Collaboratore Tecnico Manutentivo Collaboratore Tecnico Manutentivo Collaboratore Tecnico Manutentivo Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili

QUALIFICA DIR D6 D5 D5 D3 D2 D2 D2 D1 D1 D1 D1 C5 C4 C3 C2 C2 C1 C1 B7 B5 B4 B3 B2

UNITA’ 1 1 1 3 1 1 1 1 1 1 2 3 5 2 1 7 2 1 1 2 1 2 1 2 22

PROFILO PROFESSIONALE Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Tecnico Manutentivo Istruttore Coordinatore Squadre Istruttore Coordinatore Squadre Collaboratore Servizi Viabilità Collaboratore Servizi Viabilità Collaboratore Servizi Viabilità

QUALIFICA B1 B2 C2 C1 B7 B6 B5

UNITA’ 1 1 16 3 14 27 8

Collaboratore Servizi Viabilità

B4

9

Collaboratore Servizi Viabilità

B3

3

Collaboratore Servizi Viabilità Collaboratore Servizi Viabilità DIFESA DEL SUOLO E RISCHIO IDRAULICO Esperto Servizi Tecnici Architetto Posizione Organizzativa “Difesa del Suolo” Esperto Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Tecnici Geometra Istruttore Servizi Tecnici Geometra Istruttore Servizi Tecnici Geometra ASSETTO DEL TERRITORIO Esperto Servizi Tecnici Architetto Posizione Organizzativa “Assetto del territorio” Esperto Servizi Tecnici Architetto Esperto Servizi Tecnici Geologo Esperto Servizi Tecnici Architetto Istruttore Servizi Tecnici Geometra Istruttore Servizi Tecnici Geometra

B2 B1

7 1

D5 D5 C5 C3 C2

1 1 2 1 1

D5 D3 D2 D1 C4 C2

1 1 1 1 1 1

23

6 SETTORE POLITICHE AMBIENTALI – Dott. Paolo Casprini Funzioni: Rifiuti, energia, emissioni in atmosfera, inquinamento acustico, bonifica siti inquinati, sviluppo sostenibile, autorizzazione integrata ambientale, attività estrattive, valutazione impatto ambientale, scarichi idrici. Organizzazione e Risorse umane del Settore (dotazione organica ed organizzazione al 31/12/2012) PROFILO PROFESSIONALE Dirigente Esperto Servizi Tecnici Architetto Posizione Organizzativa “Tutela ambientale,emissione scarichi,AIA” Esperto Servizi Amministrativo Contabili Esperto Servizi Tecnici Geologo Posizione Organizzativa “Protezione civile,attività estrattive,VIA VAS,bonifiche” Esperto Servizi Amministrativo Contabili Posizione Organizzativa “Attività amministrative rifiuti e sanzioni” esperto Servizi Tecnici Ingegnere Istruttore Servizi Tecnici Geometra Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Tecnici Perito Chimico Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili

QUALIFICA DIR D6 D5

UNITA’ 1 1 1

D3

1

D2 D1 C5 C2 C1 B7

1 2 2 2 1 1

24

7 SETTORE POLIZIA PROVINCIALE, PATRIMONIO E DEMANIO – Dirigente/Comandante Dott. Marco Ceccanti Funzioni: Vigilanza sul rispetto e sulla applicazione di leggi e regolamenti con particolare riferimento alle competenze della Provincia, funzioni amministrative per rilascio qualifica di guardia giurata volontaria, guardia pesca e guardie ambientali volontarie, rilascio abilitazione per l’esercizio venatorio, rilascio attestato di idoneità per il contenimento di selvaggina, coordinamento operativo della vigilanza volontaria, procedimento sanzionatorio, presidio servizi di pronto intervento: protezione civile e antincendio boschivo. Organizzazione e Risorse umane del Settore (dotazione organica ed organizzazione al 31/12/2012) PROFILO PROFESSIONALE Dirigente-Comandante Specialista di vigilanza Posizione Organizzativa “Gestione operativa attività di polizia” Esperto Servizi Amministrativo Contabili Posizione Organizzativa “Gestione amministrativa attività Polizia Provinciale” Specialista di vigilanza Agente di polizia Agente di polizia Agente di polizia Agente di polizia Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Agente di polizia SERVIZIO PATRIMONIO E DEMANIO Esperto Servizi Amm.vo/Contabili Posizione Organizzativa “Patrimonio e Demanio” U.O. PATRIMONIO Istruttore Servizi Tecnici Geometra Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili Istruttore Servizi Tecnici Geometra U.O. CONCESSIONI DEMANIO STRADALE Istruttore Servizi Tecnici Geometra Istruttore Servizi Tecnici Geometra Istruttore Servizi Tecnici Geometra U.O. CONCESSIONE DEMANIO IDRICO Istruttore Servizi Tecnici Geometra

QUALIFICA DIR D4

UNITA’ 1 1

D2

1

D1 C5 C4 C3 C2 C2 C1

2 4 1 7 5 1 5

D2

1

C5 C3 C2

1 1 1

C3 C2 C1

1 2 1

C3

1 25

PROFILO PROFESSIONALE Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo/Contabili

QUALIFICA C2 B7

UNITA’ 1 1

26

8 SETTORE RISORSE FAUNISTICHE E RISORSE NATURALI – Dirigente D.ssa Serena Signorini Funzioni: Pesca e risorse ittiche, gestione ungulati, aziende venatorie, allevamento e detenzione fauna selvatica, gestione appostamenti fissi di caccia, rapporti con ATC., riserve naturali. Organizzazione e Risorse umane del Settore (dotazione organica ed organizzazione al 31/12/2012) PROFILO PROFESSIONALE Dirigente Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Staff Amministrativo/Contabili” Esperto Servizi Tecnici Posizione Organizzativa “Risorse Faunistiche” Esperto Generico Servizi Tecnici Esperto Generico Servizi Tecnici Perito Agrario Esperto Servizi Tecnici Biologo Posizione Organizzativa “Aree Protette” Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Istruttore Servizi Tecnici Geometra Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili

QUALIFICA DIR D5 D5 D5 D2 D3 C4 C2 C1 B6

UNITA’ 1 1 1 1 2 1 1 3 1 1

27

9 SETTORE RISORSE UMANE E FINANZIARIE – Dirigente Dott. Roberto Bazzani Funzioni: Programmazione e rendicontazione finanziaria - contabile, funzioni di gestione del bilancio, imposte e tasse, entrate tributarie extra-tributarie e da trasferimento, selezione del personale, gestione giuridica e formazione del personale, coordinamento sorveglianza e sicurezza sui luoghi di lavoro, relazioni sindacali, gestione economica del personale. Organizzazione e Risorse umane del Settore (dotazione organica ed organizzazione al 31/12/2012) PROFILO PROFESSIONALE Dirigente Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Risorse Umane” Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Esperto Servizi Amministrativo Contabili Esperto Servizi Amministrativo Contabili Esperto Servizi Amministrativo Contabili Posizione Organizzativa “Bilancio” Esperto Servizi Amministrativo Contabili Esperto Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili

QUALIFICA DIR D5 D6 D5 D3 D2 D2 D1 C5 C3 C2 B3

UNITA’ 1 1 1 2 1 1 1 4 1 1 7 1

28

10 SETTORE SVILUPPO RURALE – Dirigente Dott. Paolo Bucelli Funzioni: Programma di sviluppo rurale (investimenti nelle aziende agricole, misure agro-ambientali, diversificazione e multifunzionalità delle imprese), coordinamento attività del GAL, piano agricolo regionale, schedario viticolo ed albi dei vini a denominazione di origine, interventi edilizi in zona agricola, verifiche e controlli sull’utilizzazione del carburante agevolato, sulla qualifica di imprenditore agricolo professionale, sull’attività agrituristica, promozione e valorizzazione dei prodotti tipici locali. Organizzazione e Risorse umane del Settore PROFILO PROFESSIONALE Dirigente Esperto Servizi Tecnici Agronomo Esperto Servizi Tecnici Posizione Organizzativa “Servizi alle imprese agricole” Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Servizio Staff amministrativo contabile” Esperto Servizi Tecnici Agronomo Posizione Organizzativa “Servizio Forestazione” Esperto Generico Servizi Tecnici Esperto Servizi Amm.vo/Contabili Esperto Servizi Amm.vo/Contabili Esperto Servizi Tecnici Esperto Generico Servizi Tecnici Perito Agrario Esperto Servizi Amm.vo/Contabili Istruttore Servizi Amm.vo/Contabili Istruttore Servizi Amm.vo/Contabili Istruttore Servizi Amm.vo/Contabili Istruttore Servizi Tecnici Geometra Istruttore Servizi Tecnici Perito Agrario Istruttore Servizi Tecnici Perito Agrario Collaboratore Servizi Amm.vo/Contabili Collaboratore Servizi Amm.vo/Contabili Operatore di accoglienza

QUALIFICA DIR D6 D5 D5 D5 D5 D5 D4 D4 D2 D1 C5 C3 C2 C2 C2 C1 B7 B1 A4

UNITA’ 1 1 1 1 1 1 1 1 1 4 1 3 1 8 1 1 3 1 1 1

29

11 SETTORE TRASPORTI – Dirigente Arc. Alessandro Ferrari Funzioni: Trasporto pubblico locale, trasporto privato. Organizzazione e Risorse umane del Settore PROFILO PROFESSIONALE Dirigente Esperto Servizi Amministrativo Contabili Esperto Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili Istruttore Servizi Amministrativo Contabili

QUALIFICA DIR D2 D1 C2 C1

UNITA’ 1 1 1 3 1

30

12 SEGRETERIA GENERALE E DIREZIONE GENERALE – Dott. Tommaso Stufano Funzione: Supporto amministrativo agli organi dell’ Ente, controllo di regolarità amministrativa delle determinazioni dirigenziali. Coordinamento dei controlli interni. Pianificazione e progettazione del sistema informativo, lo sviluppo della rete telematica. Coordinamento delle funzioni di statistica. Coordinamento per l’attuazione di obiettivi ed indirizzi degli organi di Governo nonché la programmazione e il controllo strategico, il controllo di gestione, la valutazione delle posizioni e delle prestazioni dirigenziali, predisposizione di sistemi e metodologie di valutazione, redazione della proposta il Piano Esecutivo di Gestion. Progettazione dei sistemi di riorganizzazione, coordinamento dei progetti di innovazione ed evoluzione. Il Direttore Generale presiede il Nucleo di valutazione. Organizzazione e Risorse umane del Settore (dotazione organica al 31/12/2012) PROFILO PROFESSIONALE Direttore Generale/Segretario Generale Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa ”Assistenza e supporto alle funzioni di Segreteria Generale e Direzione Generale” SERVIZIO SEGRETERIA GENERALE E STATISTICA Esperto Servizi Amm.vo/Contabili Istruttore Servizi Amm.vo/Contabili Esperto Statistico SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Esperto Servizi Amministrativo/Contabili

QUALIFICA

UNITA’ 1

D2

1

D1 C2 D1

1 1 1

D1

1

31

Riepilogo dirigenti e dipendenti al 31/12/2012

Qualifica funzionale

Totale personale dipendente T.I.

Totale personale dipendente T.D

Segretario Generale Direttore Generale

1

0

Dirigente a tempo indeterminato

4

0

Dirigente a tempo determinato

0

6

Dirigente extradotazionale

0

1

cat. D

111

0

cat. C

184

0

cat. B

123

0

cat. A

3

0

432

7

TOTALE

32

1.4

ORGANISMI GESTIONALI

Questa Amministrazione quale soggetto rappresentativo del territorio e dei suoi interessi generali ha costituito consorzi e società ed acquisito quote di partecipazioni societarie per la gestione di reti e servizi pubblici e per l’indirizzo ed il governo strategico di settori rilevanti ai fini dello sviluppo socio-economico del territorio. Di seguito vengono indicati i dati delle Società e Consorzi a totale partecipazione di una pluralità di enti locali, a totale partecipazione di comuni e province, e a partecipazione mista di enti locali e di altri e altri soggetti pubblici e privati di cui fa parte la Provincia di Siena. In questa sezione sono riepilogati i dati relativi agli organismi gestionali partecipati dalla Provincia di Siena. I dati riportati sono aggiornati al 31/12/2012: Elenco società fondazioni e consorzi partecipate ai sensi dell' Art. 8 D.L. 98/2011 convertito nella L. 111/11 AZIENDA TIPO QUOTA PARTECIPAZIONE (%)

RISULTATI DI ESERCIZIO

Aereoporto Toscano G.Galilei SPA (SAT)

DIRETTA

0,35

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

Aeroporto di Siena SPA

DIRETTA

1,035

2012 N.D. 2011 N.D. 2010 Perdita

Agenzia Provinciale per l' Energia, l' Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile SRL DIRETTA

72,29

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

Utile

Utile

Agenzia Provinciale per lo Sviluppo Locale SRL

DIRETTA

100

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

Utile

Arezzo Telematica SPA

DIRETTA

1,49

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

Utile

Centro Sperimentale del Mobile e dell'Arredamento SRL

DIRETTA

1,5

2012 N.D. 2011 N.D. 2010 Perdita

Consorzio Terrecablate

DIRETTA

18

2012 N.D. 2011 N.D. 2010 Perdita

Cosvig SRL

DIRETTA

0,2

2012 N.D. 2011 Utile 2010

N.D.

Etruria Innovazione Soc.Cons.per Azioni

DIRETTA

5,56

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

Utile

Eurobic Toscana Sud SPA

DIRETTA

16,93

2012 N.D. 2011 N.D. 2010 Perdita

Fidi Toscana SPA

DIRETTA

0,02

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

N.D.

Finanziaria Senese di Sviluppo S.p.A.

DIRETTA

12,97

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

N.D.

La ferroviaria Italiana SPA

DIRETTA

5,3

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

Utile

Microcredito di Solidarietà SPA

DIRETTA

15

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

Utile

Patto 2000 Soc.Cons.ARL

DIRETTA

4,23

2012 N.D. 2011 N.D. 2010 Perdita

PROMOSIENA SPA

DIRETTA

17,73

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

Utile

Qualità e Sviluppo Rurale SRL

DIRETTA

30,08

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

Utile

Siena Ambiente SPA

DIRETTA

16,19

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

Utile

Società Consortile Energia Toscana (CET- SCRL)

DIRETTA

0,59

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

Utile

Società delle Terme e del benessere SPA

DIRETTA

1,96

2012 N.D. 2011 N.D. 2010 Perdita 33

Elenco società fondazioni e consorzi partecipate ai sensi dell' Art. 8 D.L. 98/2011 convertito nella L. 111/11 AZIENDA TIPO QUOTA PARTECIPAZIONE (%)

RISULTATI DI ESERCIZIO

Terme Antica Querciolaia SPA

DIRETTA

35,17

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

Terme di Petriolo S.p.A.

DIRETTA

96,50

2012 N.D. 2011 N.D. 2010 Perdita

Val D'Orcia SRL

DIRETTA

8,18

2012 N.D. 2011 N.D. 2010

Utile Utile

INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI GESTIONALI PER LE SOCIETÀ PARTECIPATE (ART. 147 QUATER DLGS N. 267/2000 E ART. 20 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUI CONTROLLI INTERNI) L’articolo 3 del Decreto Legge 174/2012, convertito in Legge 7 dicembre 2012, n. 213, con l’obiettivo di rafforzare il sistema dei controlli in materia di enti locali, ha introdotto nel Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli enti locali (Decreto Legislativo n. 267/2000) l’art. 147 quater, recante disposizioni in tema di controlli sulle società partecipate non quotate. In base all’art. 147 quater, l’ente locale è stato chiamato a definire, secondo la propria autonomia organizzativa, un sistema di controlli che prevede, tra l’altro, la definizione preventiva, nell’ambito della Relazione Previsionale e Programmatica (art. 170 comma 6 del Decreto Legislativo n. 267/2000) degli “obiettivi gestionali a cui deve tendere la società partecipata”. Il Consiglio Provinciale, con deliberazione n. 141 del 20.12.2012, ha adempiuto alle prescrizioni dell’art. 147 quater approvando il Regolamento Provinciale sui controlli interni, nel cui Titolo VI “Controlli sulle società partecipate” è contenuto l’art. 20, che individua ambito e finalità, oltre che modalità, di tale controllo. Con deliberazione n. 119 del 4.6.2013 la Giunta Provinciale ha stabilito, in sede di prima applicazione dell’art. 20 comma 1 lett. a) del Regolamento provinciale sui controlli interni, e tenuto conto dell’incertezza sugli esiti del processo di riordino istituzionale che interessa l’Ente Provincia, che non consente un’adeguata programmazione oltre l’anno 2013: 1. di applicare la citata previsione agli organismi partecipati dalla Provincia di Siena costituiti in forma societaria, aderendo ad una interpretazione stricto iure della norma; 2. di escludere dall’individuazione degli obiettivi gestionali le società partecipate per le quali, ex art. 3 L. n. 244/2007, è stata deliberata la dismissione, in quanto non strettamente necessarie all’assolvimento di funzioni istituzionali e non strategiche. Tali società sono le seguenti: Arezzo Telematica Spa; Qualità e Sviluppo Rurale Srl; La Ferroviaria Italiana (LFI) Spa; Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento Srl; Etruria Innovazione Soc. cons. per azioni; Società delle Terme del Benessere (S.T.B.) Spa. 3. di limitare all’esercizio 2013 l’individuazione degli obiettivi gestionali delle società partecipate; 4. di individuare, nella Relazione Previsionale e Programmatica per l’anno 2013, obiettivi gestionali di natura programmatica da assegnare, in via sperimentale, alle seguenti tipologie di società: 34

a. società “in house providing” della Provincia di Siena: APEA Srl (partecipazione Provincia di Siena 72,30%); b. società di cui la Provincia di Siena, essendo titolare di una partecipazione superiore al 50%, ha il controllo ex art. 2359 comma 1 Cod. Civ.: Terme di Petriolo Spa (partecipazione Provincia di Siena 96,50%); c. Società nelle quali la somma della partecipazione della Provincia di Siena e degli enti territoriali in ambito provinciale è superiore al 50% e, in tale ambito, la Provincia è il socio con maggiore partecipazione: Siena Ambiente Spa (partecipazione Provincia di Siena 16,19 %), Terme Antica Querciolaia SpA (partecipazione Provincia di Siena 35,16 %); 5. di individuare nell’ambito del Piano Esecutivo di Gestione per l’anno 2013 gli obiettivi gestionali esecutivi, in relazione agli obiettivi gestionali programmatici, da assegnare ai Dirigenti di Settore nel cui ambito di competenza sono comprese le partecipazioni nelle società APEA Srl, Terme di Petriolo Spa, Siena Ambiente Spa, Terme Antica Querciolaia SpA. Le tabelle che seguono indicano gli obiettivi gestionali programmatici assegnati per l’anno 2013 a ciascuna delle società sopra indicate.

35

APEA Srl – Agenzia Provinciale per l’Energia, l’Ambiente e lo sviluppo sostenibile Srl (partecipazione Provincia di Siena 72,30%) – Cod. Fisc. 01112380520 – Settore di attività: Cod. ATECO 84.13.10 e 82.99.99. Sito internet: www.apea.siena.it E’ una società a totale partecipazione pubblica, con sede a Siena, costituita sul modello dell’”in house providing”, di natura strumentale, che svolge servizi in materia di energia, ambiente e sviluppo economico-sociale.

ANNO

APEA Srl

NUMERO OBIETTIVO

OBIETTIVO

PESO

RISULTATO ATTESO

INDICATORE

2013/1

Mantenimento equilibrio economicofinanziario del bilancio, garantendo la qualità dei servizi richiesti dai soggetti soci.

50%

R>=0

R = Risultato di Esercizio

2013/2

Mantenimento livello qualitativo dell’attività delegata di controllo degli impianti termici con avvio di azione di verifica territoriale sul rispetto degli obblighi di legge attraverso potenziamento del catasto impianti termici.

50%

R2013 = R2012

R= Livello qualità

2013

36

TERME DI PETRIOLO Spa (partecipazione Provincia di Siena 96,50%) – Cod. Fisc. 00274710524 – Settore di attività: Cod. ATECO 960420. Sito internet: www.termesaluteambiente.com E’ una società a partecipazione mista pubblico-privato, con sede a Monticiano (SI), il cui oggetto sociale è lo sfruttamento e l’utilizzazione di giacimenti di acque termali, minerali ed oligominerali e tutto quanto connesso all’attività termale e le sue applicazioni.

ANNO

NUMERO OBIETTIVO

2013/1

OBIETTIVO Miglioramento dell’equilibrio di bilancio

PESO

RISULTATO ATTESO

INDICATORE

60%

R2013 > R2012

R = Risultato di Esercizio

40%

P2013 > P2012

P = Presenze

TERME DI PETRIOLO SpA 2013 2013/2

Incremento delle presenze

37

SIENA AMBIENTE Spa (partecipazione Provincia di Siena 16,19 %) – Cod. Fisc. 00727560526 – Settore di attività: Cos. ATECO 38.11.0 e 38.21.0. Sito internet: www.sienambiente.it E’ una società a partecipazione mista pubblico-privato, con sede a Poggibonsi (SI), che opera nel settore dei servizi di raccolta, trasporto, smaltimento e trattamento dei rifiuti, anche attraverso partecipazioni in altre società.

ANNO

SIENA AMBIENTE SpA

NUMERO OBIETTIVO

OBIETTIVO

PESO

RISULTATO ATTESO

INDICATORE

50%

R>=0

R = Risultato di Esercizio

2013/1

Mantenimento equilibri di bilancio rispettando i parametri tariffari fissati dall’Autorità di ambito

50%

R2013 = R2012

R= Livello qualità

2013/2

Mantenimento del livello qualitativo del servizio di raccolta, recupero e smaltimento rifiuti nei Comuni soci del territorio provinciale

2013

38

TERME ANTICA QUERCIOLAIA SpA (partecipazione Provincia di Siena 35,16 %) – Cod. Fisc. 80003660521. Settore di attività: Cod. ATECO 960420 e 93042. Sito internet: www.termeaq.it E’ una società a partecipazione mista pubblico-privato, con sede a Rapolano Terme (SI), il cui oggetto sociale è lo sfruttamento e l’utilizzazione di giacimenti di acque termali, minerali ed oligominerali e tutto quanto connesso all’attività termale e le sue applicazioni.

ANNO

NUMERO OBIETTIVO

OBIETTIVO

PESO

RISULTATO ATTESO

INDICATORE

2013/1

Mantenimento dell’equilibrio di bilancio

60%

R2013 = R2012

R = Risultato di Esercizio

2013/2

Miglioramento qualitativo del servizio

40%

Buono

Gradimento dell’utenza

TERME ANTICA QUERCIOLAIA 2013 SpA

39

SEZIONE II ANALISI DELLE RISORSE

40

2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO 2.2.1 - QUADRO RIASSUNTIVO TREND STORICO

ENTRATE

2010 Accertamenti di competenza

2011 Accertamenti di competenza

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

2012 Accertamenti di competenza

Previsione BPA 2013

Previsione BPP 2014

Previsione BPP 2015

% scostamento tra 2013 e 2012

Tributarie

29.082.315,79

32.002.080,23

29.445.080,05

23.228.053,53

23.298.324,98

22.964.151,98 -

21,11

Contributi e trasferimenti correnti

47.875.718,86

41.069.261,70

40.330.856,04

37.392.555,10

30.834.451,60

30.833.291,60 -

7,29

Extratributarie

23.800.680,70

14.304.481,98

8.987.395,21

4.851.623,13

4.857.339,15

4.857.339,15 -

46,02

100.758.715,35

87.375.823,91

78.763.331,30

65.472.231,76

58.990.115,73

58.654.782,73 -

16,87

3.659.407,69

1.576.219,25

100.758.715,35

91.035.231,60

80.339.550,55

65.472.231,76

58.990.115,73

58.654.782,73 -

18,51

35.222.726,33

34.512.273,78

8.745.695,17

5.196.311,68

10.315.181,08

112.350,00 -

40,58

TOTALE ENTRATE CORRENTI Avanzo di amministrazione applicato per spese correnti TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE CORRENTI E RIMBORSI PRESTITI (a) Alienazione di beni e trasferimenti di capitale Accensione mutui passivi

-

406.742

Altre accensioni prestiti TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATE A INVESTIMENTI (b)

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

35.629.468,12

34.512.273,78

8.745.695,17

5.196.311,68

10.315.181,08

-

-

-

-

-

Anticipazioni di cassa

-

-

-

-

-

-

TOTALE MOVIMENTI FONDI (c)

-

-

-

-

-

-

125.547.505,38

89.085.245,72

70.668.543,44

69.305.296,81

-

112.350,00 -

-

136.388.183,47

-

Riscossione di crediti

TOTALE GENERALE ENTRATE (a+b+c)

-

-

40,58

58.767.132,73 -

20,67

41

Composizione delle entrate correnti 100% 90% 80% 70% Extratributarie Incidenza

60%

Contributi e trasferimenti Tributarie

50% 40% 30% 20% 10% 0% 2010 Accertamenti di competenza

2011 Accertamenti di competenza

2012 Accertamenti di competenza

Previsione BPA 2013 Anni

Previsione BPP 2014

Previsione BPP 2015

42

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.1. - ENTRATE TRIBUTARIE TREND STORICO

ENTRATE

Imposte

2010 Accertamenti di competenza

29.018.709,33

Tasse

-

Tributi speciali ed altre entrate proprie TOTALE ENTRATE TRIBUTARIE

2011 Accertamenti di competenza

31.942.968,06

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

2012 Accertamenti di competenza

23.461.239,53

-

-

Previsione BPA 2013

21.834.919,90 -

Previsione BPP 2014

Previsione BPP 2015

21.905.194,35

% scostamento tra 2013 e 2012

22.005.194,35 -

-

6,93

-

-

63.606,46

59.112,17

5.983.840,52

1.393.133,63

1.393.133,63

958.957,63 -

76,72

29.082.315,79

32.002.080,23

29.445.080,05

23.228.053,53

23.298.327,98

22.964.151,98 -

21,11

Andamento entrate tributarie 35.000.000,00 30.000.000,00

Importi

25.000.000,00 20.000.000,00 15.000.000,00 10.000.000,00 5.000.000,00 2010 Accertamenti di competenza 2011 Accertamenti di competenza 2012 Accertamenti di competenza

Previsione BPA 2013

Previsione BPP 2014

Previsione BPP 2015

Anni

43

Imposta Provinciale di trascrizione IPT - Andamento incassi dal 2003 al 2012

2004

2003 Totali

6.524.363,75

6.736.405,05

2005 6.300.612,52

2006

2007

6.683.762,92

6.926.557,97

2008 6.178.439,13

2009 6.065.642,19

2010 5.758.826,97

2011 6.541.157,43

2012 7.129.199,67

Andamento incassi dal 2003 al 2012 8.000.000,00 7.000.000,00 6.000.000,00 Importi

5.000.000,00 4.000.000,00 3.000.000,00 2.000.000,00 1.000.000,00 0,00 2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

Anni

Il presupposto impositivo è la richiesta di formalità di iscrizione, trascrizione e annotazione dei veicoli nel pubblico registro automobilistico ai sensi dell'art. 56 del Dlgs 446/1997. Soggetto passivo dell'imposta è l'acquirente del veicolo o il soggetto nell'interesse del quale viene compiuta l'iscrizione o l'annotazione, come individuato negli artt. 93 e 94 del D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, recante il nuovo codice della strada. L'imposta è applicata sulla base della tariffa deliberata da ciascuna provincia per l'anno di competenza. In base all'art. 56, comma 2, del D.Lgs 446 del 1997, le province possono deliberare l'aumento delle misure di base dell'imposta - contenute nel D.M. n. 435 del 1998 - sino ad un massimo del 30%. Tali misure devono essere adottate ai fini dell'approvazione del bilancio di previsione, si applicano a partire dal 1° gennaio dell'anno cui è riferito il bilancio di previsione e devono essere notificate entro 10 giorni dalla data di esecutività della relativa deliberazione al competente ufficio del PRA ed all'ente che provvede alla riscossione per gli adempimenti di competenza.

