Gestione del ventilatore domiciliare - Corsi di Studio

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Gestione del ventilatore domiciliare. Scopo. La gestione del ventilatore (in questo caso si tratta del ventilatore, ad uso domiciliare, Monnal T50 (fig.
Gestione del ventilatore domiciliare Scopo La gestione del ventilatore (in questo caso si tratta del ventilatore, ad uso domiciliare, Monnal T50 (fig. 1)) è importante in quanto serve a mantenerlo in perfetta efficienza ed a fare in modo che non sia la causa di un aumento del rischio di contrarre patologie infettive da parte del paziente sottoposto alla ventilazione meccanica.

Fig. 1 Materiale necessario

 Guanti monouso Procedura Sequenza degli atti Lavarsi le mani

Indossare i guanti monouso

Determinare il grado di collaborazione e comprensione del paziente e/o dei caregivers e spiegare loro la procedura

Razionale È un’azione molto importante per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza I guanti servono a tutelare l’operatore dalla possibile contaminazione con materiale biologico e questo riduce anche il rischio di infezioni correlate all’assistenza Sono azioni molto utili e consentono di: • stabilire le potenzialità collaborative del paziente e/o dei caregivers ottenendo, in questo modo, la loro massima collaborazione;

• stabilire come e cosa dire al paziente e/o ai caregivers per poter fare capire loro i motivi, i rischi ed i benefici che inducono ad eseguire la tecnica Controllare se il circuito respiratorio è sporco e/o mal funzionante, eventualmente sostituire il circuito Controllare se nel circuito respiratorio è presente della condensa ed eventualmente rimuoverla Controllare da quanto tempo sono in sede il filtro HME ed il mounth ed, eventualmente, sostituirli Controllare da quanto tempo è in sede il filtro d’aspirazione aria ambiente e, eventualmente, lavarlo Rimuovere i guanti monouso e lavarsi le mani

Riordinare e reintegrare il materiale utilizzato

Registrare nella documentazione l’avvenuta esecuzione della tecnica

Il circuito respiratorio deve essere sostituito solo se sporco o malfunzionante La rimozione della condensa può essere eseguita solo se nel circuito è presente l’apposito raccogli condensa. Se così non fosse, il circuito deve essere considerato sporco e, quindi, sostituito Il filtro HME e, conseguentemente, il mauth possono rimanere in sede massimo 48 ore o fino a quando sono sporchi e/o malfunzionanti Il filtro d’aspirazione dell’aria ambiente deve essere rimosso, lavato (lavarlo con acqua e sapone) risciacquato, asciugato e riposizionato almeno ogni 3 mesi È un’azione molto importante per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza Lasciare in ordine il materiale è un preciso dovere che si ha nei confronti dei colleghi i quali potrebbero avere urgentemente bisogno di quello stesso materiale e che devono poter trovare velocemente e facilmente Documentare le attività che si eseguono è necessario per i seguenti motivi:  favorire la continuità assistenziale;  favorire la personalizzazione dell’assistenza;  documentare in maniera esaustiva le attività erogate;  ridurre i tempi dell’assistenza;  favorire le analisi future per ricerche e studi;  evidenziare l’attività lavorativa dell’infermiere.

Nota bene



I controlli di cui sopra devono essere eseguiti almeno una volta al giorno e/o nel caso vi siano delle alterazioni dei parametri vitali e/o della dinamica respiratoria;



Il circuito respiratorio deve essere sostituito solo se visibilmente sporco (in mancanza di un apposito raccogli condensa, la presenza della stessa, fa si che il circuito debba essere

considerato sporco) e/o mal funzionante;



Il raccogli condensa deve essere svuotato ogniqualvolta si rilevi la presenza di condensa;



Il filtro HME ed il mounth devono essere sostituiti ogni 48 ore o se sporchi e/o mal funzionanti;



Il filtro d’aspirazione dell’aria ambiente deve essere rimosso, lavato e riposizionato almeno ogni 3 mesi

Bibliografia Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna, “Buone pratiche infermieristiche per il controllo delle infezioni nelle unità di terapia intensiva” Dossier 203-2011, Bologna, 2011 Atti del IX congresso A.I.O.S.O., Savona 29-30 aprile 2011 Atti del VIII congresso A.I.O.S.O., Desenzano del Garda (BS) 7-8 maggio 2010 C. Sironi, G. Baccin, “Procedure per l’assistenza infermieristica”, Masson, 2006 Milano C. Spairani, T. Lavalle (a cura di), “Procedure protocolli e linee guida di assistenza infermieristica”, Masson, 2001, Milano C. Zotti, M.L. Moro (a cura di), “Compendio delle principali misure per la prevenzione ed il controllo delle infezioni correlate all’assistenza” Centro Stampa della Regione Emilia Romagna, Bologna, 2010 L.J. Carpenito, “Diagnosi infermieristiche. Applicazione alla pratica clinica”, Sorbona, 1996, Milano Procedura Aziendale (Azienda USL Ravenna) “assistenza alla persona con problemi respiratori” P107 dicembre 2005