Gli Angeli - wikiipedia.it

6 downloads 1382 Views 157KB Size Report
domanda se esistano veramente gli angeli e quale sia la loro natura. Si tratta ...... Tanti tra gli angeli ribelli erano fortemente tentati di tornare sui propri passi ed.
Gli Angeli E. W. White Aiutanti tra il cielo e la terra

Introduzione Questa testo affronta un argomento che oggigiorno suscita un grande interesse a livello mondiale. Mai come ora nelle trasmissioni televisive si parla tanto dell'intervento degli angeli nelle vicende umane. Riviste e settimanali pubblicano in continuazione articoli, nei quali si parla della presenza di extraterrestri. Tra gli scaffali delle librerie si trovano numerosi libri che affrontano tematiche di natura esoterica. L'interesse generale verso questi argomenti é grande. La gente si domanda se esistano veramente gli angeli e quale sia la loro natura. Si tratta forse delle anime dei defunti? Ci sono amici o nemici? Possono essi prendere contatto con noi? La maggior parte delle risposte che ci vengono fornite da parte di cosiddetti esperti non sono affatto soddisfacenti per tutti coloro che cercano con sincerità la verità. Il tema é soggetto a grandi speculazioni. Alcune risposte sono elaborate con lo scopo di creare un effetto sensazionale, altre si basano su di una errata comprensione delle Sacre Scritture. Questo libro, al contrario, si basa su di una ispirazione autentica e spirituale. Le risposte contenute si fondano unicamente sulla Parola di Dio. Questo testo non solo comunica la verità sugli angeli, ma guida il lettore anche verso un'esperienza spirituale profonda. Il primo capitolo affronta il tema dell'esistenza e dell'opera di esseri di un mondo invisibile. Il secondo capitolo descrive alcune tra le innumerevoli possibilità che si offrono ad un angelo di intervenire nella vita degli esseri umani. Il capitolo terzo descrive eventi storici, nei quali gli angeli sono intervenuti in maniera decisiva. Tutto inizia con la ribellione di Lucifero nel cielo, prima della creazione della terra, e finisce con la descrizione del ruolo degli angeli nell'eternità. Questo testo é un prezioso punto di riferimento per la nostra conoscenza e comprensione del tema in questione. Esso apre il sipario che separa il mondo visibile da quello invisibile. Pertanto, rappresenta un testo coinvolgente e avvincente. Il Trust di amministrazione della Ellen G. White Estate, Inc. Silver Spring, Maryland, USA

Capitolo 1 Gli angeli e noi: un breve descrizione Il collegamento tra il mondo invisibile e quello visibile, il servizio degli angeli divini insieme all'azione degli spiriti del Male, tutto ciò viene rivelato chiaramente nella Bibbia, e messo in relazione alla storia dell'umanità... Gli angeli esistevano già prima della creazione dell'uomo; infatti, quando furono poste le basi per la creazione del mondo "..le stelle del mattino cantavano tutte assieme e tutti i figli di Dio alzavano grida di gioia" (Giobbe 38, 7)...Gli angeli hanno una natura superiore a quella dell'uomo. Infatti, il salmista afferma "..tu l'hai fatto solo di poco inferiore agli angeli" (Salmo 8, 5). Il numero e la potenza degli angeli Le Sacre Scritture ci istruiscono riguardo al numero, alla potenza e magnificenza di questi esseri celesti. Inoltre descrivono il loro rapporto con il trono di Dio e con il progetto della salvezza per l'umanità. Il profeta dice "E vidi, udii voci di molti angeli intorno al trono". "Benedite il Signore, voi suoi angeli, potenti e forti, che fate ciò che egli dice, ubbidienti alla voce della sua parola". (Salmo 103, 20; Apocalisse 5, 11) Il profeta Daniele vide miriadi di miriadi di angeli che