44

Imposta sulle Assicurazioni contro responsabilità civile RCA - Andamento incassi dal 2003 al 2012

2003 671.018,36 827.606,47 955.425,06 729.045,54 711.761,15 824.387,60 801.607,91 789.392,67 828.882,54 604.524,57 722.948,68 820.052,32

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Totali

2004 719.955,11 870.223,98 999.476,65 662.722,15 839.111,52 851.819,29 825.391,13 825.646,08 848.810,63 641.610,48 734.035,41 814.230,88

9.286.652,87

2005 747.033,21 854.665,78 991.649,61 753.331,88 886.453,73 854.047,39 879.142,82 861.528,36 845.318,38 737.902,35 774.716,60 916.887,00

9.633.033,31

10.102.677,11

2006 763.262,90 870.797,71 1.069.225,48 800.522,51 896.462,97 827.934,89 904.242,59 852.814,58 857.282,13 655.802,27 765.007,35 965.417,94 10.228.773,32

2007 772.410,30 860.795,57 1.079.730,85 758.598,58 841.273,96 854.643,64 890.342,61 846.880,05 889.005,33 666.165,99 732.927,00 914.046,86 10.106.820,74

2008 780.890,71 861.672,84 1.050.795,13 684.624,70 787.804,79 910.153,78 819.206,06 914.944,78 853.100,87 553.234,73 729.855,64 846.960,07 9.793.244,10

2009 592.650,22 825.779,80 917.828,77 697.414,48 784.781,22 827.708,29 803.289,50 731.400,10 832.727,14 564.240,19 728.185,22 777.528,15

2010 739.655,37 837.831,72 952.006,27 685.126,09 813.552,07 890.409,56 790.024,12 715.527,68 846.297,75 597.017,90 716.809,56 826.781,58

9.083.533,08

9.411.039,67

2011 703.039,75 841.136,65 1.053.698,99 743.650,96 880.487,44 864.391,79 892.860,71 874.084,19 937.634,24 665.759,20 831.734,53 1.651.235,22

2012 1.137.419,66 1.189.112,70 981.068,43 1.108.776,74 1.106.009,73 1.166.169,65 1.051.082,70 1.181.380,44 787.338,13 930.567,44 2.094.382,81

10.939.713,67

12.733.308,43

RCA - Andamento incassi 2003 al 2012

14.000.000,00 12.000.000,00

Importi

10.000.000,00 8.000.000,00 6.000.000,00 4.000.000,00 2.000.000,00 2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

Anni

45

Addizionale energia elettrica AEE - Andamento incassi dal 2003 al 2012

2003 Totali

2004

3.739.433,67

2005

3.995.695,53

2006

3.647.936,53

2007

4.032.216,11

2008

4.412.208,07

2009

4.126.444,35

2010

4.467.470,35

2011

3.998.774,57

2012

4.452.102,66

296.033,42

Importi

Andamento incassi AEE dal 2003 al 2012

5.000.000,00 4.500.000,00 4.000.000,00 3.500.000,00 3.000.000,00 2.500.000,00 2.000.000,00 1.500.000,00 1.000.000,00 500.000,00 0,00 2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

Anni

Ai sensi dell'art. 6 comma 1 del DL 28/11/1988 n. 511 convertito nella L. 27/01/1989 n. 20 e successive modificazioni, è istituita un'addizionale provinciale all'accisa sull'energia elettrica sui consumi di qualsiasi uso effettuato in locali e luoghi diversi dalle abitazioni, per tutte le utenze con potenza disponibile non superiore a 200 kw e fino limite massimo di 200.000 Kwh di consumo al mese. La Provincia ha la facoltà di incrementare la misura dell'addizionale provinciale da € 9,30 fino a € 11,40 per ogni mille Kwh. Le province devono deliberare la misura dell'addizionale entro i termini di approvazione del bilancio di previsione e pubblicarle sul sito informatico del Dipartimento per le politiche fiscali del Ministero dell'economia e delle finanze. Sono tenuti al versamento dell'addizionale provinciale all'accisa sull'energia elettrica i soggetti previsti dall'art. 53 del testo unico delle accise, che procedono alla fatturazione dell'energia elettrica ai consumatori finali. L'addizionale è versata direttamente alla provincia nell'ambito del cui territorio è ubicata l'utenza.

46

Tributo igiene ambientale TIA - Andamento incassi dal 2003 al 2012 2003 Totali

2004

943.359,29

2005

1.229.795,33

2006

1.005.988,23

2007

1.212.028,41

2008

1.656.455,37

2009

2.028.179,95

2.042.625,09

2010 2.360.940,50

2011 2.339.932,59

2012 1.921.937,69

Andamento Incassi TIA dal 2003 al 2012 2.500.000,00

Importi

2.000.000,00

1.500.000,00

1.000.000,00

500.000,00

0,00 2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

Anni

Il tributo è attribuito alle Province a fronte delle funzioni amministrative svolte in materia di tutela ambientale (Art. 19 del D. L. 504/92 - Art. 49, c. 17 del D.Lgs 22/97). Il tributo è applicato, come previsto dalla normativa, alle tariffe della tassa smaltimento rifiuti o alla tariffa di igiene ambientale, qualora istituita. L'aliquota è stabilita annualmente dalla Provincia.

47

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.2 - CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI TREND STORICO 2010 Accertamenti di competenza

ENTRATE

Contributi e trasferimenti correnti da Stato Contributi e trasferimenti correnti da Regione Contributi e trasferimenti correnti da Regione per funzioni delegate Contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari ed internazionali Contributi e trasferimenti da parte di altri enti del settore pubblico TOTALE CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI

2011 Accertamenti di competenza

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

2012 Accertamenti di competenza

Previsione BPA 2013

Previsione BPP 2014

Previsione BPP 2015

% scostamento tra 2013 e 2012

6.645.512,16

4.327.435,30

1.557.107,15

672.760,71

7.699,00

7.699,00 -

56,79

6.148.123,11

5.150.792,23

3.800.484,04

3.317.097,47

3.162.107,34

3.162.107,34 -

12,72

30.815.432,66

26.434.274,15

29.099.313,19

27.716.001,29

22.769.480,91

22.769.480,91 -

4,75

59.995,57

277.024,20

107.959,51

549.019,28

24.258,00

4.206.655,36

4.879.735,82

5.765.628,15

5.137.676,35

47.875.718,86

41.069.261,70

40.330.492,04

37.392.555,10

23.098,00

408,54

4.870.906,35

4.870.906,35 -

10,89

30.834.451,60

30.833.291,60 -

7,28

Andamento contributi e trasferimenti correnti 60.000.000,00 50.000.000,00

Importi

40.000.000,00 30.000.000,00 20.000.000,00 10.000.000,00 2010 Accertamenti di competenza

2011 Accertamenti di competenza

2012 Accertamenti di competenza

Previsione BPA 2013

Previsione BPP 2014

Previsione BPP 2015

Anni

48

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.3 - PROVENTI EXTRATRIBUTARI TREND STORICO 2010 Accertamenti di competenza

ENTRATE

Proventi dei servizi pubblici Proventi dei beni dell'Ente Interessi su anticipazioni e crediti Utili netti dalle aziende speciali, partecipate e dividendi di società Proventi diversi TOTALE PROVENTI EXTRATRIBUTARI

2011 Accertamenti di competenza

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

2012 Accertamenti di competenza

Previsione BPA 2013

Previsione BPP 2014

Previsione BPP 2015

% scostamento tra 2013 e 2012

295.899,94

323.729,91

474.500,00

370.500,00

370.500,00

370.500,00 -

21,92

1.442.381,04

1.724.118,48

1.905.852,91

1.600.646,89

1.743.339,15

1.743.339,15 -

16,01

1.168.955,81

502.866,80

470.000,00

410.000,00

410.000,00

410.000,00 -

12,77

7.661,91

8.640,00

10.510,71

20.715.212,81

11.745.126,79

6.126.531,59

2.470.476,24

23.630.111,51

14.304.481,98

8.987.395,21

4.851.623,13

-

-

-

-

100,00

2.333.500,00

2.333.500,00 -

59,68

4.857.339,15

4.857.339,15 -

46,02

Andamento proventi extratributari

25.000.000,00

Importi

20.000.000,00

15.000.000,00

10.000.000,00

5.000.000,00

2010 Accertamenti di competenza

2011 Accertamenti di competenza

2012 Accertamenti di competenza

Previsione BPA 2013

Previsione BPP 2014

Previsione BPP 2015

Anni

49

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.4 - CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE TREND STORICO 2010 Accertamenti di competenza

ENTRATE

Alienazione beni patrimonali Trasferimenti c/capitale dallo Stato Trasferimenti c/capitale dalla Regione Trasferimenti c/capitale da altri enti del settore pubblico Trasferimenti c/capitale da altri soggetti TOTALE CONTRIBUT E TRASFERIMENTI C/CAPITALE

2011 Accertamenti di competenza

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

2012 Accertamenti di competenza

Previsione BPA 2013

76.059,59

119.550,38

2.297.842,00

8.144.100,34

11.699.894,40

17.788.347,32

15.002.654,06

5.462.253,17

4.723.961,68

158.036,52

91.698,83

25.600,00

260.000,00

9.056.182,56

7.598.476,11

960.000,00

35.222.726,33

34.512.273,78

8.745.695,17

-

62.350,00 150.000,00

5.196.311,68

Previsione BPP 2014

62.350,00 10.252.831,08

Previsione BPP 2015

62.350,00 -

97,29 #DIV/0!

50.000,00 -

-

-

-

-

10.315.181,08

% scostamento tra 2013 e 2012

13,52 915,63

-

100,00

112.350,00 -

40,58

Andamento contributi e trasferimenti c/capitale 40.000.000,00 35.000.000,00 30.000.000,00 Importi

25.000.000,00 20.000.000,00 15.000.000,00 10.000.000,00 5.000.000,00 2010 Accertamenti di competenza

2011 Accertamenti di competenza

2012 Accertamenti di competenza

Previsione BPA 2013

Previsione BPP 2014

Previsione BPP 2015

Anni

50

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.5 - ACCENSIONE DI PRESTITI TREND STORICO

ENTRATE

Finanziamenti a breve termine Assunzioni mutui e prestiti Emissione prestiti obbligazionari TOTALE ACCENSIONE DI PRESTITI

2010 Accertamenti di competenza

2011 Accertamenti di competenza

406.741,79 406.741,79

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

2012 Accertamenti di competenza

Previsione BPA 2013

Previsione BPP 2014

Previsione BPP 2015

% scostamento tra 2012 e 2011

-

-

-

-

-

#DIV/0!

-

-

-

-

-

#DIV/0!

-

-

-

-

-

#DIV/0!

-

-

-

-

-

#DIV/0!

Importi

Andamento indebitamento 1,00 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 2010 Accertamenti di competenza

2011 Accertamenti di competenza

2012 Accertamenti di competenza

Previsione BPA 2013

Previsione BPP 2014

Anni

51

TABELLA DIMOSTRATIVA DELLA POTENZIALITA' DI INDEBITAMENTO E DI GARANZIA PER LA CONTRAZIONE DI NUOVI MUTUI O PRESTITI DATI RENDICONTO 2011 Titolo I Entrate tributarie

32.002.080,23

Titolo II Entrate da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, Regione ed altri enti

41.069.261,70

Titolo III Entrate extratributarie

14.304.481,98

A) Totale entrate correnti

87.375.823,91

B) Potenzialità di indebitamento pari all' 6% di (A)

5.242.549,43 DATI PREVISIONALI 2013

Distinta degli interessi: C) - Interessi passivi su mutui in ammortamento e fidejussioni prestate 2.404.854,85 Ammontare dei contributi statali in conto: - Interessi

-

- Idem regionali

% di indebit.

D) - Ammontare Interessi passivi netti e percentuale di indebitamento al 31/12/2012 DISPONIBILITA' PER LA CONTRAZIONE DI NUOVI MUTUI (B-D)

2.404.854,85

2.404.854,85

2,75

2.837.694,58

51

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE 2.2.6 - RISCOSSIONE DI CREDITI ED ANTICIPAZIONI DI CASSA TREND STORICO

ENTRATE

Riscossioni di crediti Anticipazioni di cassa TOTALE ANTICIPAZIONI

2010 Accertamenti di competenza

2011 Accertamenti di competenza

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

2012 Accertamenti di competenza

Previsione BPA 2013

Previsione BPP 2014

Previsione BPP 2015

% scostamento tra 2013 e 2012

-

-

-

-

-

-

#DIV/0!

-

-

-

-

-

-

#DIV/0!

-

-

-

-

-

-

#DIV/0!

Altre considerazioni e vincoli

52

Relazione previsionale e programmatica 2013-2015

N.

Risorsa

2013

1

Avanzo di amministrazione

2

Imposte

3

Tasse

4

Tributi speciali ed altre entrate

5

Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato

6

Contrbuti e trasferimentii correnti dalla Regione

7 8 9

2014 -

21.834.919,90 -

Contributi e trasferimenti correnti da Regione per funzioni delegate Contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari ed internazionali Contributi e trasferimenti da parte di altri enti del settore pubblico

10

Proventi dei servizi pubblici

11

Proventi dei beni dell'ente

12

Interessi su anticipazioni e crediti

13

Dividendi di società

14

Proventi diversi

15

Alienazioni beni patrimonali

16

Trasferimenti in c/capitale dallo Stato

17

Trasferimenti in c/capitale dalla Regione

18

Trasferimento in c/capitale da altri enti del settore Pubblico

19

Trasferimenti in c/capitale da altri soggetti

20

2014 -

21.905.194,35 -

Totale -

22.005.194,35 -

65.745.308,60 -

1.393.133,63

1.393.133,63

958.957,63

3.745.224,89

672.760,71

7.699,00

7.699,00

688.158,71

3.317.097,47

3.162.107,34

3.162.107,34

9.641.312,15

27.716.001,29

22.769.480,91

22.769.480,91

73.254.963,11

549.019,28

24.258,00

23.098,00

596.375,28

5.137.676,35

4.870.906,35

4.870.906,35

14.879.489,05

370.500,00

370.500,00

370.500,00

1.111.500,00

1.600.646,89

1.743.339,15

1.743.339,15

5.087.325,19

410.000,00

410.000,00

410.000,00

1.230.000,00

-

-

-

-

2.470.476,24

2.333.500,00

2.333.500,00

7.137.476,24

62.350,00

62.350,00

62.350,00

187.050,00

150.000,00 4.723.961,68

10.252.831,08

50.000,00

150.000,00 15.026.792,76

-

-

-

-

-

-

Riscossione di crediti

-

-

-

-

21

Assunzione mutui e prestiti

-

-

-

-

22

Anticipazione di cassa

-

-

-

-

Totale

260.000,00

-

70.668.543,44

69.305.299,81

58.767.132,73

260.000,00

198.740.975,98

La Relazione previsionale e programmatica approvata dalla Giunta è stata redatta in base agli schemi approvati con DPR n. 326 del 03/08/1998 ed in conformità a quanto stabilito dallo Statuto e dal Regolamento di Contabilità della Provincia di Siena.

Relazione previsionale e programmatica 2013-2015 PARTE SPESA ARTICOLAZIONE DELLA SPESA PER PROGRAMMI - Riepilogo

N.

PROGRAMMI

1

Settore affari generali

2

2013

2014

2015

Totale

3.779.940,79

3.729.940,79

3.729.940,79

11.239.822,37

Settore affari istituzionali e promozione turistica

826.072,40

799.072,40

809.572,40

2.434.717,20

3

Settore cultura, scuola e welfare

874.067,69

355.898,65

344.344,00

1.574.310,34

4

Settore formazione lavoro sviluppo economico e turistico

6.377.369,88

1.077.420,70

1.077.420,70

8.532.211,28

5

Settore opere pubbliche ed assetto del territorio

9.491.809,31

14.737.463,49

4.296.662,67

28.525.935,47

6

Settore politiche ambientali

647.133,41

646.582,87

646.212,50

1.939.928,78

7

Settore polizia provinciale patrimonio e demanio

855.664,40

855.664,40

855.664,40

2.566.993,20

8

Settore risorse faunistiche e riserve naturali

1.588.653,37

1.388.653,37

1.388.653,37

4.365.960,11

9

Settore risorse umane e finanziarie

18.178.776,82

18.176.976,82

18.176.976,82

54.532.730,46

10

Settore sviluppo rurale

1.403.270,12

1.005.803,48

1.005.803,48

3.414.877,08

11

Settore trasporti

23.714.855,86

23.708.684,74

23.706.816,12

71.130.356,72

12

Segreteria Generale e Direzione Generale

16.500,00

16.500,00

16.500,00

49.500,00

67.754.114,05

66.498.661,71

56.054.567,25

190.307.343,01

Totale

54

SEZIONE III PROGRAMMI E PROGETTI

53

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SETTORE

AFFARI GENERALI

RESPONSABILE

MIGLIORINI SIMONA (Collocata in aspettativa per il 2013)

Il Servizio Affari Generali svolge le seguenti attività, ciascuna incardinata in uffici distinti: • Tenuta del Protocollo Informatico dell’ente, gestione documenti digitali (PEC – MAIL – INTERPRO) con formazione e coordinamento del personale delle postazione decentrate, indirizzi per le procedure di scarto documentazione archivistica ai Settori dell’Ente; • Procedure di gara ad evidenza pubblica con cui l’ente acquisisce beni, servizi od ordina lavori e successiva attività ORGANIZZAZIONE di stesura dei contratti; • Contenzioso dell’ente; • Coordinamento delle partecipazioni provinciali; • Economato, Provveditorato, Patrimonio Mobiliare, Scritture inventariali immobiliari e mobiliari • Supporto alla Direzione Generale e Vice-Segretario PROGRAMMA

N. 1

EFFICACIA ED EFFICIENZA AMMINISTRATIVA

RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE

Capitolo 12 .1 - promuovere lo sviluppo del know how attraverso la creazione la valorizzazione e condivisione del patrimonio di conoscenze e competenze necessario a supportare i processi di innovazione interna. - investire nella comunicazione e nell’informazione sia verso l’esterno che verso l’interno, utilizzando nuove tecnologie e forme che diano trasparenza a tutte le questioni e, nello stesso tempo, valorizzino i risultati. - ridurre i percorsi burocratici, interni ed esterni, offrendo ai cittadini, ai Comuni e alla società senese tempi più rapidi di risposta e trasparenza. Capitolo 12.3 - dare seguito alla politica di razionalizzazione della spesa.

55

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SVILUPPO DEL PROGRAMMA

Il Programma è imperniato nello svolgimento di funzioni prevalentemente dirette ad utenti interni, di natura trasversale, che, a loro volta, si sostanziano sia in attività ordinarie strumentali a tutti i settori ( p.e. protocollazione posta, gestione gare di appalto, funzioni di economato provveditorato), sia in attività di indirizzo e sostegno operativo agli uffici nello svolgimento dell’attività amministrativa diretta al raggiungimento delle finalità istituzionali dell’ente e degli obiettivi di governo. Nel caso delle attività strumentali si tratta delle” tradizionali “ attività proprie di ogni organismo amministrativo, caratterizzate in alcuni casi dall’elevato numero degli outputs prodotti e dall’elevata standardizzazione delle procedure , in altri, invece, da un numero di procedure decisamente più limitato ma di forte complessità normativa e di rilevante impatto economico e politico. Nel caso delle attività di indirizzo e sostegno (coordinamento delle partecipazioni provinciali,supporto alla Direzione Generale e Vice-segreteria, coordinamento delle postazioni di protocollo decentrate, contenzioso dell’ente), si tratta, prevalentemente, di attività innovative o comunque non propriamente tradizionali, funzionali ad un disegno organizzativo che, tendendo all’incremento della qualità dei servizi resi, presuppongono una funzione interna di accompagnamento e supporto nella gestione di attività complesse e strategiche. Per quanto siano funzioni eterogenee ed , in alcuni casi , “ordinarie “ , presentano entrambe significativi ambiti di miglioramento ed innovazione, nella misura in cui, nello svolgimento delle stesse, si operi con la consapevolezza che tutti i processi, anche quelli più tradizionali, in cui costituisce già un buon risultato il mantenimento degli standard attuali, debbono essere gestiti in un’ottica di costante attenzione alla qualità , ai costi del servizio reso e alla possibilità della loro revisione . Per qualità del servizio reso si intende: puntuale adeguamento normativo, semplificazione, standardizzazione e informatizzazione delle procedure , a garanzia di una migliore qualità, accessibilità e trasparenza delle procedure. Per attenzione ai costi, si intende la consapevolezza che l’attuale situazione di restrizione finanziaria richiede una costante valutazione dei riflessi economici delle scelte che, nell’ambito della propria discrezionalità tecnica, si attuano. Tali finalità, tale funzionalizzazione dell’attività , risultano pienamente compatibili con gli obiettivi di efficienza, fruibilità della macchina amministrativa e rigore nell’uso delle risorse, previsti nelle linee programmatiche e che, nell’ambito di questo programma, si intendono conseguire.

56

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

Note relative agli incarichi

Per la realizzazione del programma si prevede di conferire alcuni incarichi di collaborazione esterna per un importo presunto di €20.000,00.

ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI

PROGETTO

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Finalità da conseguire

N. 1.1

Razionalizzazione costi con incremento gestione documenti digitali

Dopo un’importante procedura di selezione e scarto documentale presso i vari Settori, con la quale è stata effettuata, a norma, la distruzione di circa sei tonnellate di materiale cartaceo, l’ufficio Archivio e Protocollo Generale, per questo esercizio, fornirà ulteriori indicazioni ai Settori per le procedure dello “Scarto in itinere” della documentazione. Con tale procedura viene eliminato dal fascicolo il materiale destinato a divenire inutile una volta cessata la trattazione corrente della pratica stessa, consentendo, pertanto, il recupero di spazi negli immobili. Per quanto riguarda le operazioni di protocollazione e flusso documentale, l’applicazione del nuovo gestionale di protocollo comporta un notevole risparmio di costi (minore quantità di materiale cartaceo ecc..) dovuto alla trasformazione di tutti i documenti cartacei in arrivo in documenti digitali per la trasmissione agli uffici e permette la loro piena tracciabilità. Di rilevante importanza è il progressivo incremento della trattazione dei documenti digitali in arrivo quali PEC, Mail, InterPRO da parte dell’ufficio Protocollo Generale e la funzione di coordinamento e formazione al personale dei Settori dell’Ente per l’uso degli stessi. Omogeneizzare le procedure di gestione documentale, migliorando il sistema di tracciabilità e conservazione dei documenti, riducendo i costi di conservazione. Innalzare della qualità del servizio reso alla collettività, tutelando la memoria collettiva contenuta nei documenti e favorendo il miglioramento della loro reperibilità. Ridurre i costi ed i tempi di spedizione e distribuzione interna degli atti. Migliorare l’accessibilità telematica all’ente.

57

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

N. 1.2

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Finalità da conseguire

Razionalizzazione della spesa per l’acquisto di beni e di servizi e strumenti di risparmio .

Le permanenti restrizioni di bilancio impongono di mantenere alta l’attenzione agli oneri per il funzionamento ordinario dell’ente, ed impongono la minuziosa ricerca di fonti di spesa da poter eliminare e/o razionalizzare. E’ pertanto necessario, nell’ambito delle attività di acquisto di beni e servizi di competenza del settore, proseguire nella realizzazione di azioni finalizzate a porre alla base delle procedure di spesa la preliminare programmazione, verificata e condivisa, e, ove possibile e compatibilmente con le prescrizioni di legge, azioni di ricerca di strumenti di acquisizione dei servizi e dei beni, efficaci, efficienti ed economici, con particolare attenzione alle modalità di acquisto. E’essenziale il controllo ed il monitoraggio di tutte le spese già in essere e ove possibile la proposta di taglio e/o di riduzione. Dovranno essere unite, se attuabili, specifiche indicazioni operative per la concreta riduzione dei consumi. Realizzare risparmi tramite la leva prioritaria della razionalizzazione della spesa e del controllo in itinere. Supportare processi di innovazione interna

58

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

N. 1.3

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Finalità da conseguire

Qualificazione e supporto amministrativo

Il progetto si inquadra nell’ambito della propria funzione di accompagnamento ai settori nello svolgimento di attività rilevanti e complesse e consiste in una serie di azioni dirette a: - aumentare la condivisione della conoscenza in materia di gare di appalto; - sottoporre a verifica importanti processi gestiti dall’ente, proceduralizzandone l’iter ottimale; - Continuare il supporto dell’ufficio tecnico nello svolgimento di procedure di gara semplificate. Nel corso degli anni precedenti, in coerenza con quanto previsto negli strumenti di programmazione, si è attivata una stabile funzione di aggiornamento in materia di appalti, sia svolgendo corsi di formazione che mediante una costante attività di informazione generale. Dato l’esito, pare pertanto importante proseguire e consolidare questa esperienza e se, possibile , qualificarla mediante forme di collaborazione trasversale nell’ambito dei diversi uffici. Anche le altre azioni di verifica e di sperimentazione che si andranno successivamente a definire dovranno tendere, principalmente ma non esclusivamente, a riallineare le procedure, ad omogeneizzarle e , nei limiti di quanto stabilito dalla normativa,a semplificarle. Supportare i processi di innovazione interna Valorizzare e condividere il patrimonio delle conoscenze Ridurre i percorsi burocratici interni ed esterni Migliorare la qualità del servizio reso

59

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

N. 1.4

Società Partecipate: prosecuzione attività di riassetto

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Al settore è attribuito il coordinamento delle competenze in materia di società partecipate , che consiste principalmente nella gestione e nell’aggiornamento della banche dati in materia e l’inserimento nel sito delle informazioni richieste dalla normativa. Nel corso del passato esercizio l’ufficio, in collaborazione con i settori a cui fa direttamente capo il controllo delle società partecipate, ha attivato la dismissione di quelle per cui era stata prevista tale procedura. In considerazione dell’esito, prevalentemente negativo delle procedure ad evidenza pubblica fino ad ora svolte, si prevede che tale processo sia proseguito e portato a compimento nel perseguimento di un obiettivo, proprio di questo ente, di progressivo riordino e razionalizzazione del sistema delle partecipate.

Finalità da conseguire

Ridurre i costi. Migliorare la qualità dei servizi resi dalle società partecipate.

60

Programma

N. 1

Settore

AFFARI GENERALI

Responsabile

MIGLIORINI SIMONA

Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma 2013

2014

2015

Legge di finanziamento

a) Entrate Specifiche Da Stato

-

-

-

Da Regione

-

-

-

Da Unione Europea

-

-

-

Da Cassa Depositi e Prestiti

-

-

-

Da Altri Soggetti

-

-

-

Altri forme di indebitamento

-

-

-

Altre Entrate

-

-

-

-

-

-

Totale (a) b) Proventi da servizi/Proventi Proventi dei Servizi pubblici

50.000,00

Proventi dei beni dell'ente

-

Proventi diversi

50.000,00 -

50.000,00 -

127.500,00

127.500,00

127.500,00

177.500,00

177.500,00

177.500,00

3.602.440,79

3.552.440,79

3.552.440,79

Totale (c)

3.602.440,79

3.552.440,79

3.552.440,79

Totale generale (a+b+c)

3.779.940,79

3.729.940,79

3.729.940,79

Totale (b) c) Quote di risorse generali

61

Programma

N. 1

Settore

AFFARI GENERALI

Responsabile

MIGLIORINI SIMONA

Spesa prevista per la realizzazione del programma

Anno 2013 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

% su totale

3.779.940,79

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo Entità (b)

100,00

% su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

3.779.940,79

33,63

Anno 2014 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

Spesa per investimenti

% su totale

Entità (b)

100,00

3.729.940,79

Totale (a+b+c)

Di Sviluppo % su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

3.729.940,79

33,19

Anno 2015 Spesa corrente

Entità (a) 3.729.940,79

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo

Consolidata % su totale 100,00

Entità (b)

% su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

3.729.940,79

33,19 62

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SETTORE AFFARI ISTITUZIONALI E PROMOZIONE DEL TERRITORIO RESPONSABILE LUCA ROSSI Servizi agli organi istituzionali, ufficio stampa, comunicazione istituzionale, URP, contributi, sponsorizzazioni, relazioni istituzionali e cerimoniale. Il Settore è organizzato con i seguenti Servizi: - Segreteria del Presidente; - Ufficio Relazioni Istituzionali; - Ufficio Relazioni con il Pubblico; ORGANIZZAZIONE - Segreteria del Presidente del Consiglio, Commissioni consiliari e degli Assessori; - Ufficio Amministrativo, gestione contributi provenienti dalla FMPS - Ufficio stampa, comunicazione e informazione; - Servizio accoglienza e centralino; - Servizio garage e autisti per le auto istituzionali; PROGRAMMA N. 2 Una Provincia vicina al cittadino PROIETTARE I NOSTRI VALORI NEL FUTURO Un progetto per conoscere la Costituzione italiana Per l’anno 2013 continuerà il progetto, rivolto alle scuole primarie fino a quelle di secondo grado, per conoscere la Costituzione italiana e approfondire temi ad essa legati quali la democrazia, i diritti umani, la legalità, il lavoro, la partecipazione alla vita sociale e politica dello Stato. Un progetto pensato con una serie di iniziative che siano occasione di partecipazione attiva, riflessione e confronto. Il progetto approfondirà l’importanza del valore della RIFERIMENTO ALLE LINEE Resistenza per la storia del territorio, attraverso i racconti dei protagonisti e la conoscenza dei luoghi della PROGRAMMATICHE memoria. Istituzioni più vicine ai Cittadini Proseguimento della campagna di delle Istituzioni, attraverso visite guidate e lezioni propedeutiche per far conoscere ai cittadini, ma soprattutto agli studenti delle scuole secondarie, nel quadro delle Autonomie locali previste dalla nostra Costituzione.

63

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

LA PROVINCIA DI SIENA: LA CABINA DI REGIA DEL TERRITORIO La “cabina di regia”, provinciale attuata negli anni precedenti continuerà nel lavoro di sviluppo di strategie ed azioni condivise per tutto il territorio della provincia di Siena in coordinamento con gli atri Settori dell’Ente “MOBILITA’ DOLCE”, MOTORE PER LA SOCIALITÀ DEL TERRITORIO Proseguimento nel lavoro con il Gruppo di lavoro sulla “mobilità dolce con l’attuazione e lo sviluppo del “master plan” approvato dalla G.P con atto n. 215 a settembre 2012. Ufficio di presidenza L’ufficio di Presidenza continuerà a supportare il Presidente nell’l’attività di segreteria, pubbliche relazioni, regia e coordinamento per la convocazione di tavoli istituzionali che vedono coinvolti istituzioni, enti, aziende, privati. Ufficio Segreteria degli Assessori, del Presidente del Consiglio, Commissioni Consiliari e Gruppi Consiliari

SVILUPPO DEL PROGRAMMA

La segreteria svolge un’attività di raccordo e di filtro tra gli Assessori, l’utenza esterna e i servizi interni per la tenuta delle agende; con la Segreteria di Presidenza per la partecipazione degli Assessori ad incontri o eventi. Per questi ultimi e per la concessione di patrocini collaboriamo anche con l’ufficio REL .Una parte rilevante dell’attività è rappresentata dalla convocazione di tavoli istituzionali. Protocollo, archivio,portale e aggiornamento contatti out look rappresentano la parte amministrativa dell’ufficio. L’obiettivo è quello di mantenere, pur in presenza di un ridimensionamento del personale (di fatto ogni segretario ha ora due assessori di riferimento), puntualità ed efficienza stabiliti nel programma di mandato, anche con la turnazione pomeridiana che assicura l’apertura dell’ufficio per l’intera giornata tutta la settimana. La Segreteria delle Commissioni Consiliari istituite nella presente legislatura proseguirà nello svolgimento dell’attività che si è ultimamente intensificata. Collabora, inoltre, come supporto amministrativo per l’organizzazione delle Feste Istituzionali. Le due distinte segreterie si supportato vicendevolmente nello svolgimento delle rispettive attività. Servizio Relazioni Istituzionali. Seppur in una situazione precaria e indecisa, l’ufficio prosegue nel suo impegno di qualificazione dell’immagine e la presenza dell’istituzione Provincia e del suo operare attraverso la collaborazione con le altre istituzioni locali. L’ufficio continuerà il proprio impegnato nella programmazione e nella realizzazione delle celebrazioni del 25 Aprile, 2 Giugno,4 Novembre, ed altri eventi che faranno capo al Settore. Provvederà inoltre all’istruttoria per la concessione dei patrocini. Supporterà il Capo di Gabinetto nell’attività di segreteria e di relazioni istituzionali, curerà l’identità visiva della Provincia. Ufficio stampa, comunicazione e informazione 64

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

Il servizio si esplica nelle attività di comunicazione e informazione delle attività della Giunta e Consiglio. Accoglienza e centralino Il servizio, dopo la breve pausa di gestione tramite ditta esterna, viene svolto con personale della Provincia, in particolare con l’ausilio degli autisti, garantendo un orario di apertura giornaliero e continuativo. Autisti e Rappresentanza Questo servizio vede ridimensionato il proprio impegno nella guida delle auto di rappresentanza e viene impegnato giornalmente a supporto del Servizio accoglienza. Gestione contributi Fondazione Mps, contributi ordinari. Supporto tecnico amministrativo Settore. L’Ufficio GE.CO. proseguirà nel suo compito di raccordo e gestione dei contributi concessi dalla Fondazione MPS attraverso apposito software. Svolgerà tutte le azioni amministrative di competenza del Settore Affari Istituzionali. Farà da supporto al progetto sulla “mobilità dolce”. URP Proseguimento nelle operazioni di implementazione del nuovo Portale della Provincia di Siena e la messa a regime delle attività per la gestione documentale dei reclami, accessi agli atti, segnalazioni e richieste informazioni attraverso l’uso di un software e con il coinvolgimento dei servizi a più livelli. Si proseguirà il percorso avviato per rendere funzionale lo sportello sia sotto il profilo logistico che sotto il profilo dei servizi da erogare al cittadino perché diventi un punto di riferimento immediato per chi ha bisogno di interfacciarsi con la Provincia, sia direttamente che attraverso l’utilizzo di interfacce telematiche. Si implementeranno le azioni, già avviate, di collaborazione con tutti i settori della Provincia al fine di supportare gli stessi su attività rivolte al cittadino, promovendo eventi, distribuendo materiale divulgativo elaborato dall’Ente ecc. Inoltre l’URP continuerà ad avere un ruolo di coordinamento relativamente alle attività di comunicazione, trasparenza ed informazione , attraverso tavoli di confronto.

65

Programma

N. 2

Settore

AFFARI ISTITUZIONALI E PROMOZIONE DEL TERRITORIO

Responsabile

ROSSI LUCA

Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma 2013

2014

2015

Legge di finanziamento

a) Entrate Specifiche Da Stato

-

-

Da Regione

-

-

Da Unione Europea

-

-

-

Da Cassa Depositi e Prestiti

-

-

-

Da Altri Soggetti

-

-

-

Altri forme di indebitamento

-

-

-

Altre Entrate

-

-

-

-

-

Proventi dei Servizi pubblici

-

-

-

Proventi dei beni dell'ente

-

-

-

Totale (a)

20.000,00

20.000,00

b) Proventi da servizi/Proventi

Proventi diversi

160.000,00

125.000,00

125.000,00

160.000,00

125.000,00

125.000,00

666.072,40

674.072,40

684.572,40

Totale (c)

666.072,40

674.072,40

684.572,40

Totale generale (a+b+c)

826.072,40

799.072,40

829.572,40

Totale (b) c) Quote di risorse generali

66

Programma

N. 2

Settore

AFFARI ISTITUZIONALI E PROMOZIONE DEL TERRITORIO

Responsabile

ROSSI LUCA

Spesa prevista per la realizzazione del programma

Anno 2013 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

% su totale

816.072,40

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo Entità (b)

98,79

% su totale -

-

Entità (c)

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale

10.000,00

1,21

826.072,40

33,93

Anno 2014 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

Spesa per investimenti

% su totale

Entità (b)

98,75

789.072,40

Totale (a+b+c)

Di Sviluppo % su totale -

-

Entità (c)

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale

10.000,00

1,25

799.072,40

32,82

Anno 2015 Spesa corrente Consolidata Entità (a) 799.572,40

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo

% su totale 98,76

Entità (b)

% su totale -

-

Entità (c) 10.000,00

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale 1,24

809.572,40

33,25

67

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SETTORE CULTURA, SCUOLA E WELFARE RESPONSABILE

ANTONIO DE MARTINIS

Il Settore Cultura, Scuola e Welfare è organizzato in 5 Servizi e un’area funzionale, con funzioni trasversali: Servizio Cultura: il servizio comprende le U.O. Sport e Iniziative Culturali e Teatri, inoltre afferiscono a questo servizio anche i progetti “Via Francigena” e “Musei, Biblioteche e REDOS (Rete Documentaria Senese). L'area Cultura e Sport è attiva con numerosi programmi per la valorizzazione dei beni culturali, l'arricchimento della programmazione per le varie forme di spettacolo, il sostegno all'educazione musicale di base, la promozione della lettura, la promozione di iniziative ed interventi di coordinamento e diffusione della cultura e della pratica delle attività motorie, ricreative e sportive e la valorizzazione dello sport per tutti. La deliberazione del Consiglio regionale 11 luglio 2012, n. 55 con la quale è stato approvato il Piano della Cultura 2012-15 di cui all’art. 4 della l.r. 21/2012; prevede per le Province fra i principali strumenti di attuazione, al punto 5.2., i progetti locali di cui all’art. 8 della l.r. 21/2010, individuando in particolare i seguenti: “Musei di qualità al servizio dei visitatori e delle comunità locali”; “Biblioteche e archivi nella società dell’informazione e della conoscenza”;“La Toscana dei Festival”. Servizio Scuola: il servizio comprende U.O. Programmazione e Sviluppo Scuola con annesso il coordinamento dell’Osservatorio Scolastico Provinciale e l’U.O. Sviluppo offerta formativa. La competenza generale è sulla scuola ORGANIZZAZIONE secondaria di secondo grado nella provincia di Siena. La Provincia tramite il servizio provvede all’istituzione, trasferimento e soppressione di scuole, nuovi corsi, indirizzi e sezioni di qualifica della scuola secondaria di 2° grado, modificando inoltre il dimensionamento delle Istituzioni scolastiche autonome. Predispone annualmente il piano Provinciale della rete scolastica, che viene inviato alla Regione Toscana entro il 30 novembre di ogni anno. Inoltre il servizio si occupa delle procedure relative alla ripartizione e successiva liquidazione ai comuni dei finanziamenti regionali e statatli per il “Pacchetto Scuola”, incentivo economico individuale destinato a studenti iscritti a scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado appartenenti a nuclei familiari con indicatore economico equivalente ISEE non superiore a € 15.000,00. Dal 2010 fa riferimento a questo servizio anche la progettazione integrata riguardante i temi dell’Educazione Ambientale. Servizio Welfare: comprende le Politiche Sociali, l’Osservatorio Sociale Provinciale, le Politiche Giovanili, le Politiche della Sicurezza. Si intendono le politiche sociali in un’ottica di integrazione della persona e di garanzia del principio delle pari opportunità attraverso il coordinamento delle programmazioni specifiche a livello provinciale. Negli anni l’amministrazione provinciale ha costruito numerosi strumenti e progetti, rilevando le dinamiche ed i bisogni attraverso l’Osservatorio Sociale Provinciale e coordinando interventi innovativi integrati con il sistema dei servizi alla persona del territorio. Il sostegno alle fasce più deboli e vulnerabili del tessuto sociale, ed in particolare di anziani, migranti, diversamente abili, si realizza attraverso la promozione di ricerche ed interventi innovativi, in collaborazione con le reti di protezione sociale 68

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

territoriali. Coordina e supporta il Tavolo Provinciale delle Politiche Sociali ed in maniera integrata con il Servizio Pari Opportunità il Tavolo Interistituzionale contro la violenza alle donne. L’area garantisce la tenuta degli Albi del Terzo Settore e porta avanti relazioni dirette con il mondo del volontariato, dell’associazionismo, della cooperazione sociale, delle associazioni dell’immigrazione e dell’handicap, supporta con funzioni di segreteria la Consulta del Volontariato ed il Tavolo Politiche Migratorie. Nel campo delle politiche giovanili l’area svolge funzione di coordinamento delle attività e progetti realizzati da enti pubblici e privato sociale sul territorio provinciale, promuovendo partecipazione e cittadinanza attiva delle giovani generazioni, attraverso la gestione diretta dei finanziamenti regionali e nazionali e realizzando direttamente alcune progettualità ed iniziative di carattere provinciale. Collabora con la Fondazione Fortes Fondazione Scuola di Alta Formazione per il Terzo Settore. Per la Provincia di Siena il Settore è Ente accreditato per il Servizio Civile Regionale. Servizio Politiche di Genere e Pari opportunità La Provincia di Siena lavora da anni per garantire a tutte e a tutti l’esercizio della piena cittadinanza di genere, nella convenzione che mettere le priorità delle donne al centro del proprio agire, significhi mettere al centro le priorità della collettività nel suo complesso. A tal fine opera attraverso il Centro Pari Opportunità Provinciale, in maniera trasversale ai diversi settori di intervento della Provincia, proponendo il genere quale categoria di analisi e di interpretazione dei fenomeni economici, sociali e culturali. L’area delle pari opportunità, quindi, è soprattutto uno strumento di “governance”, in chiave di genere, delle politiche messe in atto dalla Provincia di Siena, per promuovere una cultura del rispetto e delle pari opportunità, quale elemento di sviluppo del territorio. In maniera integrata con l’area Politiche Sociali mantiene il coordinamento del Tavolo Interistituzionale contro la violenza alle donne, supportando il lavoro dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio ed ha funzioni di segreteria della Consigliera di Parità provinciale. Servizio Cooperazione internazionale: L’attività del servizio cooperazione internazionale è una acquisizione recente del settore cosi come previsto dalla riorganizzazione della dirigenza. Le attività di cooperazione permettono alla comunità locale di dare il proprio contributo allo sviluppo sostenibile su scala globale, toccando alcune problematiche, spesso poco considerate: pace, povertà, fame, degrado ambientale e ingiustizia. L'attività della servizio in questo settore è impostata privilegiando la capacità di fare rete; il coordinamento tra i diversi soggetti; l’ottimizzazione dell’uso delle risorse e una maggiore qualificazione per gli attori locali della pace e della cooperazione decentrata. L’U.O. si avvale di fondamentali collaborazioni esterne come i vari Comitati (Terre di Siena per Haiti) e il Forum Provinciale della Cooperazione e Solidarietà. Area Contabile Amministrativa del settore: si occupa della programmazione economico-finanziaria del settore e al monitoraggio dei contributi erogati tanto dalla Regione Toscana che dalla Fondazione MPS e da altri soggetti pubblici e privati per le attività del settore. Inoltre predispone la rendicontazione dei progetti e delle attività svolte.

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Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGRAMMA N. 3 Per una Provincia che cresce nella coesione sociale e nel sapere

RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE

9.1 Per valorizzare e mettere a sistema le nostre risorse culturali Realizzare un vero e proprio distretto culturale evoluto della provincia di Siena, creando un'interazione sinergica fra le risorse primarie (artistiche, culturali e ambientali), le infrastrutture che ne garantiscono la fruibilità e il sistema delle imprese che erogano servizi di interesse turistico e/o culturale. Per fare questo è necessario una programmazione delle politiche culturali che sappia fondarsi su un adeguato supporto di saperi integrati, conoscenze, competenze, esperienze gestionali e capacità progettuale (…) 11.1 Lo sport, motore per la socialità del territorio Nei prossimi anni il nostro impegno sarà quello di continuare a favorire la pratica sportiva, dai primi anni di vita fino alla terza età, consapevoli dell’importanza dell’attività motoria come strumento per lo sviluppo individuale, per l’integrazione sociale e per il miglioramento della qualità della vita(…) 7.1 Per una nuova stagione del sapere La Provincia si occuperà di promuovere azioni di orientamento e supporto per il proseguimento degli studi di ragazzi e ragazze dopo l’obbligo scolastico attraverso l’istituzione di borse di studi per studenti meritevoli e per quelli in difficoltà economica. 8.1 Per un nuovo patto di welfare La nostra idea di welfare è basata su quattro concetti: inclusione, partecipazione, innovazione e mobilità sociale. Vogliamo dare vita ad un patto per un nuovo welfare, che faccia della provincia di Siena una comunità sempre più coesa e solidale, allargando le risposte a tutti coloro che fino ad oggi ne sono rimasti esclusi (…). Abbiamo bisogno di un modello di welfare che sia più vicino alle donne e alle famiglie con figli che chiedono più asili nido; più assistenza per gli anziani; più flessibilità negli orari; innovazione negli strumenti di tutela del reddito e politiche abitative più eque. Per questo è necessario lavorare per costruire sul nostro territorio una vera e propria rete di servizi territoriali (dagli asili nido ai centri anziani fino ai servizi per l’accompagnamento), dando un ruolo attivo alle zone socio sanitarie e promuovendo un forte coordinamento a livello provinciale.

70

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

Il settore Cultura, Scuola e Welfare risulta essere strategico per lo sviluppo della Provincia di Siena. Gli ambiti interessano vari aspetti della vita della comunità locale. I mutamenti della società e le nuove dinamiche sociali anche per effetto della crisi economica devono ottenere risposte concrete ed incisive nella salvaguardia delle categorie più fragili e nello sviluppo di opportunità per i giovani.

SVILUPPO DEL PROGRAMMA

Servizio Cultura La cultura può diventare strumento di coesione sociale, oltre che occasione di confronto, di socializzazione e di intrattenimento, contribuendo, a volte in modo determinante, all’ampliamento delle capacità e all’accrescimento della consapevolezza di ciascuno. Una politica di programmazione culturale estesa e articolata offre l’opportunità di integrare le conoscenze del pubblico e allo stesso tempo di rendere più vasto lo spettro di conoscenze e di capacità interpretative sia della società nel suo complesso, sia dell’individuo nella sua dimensione personale: in tale ottica, diventa fondamentale fornire ai cittadini non soltanto una serie di strumenti di informazione, ma anche la chiave di accesso a veri e propri processi di “capitalizzazione” (empowerment), intesa come espansione dei diritti sociali e politici di cui dovrebbero poter beneficiare tutti gli esseri umani. È dunque importante ampliare lo sguardo dalle problematiche di esclusione in senso stretto a questioni di più ampio respiro, quali la legittimazione del sostegno pubblico alla cultura e la creazione di uno spazio culturale democratico ; lo sviluppo della partecipazione, dell’accesso (non solo al consumo culturale, ma anche ai mezzi della produzione e della distribuzione) e della diversità culturale; il ribaltamento dei processi di alienazione e lo sviluppo di valori pluralisti e democratici; la correlazione tra capitale culturale e capitale sociale; il nesso tra identità, cultura e libertà positiva; la cultura non solo e non tanto come un settore specifico di intervento, quanto piuttosto come un elemento trasversale e orizzontale di coesione comunitaria. Attività sportiva: La salute di una comunità passa anche attraverso le buone abitudini tra cui l’attività sportiva, per questo sarà importante attivare tutti quegli strumenti di comunicazione che possano rendere sempre più attrattiva la possibilità utilizzare parte del proprio tempo libero in qualche attività fisica. Servizio Scuola: i tagli effettuati dal livello nazionale creano non pochi problemi al sistema scolastico provinciale, si deve intervenire per limitare i disagi e i tagli soprattutto nell’ottica di salvaguardare gli studenti svantaggiati e portatori di handicap. Inoltre si dovrà intervenire a favore degli studenti in difficoltà per garantire il diritto di accesso all’istruzione. Servizio Welfare: In questo momento storico il servizio assume un ruolo fondamentale per il coordinamento e la progettazione di azioni ed interventi di sistema per lo sviluppo della comunità locale. Attraverso la concertazione con gli altri attori del sociale, ASL, Comuni e Terzo Settore promuove l’elaborazione di modelli 71

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

di rilevazione, sostegno e aiuto alle povertà emergenti ed al rischio di esclusione sociale. In un’ottica di riconoscimento dei diritti e delle pari opportunità promuove e realizza iniziative utili al contrasto di ogni forma di discriminazione e violenza, in particolare nei confronti delle donne e dei migranti. Il Servizio Politiche Sociali svolge funzione di coordinamento e raccordo delle azioni programmatorie e progettuali in campo sociosanitario promosse e gestite dalle Società della Salute, collaborando, attraverso l’Osservatorio Sociale Provinciale all’elaborazione dei Profili di salute delle 4 Società della Salute. L’Osservatorio Sociale Provinciale partecipa alle attività della Rete Regionali degli Osservatori e coordina il gruppo di lavoro “Fenomeno migratorioIn stretto raccordo con la Regione Toscana, Upi Regionale ed i soggetti pubblici e privati del territorio il Servizio promuove e coordina iniziative ed interventi per la crescita e lo sviluppo dell’occupabilità e della partecipazione e cittadinanza attiva delle giovani generazioni. Servizio Politiche di Genere: In questo particolare momento ha ancora maggiore rilevanza il ruolo di coordinamento e programmazione svolto dal servizio. L’obiettivo è quello di mettere in sinergia le attività e gli interventi attivati sul territorio dalla pluralità dei soggetti, con riferimento alle politiche di genere, anche al fine di ottimizzare le risorse. Il servizio continua a portare avanti interventi tesi a superare le discriminazioni, di genere, ma non solo, attraverso un percorso di concertazione con gli altri attori socio economici, a partire dalle associazioni delle donne. Servizio cooperazione internazionale: Alla luce delle risorse che si renderanno disponibili,saranno implementate varie progettualità che ci vedono coinvolti come partner istituzionali su progetti europei e regionali che interessano varie aree geografiche dei paese in via di sviluppo, sulle quali sono state da tempo avviate azioni di cooperazione internazionale dalla Provincia di Siena e nello specifico: sostegno allo sviluppo agricolo in Zambia, concorso insieme ad altri attori territoriali, alla definitiva conclusione dei lavori della scuola primaria di Sokodè nella regione centrale del Togo, supporto alla fase conclusiva del progetto “ La riattivazione del tessuto socio-economico come risposta prioritaria al terremoto del 12 gennaio 2010 “ promosso dal Comitato Terre di Siena per Haiti” sugli aspetti legati alla produzione e commercializzazione del caffè prodotto nel dipartimento di Les Cayes interessata dal progetto provinciale , partecipazione in qualità di partner al progetto promosso da Oxfam Italia nella Repubblica Dominica per lo sviluppo di azioni di governance e buone pratiche amministrative, conclusione ed implementazione del progetto realizzato in collaborazione con Slow Food “1000 orti in Senegal”, nella regione di Ziguinchor e sviluppo azioni previste nel progetto NSA dell’Unione Europea “ Rafforzamento istituzionale in Africa –Concert-Action“che ci vede coinvolti in Senegal e Burkina Faso. Nel corso del 2013, sarà organizzata un’iniziativa pubblica con i vari soggetti partecipanti al Forum provinciale della cooperazione Internazionale, nella quale verranno presentate 72

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

le risultanze dell’indagine da noi promossa “ Condividere i Saperi –le buone pratiche nella cooperazione internazionale senese” e saranno portati a completamento, con le varie pratiche amministrative connesse alle liquidazioni, i progetti di cooperazione ed azioni di pace finanziati con il bando provinciale contributi del 2012.

Nota incarichi esterni

Si prevede di affidare incarichi professionali esterni per funzioni attinenti a: 1) Per Politiche Sociali 2) Per Progetto Via Francigena 3) Per Politiche di genere per un importo totale di Euro 20.000,00.

73

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI

PROGETTO

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Finalità da conseguire PROGETTO

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

“Festival Terre di Siena” Estate 2013 – Promozione della cultura musicale: educazione e formazione di base alla musica e al canto corale Il progetto, a seguito di numerosi incontri del Tavolo di Coordinamento Spettacolo “Festival Terre di Siena” composto da amministratori locali e soggetti organizzatori dei festival, serve per l’organizzazione e lo svolgimento di numerosi festival ed altre manifestazioni culturali della Provincia caratterizzati da consistente qualità e rilevanza sul piano artisticoculturale. Proseguirà l’esperienza della promozione coordinata degli eventi dei Festival attraverso la realizzazione di un unico cartellone provinciale nell’estate 2013 nonostante il quadro di riduzione delle risorse – Nell’ambito del PIC è previsto inoltre il progetto regionale n. 12 “promozione della cultura musicale: educazione e formazione di base alla musica e al canto corale”. Inoltre, sempre per la promozione della cultura musicale si provvederà entro il 31/07/2013 alla ripartizione delle risorse finanziarie regionali a favore di bande, cori, scuole di musica.

N. 3.1

Promozione dei festival in terre di Siena – promozione e sostegno all’attività musicale; REDOS ( rete bibliotecaria e documentaria senese): la promozione della lettura come formazione di cittadini informati e consapevoli. Redos, Rete documentaria senese, è costituita attraverso la stipula di una convenzione che prevede la distribuzione delle funzioni della rete stessa e dei relativi oneri fra i soggetti partecipanti (la Convenzione è scaricabile da http://www.retedocumentaria.siena.it/) - Redos comprende il territorio dell’intera provincia di Siena e possiede un patrimonio superiore ai 300.000 documenti inventariati: dai dati “Simonlib 2012” risultano solo negli ultimi 15 anni 416.365 documenti; - Redos ha una dotazione di personale complessiva di 69 addetti (esclusi i volontari) tra personale a tempo indeterminato e a tempo determinato, su una popolazione della provincia di circa 272.000 abitanti, cioè un addetto ogni 3.942 abitanti; - Redos realizza: a) la gestione centralizzata dell’acquisto coordinato, della catalogazione, del prestito interbibliotecario (tramite gestore esterno) e del sistema informativo di rete; b) la programmazione coordinata degli interventi di riordino, inventariazione e fruizione degli archivi e la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-bibliografico ;

N. 3.2

74

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

c) la gestione del sito web di rete www.redos.it, comprendente informazioni strutturate su tutti gli istituti documentari di rete, l’accesso ai servizi web cooperativi e un catalogo collettivo di rete connesso stabilmente al catalogo unico virtuale regionale (Metaopac); d) la programmazione coordinata delle attività di comunicazione, promozione, marketing dei servizi e promozione della lettura; e) la raccolta, l’analisi e la trasmissione alla Regione Toscana dei dati per il sistema informativo statistico, Simonlib. f) per l’integrazione a SBN la Biblioteca comunale degli Intronati partecipa con il proprio catalogo del fondo antico a SBN Antico (vedi alleg.) b) Requisiti richiesti dall’art. 8 del Regolamento 6 giugno 2011, n. 22/R “Regolamento di attuazione della legge regionale 25 febbraio 2010, n. 21 (Testo unico delle disposizioni in materia di beni, istituti e attività culturali)” - con la Convenzione Redos è stata individuata la Biblioteca comunale degli Intronati come Biblioteca centro rete. La Biblioteca è aperta 62 ore settimanali ed ha personale dipendente a tempo indeterminato che si occupa del coordinamento della rete delle biblioteche. La Biblioteca ha a disposizione dotazioni tecnologiche idonee allo svolgimento delle funzioni assegnate e in particolare un sistema di connessione ADSL; - nel corso della riunione della Rete del 29/01 u.s. si è provveduto a nominare il dott. Duccio Pasqui, Archivista e Direttore della Biblioteca comunale e Archivio Storico “P. Calamandrei” di Montepulciano come referente per gli Archivi storici comunali. La Biblioteca e Archivio storico di Montepulciano sono aperti al pubblico 19 ore settimanali. c) La Rete ha predisposto anche la Carta delle Collezioni e la Carta dei Servizi. Finalità da conseguire

Garantire il funzionamento e la crescita delle biblioteche e il diritto alla lettura come servizio pubblico.

Progetto “Via Francigena”

PROGETTO

N. 3.3

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Il progetto prevede la valorizzazione dell’antico percorso della Via Francigena sotto vari punti di vista storico, culturale e spirituale nella provincia di Siena.

Finalità da conseguire

Continuazione dell’attività di valorizzazione e coordinamento lavori relativi alla segnaletica ed al reperimento dei finanziamenti regionali per la Via Francigena, attraverso la gestione del master plan della Regione Toscana e il coordinamento delle attività dei Comuni. Valorizzare dal punto di vista storico, culturale e spirituale, puntando a far 75

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

entrare l’antica via di comunicazione nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco collaborando con i Comuni e le Diocesi per la valorizzazione del percorso medievale della Via Francigena.

PROGETTO

N. 3.4

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire

PROGETTO

Progetto “Musei di qualità al servizio dei visitatori e delle comunità locali”

Il progetto prevede la collaborazione con la Fondazione Musei Senesi relativamente alla definizione della sua nuova mission in un contesto di crisi economica. Revisione dello Statuto della Fondazione Musei Senesi e relativa approvazione da parte del Consiglio provinciale, al fine di garantire una gestione più efficiente ed efficaci della rete territoriale dei musei aderenti.

N. 3.5

Piano provinciale triennale dello Sport

Approvazione da parte del Consiglio Provinciale dell’analisi e studio delle principali dinamiche e dello stato dell’arte dello sport nel territorio; sulla base delle informazioni raccolte, definire e condividere con i soggetti istituzionali le strategie e le azioni in grado di attivare politiche virtuose per lo sviluppo dello sport, delle attività motorie e del benessere fisico del territorio. Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Il primo punto di vista (quello conoscitivo) si declina nella necessità di conoscere e analizzare i fattori caratterizzanti di un territorio: chi sono gli utenti delle attività motorie e sportive; quanti cittadini sono iscritti a società sportive, con quanti e quali impianti la popolazione residente si trova a interagire durante lo svolgimento di attività motorie e sportive. Il primo studio analizza la composizione della popolazione della Provincia di Siena, creando un database dei cittadini residenti dei 36 comuni, distinti per sesso, fasce di età e con un originale approfondimento sulla popolazione residente straniera e immigrata. La seconda indagine coinvolge il mondo degli sportivi tesserati provinciali: abbiamo raccolto dati sul numero degli atleti che sono iscritti agli organi riconosciuti dal CONI, quali le Federazioni Sportive, gli Enti di Promozione dello Sport e le Discipline Associate. I dati dei tesserati ulteriormente suddivisi e organizzati considerando variabili quali il sesso, le fasce di età e il tipo di tesseramento (agonistico o amatoriale). La terza ricerca riguarda la situazione degli impianti (pubblici e privati) della Provincia di Siena. Tramite l’invio di tre schede, formulate sulla base di un format 76

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

realizzato dall’Osservatorio Sportivo Regionale del CONI, si monitora lo stato di salute degli impianti sportivi, ricavando dati significativi sulle tipologie, sulle caratteristiche tecniche, sull’utenza, sui servizi di supporto e sugli allegati tecnici. Finalità da conseguire PROGETTO

Razionalizzazione degli interventi nell’impiantistica sportiva e promozione di programmi e attitudini alla pratica sportiva.

N. 3.6

Per un welfare a misura dei deboli.