componevano la schiera dei messaggeri divini. Anche l'apostolo Paolo parla di 'miriadi', un numero indefinito, di angeli (Daniele 7, 10; Ebrei 12,22). Essi volano 'come fulmini', con stupefacente gloria in quanto messaggeri divini (Ezechiele 1, 14). Al cospetto dell’angelo del Signore davanti al sepolcro di Gesù, i guardiani si spaventarono grandemente e caddero per terra come morti, in quanto "il suo aspetto era come di folgore e la sua veste bianca come neve" (Matteo 28, 3,4). Quando Sennacherib, arrogante re d'Assiria, si permise di denigrare e insultare Dio e, inoltre, di minacciare di rovina Israele "...quella stessa notte l'angelo del Signore uscì e colpì nell'accampamento degli Assiri 185.000 uomini. "Un angelo sterminò nell'accampamento del re d'Assiria (Sennacherib) tutti gli uomini forti e valorosi, i principi e i capi. Il re se ne tornò svergognato al suo paese." (2 Re 19, 35; 2 Cronache 32, 21) Gli angeli aiutanto i figli di Dio Gli angeli vengono mandati per compiere opere di misericordia presso i figli di Dio: ad Abramo furono mandati per promettergli delle benedizioni; all’uomo giusto Lot per salvarlo dal fuoco che avrebbe distrutto Sodoma; a Elia per portargli del cibo nel deserto, senza il quale sarebbe morto; a Eliseo per salvarlo attraverso un carro di fuoco dalla prigione della sua città; a Daniele per donargli la saggezza che chiedeva il suo re pagano, e per salvarlo dalla fossa dei leoni; a

Pietro per tirarlo fuori dalla prigione di Erode, destinato alla morte; ai prigionieri di Filippi; a Paolo e i suoi compagni durante la notte di tempesta in mezzo al mare; a Cornelio per aprire il suo cuore al Vangelo; a Pietro per mandarlo in missione presso le popolazioni pagane: in questo modo gli angeli hanno servito attraverso la storia dell'umanità il popolo di Dio. Pertanto il popolo di Dio può resistere agli attacchi potenti del principe ingannatore di questo mondo, nonché alla sua malvagità incessante. Gli angeli del Signore forniscono una protezione costante e potente ai figli di Dio. Essi rappresentano un'ancora di salvezza e un punto di riferimento forte e sicuro. Dio ha sempre promesso e garantito protezione e misericordia ai suoi figli, in quanto soggetti alla potente malvagità di Satana, attraverso i suoi numerosi e instancabili spiriti del Male, dai quali nessuno é immune. Satana e i suoi angeli malvagi Nel principio, i spiriti malvagi avevano una natura, una potenza e una gloria pari a quella degli angeli del Bene, i messaggeri di Dio. Essi erano stati creati senza peccato da Dio. Caduti nel peccato, essi si sono coalizzati per denigrare Dio e distruggere l'uomo. Sotto la guida di Satana, essi si sono uniti fino ad oggi nella loro ribellione a Dio. Le Sacre Scritture parlano della loro coalizione, del loro capo supremo, delle loro gerarchie, delle loro capacità e della loro cattiveria malvagia nei confronti della pace e della felicità dell'uomo... Nessuno si trova in una posizione di pericolo maggiore di colui che imprudentemente e incoscientemente nega l'esistenza e l'opera del Diavolo e dei suoi angeli, testimoniate dalle Sacre Scritture. Fino a quando ci troviamo nell'ignoranza a riguardo, essi hanno un vantaggio incalcolabile nei nostri confronti. Molti, ascoltando la voce di questi esseri, credono di agire secondo la loro saggezza. Dal momento che ci stiamo avvicinando a grandi passi verso la fine dei tempi, durante la quale Satana userà tutta la sua potenza per ingannare e distruggere l'umanità, gli angeli malefici cercano di confondere la nostra mente insinuando che il Male non esiste affatto. Si tratta di uno stratagemma furbesco per nascondere se