Azioni a sostegno delle famiglie vulnerabili o in stato di fragilità dovute a particolari condizioni (anziani non autosufficienti, migranti, detenuti , donne maltrattate, disabili) con l’obiettivo di implementare il patto tra i soggetti partecipanti al Tavolo Provinciale delle Politiche Sociali, anche attraverso azioni di foundraising per la realizzazione di progetti e azioni innovative sulle tematiche della diversabilità, della salute, dell’immigrazione. Rispetto a quest’ultimo tema ed al fine di favorire l’integrazione della popolazione migrante sono in fase di realizzazione due progetti: progetto “Lingua e cittadinanza”, per favorire la piena integrazione anche attraverso lo strumento della lingua italiana e il progetto “La mamma ti vuole bene”, in collaborazione con l’Associazione Rumena, per favorire la comunicazione via web tra i genitori che sono in Italia per lavoro e i figli che sono rimasti in Romania. E’ stato presentato il progetto “Per un sistema antidiscriminazione” sul Fondo per l’integrazione dei cittadini paesi terzi in partnership con la Regione Toscana. Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Al fine di consentire la piena integrazione della popolazione detenuta sono stati e sono in fase di realizzazione il progetto “Insieme è più facile” “Bando per contributi regionali - Sostegno alle buone pratiche e alle politiche di rete educativa volta al sostegno sociale dei detenuti e dei detenuti neoscarcerati italiani e stranieri” e il progetto “Il gioco dei musei”. Per quanto riguarda il terzo settore si evidenzia innanzitutto l’incremento delle iscrizioni all’albo provinciale. A tale proposito è in fase di realizzazione il progetto “Portale per il terzo settore”, che, nel rispetto delle normative in materia di semplificazione e informatizzazione, prevede la messa in rete e la gestione dei dati riguardanti le associazioni di volontariato e promozione sociale, nonché delle cooperative, inserite nei rispettivi albi. E’ stato definito l’incarico per la gestione dell’Osservatorio Sociale Provinciale fino al mese di dicembre 2013. Sarà garantito, in stretta collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio provinciale il trasporto scolastico degli studenti disabili che frequentano le scuole secondarie di secondo grado. 77

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

Il Servizio promuove iniziative di sostegno alla conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, nel 2013 tali azioni si realizzano con un bando per il finanziamento di progetti presentati dal Terzo Settore per la fascia di età 0 – 6, contestualmente verrà attivata una specifica formazione di prevenzione del burn out e gestione dello stress per gli operatori dei servizi socio educativi impegnati nei progetti.

Finalità da conseguire

Collaborazione con la Fondazione Fortes per la realizzazione di iniziative formative di respiro nazionale sulle tematiche attinenti il volontariato ed il terzo Settore. Coordinare gli interventi tra i vari soggetti sottoscrittori del patto implementando le azioni già avviate con nuovi interventi di sostegno alle fasce fragili della popolazione, promuovendo e realizzando attività di indagine e ricerca tramite l’Osservatorio Sociale Provinciale Sostegno/facilitazione all’inserimento in ambito lavorativo dei soggetti detenuti, ex detenuti ed in M.A. attraverso attività di orientamento al lavoro e bilancio di competenze. Sostenere il processo d´integrazione di giovani stranieri di recente arrivo, anticipando gli interventi al momento della richiesta di ricongiungimento da parte dei genitori, creando un sistema di orientamento-accompagnamento multidimensionale (istituzionale, formativo, sociale) per attivare processi di inclusione, coinvolgendo famiglie e comunità autoctone. Favorire la comunicazione con il Terzo Settore, in particolare tra l’Ente e le associazioni iscritte agli albi, tramite l’informatizzazione del sistema degli albi. Progetti sulle Politiche di Genere e sulla promozione dei diritti come elemento trasversale

PROGETTO

N. 3.7

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Le Politiche di genere si articolano in una pluralità di progetti, il cui obiettivo di fondo è la costruzione di percorsi di partecipazione e cittadinanza di genere, tesi a contrastare stereotipi e discriminazioni. • Cittadinanza di genere Descrizione del progetto e motivazione delle scelte Ai sensi della legge regionale 16/2009 “Cittadinanza di genere”, nel novembre 2012 la Provincia di Siena ha sottoscritto l’Accordo Territoriale di Genere 2012/2013 (DGP n. 299 del 27/11/2012), cui sono allegati n. 8 progetti, al momento in fase di realizzazione, sotto il coordinamento della provincia, che si concluderanno entro il mese di ottobre 2013 con un convegno finale. Entro novembre 2013 saranno rendicontati alla Regione Toscana. E’ iniziata la fase di concertazione con gli attori socioeconomici del territorio per la sottoscrizione dell’Accordo Territoriale di Genere 2013/2014 e la definizione dei progetti da allegare, che dovrà concludersi entro settembre 2013. E’ opinione condivisa dei sottoscrittori, sulla base delle esperienze pregresse, continuare ad intervenire, tramite i 78

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

progetti allegati al nuovo Accordo Territoriale di Genere, sia rispetto al sistema scuola, per la promozione della cultura di genere ed il superamento degli stereotipi, sia rispetto al tessuto produttivo locale, al fine di favorire lo sviluppo di politiche e pratiche di conciliazione nei luoghi di lavoro. • UNAR - Osservatorio antidiscriminazioni Descrizione del progetto e motivazione delle scelte Le politiche antidiscriminatorie rappresentano un indispensabile complemento alle politiche di genere, poiché sono soprattutto le donne che subiscono discriminazioni plurime e che costituiscono la maggioranza nei gruppi discriminati. In tale direzione, nel gennaio 2011 la Provincia di Siena ha sottoscritto il Protocollo d’Intesa con l’UNAR, in materia di contrasto alle discriminazioni. Nel 2012 è stata sottoscritta la convenzione con l’Unar per la costituzione ed il funzionamento dell’Osservatorio territoriale antidiscriminazione e la relativa assegnazione di risorse da parte del Dipartimento Pari Opportunità. Nel 2013, iniziano le attività dell’Osservatorio provinciale contro le discriminazioni, gestito in collaborazione con l’Associazione Arci Siena, tra cui: predisposizione della brochure informativa dello sportello; realizzazione settimana contro l’omofobia e la trans fobia; realizzazione eventi nell’ambito della settimana Internazionale contro il Razzismo; raccolta segnalazioni. • Gender budgeting Descrizione del progetto e motivazione delle scelte La provincia ha costituito un gruppo di lavoro interno sul bilancio di genere, che ha completato la propria attività con la redazione di un apposito report allegato alla relazione dell’organo esecutivo al rendiconto della gestione 2011. In un’ottica di mainstreaming è fondamentale continuare ad affinare gli strumenti e gli indicatori per la lettura in chiave di genere del bilancio e, proprio per dare continuità al percorso intrapreso, la Provincia ha partecipato al bando 2012 della Regione Toscana per la redazione del bilancio di genere, ottenendo il relativo finanziamento. Pertanto nel corso del 2013 hanno luogo le seguenti attività: lettura e analisi di genere dei dati del contesto provinciale, lettura e analisi di genere del consuntivo 2011, stesura del report finale, da inserire tra gli allegati al rendiconto annuale • Carta Europea per l'uguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale Descrizione del progetto e motivazione delle scelte La Provincia di Siena nel 2007 ha sottoscritto la “La Carta europea per l'uguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale”. E’ in fase di ultimazione la stampa degli atti del convegno “Il buon governo per il ben-essere di donne e uomini in terra di Siena”, ha conclusione del percorso di partecipazione e concertazione con le associazioni delle donne. • Progetti contro la tratta Descrizione del progetto e motivazione delle scelte La provincia di Siena è attiva nel sostenere azioni ed interventi di contrasto ad ogni forma di violenza, tra cui rientra a pieno titolo il fenomeno della tratta di donne e minori, spesso finalizzata allo sfruttamento sessuale e/o lavorativo. La Provincia è partner coordinatore del progetto regionale “Contratto – Contro la tratta in toscana”, finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità. Oltre alle funzioni di 79

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

Finalità da conseguire

coordinamento, sono previste attività di formazione rivolte ai soggetti che a vario titolo si occupano del fenomeno della tratta, ma soprattutto nell’accoglienza e nella presa in carico delle vittime della tratta. Nell’ottica della integrazione delle competenze della collaborazione tra settori, l’area delle politiche di genere collabora con il settore formazione nell’attuazione del progetto teso all’inserimento lavorativo delle vittime di tratta. • Eventi ed iniziative pubbliche Partecipazione e coordinamento delle iniziative volte a promuovere il ruolo e le competenze delle donne, da un punto di vista sociale, storico-culturale, economici, nel territorio provinciale. Favorire una reale cultura delle pari opportunità, attraverso interventi mirati nelle scuole e mediante lo scambio di buone pratiche in tema di conciliazione tra soggetti sociali pubblici e privati. Potenziare e rafforzare le azioni di sistema di ambito cittadino e provinciale finalizzate alla prevenzione ed al contrasto di qualsiasi forma di discriminazione. Leggere le politiche ed il bilancio dell’Ente secondo le differenti ricadute prodotte sulle donne e sugli uomini, al fine di promuovere la piena attuazione dei principi di parità ed uguaglianza ed evitare che si creino o si perpetuino situazioni di disparità tra i generi, attraverso meccanismi di trasparenza, equità ed efficienza. Utilizzare appieno le proprie possibilità di intervento ed i propri partenariati a favore di una maggiore uguaglianza delle donne e degli uomini, nell’ottica del superamento delle discriminazioni, anche indirette. Politiche Giovanili

PROGETTO

N. 3.8

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

La Provincia di Siena è da tempo impegnata nel campo delle politiche giovanili per sviluppare azioni e interventi di cittadinanza attiva, progettazione partecipata, lavoro di rete nella comunità locale. La considerazione delle politiche culturali giovanili come ambito imprescindibile delle politiche di welfare locale ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere il protagonismo giovanile attraverso il mantenimento e l'ampliamento dei beni e dei servizi culturali, l'accrescimento della capacità creativa e la ricerca di nuove forme di espressività con la sperimentazione di nuovi linguaggi, il coordinamento tra le politiche culturali ed educative, promuovendo politiche locali che vedano lo scambio ed il confronto tra amministratori, giovani,e terzo settore, in un’ottica di sempre maggior integrazione e trasversalità delle politiche per i giovani. Partecipare è costruire e mantenere un dialogo costante con le istituzioni e con il territorio , per il quale occorre un lavoro integrato tra soggetti e punti di responsabilità diversi. L’attenzione al processo, piuttosto che al prodotto, diventa priorità, tessere relazioni, costruire legami sociali per una ragione valoriale (diritti cittadinanza, pari opportunità e garanzie, eguaglianza) e per una ragione funzionale (maggiori risorse attivabili, ottimizzazione delle risorse). Così i servizi pubblici e del privato sociale svolgono una “funzione pubblica” nei confronti dei giovani e dell’intera cittadinanza, divenendo “luoghi sociali” in cui si elaborano conoscenze, 80

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

Finalità da conseguire

si costruiscono convergenze e si aggregano risorse. Nel 2013 saranno completate le 11 progettualità territoriali finanziate dalla Regione nell’ambito dell’Accordo Programma Quadro con il Ministero della Gioventù che la Provincia coordina. Con il finanziamento del Bando Azione Province Giovani, in collaborazione con UPI Regionale e le altre Province saranno implementate le azioni avviate con il progetto TAG per valorizzare al meglio i giovani talenti tecnologici attraverso il migliore utilizzo della piattaforma realizzata, sono stati finanziati progetti presentati dai giovani nell’ambito del progetto “Occupi” e sarà presentato un nuovo progetto per l’anno 2013. Sono stati mantenuti stabili e frequenti contatti con il coordinamento interprovinciale delle politiche giovanili. E’ proseguita l’attività dello sportello Giovani in connessione con il progetto regionale “Giovanisì”, che ha visto la realizzazione di numerosi incontri informativi su tutto il territorio provinciale e la partecipazione alle iniziative sulle politiche giovanili. E’ stato presentato un progetto per l’assegnazione di n. 2 giovani in Servizio Civile Regionale. Far sì che il significativo intervento sulla risorsa giovani, possa uscire dalla logica della sperimentazione e del progetto per diventare sistema di servizi integrato in tutti i settori di competenza della Provincia, per contrastare le precarietà generali che sono riversate sul contesto giovanile e non solo sul piano del lavoro. Tavolo di Coordinamento contro la violenza alle donne

PROGETTO

N. 3.9

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Contrastare la violenza e sostenere le vittime richiede sinergie interistituzionali, strategie complesse e strumenti/tecniche efficaci. Si tratta di agire contestualmente su più livelli, entro riferimenti istituzionali ed organizzativi stabili, attraverso l’incontro, lo scambio e la messa in discussione di prassi organizzative e metodologie afferenti a diverse professionalità ed esperienze, con coscienza e passione. E’ stato proseguito il lavoro di rete che ha condotto, partendo dalla elaborazione all’interno dei gruppi di lavoro del Tavolo, alla sottoscrizione del Protocollo per attivazione e la gestione integrata di percorsi di accoglienza e di uscita dalla violenza e alla contestuale apertura di una Casa di accoglienza, attraverso apposita convenzione con i Centri antiviolenza ed il privato sociale. Il Tavolo, sulla base dell’esperienza maturata dai 4 gruppi di lavoro, ha stabilito di proseguire le concrete azione in favore delle donne vittime di violenza, attraverso la continuità del lavoro sui temi dei gruppi rilevazione, sensibilizzazione, percorsi assistenziali e formazione, stringendo sinergie e relazioni con altri soggetti pubblici e del privato sociale. Oltre al mantenimento della Casa di Accoglienza saranno realizzati un percorso formativo, la predisposizione di una campagna di comunicazione in collaborazione con l’Istituto d’Arte di Siena, la mappatura delle iniziative formative in materia a livello provinciale, la revisione del protocollo operativo e la sua condivisione in tutte le Conferenze dei Sindaci della provincia ed il coordinamento delle iniziative della celebrazione della Giornata Internazionale contro la violenza alle donne attraverso specifici percorsi di sensibilizzazione e formazione con gli studenti delle scuole medie superiori di 81

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

Finalità da conseguire PROGETTO

Siena. In collaborazione con l’OSP prosegue la raccolta dei dati, è in fase di realizzazione una rilevazione sul tema della violenza di genere rivolta ai Medici di Medicina Generale ed ai Pediatri della provincia di Siena, in collaborazione con l’Ordine dei Medici. In collaborazione con la Presidenza del Consiglio provinciale viene organizzato un concorso internazionale fotografico on line. L’obiettivo è quello di dire basta alla violenza sulle donne e raccontare attraverso il linguaggio immediato e evocativo della fotografia il mondo delle donne, promuovendo un nuovo protagonismo tutto al femminile (www.esserelei.it) Ampliare la rete dei soggetti impegnati sul tema della violenza di genere, rafforzare la rete e le relazioni tra i soggetti a livello territoriale, promuovere progettualità condivise. N. 3.10

Diritto allo studio

Le attività previste per il settore scuola anno 2013 sono orientate alle seguenti attività:

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

- consolidamento delle attività di supporto alla programmazione territoriale integrata: dopo la costituzione del tavolo per la PTI e la riorganizzazione del Gruppo di Lavoro Provinciale per l'Educazione Ambientale, l’attività ha proseguito nel fornire un supporto consulenziale e di sostegno alle attività di progettazione e monitoraggio dei Comuni della Provincia, tramite le 4 conferenze zonali per l'istruzione, nel campo dell'istruzione formale e non formale - PEZ e Educazione Ambientale (EA); nello specifico, riguardo all’Educazione Ambientale sono stati realizzati 2 progetti, uno per le scuole del primo ciclo con la collaborazione di Sienambiente sul percorso dei rifiuti, uno per le scuole del secondo ciclo, con la collaborazione dell’Università degli studi di Siena, per la realizzazione di un manualetto sulla sostenibilità e di laboratori tematici nelle classi. - progetto degli studenti tutor, per il sostegno alle attività di integrazione nelle scuole secondarie di 2° grado (handicap e stranieri), anche attraverso la stipula di convenzioni con l'Università degli studi di Siena e l'Università per stranieri per la gestione di tirocinanti; - costituzione del Polo Enogastronomico turistico: come previsto negli atti provinciali e regionali di approvazione della rete scolastica, è iniziata l’attività di animazione territoriale per la costituzione del Polo Tecnico professionale enogastronomico turistico, attraverso incontri con le associazioni di categoria, le agenzie formative di settore e le scuole. L’attività prosegue, anche in attesa di indicazioni dalla Regione Toscana; - stipula della convenzione con l’Università degli Studi di Siena per la messa in comunicazione dei database degli studenti Unisi – Osservatorio per lo studio delle carriere degli studenti usciti dalle scuole secondarie di secondo grado della 82

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

Finalità da conseguire

provincia di Siena; - progetto europeo Comenius - “Widening the future” relativo all’orientamento preventivo per la dispersione scolastica, le cui attività sono state avviate nel mese di dicembre 2012; nell’anno 2013, ad oggi, sono stati realizzati 2 meeting internazionali e 2 focus group con le scuole. E’ attualmente in fase di programmazione il meeting internazionale di settembre, che sarà realizzato a Siena, con la partecipazione di tutti i partners internazionali, durante il quale saranno effettuate attività con le scuole aderenti. - seconda edizione del progetto Educazione alla Cittadinanza, con il coinvolgimento della cooperativa Giocolenuvole e le scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune di Siena e anche del Comune di Monteriggioni; il progetto si è concluso con il Consiglio provinciale dei ragazzi il 30 maggio 2013; il progetto ha visto la partecipazione di 260 alunni, 5 istituti e 10 classi. - nuova definizione dell’incarico per la gestione dell’Osservatorio Scolastico fino al mese di dicembre 2013. - realizzazione di un convengo sulla scuola nel mese di settembre, con l’obiettivo di mettere in evidenza il lavoro in corso sulla costituzione del Polo, sullo studio delle carriere degli studenti usciti dalla scuola superiore, e sui numerosi progetti attualmente in corso di realizzazione; Pacchetto scuola: - concertazione con le conferenze zonali sugli indirizzi integrativi che potranno essere adottati relativamente alle modalità operative e procedurali degli interventi per il “pacchetto scuola” a.s. 2013/2014; predisposizione schema di avviso pubblico e di domanda da trasmettere ai comuni al fine di garantire omogeneità sul territorio provinciale; - coinvolgimento dell’Osservatorio scolastico provinciale e attivazione collaborazione con gli istituti scolastici di tutto il territorio provinciale per una capillare diffusione e pubblicizzazione dei bandi e relative modalità di accesso; - progetto regionale “Treno della memoria 2013” 60 studenti della Provincia di Siena di 10 istituti senesi partecipano gratuitamente al viaggio studio ad Auschwitz 2013; l’Amministrazione Provinciale compartecipa alle spese per il 40% e cura l’organizzazione della delegazione degli studenti senesi; - progetto “La strada tra passione e sicurezza”, rivolto ai giovani delle scuole medie inferiori, che si conclude con una manifestazione pubblica, dove saranno date le informazioni sul rispetto delle norme stradali; - progetto “Prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare” , rivolto a studenti delle scuole medie superiori. Sostenere studenti, famiglie e istituzioni scolastiche per garantire il diritto allo studio alle fasce sociali più deboli della comunità senese. Coerente programmazione delle risorse e opportunità formative, curriculari ed extra scolastiche. Sostenere il diritto allo studio dei soggetti portatori di handicap.

83

Programma

N. 3

Settore

CULTURA SCUOLA E WELFARE

Responsabile

DE MARTINIS ANTONIO

Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma 2013

2014

2015

Legge di finanziamento

a) Entrate Specifiche Da Stato

200.000,00

Da Regione

251.364,19

146.125,00

Da Unione Europea

284.440,00

1.160,00

Da Cassa Depositi e Prestiti

-

Da Altri Soggetti

8.000,00

-

8.000,00

134.125,00 8.000,00

Altri forme di indebitamento

-

-

-

Altre Entrate

-

-

-

Totale (a)

743.804,19

155.285,00

142.125,00

23.000,00

23.000,00

23.000,00

b) Proventi da servizi/Proventi Proventi dei Servizi pubblici Proventi dei beni dell'ente

-

Proventi diversi

29.942,24 Totale (b)

-

-

-

-

52.942,24

23.000,00

23.000,00

77.321,26

177.613,65

179.219,00

Totale (c)

77.321,26

177.613,65

179.219,00

Totale generale (a+b+c)

874.067,69

355.898,65

344.344,00

c) Quote di risorse generali

84

Programma

N. 3

Settore

CULTURA SCUOLA E WELFARE

Responsabile

DE MARTINIS ANTONIO

Spesa prevista per la realizzazione del programma

Anno 2013 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

% su totale

874.067,69

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo Entità (b)

100,00

% su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

874.067,69

55,52

Anno 2014 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

Spesa per investimenti

% su totale

Entità (b)

100,00

355.898,65

Totale (a+b+c)

Di Sviluppo % su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

355.898,65

22,61

Anno 2015 Spesa corrente

Entità (a) 344.344,00

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo

Consolidata % su totale 100,00

Entità (b)

% su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

344.344,00

21,87 85

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SETTORE FORMAZIONE E LAVORO RESPONSABILE SIMONETTA CANNONI Il settore svolge le funzioni attribuite sia da normative nazionali in materia di lavoro e formazione, sia dalla Regione Toscana con L.R. 32/2002 “Testo Unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro”. E’ articolato in: una sede direzionale a Siena e 5 Centri Impiego Territoriali (zona Amiata, zona Senese, zona Valdelsa, zona Valdichiana – Montepulciano e Sinalunga) che erogano i servizi anche nelle sedi distaccate di Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni e San Gimignano. Il Servizio gestisce anche 7 Poli e Web Learning Point del sistema della Formazione a Distanza del Progetto TRIO nelle sedi di: Abbadia S.Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, Montepulciano, Poggibonsi, Siena e Sinalunga. Il Settore Sviluppo Economico – che ha operato nel 2011 e nel 2012 una profonda riorganizzazione a seguito delle modifiche normative introdotte dalla Regione Toscana in materia di promozione turistica - svolge, da una parte, attività di programmazione e gestione delle politiche di sviluppo economico provinciale attraverso il coordinamento e l’integrazione di specifiche azioni operative che coinvolgono Istituzioni ed operatori privati; dall’altra gestisce le funzioni delegate dalla Legge Regionale 42/2000 in tema di turismo e coordina progetti e iniziative di integrazione settoriale in un’ottica di ORGANIZZAZIONE promozione e valorizzazione turistica, compreso le attività di implementazione delle politiche per il rilancio del sistema termale provinciale. Il Settore è articolato in due servizi di staff e tre servizi in line. SERVIZI IN STAFF: 1. Promozione Integrata “Terre di Siena” 2. Coordinamento Statistiche, Studi e Ricerche SERVIZI IN LINE: 1. Servizio Servizi Turistici Delegati 2. Servizio Competitività e Attività Produttive Servizio Amministrativo-Contabile

86

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGRAMMA N. 4 LA FORMAZIONE E IL LAVORO PER LO SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO DEL TERRITORIO

RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE

SVILUPPO DEL PROGRAMMA

CONOSCERE PER CRESCERE: PER UNA NUOVA STAGIONE DEL SAPERE PER UN LAVORO DI QUALITA’: POLITICHE ATTIVE PER LA BUONA OCCUPAZIONE PER UNA NUOVA FASE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE IN PROVINCIA DI SIENA PER UN MANIFESTO DELL’ATTRATTIVITÀ IN PROVINCIA DI SIENA

Le politiche per la formazione e il lavoro sono ormai gestite da anni con risorse economiche provenienti prevalentemente dal Fondo Sociale Europeo. Poiché in questa fase ci troviamo alla fine della programmazione del sessennio 2007/ 2013 e poiché ancora non è dato conoscere – per il nuovo sessennio 2014/ 2020 - né la consistenza delle risorse né come saranno spendibili per target di destinatari e/ o tipologia di spesa, quella che si può fare con la presente è una previsione che si basa sull’esperienza degli anni passati e sulle informazioni che ad oggi trapelano da vari canali istituzionali. Tenendo conto di questa indispensabile premessa, la Provincia di Siena continuerà a perseguire nella formazione e nel lavoro le priorità che si collocano in un contesto di forte sintonia con le strategie dell’Unione Europea. Opereremo ancora per realizzare la Strategia Europea per l’Occupazione elaborata in sede Comunitaria, aderiremo alle proposte della Commissione operando nelle aree del mercato del lavoro, istruzione (in parte), formazione, inclusione sociale, adattabilità dei lavoratori, imprenditorialità. La volontà è ancora quella di perseguire obiettivi volti a contrastare la disoccupazione giovanile, il supporto all’uguaglianza di genere, la promozione della ricerca e dell’innovazione. Continueremo a concorrere all’attuazione del Progetto Giovani Si, finalizzato a sostenere l’autonomia dei giovani nei loro percorsi di crescita e mobilità sociale. Tutto ciò comporta, ed ha comportato, un ampio processo di innovazione che ha coinvolto il Sistema dei Servizi per l’Impiego e della Formazione Professionale; a questo proposito non si può omettere che proprio il ventilato superamento delle province (intese come organismi intermedi del FSE) sta determinando in sede nazionale e regionale un’attenta riflessione sul nuovo ruolo e sulle trasformazioni dei centri impiego. Comunque, nonostante il profondo clima di incertezza nel quale si colloca la nostra azione continueremo a svolgere attività per far fronte alle sfide poste dalla crisi economica adottando azioni per controbilanciare gli effetti negativi della crisi sui cittadini e sulle imprese. La forte crisi economica che ha colpito anche il nostro territorio ha fatto registrare un forte aumento dei lavoratori in mobilità, cassa integrazione che si rivolgono ai Centri per l’Impiego; ciò ha comporta la necessità di programmare e realizzare azioni di riqualificazione professionale e, più in generale, di politiche attive del lavoro rivolte a occupati, atipici, cassaintegrati, inoccupati, disoccupati, studenti, donne e cittadini svantaggiati. 87

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Si auspica che le risorse del Fondo Sociale Europeo e gli altri finanziamenti disponibili ci consentano di realizzare detti interventi. La nostra consapevolezza della necessità di “efficientare” i servizi continuerà a porci in un’ottica di ripensamento complessivo delle attività stesse, delle modalità di erogazione, di riorganizzazione degli uffici. L’obiettivo generale è di attivare processi che aumentino la competitività e la cooperazione del sistema produttivo provinciale, per favorire la sostenibilità socio-ambientale del sistema delle imprese, per accrescerne la capacità di innovazione e di creazione di ricchezza diffusa sul territorio e per incrementare l’attenzione alla sicurezza sul lavoro. Continueremo ad attuare interventi volti a migliorare la quantità e la qualità dell’occupazione sui bacini di impiego trainanti sul territorio, sostenendo concreti processi di sviluppo. Lavoreremo per il potenziamento e lo sviluppo dell’educazione degli adulti, per realizzare un modello formativo che si caratterizzi per l’offerta di una molteplicità di percorsi aperti e flessibili. Verrà ulteriormente potenziata la fruizione di servizi a distanza attraverso la piattaforma TRIO e si verificherà la possibilità di potenziare l’utilizzo degli strumenti informatici per rendere più flessibile, a favore delle persone, la conoscenza e l’utilizzo dei nostri servizi. Il programma sarà sviluppato perseguendo i seguenti obiettivi: 1) favorire uno sviluppo fondato sui pilastri della strategia europea (occupabilità, adattabilità e pari opportunità) che sia funzionale e adatta alle linee di sviluppo economico produttivo e occupazionale nel territorio senese; 2) promuovere con i Centri per l’Impiego e gli altri attori istituzionali l’integrazione tra i servizi per l’impiego e le politiche formative e del lavoro. Punteremo ad una forte integrazione tra esigenze di sviluppo economico e le politiche di valorizzazione delle risorse umane. Tale approccio implicherà un confronto costante con gli attori del mondo istituzionale, sociale produttivo, al fine di calibrare al meglio le convergenze su obiettivi, strumenti e risorse. Coerentemente con la strategia Europa 2020 dovremo lavorare per attuare il passaggio da un contesto di politiche orientate alla gestione della crisi e delle sue emergenze a nuove azioni finalizzate a potenziare la crescita e l’occupazione, salvaguardando la sostenibilità delle finanze pubbliche. Con riferimento allo sviluppo economico e turistico, le finalità generali del programma rispondono all’esigenza di creare un presidio unitario in ambito economico produttivo, allo scopo di sviluppare strategie di intervento globali, integrate e sinergiche in settori – quali le attività economiche e il turismo - che presentano bisogni similari, sia in termini di specializzazione e qualificazione degli operatori economici, sia in termini di supporti tecnici, operativi e conoscitivi miranti a qualificare il sistema produttivo nel suo complesso. L’obiettivo specifico è quello di attuare un processo di ricerca ed attrazione delle risorse finanziarie, in un contesto che vede una progressiva riduzione delle fonti di finanziamento e che quindi necessita di un’unica “cabina di regia“ qualificata. I principali servizi riguardano attività di programmazione e atti di gestione propri del Settore in materia di sviluppo economico, attività produttive, turismo secondo la normativa comunitaria, statale e regionale. Il perdurare delle criticità che continuano ad interessare anche il 88

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Note incarichi esterni

sistema economico provinciale, da un lato, e le tendenze che stanno caratterizzando la domanda e l’ambiente competitivo, dall’altro, evidenziano la necessità di proseguire su una serie di interventi già intrapresi, di definire nuove linee di azione che contribuiscano a mantenere il livello di sostenibilità fisica, economica e sociale, nonché “culturale” e di immagine del territorio in particolare nel breve, ma anche nel medio e lungo termine. In ragione di ciò, continuare a parlare di crisi appare inadeguato a definire ciò che sta succedendo nel mondo: più che di crisi occorre parlare di cambiamento ed assumere la consapevolezza che troppe cose messe oggi in discussione non potranno tornare come prima. Lo scenario globale della crisi ci dimostra, infatti, che siamo di fronte ad una trasformazione complessiva, in cui la competizione avviene in base alla capacità dei sistemi economici locali di inserirsi in dinamiche di livello mondiale e collocarsi sui filoni di sviluppo futuri. Affrontare il cambiamento vuol dire allora individuare le innovazioni necessarie e trasformare la crisi in un'opportunità per creare un'economia più produttiva, più innovativa, capace di valorizzare meglio le competenze. È in questo senso che lo sviluppo del programma prevede la realizzazione e implementazione di una serie di progetti – come di seguito riportati - coerenti con gli indirizzi delineati nel programma di mandato di questa Amministrazione, che si fondano sull’obiettivo comune di sostenere lo sviluppo economico e sociale della comunità senese in un’ottica integrata di mantenimento e rinnovamento del grande patrimonio naturale, urbano ed imprenditoriale esistente attraverso il rafforzamento del modello di governance che contraddistingue il nostro territorio. Per la realizzazione del programma relativo alla formazione e lavoro sono previsti vari incarichi di collaborazione esterna per un importo complessivo di euro 200.000,00. Per consentire una corretta e più efficiente gestione delle attività in capo al Settore Sviluppo Economico, in particolare per attività che comporteranno consulenza in tema di strategie di sviluppo turistico e di sviluppo economico sarà necessario ricorrere all’affidamento di incarichi di collaborazione esterna, che supportino gli uffici, per un importo già individuato in bilancio di € 50.000,00.