stessi... L'astuzia del Male é tale che molti oggi si domandano: é mai esistito un essere del genere? Nel mondo religioso in generale tale strategia del Male é risultata vincente. Molte religioni si discostano con imprudenza dalle verità bibliche per avvicinarsi alle menzogne del Male. Per metterci in guardia dalle manipolazioni subliminali sataniche, la Parola di Dio ci svela i trucchi segreti del Male attraverso numerosi esempi contenuti nella Bibbia. I seguaci di Cristo sono protetti La potenza e malvagità di Satana e le sue schiere potrebbero a ragione spaventarci, se non trovassimo rifugio e liberazione sotto l'infinita e suprema potenza del nostro Salvatore. Sebbene spesso tuteliamo la nostra vita, la nostra casa e le nostre proprietà con forti e sicure serrature dalle persone malvagie, ci

dimentichiamo altrettanto spesso di assicurarci la protezione dagli angeli malefici, che costantemente cercano di violare le nostre vite e dai quali non ci possiamo difendere con le nostre forze. Se fosse a loro permesso, essi confonderebbero il nostro spirito, ammalerebbero e tormenterebbero il nostro corpo, e distruggerebbero le nostre proprietà e la nostra vita. La loro unica gioia é rappresentata dalla miseria e dalla dannazione. Terribile é la condizione di coloro che si sottraggono alla protezione divina per abbandonarsi alle tentazioni di Satana, fino al punto da entrare sotto il completo dominio degli spiriti del Male. Coloro, invece, che dimorano sotto la protezione del Cristo, sono al sicuro. Per proteggerli, Dio invia dal cielo potenti angeli. Il Male non può rompere il muro di protezione che il Signore ha costruito intorno al suo popolo. (Il gran conflitto, pag. 514-516.519.520) Capitolo 2 L'opera degli angeli nei nostri tempi Ogni seguace di Cristo ha un angelo custode. Questi protettori divini fanno da scudo agli attacchi delle potenze del Male. Ciò é provato dalle stesse parole di Satana, quando dice: "E' forse per nulla che Giobbe teme Dio? Non l'hai forse circondato di un riparo, lui, la sua casa, e tutto quello che possiede?" Il salmista ci descrive in che modo Dio protegge il suo popolo:"L'angelo del Signore si accampa intorno a quelli che lo temono, e li libera." Quando il Salvatore parlò di quelli che credono in lui, disse:"Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli; perché vi dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che é nei cieli". Gli angeli custodi dei bambini hanno, dunque, la possibilità di accedere sempre al trono di Dio. (Il gran conflitto, pag. 515.516) Noi non possiamo sapere ciò che può portare un giorno, un'ora, un momento della nostra vita. Pertanto non dovremmo mai iniziare una giornata senza averla consacrata al nostro padre celeste. I suoi angeli hanno il compito di vegliare su di noi,e sul loro aiuto possiamo dunque sempre contare. Essi ci impediscono di esercitare inconsciamente un influsso negativo sugli altri, ci guidano verso sentieri positivi, scelgono le nostre parole e guidano le nostre azioni. (Bilder vom Reiche Gottes, pag. 296) Gli angeli sono ovunque intorno a noi...paura e brividi dovrebbero darcene la consapevolezza, più di quanto ne abbiamo avuta fino ad ora. La potenza degli angeli divini veglia su di noi...essi vengono incaricati dal cielo a proteggere gli esseri umani, ma questi ultimi si sottraggono alla loro custodia cadendo, pertanto, tra le braccia degli angeli malefici...se solo ascoltassimo il consiglio dell'apostolo Paolo! (2 Corinzi 6, 17) (Manuskript Releases, Vol.1)