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ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI

PROGETTO

N.4.1

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Finalità da conseguire

Formazione professionale: Conoscere per crescere

Il necessario riposizionamento dell’apparato economico senese deve trovare supporto in una formazione professionale in grado di accompagnare efficacemente le forze di lavoro coinvolte nei processi di ristrutturazione, riconversione e aggregazione delle imprese, indispensabili al rilancio del sistema economico. Da anni l’Unione Europea sostiene che l’economia del continente deve sempre più essere e diventare l’economia della conoscenza per dare più dinamicità e forza allo sviluppo territoriale; ciò quale condizione imprescindibile per mantenere l’Europa competitiva in un contesto sempre più globalizzato. La formazione rappresenta infatti fattore di competitività e di crescita. Nell’attuale contesto di crisi economica la Provincia di Siena ha assunto un ruolo di “cabina di regia” per coordinare e programmare le azioni formative considerate strategiche per il territorio anche in un’ottica di razionalizzazione e di capitalizzazione di risorse economiche e umane sempre più ridotte (si pensi alla diminuzione del numero dei dipendenti pubblici che sta già avvenendo). L’incertezza istituzionale nella quale stiamo vivendo rischia – se questa fase non sarà gestita con attenzione – di disperdere un patrimonio di conoscenze, competenze, relazioni che rischia di favorire un’involuzione del sistema economico locale. Coerentemente con la strategia di Europa 2020 si opera per sostenere i sistemi di istruzione e formazione affinchè questi garantiscano la realizzazione sociale e professionale di cittadini, accanto alla prosperità economica e l’occupabilità. Gli obiettivi strategici che ci si propone sono: - fare in modo che l’apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà; - migliorare la qualità e l’efficacia dell’istruzione e della formazione; - incoraggiare la creatività e l’innovazione, compresa l’imprenditorialità, a tutti i livelli dell’istruzione e della formazione. In questo contesto rimane indispensabile innalzare il livello qualitativo del sistema formativo senese anche in attuazione delle deleghe della L.R. 32/2002. E’ necessario potenziare gli interventi di formazione professionale, rivolti ai lavoratori, rendendoli più funzionali alle esigenze del mondo delle imprese. Una particolare attenzione dovrà essere rivolta al sostegno dei soggetti più deboli, a partire dalle persone con basso livello di scolarità e/o scarsa qualificazione professionale. Bisogna inoltre continuare a lavorare nell’ambito dell’alta formazione, legata ai poli di eccellenza che già esistono o che 90

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si realizzeranno. In particolare vanno proseguiti i progetti Business School e Gli Incontri dell’Accademia Palazzo al Piano . Si continuerà inoltre ad attuare azioni che favoriscano la mobilità europea dei cittadini sia per motivi di studio che di lavoro attraverso il servizio Eures, e gli stage all’estero per giovani laureati attraverso programmi come Leonardo; si potenzieranno i rapporti di partenariato con soggetti europei pubblici e privati. In definitiva, coerentemente con le indicazioni della Commissione europea, si dovrà ripensare e ridefinire l’istruzione e la formazione professionale in rapporto alle politiche di sostegno alla ripresa e di contenimento dell’impatto della crisi, nel quadro di sfide a più lungo termine, indotte dall’economia globalizzata, dai mutamenti tecnologici, dal passaggio a produzioni sostenibili sotto il profilo ambientale. Tutto ciò, lo si ribadisce, in un quadro di incertezza in cui si opera pur con prospettive temporali incerte e non conoscendo i futuri assetti della formazione e del lavoro. PROGETTO

N. 4.2

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Per un Lavoro di qualità

In linea con la strategia Europa 2020 e all’iniziativa “faro” Un’agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro, si intende concorrere alla modernizzazione del mercato occupazionale e a consentire alle persone di migliorare le proprie competenze in tutto l’arco della vita al fine di aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e di conciliare meglio l’offerta e la domanda di manodopera, anche tramite la mobilità dei lavoratori. Si realizzeranno azioni per consentire l’accesso alla formazione e all’orientamento professionale di tutti i lavoratori, tese a ridurre i divari fra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori con contratti temporanei. In questi anni la Provincia ha lavorato sviluppando una rete di servizi per il lavoro, con l’obiettivo di costruire politiche attive in materia. In un momento di difficoltà come quello attuale, caratterizzato da un aumento del ricorso alla cassa integrazione e alle procedure di mobilità tra i lavoratori a tempo indeterminato e da una grande incertezza tra quelli precari, c’è ancora più bisogno di un sistema di servizi e strutture che migliorino e aumentino l’occupabilità, ponendosi come crocevia fra politiche nazionali e locali e favorendo anche l’incontro tra domanda e opportunità di lavoro qualificato e a tempo indeterminato, sia per i più giovani che per gli adulti. In questi anni, i Centri per l’impiego hanno operato come delle vere e proprie agenzie territoriali, registrando e misurando, da un lato, le trasformazioni del mondo produttivo e dell’organizzazione del mercato del lavoro e, dall’altro, confrontandosi con i bisogni del cittadino. Il loro sforzo è stato quello di trovare una sintesi delle dinamiche socioeconomiche a livello locale, modulando politiche e strumenti a sostegno dello crescita del territorio. Oggi è necessario, ancora di più, valorizzare e potenziare il ruolo dei servizi pubblici per l’impiego come connettori delle diverse politiche attive del lavoro e in funzione della costruzione di iniziative e progetti in grado di farci perseguire il concetto di un moderno workfare. In sostanza deve essere possibile programmare e utilizzare le politiche attive del lavoro non solo 91

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

Finalità da conseguire

per adeguare l’offerta alle esigenze di breve periodo, ma anche per misurare e rappresentare efficacemente le caratteristiche dell’offerta in modo da stimolare la domanda e orientare correttamente le direttrici e gli strumenti di sviluppo. Il ruolo del Fondo Sociale Europeo dovrà essere focalizzato più efficacemente sulle politiche attive del lavoro e sul miglioramento della corrispondenza tra domanda e offerta di lavoro. Continueremo a lavorare affinchè i Centri per l’impiego sviluppino, ancora di più, strategie efficaci di matching ed elaborino, nel contempo, un’azione di più ampia portata, in grado di integrare le politiche attive del lavoro con le necessarie misure di welfare (reddito di formazione, sostegno al reddito nei periodi di fuoriuscita dal mercato del lavoro e di riqualificazione professionale) e di tutela dei diritti (contrattuali, di sicurezza sul lavoro, di adeguatezza salariale, di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, di attenzione verso le fasce deboli, portatori di disabilità, donne, migranti). I Centri per l’impiego devono, dunque, divenire il fulcro di un insieme integrato di servizi sempre più personalizzati ed attivare risorse proprie e sinergie territoriali, articolando un efficace sistema di rete. Il ruolo dei Centri per l’impiego dovrà essere rafforzato e reso più dinamico al fine di: - aiutare i cittadini, attraverso servizi di orientamento e sviluppo professionale, ad accedere e a reinserirsi nel mercato del lavoro. In questo senso saranno sostenute iniziative di formazione individuale, potenziando l’utilizzo delle carte di credito formativo, che mettono a disposizione dei disoccupati risorse per finanziarsi un percorso formativo individualizzato; oppure promuovendo sistemi per l’apprendimento a distanza, come il sistema TRIO, o sviluppando iniziative di aggiornamento e qualificazione di persone e imprese; - sostenere l’occupazione costruendo un sistema di incentivi a supporto dell’assunzione di personale e promuovendo misure di conciliazione fra vita familiare e lavoro; - favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Per le imprese, sarà necessario accompagnare l’attività di consulenza con un’analisi dei loro fabbisogni; - introdurre politiche più efficaci di inserimento dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro e favorire l’aumento dell’occupazione in età adulta. Andranno messe in campo anche azioni di sensibilizzazione del sistema produttivo locale nella direzione di una maggiore domanda di occupazione qualificata ed istruita; - promuovere le iniziative rivolte alla creazione d’impresa, mettendo a disposizione risorse integrative per il sostegno e lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile e femminile, per il ricambio generazionale, e per lo sviluppo del lavoro “autenticamente” libero professionale (i consulenti del terziario avanzato); - sviluppare azioni sperimentali di welfare to work, presidiandole in modo da combattere eventuali abusi: misure a sostegno dei lavoratori non coperti da ammortizzatori sociali, sperimentazione di forme integrate di sostegno al reddito, formazione e incentivi all’occupazione; 92

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-

PROGETTO

N. 4.3

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

rafforzare gli strumenti e le azioni dedicate ai diversamente abili, favorendo il loro inserimento lavorativo e valorizzando le potenzialità e il talento della persona. Dovranno essere potenziate le iniziative di informazione e sensibilizzazione sulla normativa, rivolte sia ai diversamente abili che alle aziende.

La gestione del nuovo sistema di regia del governo dello sviluppo provinciale “Terre di Siena”

Il progetto fa riferimento alla fase di gestione della governance delle Terre di Siena, a partire dal “Protocollo” che rappresenta il documento di sottoscrizione di impegno dei firmatari ed il riferimento base di lavoro che, nel rispetto delle autonomie delle parti contraenti, definisce la responsabilità di ognuna di esse nell’esercizio delle proprie prerogative, deleghe e funzioni. Questa mission diventa tanto più importante in considerazione del probabile superamento del livello intermedio province, che rischia di porre in condizioni di assoluta perifericità e marginalità gran parte del territorio senese. Continueranno le necessarie azioni per favorire e realizzare la convergenza, l’integrazione, le sinergie che portano alla costruzione, sviluppo e governo del territorio del “sistema Terre di Siena”. In particolare si opererà per il rafforzamento sistematico delle condizioni di sviluppo locale del tessuto economico, imprenditoriale e sociale provinciale, l’innovazione, la crescita della competitività e del valore aggiunto delle produzioni, il consolidamento della coesione ed il miglioramento della qualità sociale, del lavoro e della sua sicurezza e la promozione dei diritti di cittadinanza. Si lavorerà, inoltre, per il rafforzamento dei dispositivi organizzativi del governo del territorio ed in particolare quelli da rafforzare tra i comuni della stessa area e nei rapporti tra i comuni delle singole aree con la Provincia nella gestione delle competenze di government e dei servizi associati. Gli ambiti di confronto, cooperazione ed intervento trovano contesto privilegiato di azione partendo:  dalle esigenze e fabbisogni che emergono dal territorio su cui occorre intervenire con tempestività ed in modo efficace;  dai contenuti degli strumenti di programmazione economica e sociale e pianificazione territoriale correnti, in fase di aggiornamento, e dalla normativa regionale;  dagli effetti che possono derivare dal nuovo quadro normativo sul federalismo che si va formalizzando allo scopo di favorire una gestione condivisa e che non penalizzi i comuni economicamente più svantaggiati;  dai processi di riorganizzazione dei modelli di governance tra gli attori del territorio e di government tra gli Enti Locali.

93

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− − − −

Finalità da conseguire

PROGETTO

N. 4.4

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

completamento elaborazione dei contenuti di proposta e di azione del Piano Strategico di Sviluppo avvio gestione Piano Strategico gestione del Piano di Marketing Territoriale Sostegno allo sviluppo e funzionamento dei sistemi di governance e government a livello provinciale e di singola area sui temi dello sviluppo economico Completamento attuazione Piano Anticrisi della Provincia di Siena

Il progetto prevede l’attuazione e il completamento di alcune azioni/attività previste dal Piano Anticrisi della Provincia di Siena. In particolare: − Attuazione dei “Protocolli di Intesa per l’anticipo del trattamento di Cassa Integrazione Straordinaria o in Deroga e del trattamento di integrazione salariale derivante dai Contratti di Solidarietà ai lavoratori della provincia di Siena” promossi già a partire dal 2009 dalla Provincia di Siena e sottoscritti dalle Banche operanti sul territorio provinciale, dall’INPS, dalle Associazioni Sindacali, dalle Associazioni di Categoria e dalla Camera di Commercio di Siena. Lo scopo di entrambi i Protocolli di Intesa è quello di garantire ai lavoratori interessati dai predetti ammortizzatori sociali continuità di reddito a costo zero, nelle more del pagamento diretto da parte dell’INPS dell’integrazione salariale, con evidenti benefiche ricadute anche per il tessuto socio-economico del territorio; − Predisposizione e attuazione di un nuovo “Protocollo di Intesa per l’anticipo del trattamento di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria ai lavoratori della provincia di Siena appartenenti a nuclei familiari monoreddito e con figli a carico” promosso dalla Provincia di Siena in collaborazione con Microcredito di Solidaretà S.p.a., INPS, Associazioni Sindacali, Associazioni di Categoria, Camera di Commercio di Siena e Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Siena per fornire risposte concrete a vere e proprie situazioni di emergenza sociale ; − Realizzazione di specifiche azioni per garantire adeguate condizioni di liquidità al sistema delle imprese e per accompagnare processi di ristrutturazione aziendale, anche attraverso la gestione di bandi per la concessione di contributi in conto interessi in favore delle imprese; − Realizzazione di una serie di interventi specifici che riguardino il sostegno alla ricerca e all’innovazione delle imprese e all’internazionalizzazione delle eccellenze produttive; − Prosecuzione del progetto Manifesto per l’attrattività, in particolare con la realizzazione di interventi di “Marketing Territoriale/Attrazione investimenti” in collaborazione con la Fondazione Toscana Life Sciences (TLS); − Il sostegno a spin off aziendali e universitari e all’autoimprenditorialità attraverso la seconda edizione “Terre di Siena Creative”; 94

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Finalità da conseguire

La realizzazione di attività per valorizzare ulteriormente il ruolo degli incubatori di Impresa (TLS, Centro Torrita) attraverso azioni specifiche di animazione e ulteriore sviluppo del Centro Servizi Torrita, la condivisione e messa in rete delle best practice dell’incubatore TLS in materia di gestione incubatore, servizi di accompagnamento delle imprese, attrazione capitali; − La messa in funzione del Centro di Competenza di Torrita di Siena, in collaborazione con APEA; − La prosecuzione del progetto di creazione di una rete provinciale dei centri commerciali naturali, della tipicità e della tradizione Orientare il “Sistema Siena” verso una nuova fase di riprese e di sviluppo, dove la sostenibilità dovrà essere interpretata sempre più in chiave dinamica e come fattore principale di competitività. Fornire un utile contributo al coordinamento delle diverse iniziative che altri soggetti del territorio - nel rispetto delle reciproche autonomie – stanno realizzando o hanno pensato di realizzare. Mettere in atto quelle misure più consone per contrastare la crisi in atto

PROGETTO

N. 4.5

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Continua l’attività dedicata a definire nuove azioni di promozione e completare/rivedere altre già in corso di realizzazione Si darà seguito a una serie di attività che hanno come obiettivo principale quello dell’interazione fra i tanti soggetti pubblici e privati coinvolti e dell’integrazione con gli altri settori economici affermando un turismo che, attraverso politiche concertate e condivise, punti decisamente sulla qualità, sulla diversificazione e la destagionalizzazione. Verranno adottate azioni per qualificare l’offerta turistica e per promuovere e sviluppare una vera e propria filiera integrata del turismo, in grado di potenziare quei caratteri di distintività ed eccellenza, riconosciuti al brand “Terre di Siena”. Si lavorerà per attuare i seguenti sottoprogetti: − Il sistema di regia della promozione turistica provinciale il cui punto fondamentale sarà la gestione del “Tavolo permanente per la promozione integrata”; − Progetto Terre di Siena green. Il Progetto ha come scopo principale il coinvolgimento della collettività in un processo di crescita per lo viluppo sostenibile e integra tre obiettivi principali:azzerare le emissioni CO2 entro il 2015, promuovere il turismo sostenibile, incentivare la Filiera corta. Considerando l’apprezzamento e la condivisione espressa dalle Istituzioni locali e dai privati, il progetto sarà implementato attraverso le seguenti azioni: • promozione del Patto di Comunità e condivisione di Piani di azione con Comuni, CCIA, Università e Associazioni di categoria • ampliamento e promozione della Rete delle Imprese aderenti al circuito green

“La Promozione Integrata “Terre di Siena”

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Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

• •







creazione di una rete di Sostenitori e Partner per offrire alle aziende sostegno, consulenza e vantaggi attività di marketing e comunicazione coordinata con gli operatori privati finalizzata a promuovere le buone pratiche improntate alla sostenibilità , per qualificare la reputazione del brand Terre di Siena Turismo Congressuale: lo scopo è quello di coordinare, qualificare e promuovere l'offerta congressuale delle due destinazioni congressuali presenti in provincia di Siena (Siena e Chianciano Terme-Val di Chiana) con la partecipazione a fiere di settore e organizzazione di workshop ed educational di buyer del MICE e di mantenere il ruolo di valorizzazione della destinazione nell’ambito del CV& B in raccordo con il CB; Attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale –CAD-(D.lgs 235/2010 e Dpcm 2011). A partire dal 1° gennaio 2014 il Cad vedrà la sua piena attuazione con l’obbligatorietà da parte delle imprese di rapportarsi con la PA, esclusivamente in via telematica o mediante l’utilizzo della Posta Elettronica Certificata. Quindi anche le imprese turistiche riconducibili alla Legge Regionale n°42/2000, dovranno adeguarsi alle nuove modalità per gli adempimenti amministrativi dovuti dagli operatori turistici nei confronti della Provincia. La Provincia ha avviato dal 2008 una sperimentazione di innovazione e semplificazione che ha interessato da subito gli operatori della ricettività con l’invio online della comunicazione dei prezzi/servizi e statistica, e dal 2012 anche gli agenti di viaggio con l’invio della SCIA. La Giunta, con proprio atto- 253/2012-, ha voluto rafforzare la sperimentazione già avviata richiedendo agli operatori di trasmettere le pratiche prioritariamente in modalità telematica già a partire dal 1° gennaio 2013, al fine di consentire agli operatori di giungere preparati a tale scadenza, consolidando le azioni portate avanti negli anni e che ha visto un contributo fondamentale da parte delle associazioni di categoria. Saranno programmati quindi per l’anno 2013, corsi di formazione/informazione su tutto il territorio e incontri “one to one” che aiuteranno gli operatori alla sfida che li coinvolgerà in prima persona. Sarà anche attiva una campagna di sensibilizzazione che attraverso diversi canali, informerà puntualmente gli operatori sulle opportunità a loro disposizione. Contemporaneamente, in considerazione che tutte le imprese debbono essere in possesso di Posta Elettronica Certificata, sarà richiesto l’indirizzo della PEC, che permetterà di interagire con le imprese esclusivamente online. “Coordinamento statistiche,studi e ricerche”. Si tratta di assicurare continuità alle analisi e monitoraggi previsionali afferenti il movimento turistico nelle varie articolazioni: per tipologia di struttura, per provenienza geografica ed internazionale, con elaborazioni a livello territoriale e per risorsa turistica prevalente. Oltre alla normale attività di validazione mensile del dato statistico provinciale inerente la domanda ed offerta, verranno pertanto curati i rapporti annuali, semestrali ed i monitoraggi temporali inerenti l’osservatorio turistico provinciale Continuerà nel contempo il nostro contributo in termini di banche dati e partecipazione all’attività dell’osservatorio economico promosso congiuntamente alla Camera di Commercio di Siena, che assicurerà l’elaborazione di analisi trimestrali sugli andamenti economici dei principali settori produttivi provinciali. 96

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015



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Rafforzamento degli interventi nel campo del turismo lento e sostenibile, riconducibili al concetto di “Mobilità dolce”, in attuazione del Masterplan della Mobilità dolce approvato dalla GP, favorendo relazioni ed integrazione con associazioni e con i progetti provinciali già in corso, come “Cicloturismo”, “Terre di Siena a cavallo”, “Treno Natura”, il progetto interprovinciale ( AR-GR-SI) “le Vie della Transumanza” , il progetto speciale di interesse regionale “la Via Francigena , e avviando anche progettualità inedite, legate allo sport, alle aree protette (da integrare con l’educazione ambientale e la didattica ), all’arte moderna. Progetto Montagna sviluppo di attività di promozione sui filoni della Montagna verde, Enogastronomia e Neve con promo-commercializzazione e comunicazione mirata alla integrazione dei prodotti e alla loro valorizzazione. Sviluppo e implementazione del progetto Terre di Siena per Tutti dedicato all’accessibilità universale in Terre di Siena attraverso azioni e strumenti di comunicazione e promozione riferite al progetto e sinergie con le Associazioni Nazionali e territoriali delle categorie “svantaggiate” e con opinion leader per lo sviluppo dello stesso. Riorganizzazione della rete provinciale di informazione e accoglienza turistica provinciale monitoraggio della gestione dei punti info della provincia di Siena, aggiornamento degli addetti ai punti informazione provinciali, espletamento della procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi di incoming e vendita dei servizi turistici all’interno dei tre punti di informazione e assistenza turistica presenti sul territorio provinciale. Comunicazione delle Terre di Siena Le principali attività di comunicazione per consolidare il brand Terre di Siena e per innovare e mantenere una positiva reputazione sono così sintetizzate:



Educational, blogger, redazionali, contatti stampa, assistenza troupe televisive e cinematografiche

Una delle attività più importanti rivolte ai mass media consiste nella cura dei contatti e assistenza stampa, assistenza troupe televisive e cinematografiche attraverso: - Collaborazione con la stampa nazionale e internazionale per approfondimento notizie sulle Terre di Siena sia con contatti diretti che in collaborazione con Toscana Promozione e Delegazioni ENIT - Invio di eventi, notizie e comunicati stampa a redazioni e giornalisti Si tratta di un’attività di assistenza e ospitalità di routine che però produce ottimi contatti e una importante presenza su media nazionali e internazionali. E’ un’attività coperta dagli uffici, quindi il massimo risultato a fronte di un investimento solo in termini di professionalità. Anche queste azioni sono svolte in collaborazione con i Comuni, le Istituzioni e gli operatori. In considerazione anche della limitazione di budget, rappresenta un modo di coinvolgere professionalità che hanno grande appeal nel campo della comunicazione e buoni intermediatori per riaffermare la reputazione delle Terre di Siena. In questo ambito gli educational e i blog tours si sono rivelati un buon investimento perché sono molto mirati, i partecipanti sono solitamente molto coinvolti e interessati. Sono inoltre una fonte di visibilità che non si esaurisce al momento del tour e creano una fidelizzazione nei confronti della destinazione. 97

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

Finalità da conseguire

• Promozione e campagna stampa festival nelle Terre di Siena L’intento è quello di promuovere un cartellone provinciale formato dai festival consolidati nelle Terre di Siena, attraverso azioni di promozione specifiche per la diffusione del cartellone e una campagna di comunicazione ad hoc, realizzata su mezzi web, radio e televisivi. Oltre ad essere un’azione di promozione del territorio nei confronti di mass media e del mercato turistico, è una forma di attenzione e rapporto diretto con istituzioni, operatori e turisti che dimostrano di apprezzare molto anche l’aspetto informativo del prodotto. • Comunicazione web e canali social Il portale terresiena.it costituisce uno degli strumenti di eccellenza per l’affermazione del brand e per il marketing territoriale Terre di Siena e registra buoni risultati di visibilità e di gradimento da parte del pubblico. Dopo aver realizzato l’aggiornamento dell’architettura di navigazione e restyling grafico del portale www.terresiena.it per adeguare la comunicazione web alle più recenti tendenze diffuse tra gli utilizzatori della rete, proseguirà l’attività di redazione per la produzione e il coordinamento dei contenuti. Social Media - La gestione dei social media e della web communication sono elementi strategici per la qualificazione e la fidelizzazione del brand Terre di Siena e che richiedono conoscenze tecniche e pratiche qualificate. A seguito dell’esperienza maturata, l’attività di animazione punta a riaffermare la reputazione del brand Terre di Siena e alla fidelizzazione, ampliando i processi di interazione, favorendo il coinvolgimento attivo di operatori e testimonial in modo da sfruttarne tutte le capacità cosiddette virali. I social media animati sono:Facebook - Twitter (anche in inglese) – Instagram – Youtube Riorganizzare il sistema provinciale di informazione, accoglienza e promozione turistica. Realizzare un’azione di sistema organica e concertata, affinché gli investimenti azionati abbiano una ricaduta adeguata e diffusa sui diversi comparti turismo e servizi, ma anche beni culturali, agricoltura, artigianato, e sulle diverse aree del territorio provinciale, capoluogo e “circondari”. Innovazione e semplificazione degli adempimenti amministrativi e raggiungimento consapevole alla completa applicazione del Codice dell’Amministrazione Digitale. Fornire banche dati ed analisi sul movimento turistico e sull’andamento economico provinciale, rendere fruibili le elaborazioni prodotte ai diversi attori territoriali,attraverso la pubblicazione sul sito provinciale.

98

Programma

N. 4

Settore

FORMAZIONE LAVORO SVILUPP ECONOMICO E TURISTICO

Responsabile

CANNONI SIMONETTA

Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma 2013

2014

2015

Legge di finanziamento

a) Entrate Specifiche Da Stato

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Da Regione

6.563.788,57

Da Unione Europea

17.403,12

Da Cassa Depositi e Prestiti

-

Da Altri Soggetti

266.770,00

1.617.420,94

1.617.420,94

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Altri forme di indebitamento

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Altre Entrate

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-

-

Totale (a)

6.847.961,69

1.617.420,94

1.617.420,94

10.000,00

10.000,00

10.000,00

b) Proventi da servizi/Proventi Proventi dei Servizi pubblici Proventi dei beni dell'ente

-

Proventi diversi

-

-

258.205,43

187.000,00

187.000,00

268.205,43

197.000,00

197.000,00

-

738.797,24 -

737.000,24 -

737.000,24

Totale (c) -

738.797,24 -

737.000,24 -

737.000,24

Totale (b) c) Quote di risorse generali

Totale generale (a+b+c)

6.377.369,88

1.077.420,70

1.077.420,70

99

Programma

N. 4

Settore

FORMAZIONE LAVORO SVILUPPO ECONOMICO E TURISTICO

Responsabile

CANNONI SIMONETTA

Spesa prevista per la realizzazione del programma

Anno 2013 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

% su totale

6.377.369,88

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo Entità (b)

100,00

% su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

6.377.369,88

Anno 2014 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

Spesa per investimenti

% su totale

Entità (b)

100,00

1.077.420,70

Totale (a+b+c)

Di Sviluppo % su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

1.077.420,70

12,63

Anno 2015 Spesa corrente Consolidata Entità (a) 1.077.420,70

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo

% su totale 100,00

Entità (b)

% su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

1.077.420,70

12,63 100

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SETTORE OPERE PUBBLICHE E ASSETTO DEL TERRITORIO RESPONSABILE TOMMASO STUFANO Il Servizio si occupa dei nuovi investimenti e della manutenzione nei settori del patrimonio stradale, del patrimonio immobiliare e del reticolo idraulico. Il Servizio si occupa inoltre della pianificazione territoriale di livello provinciale, in ORGANIZZAZIONE relazione anche agli atti di pianificazione comunale . Servizi coadiuvati dal Ufficio Amministrativo che si pone in posizione di staff rispetto a tutti i servizi del settore PROGRAMMA N. 5 Lo sviluppo delle infrastrutture della Provincia di Siena

RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE Il governo del territorio tra sviluppo e sostenibilità

SVILUPPO DEL PROGRAMMA

Il Programma relativo al Settore OO.PP. – Assetto del Territorio si divide nell’attività di gestione della manutenzione del patrimonio immobiliare e stradale e dei relativi investimenti. Inoltre l’attività programmatica si estende a tutte le opere di difesa del suolo, protezione civile e assetto del territorio. Il Programma delle OO.PP. con gli investimenti più rilevanti ivi compresi, consente una immediata lettura delle strategie di fondo e degli obbiettivi già peraltro delineati nella relazione di mandato. Nel settore del Patrimonio l’Amministrazione Provinciale è proprietaria di un consistente patrimonio immobiliare costituito da edifici adibiti a finalità pubbliche (Caserme CC, Centri Impiego, Prefettura, Questura ecc) o destinati alla attività didattica secondaria (scuole). Si vuole sottolineare che a causa dei consistenti tagli nei trasferimenti erariali e regionali, l’attività si concentrerà nella manutenzione immobiliare e stradale al fine di garantire la pubblica incolumità. Naturalmente verranno portati a termine i progetti di investimento in corso, avviati negli anni precedenti. Fondamentale sarà il ruolo che svolgerà l’ufficio amministrativo del settore per lo sviluppo dell’intero programma. Ufficio che si pone in posizione di staff rispetto a tutti i servizi del settore. Ad essa sono attribuite, sotto la diretta supervisione del Dirigente, tutte le attività amministrative del settore, coordinandosi a tale scopo con il personale tecnico e svolgendo funzione di supporto per la regolarità amministrativa degli atti. Nonché il coordinamento delle funzioni di programmazione ed attua processi di innovazione disposti dal dirigente.

101

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI

PROGETTO

N. 5.1

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Difesa Suolo e Protezione Civile

L’attività del settore Difesa del suolo sarà incentrata nell’attività finalizzata al monitoraggio e valutazione interventi su attraversamenti delle viabilità provinciali I recenti eventi alluvionali hanno fatto emergere la necessità di mettere a punto un piano sistematico per la valutazione della regimazione idraulica in corrispondenza degli attraversamenti delle strade provinciali, con lo scopo di prevenire fenomeni di dissesto delle strutture di fondazione e ripristino dell’originaria capacità di deflusso idraulico delle luci. Il lavoro dovrà necessariamente suddividersi in più fasi, e costituirà una vera e propria pianificazione della gestione delle opere esistenti, al fine di ridurre le condizioni di rischio e l’entità dei danni a cui possono essere sottoposte le strutture stradali. Il Servizio Difesa Suolo inoltre proseguirà nell’attuazione di alcune opere di investimento avviate negli anni passati aventi come obbiettivo la mitigazione del rischio idraulico negli abitati interessati dal bacino dei fiumi Arbia (Taverne d’Arbia, Castelnuovo Berardenga e Asciano) e Ombrone (Buonconvento), la costruzione della cassa espansione loc. S. Giulia nel Comune di Monteriggioni e la messa in sicurezza dell’abitato di Chiusi. A questi interventi, che derivano da attività di pianificazione degli anni precedenti, e sono frutto di intese anche con la Regione Toscana, si aggiunge l’intervento relativo al primo lotto della costruzione di una rete irrigua nella Val di Chiana con derivazione dalla diga di Montedoglio, che vede soggetto attivo anche la Provincia di Arezzo nel proprio territorio, Altra attività di rilievo sarà rappresentata dalla gestione della Servizio Bonifica, che si sostanzierà attraverso un attività di controllo degli atti fondamentali assunti dai vari soggetti istituzionali presenti sul territorio, nonché attraverso una attività di monitoraggio e pianificazione degli intereventi, affinchè siano ridotti al minimo gli effetti negativi della dispersione di competenze che caratterizza il settore Difesa Suolo e Bonifica. L’attività del settore di Protezione Civile, che pur necessita ancora nella sua organizzazione di interventi mirati volti a creare una struttura operativa efficiente, sarà finalizzata prevalentemente a presidiare la sicurezza della rete stradale e al controllo di fenomeni di esondazione.

Finalità da conseguire

102

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

N. 5.2

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire PROGETTO

A seguito della definitiva approvazione del nuovo Piano Territoriale di Coordinamento, si è aperta, la nuova fase della pianificazione provinciale, consistente nell’attività di ricognizione e di verifica degli atti di pianificazione comunale rispetto alle nuove regole del PTC.

N. 5.3

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Assetto Territorio

Edifici pubblici – edilizia scolastica

Anche per il servizio “Edifici pubblici – edilizia scolastica” prevarrà, per le ragioni sopra esposte, l’attività di manutenzione del patrimonio immobiliare provinciale, La necessità, imposta dai tagli nei trasferimenti, di destinare le nuove risorse prevalentemente nella manutenzione di tale patrimonio, per garantirne la massima sicurezza e fruibilità ai cittadini e all’utenza scolastica, è obbiettivo di fondo per i prossimi anni; tutto questo attraverso una solida politica nel campo della manutenzione e messa in sicurezza. Per quanto riguarda l’attività relativa agli investimenti, proseguirà l’esecuzione di quei interventi avviati negli anni precedenti, tra i quali: - l’Ampliamento del Polo scolastico di Colle Val d’Elsa - Lavori di ristrutturazione di Palazzo al Piano - Lavori rifacimento facciate Polo scolastico Bandini Galilei - Sistemazione esterne Polo scolastico Montepulciano - Museo Biodiversità di Monticiano - Adeguamento e messa in sicurezza edificio scolastico Ist. Sarrocchi di Siena - la Ristrutturazione del Centro riserve naturali il Pigelleto - Intervento per il miglioramento sismico dell’Ist. Avogadro di Abbadia S. S. Giova inoltre ricordare che nel stati sospesi o annullati diversi interventi il cui inizio era previsto per gli anni il 2012/2013, per le ragioni sopra esposte, tra le quali: - Costruzione pista atletica complesso scolastico di Poggibonsi - Sistemazione esterne Polo scolastico Chiusi - Ristrutturazione e riorganizzazione funzionale palazzo di Basciano (ex limonaia) - La costruzione del nuovo Istituto Agrario a Siena; 103

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

-

Costruzione della palestra presso l’Ist. Tolomei; Consolidamento della Caserma CC di Buonconvento

Finalità da conseguire PROGETTO

N. 5.3

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Viabilità

Quanto già detto per il Servizio Difesa del Suolo e il Servizio Edifici pubblici – edilizia scolastica, vale anche per il Servizio Viabilità, ossia concentrare tutte le nuove risorse alla manutenzione della rete stradale. Nel corso del prossimo anno particolare attenzione verrà riposta all’attività di monitoraggio dei ponti stradali, finalizzata alla predisposizione di un sistematico controllo delle condizioni statiche e di buona conservazione dei ponti, tenendo presente la qualità e lo stato di conservazione dei materiali e degli elementi costituitivi. Continuerà inoltre l’attività di taglio erbe e quella di prevenzioni neve pur tra le notevoli difficoltà finanziarie Quanto agli investimenti, questi hanno l’obbiettivo fondamentale di creare nuove direttrici di transito in variante a quelle esistenti, con il compito di assorbire il transito veloce di scorrimento senza interferenza con i centri abitati, realizzando quindi una sempre più marcata differenziazione tra le strade extraurbane di scorrimento e di collegamento tra i capoluoghi di comune e quelle che assorbono il transito locale. Il 2013 vedrà l’inizio di importanti interventi già programmati, in particolare: - la realizzazione della variante esterna all’abitato di Pienza sulla S.P. 146 “di Chianciano”; - il completamento della SP 65 “Vivo d’Orcia”; - Il Collegamento viario tra il vecchio ed il nuovo tracciato della S.R. 429 in loc. Zambra nel Comune di San Gimignano. Anche per il Servizio Viabilità stati sospesi o annullati diversi interventi , per le ragioni sopra esposte, tra le quali: - Adeguamento SP 73 (curve di Frosini) I lotto II stralcio - Variante SP 326 II lotto (tratto Bettolle Torrita) e III lotto (variante esterna di Acquaviva - SP18/A tratto tra Abbadia S.S. - Piancastagnaio. Messa in sicurezza della sede stradale in corrispondenza del ponte sul fosso Indivina - Realizzazione variante stradale di collegamento via 25 Aprile Cassia. Loc. Castellina Scalo/Monteriggioni Bretella collegamento tra Via XXV Aprile e Cassia a Castellina - Miglioramento viario E78 Siena Bettolle Rapolano Asciano Strada S. Gimignanello 104

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

Oltre ai suddetti investimenti, anche nel 2013 proseguirà l’azione di messa in sicurezza del tracciato storico della Via Francigena in maniera tale da rendere fruibile un percorso anche di elevato valore turistico.

Finalità da conseguire

105

Programma

N. 5

Settore

OOPP ASSETTO DEL TERRITORIO

Responsabile

STUFANO TOMMASO

Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma 2013

2014

2015

Legge di finanziamento

a) Entrate Specifiche Da Stato

150.000,00

Da Regione

6.164.694,09

12.005.913,89

1.803.082,81

Da Unione Europea

-

-

-

Da Cassa Depositi e Prestiti

-

-

-

-

-

Da Altri Soggetti

260.000,00

Altri forme di indebitamento

-

-

-

Altre Entrate

-

-

-

Totale (a)

6.574.694,09

12.005.913,89

1.803.082,81

Proventi dei Servizi pubblici

27.000,00

27.000,00

27.000,00

Proventi dei beni dell'ente

50.000,00

50.000,00

50.000,00

Proventi diversi

81.058,26

77.500,00

77.500,00

158.058,26

154.500,00

154.500,00

2.726.056,96

2.577.049,60

2.339.079,86

Totale (c)

2.726.056,96

2.577.049,60

2.339.079,86

Totale generale (a+b+c)

9.458.809,31

14.737.463,49

4.296.662,67

b) Proventi da servizi/Proventi

Totale (b) c) Quote di risorse generali

106

Programma

N. 5

Settore

OOPP ASSETTO DEL TERRITORIO

Responsabile

STUFANO TOMMASO

Spesa prevista per la realizzazione del programma

Anno 2013 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

% su totale

4.522.751,72

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo Entità (b)

47,65

% su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale

4.969.057,59

52,35

9.491.809,31

33,27

Anno 2014 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

Spesa per investimenti

% su totale

Entità (b)

29,60

4.362.282,41

Totale (a+b+c)

Di Sviluppo % su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale

10.375.181,08

70,40

14.737.463,49

343,00

Anno 2015 Spesa corrente Consolidata Entità (a) 4.174.312,67

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo

% su totale 97,15

Entità (b)

% su totale -

Entità (c) -

122.350,00

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale 2,85

4.296.662,67

15,06 106

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SETTORE POLITICHE AMBIENTALI RESPONSABILE PAOLO CASPRINI Il Settore Politiche Ambientali svolge competenze e attività nelle seguenti materie: Energia, Rifiuti, Autorizzazione Integrata Ambientale, Depurazione acque, Emissioni atmosferiche e acustiche, Valutazione Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica, Bonifiche, Attività estrattive, Certificazione ambientale e azioni di sostenibilità. Il Settore è formato da n.12 dipendenti e il Dirigente con due PO ed una terza a scavalco temporaneo con il Settore OO.PP ed è organizzato secondo il modello approvato con DGP.n.318 del 23.11.2010 modificato con le delibere G.P. 83 del ORGANIZZAZIONE 10.04.2013 e n.97 del 07.05.2013. Per gli aspetti connessi ai controlli degli impianti termici, delle attività di auditing interni, di Energy Management, dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti, del Bando per la gestione del fotovoltaico, della pianificazione in campo energetico e altre attività il Settore si avvale del supporto dell’Agenzia Provinciale per l’Energia, l’Ambiente e lo Sviluppo lo Sviluppo Sostenibile Srl (APEA Srl). PROGRAMMA N. 6 Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali

RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE SVILUPPO DEL PROGRAMMA

- L’energia come frontiera della “green economy” - Per un sistema di gestione sostenibile dei rifiuti all’avanguardia.

Il Settore Politiche Ambientali svolge competenze e attività finalizzate ad ampliare e migliorare le prestazioni ambientali dell’Amministrazione da sempre attenta e sensibile ai valori ambientali del territorio.

107

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI

PROGETTO

N. 6.1

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire PROGETTO

Siena Carbon Free 2015. Nuovo Piano Energetico Provinciale

Il Nuovo Piano Energetico è stato approvato, ai sensi degli artt. 17 e 18 della L.R. 1/2005, con delibera C.P. n.146 del 20.12.2012. Nel corso dell’anno 2013 si auspica di sottoscrivere il Protocollo d’intesa con i Comuni del territorio provinciale per l’adozione delle misure di risparmio ed efficientamento energetico degli edifici nonché per la formazione dei Piani di Azione Locale per l’energia sostenibile nell’ambito del Patto dei Sindaci ( Covenant of Mayors) Migliorare la quota di energia prodotta da fonte rinnovabile. Migliorare le prestazioni degli edifici, dei sistemi produttivi e dei mezzi di trasporto ai fini del risparmio energetico.

N. 6.2

Siena Carbon Free 2015. Riduzione delle emissioni di CO2.

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Al fine di proseguire nella riduzione delle emissioni di CO2 si completeranno le procedure previste dal bando per il sostegno alla realizzazione di impianti fotovoltaici e si attiverà una campagna informativa al fine di coinvolgere istituzioni, imprese e cittadini per il raggiungimento dell’obbiettivo di azzeramento del bilancio delle emissioni entro il 2015.

Finalità da conseguire

Migliorare, a livello provinciale, la componente relativa agli impianti per la produzione dell’energia da fonti rinnovabili.

PROGETTO

N. 6.3

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire

Siena Carbon Free 2015. Certificazione ISO 14064-1 del bilancio delle emissioni di gas ad effetto serra per il territorio della Provincia di Siena per gli anni 2011-2012-2013.

Il progetto che prevede la collaborazione dell’Università di Siena – Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente è finalizzato alla certificazione secondo la norma ISO 14064-1 del bilancio delle emissioni per gli anni 2011, 2012 e 2013. Verifica dello stato di attuazione del progetto Siena Carbon Free 2015

108

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

N. 6.4

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire PROGETTO

Siena Carbon Free 2015. Campagna di informazione e sensibilizzazione.

Il progetto Siena Carbon Free 2015 ha l'obiettivo dell'azzeramento del bilancio delle emissioni di CO2 e potrà essere raggiunto attraverso la promozione ed il coordinamento di varie azioni e progetti a valenza esterna ed interna finalizzati ad orientare i comportamenti individuali e collettivi in modo coerente con i fini perseguiti da questa Amministrazione. Proprio in direzione della promozione di comportamenti virtuosi e sensibili verso le tematiche ambientali nel corso del 2013 saranno attivate una serie di iniziative di sensibilizzazione e comunicazione sugli obiettivi di Siena Carbon Free 2015, con le quali si cercherà di coinvolgere fattivamente istituzioni, cittadini e aziende. Assicurare il coinvolgimento di tutti i soggetti del territorio provinciale per il raggiungimento dell’obiettivo Siena Carbon Free 2015.

N. 6.5

Piano Interprovinciale Rifiuti

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

La Provincia di Siena ha già avviato le procedure per l’impostazione della nuova programmazione interprovinciale, sulla base della L.R. 61/2007, insieme alle Province di Arezzo e Grosseto, che prevede sia lo stralcio relativo ai rifiuti urbani e speciali anche pericolosi sia lo stralcio relativo alla bonifica dei siti inquinati.

Finalità da conseguire

Sono in corso i lavori a cura della Conferenza dei Servizi interprovinciale coordinati dalla Provincia di Arezzo. Per il triennio 2013-2015 si auspica di completare le procedure di programmazione interprovinciale previste dalla vigente normativa regionale. Sarà valutata anche la necessità di azioni di adeguamento della capacità impiantistica nell’ambito della vigente programmazione.

109

Programma

N. 6

Settore

POLITICHE AMBIENTALI

Responsabile

CASPRINI PAOLO

Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma 2013

2014

2015

Legge di finanziamento

a) Entrate Specifiche Da Stato

-

-

-

Da Regione

-

-

-

Da Unione Europea

-

-

-

Da Cassa Depositi e Prestiti

-

-

-

Da Altri Soggetti

-

-

-

Altri forme di indebitamento

-

-

-

Altre Entrate

-

-

-

-

-

-

Totale (a) b) Proventi da servizi/Proventi Proventi dei Servizi pubblici

130.500,00

130.500,00

130.500,00

420.950,00

500.000,00

500.000,00

551.450,00

630.500,00

630.500,00

95.683,41

16.082,87

15.712,50

Totale (c)

95.683,41

16.082,87

15.712,50

Totale generale (a+b+c)

647.133,41

646.582,87

646.212,50

Proventi dei beni dell'ente Proventi diversi Totale (b) c) Quote di risorse generali

110

Programma

N. 6

Settore

POLITICHE AMBIENTALI

Responsabile

CASPRINI PAOLO

Spesa prevista per la realizzazione del programma

Anno 2013 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

% su totale

647.133,41

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo Entità (b)

100,00

% su totale -

Entità (c)

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale

-

-

647.133,41

33,36

Anno 2014 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

Spesa per investimenti

% su totale

Entità (b)

100,00

646.582,87

Totale (a+b+c)

Di Sviluppo % su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

646.582,87

33,33

Anno 2015 Spesa corrente

Entità (a) 646.212,50

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo

Consolidata % su totale 100,00

Entità (b)

% su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

646.212,50

33,31 111

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SETTORE POLIZIA PROVINCIALE PATRIMONIO E DEMANIO RESPONSABILE CECCANTI MARCO Il Settore Polizia Provinciale provvede allo svolgimento dei compiti ad esso attribuiti dalle disposizioni vigenti, che prevedono in generale: prevenire e reprimere le infrazioni alle norme di polizia locale; vigilare sull’osservanza delle leggi, dei regolamenti, ordinanze e altri provvedimenti amministrativi dello stato, della regione e degli enti locali, la cui ORGANIZZAZIONE esecuzione sia di competenza della Provincia. Il Settore è alle dirette dipendenze della Presidenza e collabora strettamente con la Direzione Generale ed è organizzato in Servizio Operativo e Servizio Amministrativo, al primo si riconducono due U.O.: Gestione Sala Operativa e Gestione coordinamento e controllo del territorio. Servizio Patrimonio e demanio. PROGRAMMA N. 7

Presidio del territorio rurale, coordinamento vigilanza volontaria venatoria ed ittica, vigilanza ambientale e sicurezza stradale

RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE

3.4 “Per dare più forza allo sviluppo rurale” 3.4.1 Per una caccia sostenibile e popolare in Provincia di Siena 3.4.2 Per una pesca sostenibile 3.4.3 Le Riserve Naturali: patrimonio da valorizzare 5.2.1 Per una viabilità moderna e sicura

112

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SVILUPPO DEL PROGRAMMA

Il Settore Polizia Provinciale intende mantenere il concetto di polizia provinciale di prossimità in ambito rurale, ovvero l'attività di prevenzione attuata anche attraverso la comunicazione e collaborazione, oltre che con le attività economiche, anche con i singoli cittadini al fine di renderli parte attiva nelle realizzazione delle politiche di sicurezza integrate in ambito rurale al fine di favorire un contatto più diretto ed esercitare la prevenzione, il controllo e la repressione di tutti quegli illeciti di natura non solo venatoria, ma soprattutto ambientale. Nell’ottica di una presenza costante sul territorio si inserisce il rafforzamento, visto anche il nuovo regolamento provinciale sulla vigilanza volontaria, del coordinamento sia delle guardie volontarie venatorie per la vigilanza e per le operazioni di contenimento della fauna che delle guardie volontarie ittiche per il controllo delle risorse idriche ed il prelievo della ittiofauna. Per quest’ultimo aspetto si inserisce il costante controllo dei laghi di Chiusi e Montepulciano anche con l’ausilio delle dotazioni nautiche in possesso. La Polizia Provinciale coordina anche le Guardie Ambientali Volontarie di cui alla L.R. n. 7/98. Le finalità dell’istituzione di tale servizio volontario sono il monitoraggio ed il controllo del territorio, con particolare riguardo alle Aree Protette, Riserve Naturali e Siti d’Interesse Comunitario, al fine di reprimere gli illeciti ambientali come, ad esempio, gli abbandoni di rifiuti e gli attingimenti idrici abusivi per tutelare il paesaggio e garantire l’equilibrio delle biodiversità in collaborazione con il Settore Risorse Faunistiche e Aree Protette. Proseguimento del presidio sulla sicurezza delle Strade Provinciali ed in particolare sia per quanto attiene gli incidenti con la fauna selvatica che il controllo, a seguito del censimento in atto, di tutti i mezzi pubblicitari collocati lungo le strade di competenza e l’accertamento delle connesse violazioni. Il Servizio Patrimonio e Demanio proseguirà le azioni, già in parte intraprese nello scorso esercizio, rivolte alla valorizzazione e gestione del patrimonio immobiliare, mettendo in atto interventi per assicurare una gestione strategica del patrimonio immobiliare anche razionalizzando ed ottimizzando l’utilizzo dei beni disponibili ed indisponibili. Saranno inoltre proseguite le attività rivolte a dare attuazione al piano delle alienazioni dell’Ente.

113

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI

PROGETTO

N. 7.1

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Finalità da conseguire PROGETTO

Miglioramento del controllo delle aree extraurbane della Provincia di Siena.

Il Progetto per il miglioramento del controllo delle aree extraurbane della Provincia di Siena intende estendere il concetto di polizia provinciale di prossimità, già presente nella Polizia di Stato, nell'Arma dei Carabinieri e nella Polizia municipale. La sua particolarità è il legame con il territorio. In Italia, la polizia di prossimità è attuata attraverso i poliziotti, i vigili ed i carabinieri di quartiere. Il carattere di “prossimità” racchiude, in modo molto complesso, l'attività di polizia di sicurezza e prevenzione, la “vicinanza fisica” alle realtà è il carattere più evidente e visibile di questo progetto quindi è il continuo ed immediato adattamento delle procedure operative alle realtà sociali presenti sul territorio, sempre più diversificate e complesse, al fine di garantire alla cittadinanza adeguate forme di comunicazione e collaborazione così da coinvolgerlo nel processo di “produzione” della sicurezza. Istaurare un costante legame con il territorio attraverso il contatto periodico tra la Polizia Provinciale e le realtà stabilmente insediate nelle aree rurali della Provincia di Siena. N. 7.2

Definizione degli standard del servizio di polizia di prossimità

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Stabilire le modalità di svolgimento del servizio e individuazione delle aree di intervento.

Finalità da conseguire

Aumentare il grado e la percezione della sicurezza.

114

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

N. 7.3

Condivisione del servizio con le altre Forze di Polizia

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

In Italia le nuove politiche della sicurezza, ispirate alla prevenzione, sono indirizzate verso il sistema dei “Protocolli d’intesa”, ossia da un variegato insieme di iniziative e forme di “partenariato” tra forze dello Stato ed Enti locali proprio per incrementare e rafforzare le iniziative rivolte alla tutela della collettività, e in questa ottica tale progetto potrebbe essere inserito e condiviso con la Prefettura di Siena nello spirito di collaborazione già in essere vista la presenza nel Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico della Provincia.

Finalità da conseguire

Condivisione delle problematiche sul territorio.

PROGETTO

N. 7.4

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire PROGETTO

Predisposizione di un programma di coordinamento da condividere con gli organi istituzionali e con le Associazioni aderenti, tale da consentire una migliore presenza sul territorio più efficace ed efficiente ed in stretta collaborazione con la Polizia Provinciale. Maggiore prevenzione, informazione, repressione degli illeciti e salvaguardia del patrimonio faunistico e ambientale.

N. 7.5

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire

Comitato per coordinamento della vigilanza volontaria

Coordinamento operativo Riunioni bimestrali di coordinamento con l’illustrazione diretta alle guardie volontarie degli obiettivi da perseguire e dei risultati ottenuti. Miglioramento del controllo del territorio rurale

115

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

N. 7.6 Criteri operativi

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire PROGETTO

Controllo sugli attingimenti idrici e sulla pesca dilettantistica su tutti i corsi e specchi d’acqua, con particolare attenzione ai Laghi di Chiusi e Montepulciano tramite servizi mirati con l’ausilio delle imbarcazioni in dotazione alla Polizia Provinciale. Tutela ambientale ed equilibrio delle biodiversità.

N. 7.8

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire PROGETTO

Miglioramento della vigilanza ambientale nelle Aree protette, Riserve Naturali e S.I.C.

N. 7.7 Salvaguardia delle risorse idriche e dell’ittiofauna

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire PROGETTO

Stabilire, in collaborazione con la Polizia Provinciale, le modalità, i criteri e le priorità di intervento del volontariato individuando i canali di comunicazione e le attività conseguenti.

Controllo attività ricettive Collaborazione con il Settore Formazione, Lavoro e Sviluppo Economico dell’Ente, U.O. Sviluppo Economico e Turistico, per sviluppare un’accoglienza in strutture qualificate e il controllo sui prezzi comunicati. Mantenimento della qualità ricettiva.

N. 7.9

Presidio sicurezza sulle strade provinciali. Coordinamento con la Prefettura di Siena e altri Settori dell’ Ente. 116

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Istaurare un canale costante con le altre forze di Polizia attraverso la partecipazione diretta del Comandante al Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico ed all’Osservatorio sulla sicurezza stradale istituito presso la Prefettura di Siena. Particolare attenzione a: 1) incidentalità con fauna selvatica, al fine di condividere le situazioni e le priorità da perseguire, sviluppando con altri settori dell’ente interessati strategie per la limitazione di incidenti stradali con fauna selvatica “da evidenziare, sempre nell’ottica della prevenzione, il Progetto Life Strade in collaborazione con i Settori Risorse Faunistiche e Lavori Pubblici. Garantire la sicurezza sulle strade provinciali”; 2) censimento dei mezzi pubblicitari lungo le strade o in vista di esse (art.23 codice della strada) in collaborazione con il Servizio patrimonio e Demanio per l’accertamenti della segnaletica abusiva emersa a seguito del censimento.

Finalità da conseguire

Prevenzione sinistri con fauna selvatica ed accertamento delle violazioni sulle strade provinciali.

N. 7.10 Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire PROGETTO

N. 7.11 Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire PROGETTO

Individuazione dei tratti stradali a maggiore tasso di incidentalità – Progetto Life Strade. Stabilire le modalità del servizio mettendo a disposizione unità di personale e monitoraggio della sperimentazione nei tratti stradali individuati. Aumentare il grado della sicurezza delle strade provinciali

Piano operativo segnaletica apposta abusivamente e/o difforme Raccolta delle segnalazioni pervenute dal Servizio Patrimonio e Demanio, sopralluogo e contestazione. Gestione delle sanzioni amministrative elevate. Accertamento violazioni all’art. 23 del Codice della Strada

117

Programma

N. 7

Settore

POLIZIA PROVINCIALE PATRIMONIO E DEMANIO

Responsabile

CECCANTI MARCO

Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma 2013

2014

2015

Legge di finanziamento

a) Entrate Specifiche Da Stato

-

Da Regione

111.030,49

111.030,49

111.030,49

Da Unione Europea

-

-

-

Da Cassa Depositi e Prestiti

-

-

-

Da Altri Soggetti

-

-

-

Altri forme di indebitamento

-

-

-

Altre Entrate

-

-

-

Totale (a)

111.030,49

111.030,49

111.030,49

b) Proventi da servizi/Proventi Proventi dei Servizi pubblici

-

Proventi dei beni dell'ente

-

-

1.600.646,89

1.600.646,89

1.600.646,89

755.000,00

755.000,00

755.000,00

2.355.646,89

2.355.646,89

2.355.646,89

-

1.611.012,98 -

1.611.012,98 -

1.611.012,98

Totale (c) -

1.611.012,98 -

1.611.012,98 -

1.611.012,98

855.664,40

855.664,40

Proventi diversi Totale (b) c) Quote di risorse generali

Totale generale (a+b+c)

855.664,40

118

Programma

N. 7

Settore

POLIZIA PROVINCIALE PATRIMONIO E DEMANIO

Responsabile

CECCANTI MARCO

Spesa prevista per la realizzazione del programma

Anno 2013 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

% su totale

770.664,40

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo Entità (b)

90,07

% su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale

85.000,00

9,93

855.664,40

33,33

Anno 2014 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

Spesa per investimenti

% su totale

Entità (b)

90,07

770.664,40

Totale (a+b+c)

Di Sviluppo % su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale

85.000,00

9,93

855.664,40

33,33

Anno 2015 Spesa corrente

Entità (a) 770.664,40

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo

Consolidata % su totale 90,07

Entità (b)

% su totale -

Entità (c) -

85.000,00

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale 9,93

855.664,40

33,33 119

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SETTORE “Risorse faunistiche e aree protette” RESPONSABILE Serena SIGNORINI Competenze istituzionali della Provincia in materia di risorse faunistiche ed aree protette. Disciplina e controllo del prelievo alieutico e venatorio e tutela delle aree protette. Il settore è composto dai 2 Centri di Costo richiamati nella ORGANIZZAZIONE denominazione. La struttura è organizzata con una unità di Staff del Dirigente e con n° 3 Servizi: “Amministrativo”, “Risorse faunistiche” e “Aree Protette”. Le unità di personale dipendente attualmente assegnate sono 12. Sono poi incardinati nel Settore n° 2 incarichi di posizioni organizzative PROGRAMMA N. 8 Tutela e gestione delle risorse faunistiche e Tutela e gestione delle aree protette Linee programmatiche di mandato (G.P. n° 65 del 27.7.2009): Capitolo 3.4.1 – “Per una caccia sostenibile e responsabile” RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE Capitolo 3.4.2 – “Per una pesca sostenibile” Capitolo 3.4.3 – “Le Riserve Naturali: patrimonio da valorizzare”

SVILUPPO DEL PROGRAMMA Nota incarichi esterni

Attività e competenze istituzionali dell’Ente Provincia in materia di tutela e controllo delle risorse faunistiche del territorio, con pianificazione e gestione degli istituti faunistici pubblici e privati, della attività venatoria, oltre alla tutela delle risorse ittiche e alla pesca dilettantistica. Attività e competenze istituzionali dell’Ente Provincia in materia di aree protette, gestione delle riserve naturali e dei S.I.C. e S.I.R. presenti sul territorio provinciale. Questo programma, data la mancanza in pianta organica di personale professionalmente idoneo, può rendere necessario il ricorso a soggetti esterni specializzati ovvero a società partecipate a cui delegare porzioni di attività. Con riferimento all’art. 3 comma 55 della L. 244/2007, come modificato dalla L.133/2008, nonché al programma da approvarsi con atto di Consiglio ai sensi dell’art. 42 D.Lgs 267/2000 si segnala tuttavia che gli incarichi di collaborazione esterna previsti e necessari non trovano al momento copertura su Capitoli di spesa, finanziate da risorse proprie dell’ente, afferenti al bilancio di previsione per l’E.F. 2013 in corso di approvazione.