Dio invia i suoi angeli per proteggere i passi dei credenti 'ciechi', che inconsapevolmente incorrono in migliaia di pericoli. (Welfare Ministry, pag. 240) Oggi ho scritto riguardo a come Cristo camminava sulle acque e calmava la tempesta. Posso immaginarmelo così bene!...la maestà di Dio e delle sue opere dominano i miei pensieri. Il vento e il mare sono nelle sue mani. Agli occhi di Dio eravamo solamente piccole macchie in mezzo all'immenso e profondo mare del pacifico; ma nella sua infinita misericordia, egli ci ha mandato i suoi angeli, che hanno condotto il nostro piccolo veliero al sicuro. (This Day with God, pag. 110) Gli angeli vegliano sulla famiglia Il servizio a Dio di una pia casalinga é pari, se non maggiore, a quello di una persona che predica la Parola di Dio. Padri e madri devono prendere coscienza del fatto di essere maestri dei loro figli. I figli sono un dono di Dio é devono essere educati in una maniera tale da sviluppare un carattere che piaccia a Dio. Qualora svolgessimo questo compito in fede e sotto la costante protezione della preghiera, tanti angeli sarebbero mandati a proteggere la famiglia intera e la vita famigliare diventerebbe una consacrazione quotidiana. (Australian Union Conference Recorder, 6 settembre 1909) La mattina, prima di uscire di casa, la famiglia intera dovrebbe riunirsi in preghiera per chiedere con sincerità la protezione divina per la giornata. Tale preghiera dovrebbe essere guidata dal padre di famiglia o, in assenza di quest'ultimo, dalla madre. Rivolgetevi umilmente e con cuore sincero a Dio, consapevoli dei pericoli e delle tentazioni che circondano i vostri figli. Stabilite un contatto tra loro e l'altare del Signore, sottoponendoli alla sua protezione. In seguito ad una tale consacrazione, gli angeli li accompagneranno nel loro cammino. (Child Guidance, pag. 519) Migliaia di angeli di Dio...ci proteggono dal Male e allontanano le forze delle tenebre, che vogliono distruggerci. Non é forse ciò sufficiente per essere riconoscenti? Dovremmo essere anche riconoscenti degli 'ostacoli' che essi mettono sulla nostra strada. (My Life Today, pag. 171) Gli angeli vegliano su di noi. Su questa terra si trovano migliaia, o meglio, decine di migliaia di messaggeri divini, inviati da Dio per tenere a distanza Satana da tutti coloro che si rifiutano di percorrere le sue vie e che lui, invece, cerca di attrarre sotto il suo dominio. Tali angeli protettori sono in costante contatto con il nostro Padre celeste. (In Heavenly Places, pag. 99) Dovremmo cercare di continuo di comprendere meglio il servizio degli angeli e tenere a mente che ad ogni sincero figlio di Dio é garantita la protezione da parte di questi esseri celesti. Schiere di luce e forza accompagnano gli umili di cuore, che credono nelle promesse divine e le fanno proprie. Potenti eroi,

cherubini e serafini, seduti alla destra di Dio, "hanno il compito di servire i credenti che sono stati salvati". (Das Wirken der Apostel, pag. 153) Gli angeli ci suggeriscono i giusti pensieri Dio si aspetta dalle sue creature che abbandonino la confusione e le falsità di questo mondo per gioire della creazione. Anche gli angeli meritano la nostra attenzione. Dio li ha creati come benedizione per l'uomo e, ogniqualvolta noi ci occupiamo del creato, essi ci assistono suggerendoci i giusti pensieri e proteggendoci dalle tentazioni di Satana. (Bibelkommentar, Vol. 4, pag. 1145) Gli angeli celesti vegliano su tutti coloro che cercano la verità. Essi collaborano con coloro che cercano di vincere delle anime per Cristo. (Bible Echo and Signs of the Times, 10 dicembre 1900) Il tuo....servizio in favore dei malati é un'attività molto difficile e pesante. Esso esaurirebbe le tue energie fisiche se non avessi dei momenti di svago e di relax, ma