119

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI

PROGETTO

N. 8.1

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire PROGETTO

Finalità da conseguire

Calendario venatorio provinciale, Registri provinciali (selecontrollori, cinghiale, conduttori cani, detentori trofei, opzioni esclusive), anagrafe richiami e allevamenti, catasto appostamenti fissi. Regolamentazione e gestione amministrativa di tutte le forme di caccia previste dalla normativa ai fini della tutela e del’incremento del patrimonio faunistico presente sul territorio della provincia.,

N. 8.2

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Disciplina attività venatoria

Gestione istituti faunistico venatori

Istituzione e gestione (diretta o indiretta tramite gli ATC) degli istituti pubblici (ZRC, ZRV, Oasi e Zone di protezione, Centri pubblici di riproduzione). Istituzione controllo degli istituti privati (AFV, AAV, AAC, Centri privati di riproduzione), con gestione delle variazioni amministrative, delle verifiche tecniche e modifiche di confine e dei procedimenti disciplinari. Garantire il conseguimento delle finalità previste dalla legge per ciascun tipo di istituto, nel rispetto della normativa di settore e delle linee operative individuate dalla disciplina della Provincia e dagli strumenti di pianificazione regionali e provinciali.

120

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

N. 8.3

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire

PROGETTO

Finalità da conseguire

Elaborazione dei “Piani annuali di gestione degli istituti pubblici e privati”, nonché del prelievo venatorio degli ungulati. Programmazione e controllo degli interventi di contenimento della fauna in esubero (L.R. 3/94 art. 37) sulla base dei protocolli definiti con l’ISPRA. Progettualità finalizzate all’incremento della qualità ambientale e faunistica in sinergia con il piano di sviluppo rurale e con le risorse a ciò destinate dalla Regione Toscana. Sperimentazione di nuovi modelli organizzativi e di nuove procedure tecnico-scientifiche in materia di monitoraggio delle specie selvatiche, di recupero della fauna in difficoltà, di prevenzione dei danni alle colture e degli incidenti stradali causati da fauna selvatica. Assicurare alla “missione aziendale” dell’ente Provincia in materia di tutela e incremento del patrimonio faunistico e della biodiversità, un percorso di attuazione supportato da scelte programmatiche attente, innovative e scientificamente testate sulla base degli sviluppi stagionali e dei parametri risultanti dai cicli biologici di ogni singola specie selvatica.

N. 8.4

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Programmazione e sperimentazione

Pianificazione pluriennale

Completamento della procedura di approvazione dell’atto di pianificazione denominato “Piano Faunistico Venatorio Provinciale” in attuazione del PRAF (Piano Regionale Agricolo Forestale), che è già stato adottato dalla Giunta (Delibera 318/2012. Si tratta dello strumento cardine della pianificazione pluriennale affidata alla Provincia in materia di “risorse faunistiche” ai sensi della L.R. 3/1994 – art. 8. La sua approvazione discende da una fase di concertazione approfondita, sia con gli enti indicati dalla norma (comuni, comunità montane e ATC) , sia con i soggetti rappresentati nel tavolo di concertazione istituito con atto GP 198/2010. Il Piano è inoltre sottoposto alla procedura di VAS. Il “Piano Faunistico Venatorio Provinciale” definirà inoltre le linee e gli orientamenti per l’aggiornamento di regolamenti e disciplinari provinciali in materia di risorse faunistiche, reso necessario dall’entrata in vigore del nuovo Testo Unico del Regolamento Regionale 33/R del 26.7.2011. L’obiettivo della concertazione conferisce sostanza strategica all’atto di pianificazione, in quanto momento di sintesi e di sviluppo armonico dei contributi provenienti da associazioni ed ambienti culturali differenti tra loro e con finalità e sensibilità peculiari, quali le associazioni professionali degli imprenditori agricoli, le associazioni venatorie, ed il movimento ambientalista. Le esperienze consolidate di gestione faunistica e la conoscenza approfondita del territorio provinciale che le risorse umane assegnate al settore sono in grado di mettere in campo nel progetto costituiscono un potenziale straordinario per la applicabilità del piano, e per il raggiungimento degli obiettivi strategici che saranno individuati.

121

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

N. 8.5

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire

PROGETTO

Finalità da conseguire

Nota incarichi esterni

Sviluppo di relazioni e progettualità in collaborazione con i 3 ATC della Provincia, in particolare per quanto attiene agli strumenti di programmazione, alla gestione di ZRC e ZRV, agli interventi di miglioramento ambientale, ed alla tutela delle produzioni agricole, per un ottimale utilizzo delle risorse finanziarie provenienti dalla Regione, per le quali di preannuncia purtroppo una sostanziale riduzione. Garantire e consolidare il principio della concertazione tra l’Ente e i soggetti a vario titolo coinvolti nella gestione faunistica, sia quelli istituzionali che quelli che sono portatori di interessi diffusi. Valorizzare in questa ottica l’opportunità offerta dalla recente nomina dei nuovi Comitati di Gestione da parte del Consiglio Provinciale (Delibera 30/2012). Nei Comitati degli ATC infatti, come previsto dalla legge, sono rappresentati tutte le componenti (ass.ni agricole, venatorie ed ambientaliste).

N. 8.6

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Sinergie con gli ATC

Risorse ittiche, pesca dilettantistica e professionale

Calendario della pesca dilettantistica, gestioni dei diritti di pesca e della pesca professionale sui laghi, gestione degli istituti e dei divieti di pesca, campi gara e ripopolamenti. Interventi di valorizzazione del patrimonio ittico con ottimale utilizzo delle linee regionali di finanziamento in collaborazione con le associazioni individuate dalla legge. Elaborazione e aggiornamento del Regolamento provinciale per la pesca nei laghi di Chiusi e Montepulciano. Regolamentazione e gestione amministrativa di tutte le forme di pesca dilettantistica previste dalla normativa ai fini della tutela e del’incremento delle risorse ittiche presenti sui corpi idrici della provincia. Verifiche dei livelli di compatibilità tra l’esercizio della pesca, dilettantistica e professionale, e la tutela delle risorse ambientali all’interno delle aree protette (Riserve naturali, ZPS, SIC, SIR, Oasi e Zone di protezione) Questo progetto, data la mancanza in pianta organica di una professionalità tecnica di tipo specialistico (ittiologo), rende indispensabile il ricorso a soggetti esterni. Si intende procedere mediante contratto di servizio con la società partecipata APEA srl con affidamento di attività e funzioni in materia di risorse ittiche, che la società gestirà con proprio personale professionalmente idoneo.

122

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

N. 8.7

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire

PROGETTO

Finalità da conseguire Nota incarichi esterni

Elaborazione ed aggiornamento del regolamento provinciale di gestione della Riserve Naturali, istruttoria e rilascio delle varie autorizzazioni previste dalla normativa, gestione dei centri visita e della senti eristica anche tramite soggetti esterni convenzionati. Funzioni relative alla prevenzione e indennizzo di danni causati dalla fauna selvatica alle colture agricole, nonché di indennizzi per mancato reddito. Regolamentazione e gestione degli interventi nelle aree protette che la legge affida alla competenza dell’Ente ai fini della tutela e del’incremento del patrimonio naturale della provincia, garantendone al contempo la corretta fruizione da parte dei cittadini.

N. 8.8

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Disciplina e gestione delle aree protette

Studio, monitoraggio e pianificazione

Elaborazione ed aggiornamento dei piani di gestione e dei piani di sviluppo economico e sociale delle aree protette. Le funzioni istituzionali di pianificazione discendono da una attenta attività di studio e monitoraggio, che potrà essere finanziata anche con fondi assegnati dalla UE sia nelle misure del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, sia nell’ambito del Progetto LIFE+ STRADE, in cui è coinvolta anche la Provincia di Siena. Recepimento delle norme nazionali ed europee in merito alla tutela del patrimonio naturale (fauna, flora, ecosistemi) attraverso la realizzazione di indagini e ricerche scientifiche finalizzate alla definizione di linee guida e strumenti di pianificazione delle aree protette (Riserve naturali, ZPS, SIC, SIR) Questo progetto, data la mancanza in pianta organica di un numero adeguato di professionalità tecniche di tipo specialistico (biologi naturalisti), rende indispensabile il ricorso a soggetti esterni. Si intende procedere mediante contratto di servizio con la società partecipata APEA srl con affidamento di attività e funzioni in materia di aree protette, che la società gestirà con proprio personale professionalmente idoneo.

123

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

N. 8.9

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Finalità da conseguire

Promozione e valorizzazione del sistema delle aree protette

Attività di promozione e divulgazione da realizzarsi, anche con affidamento a soggetti esterni specializzati, tramite pubblicazioni specifiche, partecipazioni a mostre e convegni, educazione ambientale nelle scuole. Elaborazione di progettualità articolate e finalizzate all’utilizzo dei finanziamenti da parte di Regione Toscana e Unione Europea. Realizzazione del Piano Industriale elaborato che ha individuato gli interventi strategici necessari alla promozione e valorizzazione del sistema, tra cui la ricerca delle risorse finanziarie necessarie e dei partners pubblici e/o privati da coinvolgere nel progetto. Diffondere, specialmente nelle generazioni più giovani, sensibilità e passione per il patrimonio naturale, stimolare il dibattito e il confronto sulla conservazione della biodiversità, promuovere una crescita qualitativa nella tutela e gestione delle aree protette assieme ai soggetti che a livello nazionale sono preposti alle medesime finalità, intese come valorizzazione e sviluppo di un “sistema” complesso e articolato, cioè “vivente” e come tale in continua evoluzione. Garantire nel contempo la fruizione del sistema da parte dei cittadini, anche implementando le opportunità nel campo del turismo e delle attività economiche presenti sui territori interessati.

124

Programma

N. 8

Settore

RISORSE FAUNISTICHE E AREE PROTETTE

Responsabile

SIGNORINI SERENA

Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma 2013

2014

2015

Legge di finanziamento

a) Entrate Specifiche Da Stato

-

Da Regione

1.052.451,02

Da Unione Europea

200.000,00

1.052.451,02

1.052.451,02

-

-

Da Cassa Depositi e Prestiti

-

-

-

Da Altri Soggetti

-

-

-

Altri forme di indebitamento

-

-

Altre Entrate

-

-

Totale (a)

-

1.252.451,02

1.052.451,02

1.052.451,02

25.000,00

25.000,00

25.000,00

b) Proventi da servizi/Proventi Proventi dei Servizi pubblici Proventi dei beni dell'ente

-

Proventi diversi

-

-

98.500,00

98.500,00

98.500,00

123.500,00

123.500,00

123.500,00

212.702,35

212.702,35

212.702,35

Totale (c)

212.702,35

212.702,35

212.702,35

Totale generale (a+b+c)

1.588.653,37

1.388.653,37

1.388.653,37

Totale (b) c) Quote di risorse generali

125

Programma

N. 8

Settore

RISORSE FAUNISTICHE E AREE PROTETTE

Responsabile

SIGNORINI SERENA

Spesa prevista per la realizzazione del programma

Anno 2013 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

% su totale

1.572.771,97

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo Entità (b)

99,00

% su totale -

-

Entità (c)

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale

15.881,40

1,00

1.588.653,37

36,39

Anno 2014 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

Spesa per investimenti

% su totale

Entità (b)

98,86

1.372.771,97

Totale (a+b+c)

Di Sviluppo % su totale -

-

Entità (c)

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale

15.881,40

1,14

1.388.653,37

31,81

Anno 2015 Spesa corrente Consolidata Entità (a) 1.372.771,97

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo

% su totale 98,86

Entità (b)

% su totale -

-

Entità (c) 15.881,40

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale 1,14

1.388.653,37

31,81

126

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SETTORE SETTORE RISORSE UMANE E FINANZIARIE RESPONSABILE BAZZANI ROBERTO Il settore risorse umane e finanziarie è articolato in due unità organizzative: - Risorse umane: si occupa della programmazione del fabbisogno in termini di risorse umane dell’ente, del reclutamento, della formazione continua, e dello sviluppo professionale. Accanto alla funzione di programmazione questa unità gestisce, inoltre, tutti gli aspetti economici e previdenziali derivanti dal rapporto di lavoro. Altre importanti funzioni gestite attengono alla contrattazione decentrata, alla valutazione e all’incentivazione salariale e alle relazioni sindacali, al presidio in materia di salute sui luoghi di lavori, alla gestione degli istituti normativi e contrattuali del rapporto di lavoro. ORGANIZZAZIONE - Risorse finanziarie: si occupa della programmazione economico-finanziaria (predisposizione dei documenti di programmazione annuale), della gestione del bilancio (controllo di regolarità contabile di delibere e determinazioni di impegno di spesa, liquidazioni, emissione di mandati di pagamento e reversali di incasso), della rendicontazione e del controllo (rendiconto della gestione, comunicazioni alla Corte dei Conti, rapporti con l’organo di revisione). Tale unità provvede, inoltre, a tutti gli adempimenti fiscali previsti dalla legge, al supporto per il controlli previsti sulle società partecipate, al monitoraggio dei contributi erogati tanto dalla Regione Toscana che dalla Fondazione MPS, e alla gestione e controllo dell’indebitamento. PROGRAMMA N. 9 Risorse umane e finanziarie: verso una gestione di sviluppo integrata

RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE

Capitolo 12 Per una Provincia Utile 12.2 Il personale della Provincia, patrimonio da valorizzare – Obiettivi La necessità di rispondere in tempo reale, con competenza e cortesia, alle esigenze dei cittadini e dei soggetti pubblici e privati, ci impone di avere all’interno della Provincia personale qualificato, motivato e supportato da un’organizzazione che permetta di lavorare in modo fluido e trasparente, sviluppando la propria professionalità e creatività. Per questo il nostro impegno, per i prossimi anni, sarà quello di investire, ancora di più, in una politica di formazione continua del personale che parta dalla valorizzazione e dal riconoscimento delle competenze e delle performance, ed arrivi alla pianificazione di percorsi formativi mirati e sviluppati nel tempo. 12.3 Rigore e selettività nell’uso delle risorse - Obiettivi La Provincia, nei prossimi anni, lavorerà per mantenere l’invarianza fiscale nonostante le riduzioni che 127

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

potrebbero verificarsi nelle entrate (IPT, RCA, AEE), legate all’andamento generale dell’economia. L’amministrazione provinciale, inoltre, si impegnerà a promuovere un monitoraggio, insieme ai soggetti competenti in materia, dell’andamento tariffario dei servizi pubblici locali. La Provincia dovrà accompagnare al contenimento e alla riduzione della spesa corrente, l’impegno per ricercare finanziamenti europei, statali e regionali per la realizzazione di progetti ed interventi in un quadro di sinergia tra tutti i livelli istituzionali. L’esigenza è quella di costruire relazioni costanti e collaborative tra i Comuni, non solo per confrontare le scelte strategiche e programmatiche, ma anche per armonizzarle. Sarà inoltre necessario dare seguito alla politica di razionalizzazione della spesa, portata avanti in questi anni.

SVILUPPO DEL PROGRAMMA

In un quadro di crisi economico/finanziaria generalizzata, la principale preoccupazione è quella di assicurare alla provincia un livello minimo di sopravvivenza, in attesa degli sviluppi sul futuro quadro istituzionale del Paese. Si badi bene anche che tale obiettivo non è affatto scontato, poiché se i tagli ai trasferimenti statali per il 2013 fossero stati effettuati con gli stessi criteri di quelli della spending review del 2012, l’Ente avrebbe dovuto probabilmente affrontare un percorso di dissesto. Pertanto occorre prestare la massima attenzione alla razionalizzazione delle spese ed al reperimento, se possibile, di nuove entrate. - Sia nel campo delle risorse umane che di quelle finanziarie la parola d’ordine è: razionalizzare. Per quanto riguarda il personale, stante il divieto di assunzione per le Province, occorre prestare attenzione ai servizi strategici in carenza di personale, su cui dirottare risorse umane da altri servizi ove la carenza di risorse ha ridimensionato gli adempimenti di ufficio. Per quanto riguarda la spesa di personale, il fondo salario accessorio è stato ridimensionato alla sola parte fissa, trovando in tal senso un accordo con i sindacati che dimostra il coinvolgimento di tutto il personale per il superamento di tale grave stato di crisi. Per quanto riguarda, invece, le risorse finanziarie, definitivamente tramontato il mai nato federalismo fiscale, occorre prestare la massima attenzione ai precari equilibri finanziari visto che, nonostante l’innalzamento ai massimi livelli delle aliquote IPT e RCA, le entrate di queste due imposte sono quanto mai precarie a causa del notevole arretramento del mercato automobilistico.

128

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI

PROGETTO

N. 9.1

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire

PROGETTO

Finalità da conseguire

Il rispetto della normativa sui vincoli di finanza pubblica è fondamentale per assicurare all’Ente la piena operatività soprattutto in considerazione dell’inasprimento delle sanzioni previste in caso di mancato raggiungimento di alcuni degli obiettivi previsti. Da questa premessa emerge il programma volto a monitorare continuamente le grandezze che concorrono, a vario titolo, al rispetto di tali vincoli. La finalità principale perseguita con questo progetto è quella rendere operativi gli strumenti di monitoraggio delle grandezze “coinvolte” nella definizione dei parametri che consentono il rispetto dei vincoli di finanza pubblica e permettere, qualora si rendessero necessarie, tempestive misure correttive.

N. 9.2

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Presidio dei vincoli di finanza pubblica

Armonizzazione dei sistemi contabili

Nel 2014 i sistemi di bilancio per gli enti locali avranno un’impostazione diversa da quella attuale a causa dell’entrata a regime del decreto sull’armonizzazione dei sistemi contabili, che negli ultimi anni ha visto coinvolti gli Enti sperimentatori. Si passerà, pertanto, ad un sistema di competenza finanziaria c.d. rafforzata, che comporterà un cambiamento sia degli schemi di bilancio e rendiconto, sia di alcuni concetti basilari di contabilità finanziaria. Occorrerà predisporre, nel corso del 2013, tutto quanto permetterà di arrivare, a partire dall’1.1.2014, alla nuova contabilità. La finalità perseguita è quella di pervenire alla gestione del bilancio, a partire dall’1.1.2014, con le nuove regole. Pertanto, oltre alla formazione del personale (a partire dapprima da quello della ragioneria, poi tutti gli altri), occorrerà un raccordo con la software house per l’analisi e la messa a punto dei nuovi sistemi contabili.

129

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

N. 9.3

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Finalità da conseguire

Razionalizzazione delle funzioni di gestione delle Risorse Umane

L’accentramento, presso un unico Servizio, di tutte le funzioni relative alla gestione delle risorse umane (tanto sotto il profilo giuridico-contrattuale che quello economico-previdenziale, è stata una scelta di rilevanza strategica con la quale si è voluto perseguire l’obiettivo ultimo di gestire il complesso fattore “risorse umane” in modo unitario e completo. L’operazione di integrazione, avviata nel 2010, proseguirà nel triennio a venire con l’obiettivo di razionalizzare, semplificare ed ottimizzare una serie di procedure relative alla gestione delle risorse umane (rilevazione delle presenze, gestione dei buoni pasto, cedolino elettronico, fascicolo personale su portale ecc.). Nel corso del 2012 si è proceduto alla riorganizzazione del fascicolo informatizzato del personale, in modo da rendere più efficiente la raccolta e la gestione delle informazioni di ogni singolo dipendente. L'intero servizio Risorse Umane ha, ora, a disposizione uno strumento in grado di recepire e gestire i dati i maniera unitaria e correlata per gli adempimenti normativoprevidenziali-contabili. Nel corso del 2013 sarà necessaria l'archiviazione digitale dei documenti disponibili in forma cartacea, come già evidenziato nelle "linee guida del fascicolo informatico". Inoltre, andrà a regime la gestione informatica delle presenze/assenze attraverso il sistema "Kronos" di recente acquisizione: ciò permetterà, tra l'altro, di veicolare esclusivamente via web la procedura di richiesta e autorizzazione degli istituti contrattuali derogatori della ordinaria prestazione del servizio. Allo stesso modo, "Kronos" consentirà l'acquisizione diretta di tutti i riflessi economici degli istituti contrattuali fruiti, innescando, in automatico, le correlate variazioni (sia retributive che contributive) ed abbattendo così il margine di errore insito nella frammentazione del procedimento. La finalità di questo progetto è quella di rivedere un insieme articolato e complesso delle procedure relative alla gestione delle risorse umane nel loro complesso in un’ottica di semplificazione, integrazione e razionalizzazione che possa garantire maggiori livelli di efficienza ed efficacia.

130

Programma

N. 9

Settore

RISORSE UMANE E FINANZIARIE

Responsabile

BAZZANI ROBERTO

Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma 2013

2014

2015

Legge di finanziamento

a) Entrate Specifiche Da Stato

-

Da Regione

1.697.718,84

1.697.718,84

1.697.718,84

Da Unione Europea

-

-

-

Da Cassa Depositi e Prestiti

-

-

-

Da Altri Soggetti

4.906,35

4.906,35

4.906,35

Altri forme di indebitamento

-

-

-

Altre Entrate

-

-

-

Totale (a)

1.702.625,19

1.702.625,19

1.702.625,19

b) Proventi da servizi/Proventi Proventi dei Servizi pubblici

-

-

-

Proventi dei beni dell'ente

-

-

-

Proventi diversi

326.500,00

326.500,00

326.500,00

326.500,00

326.500,00

326.500,00

19.097.081,02

18.954.489,73

18.860.417,11

Totale (c)

19.097.081,02

18.954.489,73

18.860.417,11

Totale generale (a+b+c)

21.126.206,21

20.983.614,92

20.889.542,30

Totale (b) c) Quote di risorse generali

131

Programma

N. 9

Settore

RISORSE UMANE E FINANZIARIE

Responsabile

BAZZANI ROBERTO

Spesa prevista per la realizzazione del programma

Anno 2013 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

% su totale

18.178.776,82

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo Entità (b)

100,00

% su totale -

Entità (c)

-

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

18.178.776,82

33,34

Anno 2014 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

Spesa per investimenti

% su totale

Entità (b)

100,00

18.176.976,82

Totale (a+b+c)

Di Sviluppo % su totale -

Entità (c)

-

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

18.176.976,82

33,33

Anno 2015 Spesa corrente Consolidata Entità (a) 18.176.976,82

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo

% su totale 100,00

Entità (b)

% su totale -

-

Entità (c)

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

18.176.976,82

33,33

132

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SETTORE SVILUPPO RURALE RESPONSABILE PAOLO BUCELLI Attuazione delle politiche di sviluppo rurale, utilizzando al meglio le risorse che l’U.E. e la R.T. mettono a disposizione del settore agricolo forestale, nonché attivazione di interventi mirati a conservare e migliorare il territorio provinciale dal punto di vista ambientale. ORGANIZZAZIONE Il settore è organizzato in 3 P. O. : Servizi alle imprese agricole per la gestione degli aiuti comunitari, regionali e vitivinicolo; Servizio Forestazione per la gestione degli interventi in ambito forestale, prevenzione incendi e vincolo idrogeologico; Supporto amministrativo/contabile e valorizzazione delle produzioni tipiche locali, oltre ad un’ U.O. Produzioni zootecniche ed ISTAT.

PROGRAMMA N. 10

Programmazione e gestione del settore sviluppo rurale, in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, per l’erogazione di sostegni economici alle imprese, il rilascio di autorizzazioni e certificazioni, l’organizzazione di cantieri per la conservazione dell’ambiente e la valorizzazione delle produzioni tipiche locali.

RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE Programma 2 e 3

SVILUPPO DEL PROGRAMMA

Le finalità generali del programma rispondono all’esigenza di creare un presidio in ambito economico produttivo, allo scopo di sviluppare strategie d’ intervento globali, integrate e sinergiche tra i settori dello Sviluppo Rurale del Turismo del Commercio e dell’Ambiente. L’obiettivo è di attuare un processo di gestione e attrazione delle risorse finanziarie, per sostenere l’identità territoriale di un’agricoltura di qualità basata su produzioni agroalimentari certificate, integrata dalla fornitura di servizi territoriali diversificati.

133

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI

PROGETTO

N. 11.1

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Finalità da conseguire

PROGETTO

Rappresenta una delle attività principali del settore per dare attuazione alle politiche di sviluppo rurale. Saranno confermate le azioni intraprese con la programmazione del PSR 2207/2013 attraverso l’attivazione delle misure nei seguenti ambiti: “Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale”, “Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale” “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale” e sostegno alla progettazione integrata di filiera (PIF) . Prosecuzione dell’attività di coordinamento tra gli enti per la gestione della graduatoria unica e per l’attuazione condivisa delle diverse misure attivate nel territorio provinciale con la programmazione finanziarie locale. Mettere a disposizione delle aziende agricole risorse per sostenere, oltre agli investimenti strutturali, anche la gestione dell’attività economica ordinaria, orientandola sempre di più verso il miglioramento della qualità ed il sostegno alle produzioni in crisi per un’organizzazione più competitiva del settore Gestione del Piano Regionale Agricolo e Forestale, delle variazioni allo schedario Viticolo e del Piano Operativo Regionale per l’allineamento delle superfici vitate. Riguarda tutti gli interventi per il rilascio di autorizzazioni e certificazioni relative agli interventi in ambito forestale, alle diverse tipologie di variazioni al potenziale viticolo,agli adempimenti previsti dal Piano per l’allineamento tra le superfici vitate registrate nello schedario regionale e i poligoni grafici nel GIS, alle verifiche sugli interventi edilizi in zona agricola, l’agriturismo ed il riconoscimento della capacità professionale, nonché alla gestione delle risorse regionali a sostegno della zootecnia ed agli interventi di assistenza tecnica nell’ambito dell’attività dei servizi di sviluppo agricolo e rurale Offrire alle aziende agricole del territorio tutte le opportunità definite dalla normativa agricola per sostenere la loro attività quotidiana e le opportunità di sviluppo.

N. 11.2

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire

Gestione del programma di Sviluppo Rurale

134

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

N. 11.3

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire PROGETTO

Organizzazione di manifestazioni, convegni e giornate divulgative nell’ambito del settore agroalimentare finalizzate alla valorizzazione delle produzioni tipiche locali anche in collaborazione con la Regione Toscana ed altri soggetti locali e interprovinciali. Gestione dei Gruppi di Assaggio, per la valutazione organolettica delle produzioni tipiche.

N. 11.5

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire

Valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali anche con collaborazioni interprovinciali

Contribuire ad affermare il marchio della Toscana nella valorizzazione delle produzioni agroalimentari per offrire opportunità di sviluppo economico alle imprese agricole del territorio.