soprattutto se non avessi gli angeli protettori divini al tuo fianco. Se tu avessi consapevolezza di come essi ti guidano quotidianamente attraverso le difficoltà, allora saresti con tutto il cuore riconoscente e ne parleresti con tutti. Se accetti di prendere la forza di Dio nella tua vita, puoi vivere una vita santa e benedetta, pur in condizioni difficili e disperate. Incredibilmente i tuoi pensieri sarebbero più alti, i tuoi obbiettivi più sensati. Avresti una chiara consapevolezza della verità e delle tue motivazioni, il che ti farebbe allontanare naturalmente dai bassi propositi. (Counsels on Health, pag. 384) Mi sono stati mostrati i tuoi problemi professionali da medico. Ho, tuttavia, potuto anche vedere come il tuo angelo custode ti abbia protetto sempre da te stesso, affinché la tua fede non venisse meno. Caro fratello, ambisci a mete e principi più alti, e non essere scoraggiato e svogliato! (Testimonies, Vol. 8, pag. 175) Gli angeli ci aiutano a comportarci bene Impara a fidarti in Dio! Impara a rivolgerti a lui, perché Lui ha il potere di liberarti!...Dì al Padre tuo celeste chiaramente ciò di cui necessiti. Egli dice: "Lasciate i fanciulli venire a me e non glielo impedite!" Anche le tue preghiere saprà ascoltare, per mandarti i suoi angeli, affinché ti proteggano e ti aiutino a fare la cosa giusta. Tutto ciò é molto più facile che fare ogni cosa con le tue forze. Potrai dire: "Ho supplicato Dio di aiutarmi, ed Egli lo farà. Grazie al suo aiuto mi comporterò bene. Non permetterò che gli angeli che sono stati inviati in mio soccorso, siano tristi. Non mi comporterò mai in modo tale che essi mi debbano abbandonare". (Appeal to youth, pag. 55.56) Se tu ti impegnerai quotidianamente a scacciare via i cattivi pensieri, gli angeli di Dio verranno in tuo soccorso e resteranno con te. Gli angeli sono esseri con una grande forza. Ricordati di come le guardie romani caddero come morte per terra,

nel momento in cui apparve un angelo di luce davanti al sepolcro di Cristo; se l'apparizione di un solo angelo ha potuto sprigionare una tale potenza, figuriamoci cosa sarebbe successo se tutti gli angeli presenti si fossero materializzati! Gli angeli sono ogni giorno con noi, per proteggerci dagli attacchi del nemico. Non sei solo nella lotta contro il Male! Se fosse tolto il velo che impedisce di vedere l'invisibile, vedresti gli angeli che combattono insieme a te. La tua protezione é la loro missione. Essi hanno il compito di proteggere la gioventù. Si tratta di esseri dediti al servizio. Pertanto servono coloro che sono stati salvati. "Diecimila volte diecimila e mille volte mille" angeli proteggono i giovani. (The Youth's Instructor, 1 gennaio 1903) Sono molto riconoscente di aver potuto visitare la vostra scuola (ora Oakwood College). Da anni mi spendo per aiutare, come posso, i fratelli di colore. Da nessuna parte mi sembra di esservi riuscita meglio di qua. In tutto ciò che fate, ricordatevi che gli angeli di Dio vi assistono. Essi sanno ciò che fate, e nulla dovreste fare che a loro potrebbe dispiacere. Quando collaborate con loro, questa scuola diventa un 'terreno santo'. Sono felice di sentire vostre notizie di successo! Il cielo intero segue con interesse la vostra opera. Dobbiamo fare del nostro meglio, tutti assieme, per conseguire la vittoria. Viviamo in modo tale da permettere alla luce del cielo di entrare nei nostri cuori e nella nostra mente, affinché possiamo afferrare i tesori divini del cielo. (Southern Field Echo, 1 giugno 1909) Gli angeli supportano il nostro impegno per i perduti Quando gli angeli del cielo vedono che un uomo, professandosi figlio di Dio, si impegna