Finalità da conseguire

PROGETTO

Sulla base del protocollo d’intesa firmato dalle istituzioni regionali a fine 2011 proseguirà il percorso di collaborazione con la R.T. per definire un sistema di organizzazione della governance istituzionale a livello regionale teso a semplificare le procedure di gestione dello sviluppo rurale tramite la standardizzazione delle procedure, l’informazione agli utenti, l’attivazione del Registro Unico dei Controlli (RUC), la gestione associata di funzioni tra gli enti territoriali e l’utilizzazione decentrata del sistema informativo di ARTEA. Razionalizzare la gestione degli interventi per lo sviluppo rurale e ridurre il numero di soggetti che a più riprese eseguono controlli a vario titolo presso le aziende agricole. Diffusione dei sistemi telematici tra imprese e P.A.

N. 11.4

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Collaborazione regionale per la semplificazione della governance dello sviluppo rurale

Politiche di filiera corta per la costruzione di un sistema agroalimentare locale

Prosecuzione delle azioni sul tema dell’alimentazione consapevole affinché nei consumatori si radichino nuovi stili di vita coerenti con l’utilizzazione di alimenti di qualità prodotti localmente a difesa della salute e dell’ambiente.Prosecuzione dell’esperienza innovativa della “ Bottega di Stigliano” con azioni mirate al raggiungimento di un unico soggetto gestore. Supporto ai Comuni della Provincia per l’introduzione nelle mense pubbliche di prodotti alimentari di origine locale.Implementazione delle azioni di valorizzazione attraverso l’adesione al Progetto Terre di Siena Green “Filiera corta” Definizione di un sistema di governance territoriale per l’organizzazione di una rete locale di rapporti strutturati tra produttori agricoli e consumatori consapevoli

135

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

Predisposizione e gestione del piano antincendi boschivi. Gestione dei cantieri forestali in amministrazione diretta e degli interventi appaltati alle cooperative forestali, per la tutela dell’ambiente e la prevenzione dei dissesti idrogeologici.

N. 11.6

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte Finalità da conseguire

Attivazione delle procedure previste dalla normativa forestale volte alla tutela dell’ambiente e delle foreste. Sarà provveduto alla progettazione e realizzazione di opere finalizzate alla prevenzione degli incendi boschivi. Tutela e salvaguardia dell’ambiente con diminuzione delle emissioni gassose in atmosfera tramite la realizzazione di nuovi rimboschimenti (Carbon Free) N. 11.7

PROGETTO

Vivaio e progetti Speciali

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Proseguirà la produzione e l’accrescimento di piantine forestali e da frutto derivanti da varietà antiche in via di estinzione, per talea e da seme.

Finalità da conseguire

Salvaguardia del patrimonio genetico autoctono di piante forestali e da frutto e riproduzione di varietà resistenti alle malattie.

136

Programma

N. 10

Settore

SVILUPPO RURALE

Responsabile

BUCELLI PAOLO

Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma 2013

2014

2015

Legge di finanziamento

a) Entrate Specifiche Da Stato Da Regione Da Organismi inte.li e comunitari

15.941,00

7.699,00

7.699,00

1.184.611,09

814.357,00

814.357,00

47.173,16

23.098,00

23.098,00

Da Cassa Depositi e Prestiti Da Altri Soggetti Altri forme di indebitamento

-

-

-

Altre Entrate

-

-

-

Totale (a)

1.247.725,25

845.154,00

845.154,00

35.000,00

35.000,00

35.000,00

b) Proventi da servizi/Proventi Proventi dei Servizi pubblici Proventi dei beni dell'ente

-

Proventi diversi

-

-

97.962,55

91.500,00

91.500,00

132.962,55

126.500,00

126.500,00

22.582,32

34.149,48

34.149,48

Totale (c)

22.582,32

34.149,48

34.149,48

Totale generale (a+b+c)

1.403.270,12

1.005.803,48

1.005.803,48

Totale (b) c) Quote di risorse generali

137

Programma

N. 10

Settore

SVILUPPO RURALE

Responsabile

BUCELLI PAOLO

Spesa prevista per la realizzazione del programma

Anno 2013 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

% su totale

1.033.016,03

Spesa per investimenti

Di Sviluppo Entità (b)

73,61

% su totale -

Entità (c) -

Totale (a+b+c)

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale

370.254,09

26,39

1.403.270,12

41,09

Anno 2014 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

% su totale

1.005.803,48

Spesa per investimenti

Di Sviluppo Entità (b)

100,00

% su totale -

Entità (c) -

Totale (a+b+c)

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

1.005.803,48

29,45

Anno 2015 Spesa corrente Consolidata Entità (a) 1.005.803,48

Spesa per investimenti

Di Sviluppo

% su totale 100,00

Entità (b)

% su totale -

Entità (c) -

Totale (a+b+c)

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

1.005.803,48

29,45 138

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SETTORE SETTORE TRASPORTI RESPONSABILE ALESSANDRO FERRARI

ORGANIZZAZIONE

Il settore trasporti svolge attività relative al trasporto pubblico locale su gomma e al trasporto privato. E’ per questo suddiviso in due distinti servizi: Trasporto Pubblico Locale e Trasporto Privato.

PROGRAMMA N. 11 Mobilità sostenibile: prospettive di sviluppo per la Provincia di Siena

RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE

SVILUPPO DEL PROGRAMMA

- Prosecuzione di una forma di affidamento dei servizi di TPL del bacino senese anche per l’anno 2013. - Prosecuzione del progetto AVM (Automatic Vehicle Monitoring). - Continuazione della fornitura di servizi relativi alle attività delegate sul Trasporto Privato.

Gli ultimi due anni hanno costituito uno dei più travagliati periodi nella storia del Trasporto Pubblico Locale recente. La crisi economica generale e le ripercussioni sulla finanza pubblica hanno prodotto una prima serie di effetti dirompenti sull’assetto consolidatosi negli ultimi decenni. In particolare i tagli operati dal governo e i successivi provvedimenti regionali, con in testa la legge finanziaria regionale (L.R. n. 65/2010), che contiene una sostanziale riforma del TPL, hanno completamento ridisegnato gli scenari strategici e operativi del settore. Tutto ciò ha portato allo stravolgimento dei programmi già previsti dal 2011 (effettuazione gara provinciale) e a una gestione d’emergenza (attraverso atti d’obbligo), che si dovrà eccezionalmente prolungare anche nell’anno 2013, in attesa della maturazione delle (difficili) condizioni per effettuare una gara, ora su lotto unico regionale, con affidamento dal 1.1.2014. Questi fortissimi elementi di novità, forse non ancora ben metabolizzati dal sistema enti locali-regione - aziende-sindacati, hanno innanzitutto prodotto fino ad oggi (ma con inevitabili proiezioni anche future), un elevato grado di incertezza a tutti i livelli. Disegnare dunque una previsione sull’anno a venire, obbliga oggi a confrontarsi con temi e problemi ancora lungi dall’essere definiti, con la conseguenza di un aumento del rischio di effettuare una programmazione sottoposta poi a inevitabili variazioni per rincorrere i probabili ulteriori cambiamenti, normativi e di scenario tecnico e politico.

139

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI

PROGETTO

N. 12.1

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Trasporto pubblico locale

Per l’anno 2013, a causa del protrarsi della discussione e della definizione a livello istituzionale delle strategie e dei criteri da utilizzare per la preparazione della gara unica regionale, si prevede un’ulteriore periodo di transizione, dopo quello già vissuto nei due anni passati. In particolare dovrà essere prolungato il periodo “ponte” verso la gara, che prevede un affidamento diretto all’azienda tramite atti d’obbligo, onde evitare l’interruzione del pubblico servizio di trasporto. A questo fine la Regione Toscana, con Legge Regionale n. 64/2012, ha prolungato oltre i due anni previsti dalle norme nazionali ed europee la possibilità per le Province di affidare i servizi tramite atti d’obbligo. Per il 2013 le risorse proprie per il TPL nelle Province sono state azzerate dalle manovre governative ed è intenzione dell’Ente anticipare al 2013 la nuova tariffazione che verrà introdotta nel 2014 con la gara regionale. Questo potrà consentire all’Azienda di compensare con maggiori ricavi il venir meno delle risorse proprie provinciali. E’ necessario prevedere, data la necessità, come detto sopra, di prolungare gli affidamenti con atti d’obbligo anche per l’intero 2013, di dover fronteggiare possibili contenziosi con l’Azienda esecutrice dei servizi. I possibili contenziosi potrebbero essere alimentati ulteriormente dal difficile quadro della finanza pubblica, dal prolungarsi degli affidamenti temporanei e dal complicarsi del quadro normativo. Pur in presenza di questo difficile e incerto scenario (d’altronde comune agli altri enti di pari livello in Toscana), le azioni da compiere saranno essenzialmente: conclusione dell’accordo di programma con i Comuni per la definizione delle risorse aggiuntive 2013, ulteriore eventuale razionalizzazione della rete senese per giungere all’equilibrio tra servizi e spesa programmata, affidamenti mensili o plurimensili tramite specifici atti d’obbligo, resistenza ai contenziosi eventualmente intrapresi dall’Azienda. Oltre alla programmazione e gestione dei servizi 2013, l’anno a venire dovrà vedere un forte impegno della struttura per la preparazione degli strumenti necessari ad affrontare la gara unica regionale 2014, a partire dalla partecipazione all’Ufficio Unico Regionale. In questo lungo e difficile periodo di transizione verso il nuovo regime imposto dalla L.R. n. 65/2010 e dalla gara su lotto unico regionale, acquista particolare importanza la consulenza professionale per l’anno 2013, a tutto vantaggio della ingente mole di lavoro da portare avanti, a fronte della esigua consistenza dell’ufficio provinciale. Razionalizzazioni di servizi e di risorse potranno inoltre portare il loro effetto riduttivo anche su altre attività svolte dall’Ente, in particolare per il sostegno e la fidelizzazione della clientela del TPL. Su questo fronte è stata eliminata nel corso del 2012 la percentuale di contribuzione provinciale per il sostegno agli abbonamenti. In questo ambito rientrano anche le politiche di sostegno (contenute nel vecchio contratto di servizio) per anziani, integrazione urbano/extraurbano, 140

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

che sono comunque confermate nel 2013. Anche per il 2013 sono previste tutte le attività di controllo e di sanzionamento effettuate dall’ufficio nei confronti dell’Azienda, al fine di garantire la migliore qualità del servizio per l’utenza, pur in tempi di ristrettezze e tagli. Le attività avranno corso attraverso ispezioni (anche in collaborazione con l’Azienda e le strutture di Polizia dell’Ente), sopralluoghi e conseguenti istruttorie ed emanazioni di atti. Simile andamento avranno anche le attività, parallele, di istituzione di nuovi servizi e/o fermate sulla rete del bacino senese, tramite apposite attività di ispezione, istruttoria e rilascio o diniego di nulla osta e autorizzazioni. Per il 2013 e gli anni a venire l’acquisto di un software dedicato consentirà l’implementazione e l’efficientamento delle attività relative all’istituzione e modifica di fermate e relative paline. Finalità da conseguire

PROGETTO

N. 12.2

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Progetto AVM – Automatic Vehicle Monitoring

Nel 2013 proseguirà l’installazione, già avviata nello scorso anno, dei sistemi tecnologici/informatici a bordo dell’intera flotta autobus, funzionali al sistema AVM. Continuerà l’azione di rendicontazione, alla Regione Toscana, delle attività economiche/finanziarie e sullo stato di avanzamento svolte dall’Azienda nell’ambito dell’attuazione del progetto AVM che consentirà con apposite azioni di integrazione e omogeneizzazione informatica, anche il più proficuo utilizzo dei programmi digitali per la gestione generale del TPL da parte dell’Ente programmatore. La Provincia dovrà pertanto svolgere a fondo il proprio ruolo di coordinamento e monitoraggio del progetto, quale ente capofila nel raggruppamento delle province della Toscana centro-meridionale.

Finalità da conseguire

141

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

PROGETTO

N. 12.3

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Trasporto privato

Le attività previste per il rilevante settore del cosiddetto “Trasporto Privato”, prevedono per l’anno a venire, oltre alla prosecuzione delle attività di competenza, anche alcune nuove azioni derivanti da mutamenti e adattamenti normativi . Pertanto per il 2013 si prevede di continuare la fornitura dei servizi relativi alle attività delegate ( ex D. Lgs 112/98, ex L. 246/91, D.M. 317/95, D.M. 395/00, D. Lgs. 285/92, D. Lgs. 171/05 e D. Lgs. 422/97) con particolare riferimento ad alcune procedure (gestione SCIA per l’esercizio dell’attività di autoscuola, DIA per scuole nautiche, istanze per l’apertura di Studi di Consulenza Automobilistica e riconoscimento consorzi di Autoscuole per conducenti di veicoli a motore, istante per autorizzazioni di Officine di Revisione, istanze di rilascio licenze per autotrasporto di cose conto proprio, conto terzi, gestione albo Autotrasporto, istanze per Noleggio di Autobus con Conducente nonché le visite ispettive e i controlli obbligatori e programmati di verifica delle attività stesse indicate), il riconoscimento dell’idoneità di insegnanti e istruttori di autoscuole, commissioni d’esame per l’idoneità alla conduzione di Studi di Consulenza Automobilistica e commissioni d’esame per l’idoneità alla titolo professionale per l’autotrasporto di cose e persone in conto terzi), e controllo del periodo di rinnovo dei membri delle predette Commissioni. Con l’introduzione del D.Lgs. n. 59/2011 si dovranno attivare procedure istruttorie e di comunicazione con le autoscuole provinciali in materia di adeguamenti del parco veicolare e delle nuove categorie di patente. Si intendono continuare a gestire le attività di trasporto di viaggiatori effettuato mediante noleggio con conducente (NCC) attraverso l’ esecuzione delle istruttorie per il rilascio delle autorizzazioni e relative attività di sportello. Relativamente all’autotrasporto merci, si continuerà a sviluppare la nuova procedura informatica che consente una migliore e più veloce gestione dell’Albo che, dal 2012, ha subìto un sostanziale rinnovamento a seguito dell’entrata in vigore del Regolamento Europeo “Reg. (CE) 21/10/2009, n. 1071”. Nel 2013 si espleterà la nuova attività riferita all’istituto dell’Ispettorato di Porto, per la gestione delle competenze provinciali derivate dalla Legge Regionale Toscana n. 66/2009 in materia di navigazione interna tramite un protocollo di intesa con la Provincia di Lucca.

Finalità da conseguire

142

Programma

N. 11

Settore

TRASPORTI

Responsabile

FERRARI ALESSANDRO

Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma 2013

2014

2015

Legge di finanziamento

a) Entrate Specifiche Da Stato

-

Da Regione

18.731.402,15

18.731.402,15

18.731.402,15

Da Unione Europea

-

-

-

Da Cassa Depositi e Prestiti

-

-

-

Da Altri Soggetti

4.858.000,00

4.858.000,00

4.858.000,00

Altri forme di indebitamento

-

-

-

Altre Entrate

-

-

-

Totale (a)

23.589.402,15

23.589.402,15

23.589.402,15

45.000,00

45.000,00

45.000,00

45.000,00

45.000,00

45.000,00

80.453,71

74.282,59

72.413,97

Totale (c)

80.453,71

74.282,59

72.413,97

Totale generale (a+b+c)

23.714.855,86

23.708.684,74

23.706.816,12

b) Proventi da servizi/Proventi Proventi dei Servizi pubblici Proventi dei beni dell'ente Proventi diversi Totale (b) c) Quote di risorse generali

143

Programma

N. 11

Settore

TRASPORTI

Responsabile

FERRARI ALESSANDRO

Spesa prevista per la realizzazione del programma

Anno 2013 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

% su totale

23.700.355,86

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo Entità (b)

99,94

% su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale

14.500,00

0,06

23.714.855,86

33,34

Anno 2014 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

Spesa per investimenti

% su totale

Entità (b)

99,94

23.694.184,74

Totale (a+b+c)

Di Sviluppo % su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale

14.500,00

0,06

23.708.684,74

33,33

Anno 2015 Spesa corrente Consolidata Entità (a) 23.692.316,12

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo

% su totale 99,94

Entità (b)

% su totale -

Entità (c) -

14.500,00

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale 0,06

23.706.816,12

33,33 144

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SETTORE SEGRETERIA GENERALE – DIREZIONE GENERALE RESPONSABILE STUFANO TOMMASO Il Settore Segreteria Generale e Direzione Generale si articola in servizi ed unità operative, riconducibili a quattro acroambiti: 1. Servizio Staff Segreteria Generale e Direzione Generale, al quale afferiscono tutte le funzioni ed attività in ordine ORGANIZZAZIONE alla gestione delle deliberazioni degli organi di governo, agli adempimenti connessi al funzionamento degli organi istituzionali, supporto nelle funzioni di controllo di regolarità amministrativa degli atti, attività di elaborazione dati statistici e adempimenti progetti ISTAT. 2. Servizio Programmazione e controllo che svolge le funzioni in ordine alla programmazione, controllo e valutazione. PROGRAMMA N. 13 Sviluppo delle attività a supporto della Segreteria e Direzione Generale Capitolo 10. La rete e le nuove tecnologie, motori per diffondere opportunità 10.2 Scommettere sull’e-gov per accorciare le distanze Capitolo 12. Per una Provincia utile RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE 12.1 L’efficienza e l’efficacia amministrativa 12.2 Il Personale della Provincia, patrimonio da valorizzare 12.3 Rigore e selettività nell’uso delle risorse

145

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

SVILUPPO DEL PROGRAMMA

Il programma, per quanto attiene la Direzione Generale, è incentrato soprattutto su attività collegate strettamente alle funzioni di indirizzo, pianificazione e controllo con particolare attenzione al processo di definizione degli obiettivi strategici e gestionali ed al monitoraggio costante sul loro stato di attuazione. Elemento di rilievo è l’azione di coordinamento ed indirizzo sull’attività delle strutture per l’attuazione delle linee programmatiche degli organi di governo. In quest’ ottica dovrà essere affinato il sistema di pianificazione e controllo direzionale già implementato, svolgendo attività a supporto dell’intera struttura dell’Ente ed in modo da avere strumenti di gestione per l’Amministrazione. Il Servizio Programmazione e controllo, quindi, proseguirà nelle azioni intraprese volte ad assicurare maggiore trasversalità e coordinamento fra i settori e presidio delle funzioni di programmazione e controllo, anche al fine di conseguire un miglioramento del livello di efficienza della macchina amministrativa e dell’organizzazione interna, nonché di semplificazione e miglioramento delle performance, in coerenza con i principi della riforma del lavoro pubblico e con l’esigenza di far fronte alla riduzione continua di risorse. Il Servizio Segreteria Generale sarà impegnata ad assicurare tutti gli adempimenti connessi al funzionamento degli organi istituzionali ed alla gestione degli atti deliberativi in un’ottica di semplificazione e snellimento delle procedure, verificando al contempo la regolarità amministrativa dei principali atti amministrativi. Inoltre sarà data attuazione alle nuove disposizioni normative in ordine alla prevenzione della corruzione (L. 190/2012) e al riordino della disciplina sugli obblighi di pubblicità e trasparenza di cui al D.Lgs. n. 33/2013.

146

Relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015

ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI

PROGETTO

Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte

Finalità da conseguire

Sviluppo delle funzioni di programmazione, pianificazione e controllo in un ottica di miglioramento della performance dell’organizzazione. Il sistema di pianificazione e controllo direzionale già implementato sarà ulteriormente sviluppato ed affinato per i migliorare il necessario collegamento fra gli strumenti di programmazione e gli strumenti di gestione e controllo interno. Proseguirà il percorso volto all’implementazione di un sistema di controllo strategico teso alla verifica del grado di realizzazione dei programmi e delle linee strategiche dell’Amministrazione per giungere ad una rendicontazione, all’interno della relazione di fine mandato richiesta dalle norme in vigore, delle performance conseguite e degli impatti prodotti dalle politiche messe in atto. Sempre con riferimento al sistema di pianificazione e controllo la Direzione lavorerà per armonizzare le forme di controllo interno, recentemente oggetto di revisione da parte del legislatore (DL. 174/2012). Le azioni e gli interventi indicati sono finalizzati a migliorare il livello di efficienza della macchina amministrativa, la qualità dei servizi, la performance dell’intero apparato organizzativo.

N. 13.1

147

Programma

N. 12

Settore

SEGRETERIA GENRALE E DIREZIONE GENERALE

Responsabile

STUFANO TOMMASO

Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma 2013

2014

2015

Legge di finanziamento

a) Entrate Specifiche Da Stato

-

-

-

Da Regione

-

-

-

Da Unione Europea

-

-

-

Da Cassa Depositi e Prestiti

-

-

-

Da Altri Soggetti

-

-

-

Altri forme di indebitamento

-

-

-

Altre Entrate

-

-

-

-

-

-

Totale (a) b) Proventi da servizi/Proventi Proventi dei Servizi pubblici

-

Proventi dei beni dell'ente

-

-

-

Proventi diversi

-

-

-

Totale (b) c) Quote di risorse generali Totale (c) Totale generale (a+b+c)

-

142.692,26

142.692,26

142.692,26

142.692,26

16.500,00 -

126.192,26 -

126.192,26

16.500,00 -

126.192,26 -

126.192,26

16.500,00

16.500,00

16.500,00

148

Programma

N. 12

Settore

SEGRETERIA GENRALE E DIREZIONE GENERALE

Responsabile

STUFANO TOMMASO

Spesa prevista per la realizzazione del programma

Anno 2013 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

% su totale

16.500,00

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo Entità (b)

100,00

% su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

16.500,00

33,33

Anno 2014 Spesa corrente Consolidata Entità (a)

Spesa per investimenti

% su totale

Entità (b)

100,00

16.500,00

Totale (a+b+c)

Di Sviluppo % su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

16.500,00

33,33

Anno 2015 Spesa corrente

Entità (a) 16.500,00

Spesa per investimenti Totale (a+b+c)

Di Sviluppo

Consolidata % su totale 100,00

Entità (b)

% su totale -

Entità (c) -

%su totale Spese finali del titolo I e II

% su totale -

-

16.500,00

33,33 149

SEZIONE IV VALUTAZIONI FINALI SULLA PROGRAMMAZIONE

150

4. Considerazioni finali sulla programmazione Il bilancio per l'esercizio 2013 è stato predisposto sia per lo schema che per i contenuti, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 18/08/00 n. 267. Esso è stato redatto seguendo la legislazione in vigore, ossia tenendo conto delle riduzioni dei trasferimenti contenute nel D.L. 78/2010, nel D.L. 201/2011 e nel D.L. 95/2012 e dei vincoli, in tema di patto di stabilità interno, della legge di stabilità per l’anno 2013 (legge 228/2012). Sono state inoltre prese in considerazioni le disposizioni contenute nel D. Lgs. 68/2011 in tema di federalismo fiscale. Per quanto riguarda le somme contenute nel bilancio si possono fare le seguenti considerazioni: Nel titolo I, le entrate tributarie previste sono pari a € 23.228.053,53 in diminuzione rispetto all’assestato 2012 pari a € 29.445.080,05, per un importo di € 6.217.026,52. La diminuzione è data algebricamente da: - decremento di €. 104.571,21 dell’addizionale energia elettrica; - decremento di € 966.997,42 del gettito relativo all’IPT; - decremento di € 554.751,00 dell’imposta assicurazioni RCA (la delibera G.P. n. 295 del 19.11.2012 ha incrementato l’aliquota dell’imposta sull’RCA portandola al 16,00%); - decremento di € 4.560.804,50 del fondo sperimentale statale di riequilibrio; - aumento di € 97,61 dei contributi per spese di bonifica; - decremento di € 30.000,00 del tributo speciale deposito in discarica, di provenienza regionale. I decrementi dei gettiti sia dell’IPT che dell’ RCA, nonostante l’aumento ai valori massimi delle rispettive aliquote, sono stati previsti tenendo in considerazione il monitoraggio al 31.05.2013, che fa registrare un sensibile calo dell’IPT ed un arretramento, più contenuto, dell’ RCA. Nel titolo II, le entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello stato, della regione e di altri enti ammontano, nella stima previsionale, a € 37.392.555,10 rispetto all’assestato 2012 di € 40.330.856,04 con una diminuzione di € 2.938.300,94. I contributi erariali per l’anno 2013 sono stati stimati in complessivi € 1.363.036,02, composti per € 811.261,41 dal fondo sperimentale di riequilibrio, per € 542.751,61 da contributi per interventi dei Comuni e delle Province (ex fondo sviluppo investimenti), per € 9.023,00 da contributi per accertamenti medico legali. I trasferimenti della Regione, derivanti da indicazioni fornite dalla stessa, hanno generalmente destinazione vincolata e trovano quindi corrispondenza nella spesa. L’ammontare dei contributi regionali è destinato a crescere nel corso dell’anno, allorché la Regione adotterà ulteriori atti per la concessione di contributi. Si noti l’assoluta preponderanza che su tali contributi stanno assumendo quelli destinati al trasporto pubblico locale. I trasferimenti derivanti dagli organismi comunitari ed internazionali ammontano a € 549.019,28, rispetto all’assestato 2012 di € 107.959,51, con un aumento di € 441.059,77 e derivano da progetti europei relativi a funzioni inerenti principalmente l’ambiente e l’istruzione pubblica Fra i trasferimenti da Comuni, appare rilevante l’appostazione di € 4.858.000,00 relativa all’accordo di programma sul TPL. Le entrate del titolo III - Entrate extratributarie – ammontano a € 4.851.623,13. Nelle entrate del titolo III le poste principali sono costituite da fitti attivi di fabbricati per € 969.646,89, da canoni di concessione derivanti dall’applicazione della COSAP € 620.000,00 e da canoni demanio idrico per € 510.000,00. La restante parte è costituita da voci di entrata relative a sanzioni e rimborsi di varia natura. Le entrate del titolo IV - Alienazione e trasferimenti di capitale – ammontano a € 5.196.311,68. L’importo è determinato come segue: - alienazione di beni patrimoniali € 62.350,00; - trasferimenti statali € 150.000,00; - trasferimenti regionali € 4.723.961,68; 151

- trasferimenti Consorzio di Bonifica € 260.000,00; Le vendite degli immobili previste nel Piano triennale delle alienazioni saranno inserite in bilancio solo al momento della stipula del contratto di compravendita. I trasferimenti regionali indicati potranno subire significative variazioni in aumento, nel corso dell’anno, a seguito delle comunicazioni di contributi che potranno venire dalla Regione Toscana. Per quanto concerne la spesa si possono fare le seguenti considerazioni. Nel Titolo I – Spese correnti -, la previsione di spesa per il personale (intervento 1) oltre all’IRAP (parte dell’intervento 7) ammonta a € 16.278.663,34 pari al 26,13% delle spese correnti. Per le altre spese previste nel titolo I, si può dare la ripartizione sia per interventi che per funzioni. Per interventi si ha la sottoelencata ripartizione: Intervento Descrizione Intervento 1 Personale 15.329.161,43 Intervento 2 Acq. beni consumo e/o mat. Prime 1.080.933,06 Intervento 3 Prestazioni di servizi 34.422.153,12 Intervento 4 Utilizzo di beni di terzi 646.806,11 Intervento 5 Trasferimenti 6.552.602,49 Intervento 6 Interessi passivi e oneri finanziari 2.404.854,85 Intervento 7 Imposte e tasse 1.392.171,18 Intervento 8 Fondo svalutazione crediti 260.738,73 Intervento 11 Fondo di riserva 200.000,00 TOTALE 62.289.420,97

Per funzione Funzioni Funz. 1 Funz. 2 Funz. 3 Funz. 4 Funz. 5 Funz. 6 Funz. 7 Funz. 8 Funz. 9

si ha invece la seguente suddivisione: Descrizione Amministraz. gestione e controllo 11.998.166,43 Istruzione pubblica 8.540.200,90 Cultura e Beni Culturali 535.924,68 Turismo Sport e Ricreazione 1.102.768,81 Trasporti 23.941.682,02 Gestione del Territorio 5.852.554,83 Tutela Ambientale 5.243.804,68 Settore Sociale 123.484,54 Sviluppo Economico 4.750.834,08 152

TOTALE 62.289.420,97 Le spese inserite nel Titolo Il -Spese in conto capitale- (che ammontano a complessivi €. 5.431.693,08) possono essere evidenziate rispettivamente per interventi e per funzioni: Intervento Descrizione Intervento 1 Acquisizione beni immobili 5.246.311,68 Intervento 5 Acq. Beni mobili macchine attrezz. 182.881,40 Intervento 7 Trasferimenti di capitale 2.500,00 TOTALE 5.431.693,08 Funzioni Descrizione Funz. 1 Amministraz., Gestione e controllo 72.350,00 Funz. 2 Istruzione pubblica 250.000,00 Funz. 4 Turismo Sport e Ricreazione 10.000,00 Funz. 5 Trasporti 14.500,00 Funz. 6 Gestione del Territorio 4.223.707,59 Funz. 7 Tutela Ambientale 861.135,49 TOTALE 5.431.693,08 In merito alle considerazioni finali sulla programmazione relativa all’esercizio 2013, si rimanda per una trattazione più esaustiva all’introduzione alla Relazione previsionale e programmatica 2013 -2015 inserita nella sezione I.

Siena, 12 giugno 2013 Il Segretario Generale – Direttore Generale Dott. Stufano Tommaso

Il Responsabile del Servizio Finanziario Dott. Roberto Bazzani

Il Presidente Simone Bezzini

153