con amore e sensibilità, come fece Cristo, per aiutare coloro che, pentendosi, si vogliono allontanare da una vita di peccato, essi lo sostengono e lo incoraggiano. Gesù ha sacrificato la propria vita per la salvezza di ogni persona, per il più umile tra gli umili. Egli ha concentrato tutti i suoi sforzi per adempiere alla sua missione. Gli angeli, che predispongono di forze incredibili, si raccolgono intorno a coloro che temono l'Eterno. (Healthful Living, pag. 277) Gli angeli vengono mandati dal cielo per vegliare sulle pecore smarrite, affinché trovino di nuovo protezione e salvezza nel gregge di Dio. Pertanto, essi non condannano nessuno, anzi. "Non sono venuto per condannare, bensì per salvare", dice Cristo. Non ti é forse possibile dare delle dolci parole di conforto ad una persona persa? Cosa fai, le porgi una mano d'aiuto o lasci che affondi lentamente? Intorno a te si trovano tante persone che si trovano nel pericolo. Non vuoi tu contribuire con amore alla loro salvezza? E' necessario smetterla di attaccare queste persone; é, invece, di fondamentale importanza parlare con loro e incoraggiarli a trovare la fede. (Review and Herald, 10 maggio 1906) Colui...che confessa i propri errori può essere certo di ottenere il perdono. Non dubitare delle promesse di Dio nei tuoi confronti! Esse riguardano ogni

peccatore pentito. Attraverso i suoi angeli, Cristo dona forza e misericordia ad ogni credente (La via migliore, pag. 41) Tutti coloro che lavorano per il bene del prossimo, lo fanno con la collaborazione degli angeli divini. Essi sono in costante contatto con noi e non smettono mai di servire. Potenti angeli di luce dimorano sempre presso di noi per proteggerci, consolarci, guarirci, istruirci e ispirarci. Essi donano la migliore istruzione, la cultura più pura e il servizio più nobile che un uomo possa mai immaginare. (Review and Herald, 11 luglio 1912) Gli angeli del cielo influenzano gli uomini in modo tale da suscitare in loro interesse per la Bibbia. Da qui in avanti sarà compiuta un'opera di conversione ancora più importante, il cui merito andrà attribuito non agli uomini,ma senz'altro agli angeli del cielo, che lavorano notte e giorno per il piano della salvezza. (Cousels to Writers and Editors, pag. 140) Dio avrebbe potuto assegnare la missione della proclamazione del Vangelo agli angeli del cielo. Egli avrebbe potuto trovare tanti altri mezzi per attuare il suo piano della salvezza. Tuttavia, nel suo infinito amore, Egli ci ha scelto per cooperare con Cristo e con gli angeli, affinché le benedizioni, la gioia e i doni celesti, che sono conseguenza di un servizio d'amore, si riversassero in abbondanza su di noi. (La via migliore, pag. 58.59) Gli angeli rafforzano la nostra fede "L'angelo del Signore si accampa intorno a quelli che lo temono, e li libera" (Salmo 34, 7). Dio manda i suoi angeli per proteggere i suoi figli dal Male e dalla "peste che vaga nelle tenebre, e dallo sterminio che imperversa in pieno mezzogiorno" (Salmo 91, 6). Allo stesso modo in cui un uomo parla con un suo amico, gli angeli da sempre parlano con gli uomini per trarli in salvo. Spesso le parole d'incoraggiamento dei messaggeri celesti hanno rinvigorito il coraggio di tanti credenti, e elevato i loro pensieri terreni, proiettandoli verso il paradiso promesso, laddove i salvati gioiranno indossando tuniche bianche, portando corone splendenti e trovandosi alla presenza del grande e bianco trono del Signore. (Das Wirken der Apostel, pag. 152) L'esercito del Male é sempre pronto ad accusare il popolo di Dio, ma l'esercito celeste, mille volte diecimila angeli, veglia affinché il credente tentato sia protetto, rafforzato e rinvigorito. Ambedue gli eserciti sono pronti ad agire, ma Dio dice ai suoi figli: "Vivrete in mezzo a loro, ma non sarete vinti dalle forze delle tenebre. Un giorno vi troverete alla mia presenza, insieme ai santi angeli che hanno servito gli eredi della salvezza". (General Conference Bulletin, 12 aprile 1901)

Capitolo 3

Gli angeli del cielo prima della ribellione Cristo quale creatore

Prima della creazione degli angeli e degli uomini, la parola era con Dio e Dio era la parola. "Ogni cosa é stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte é stata fatta". (Giovanni 1, 3) Se Cristo ha creato ogni cosa, allora Egli é preesistito ad ogni cosa. Questa concetto é talmente chiaro, che nessuno ha ragione di dubitare di ciò. Pertanto: Cristo era Dio in tutto e per tutto. Egli esiste da sempre insieme a Dio, é Dio su ogni cosa ed é benedetto in eterno. Il Signore Gesù Cristo esiste da sempre, come personalità a se stante, ma é uno con il Padre. Egli era l'essenza più gloriosa del cielo e comandava su tutti gli angeli del cielo, la cui adorazione accettava a ragione. (Review and Herald, 5 aprile 1906) Salomone profetizzò riguardo a Cristo: "Il Signore mi ebbe con sé al principio dei suoi atti, prima di fare alcuna delle sue opere più antiche. Fui stabilita fin dall'eternità, dal principio, prima che la terra fosse. Fui generata quando non c'erano ancora abissi, quando ancora non c'erano sorgenti rigurgitanti d'acqua. Fui generata prima che i monti fossero fondati, prima che esistessero le colline...quando assegnava al mare il suo limite perché le acque non oltrepassassero il loro confine, quando poneva le fondamenta della terra, io ero presso di lui come un artefice (Proverbi 8, 22-25.29.30). Quando Cristo parla della sua preesistenza, i nostri pensieri vengono diretti verso l'eternità senza tempo. Egli ci assicura, che non ci é mai stato un tempo in cui Egli non fu un tutt'uno con l'eterno Dio. Egli fu con Dio sin dall'inizio. (The Signs of the Times, 29 agosto 1900) Il servizio degli angeli é minimo paragonato alla missione di Cristo sulla terra. Il suo trono é eterno. Egli stesso ha eretto ogni arco e ogni colonna nel glorioso tempio della natura. (In Heavenly Places, pag. 40) Cristo, la Parola, l'unigenito figliuolo di Dio, era un tutt'uno con il Padre eterno nella natura, nell'essenza e nei propositi - l'unica essenza dell'Universo che condivideva le decisioni e le intenzioni di Dio. (Il gran conflitto, pag. 496) Prima del peccato, il piano di Dio era già stabilito

Nei cortili celesti, Cristo sapeva già che sarebbe venuto un tempo in cui avrebbe dovuto fronteggiare e vincere la ribellione di Satana, per salvare infine l'umanità dal dominio del Male. Arrivato il tempo, Cristo depose la sua corona regale e le sue vesti splendenti, per vestirsi degli abiti terreni e per combattere e sconfiggere il principe del male. (Fuer die Gemeinde geschrieben, Vol. 1, pag. 236) Dio conosceva tutte le sue opere, e il patto di misericordia (il perdono per grazia) era da sempre nei suoi pensieri. Tale patto era chiamato 'patto eterno', in quanto preesisteva alla caduta dell'uomo e non fu stipulato dopo di essa. Tale patto era un 'mistero', che fu tenuto nascosto fin dai tempi più remoti, ma che ora é rivelato e reso noto mediante le Scritture profetiche, per ordine dell'eterno Dio, a tutte le nazioni perché ubbidiscano alla fede" (Romani 16, 25.26). Molti pensano che Dio abbia elaborato il piano della salvezza solamente dopo il peccato, come una sorta di 'piano d'emergenza'. Ciò non corrisponde a verità. Nelle Scritture é scritto: "A colui che può fortificarvi secondo il mio vangelo e il messaggio di Gesù Cristo, conformemente alla rivelazione del mistero che fu tenuto nascosto fin dai tempi più remoti, ma che ora é rivelato". (Romani 16, 25). In un altro passo viene aggiunto: "Già designato prima della creazione del mondo, egli é stato manifestato negli ultimi tempi per voi; per mezzo di lui credete in Dio." (1 Pietro 1, 20.21) La creazione degli angeli Attraverso il figlio, il Padre creò tutti gli esseri del cielo. "Poiché in lui sono state create tutte le cose...troni, signorie, principati, potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui." (Colossesi 1, 16) (Patriarchi e Profeti, pag. 10) Gli angeli esistevano già prima della creazione dell'uomo; quando furono poste le fondamenta della terra, "le stelle del mattino cantavano tutte assieme.. e tutti i figli di Dio alzavano grida di gioia" (Giobbe 38, 7). Dopo la caduta nel peccato, gli angeli furono inviati a sorvegliare l'albero della vita, prima ancora che il primo uomo morisse. Gli angeli hanno una natura superiore rispetto agli uomini. il salmista afferma che "l'hai fatto (l'uomo) solo di poco inferiore agli angeli" (Salmo 8, 6) (Il gran conflitto, pag. 514) Sin dall'eternità, l'intenzione del Creatore fu quella di rendere ogni creatura - dal splendente serafino all'uomo - il tempio di Dio. (Das Leben Jesu, pag. 144) Ogni creatura vive per volontà e per potenza di Dio; ognuno riceve in dono la vita da Dio. Dal serafino più nobile all'essere più semplice, tutti attingono la loro vita dalla fonte divina. (Das Leben Jesu, pag. 788) Quando il Signore creò gli angeli, destinati a vivere alla sua presenza, essi erano di una bellezza e natura particolare. La loro santità e affabilità traspariva

attraverso il loro aspetto esteriore. Erano pieni di saggezza divina e portavano abiti celestiali. (The Signs of the Times, 14 aprile 1898) La creazione di Lucifero Dio lo (Lucifero) creò buono e molto bello. Egli somigliava molto a Dio. (Review and Herald, 24 settembre 1901) Dio aveva creato Lucifero con un aspetto nobile, e gli aveva donato meravigliosi talenti. Gli conferì alti e importanti incarichi, e non pretese mai nulla di troppo da lui. Dio si aspettava che rispondesse in maniera umile e dolce alla fiducia che gli veniva data. Attraverso la sua gloria, bellezza e affabilità, che gli erano state donate da Dio, avrebbe dovuto glorificare il suo Creatore. (The Sabbath School Worker, 1 marzo 1893) Dio aveva creato Lucifero di aspetto nobile e molto bello. Inoltre gli aveva assegnato una posizione di assoluto rilievo tra gli angeli. Nulla giustificava la nascita del male in lui. Satana si trovava nella posizione ideale per usare in una maniera appropriata i suoi doni e talenti. (The Spirit of Prophecy, Vol. 4, pag. 317) L'alta posizione di Satana Prima della sua ribellione, in cielo Satana era un angelo di grande rilievo e di assoluta importanza. Infatti godeva di una ammirazione di poco inferiore a quella del figlio di Dio. L'espressione del suo viso era, pari a quella degli altri angeli, dolce e gentile. Aveva una fronte alta e larga, e dava l'idea di un essere molto intelligente. La sua immagine era perfetta e teneva un atteggiamento nobile e maestoso. Era circondato da una luce particolare, che splendeva più di quella degli altri angeli. Cristo, però, deteneva il comando supremo su tutti gli angeli. Egli preesisteva agli angeli ed era un tutt'uno con il Padre. (The Story of Redemption, pag. 13) Lucifero era il cherubino più importante, l'essere più maestoso tra tutti quelli in cielo. Egli era più vicino di tutti al trono di Dio e intratteneva il rapporto più stretto con Lui. Inoltre gli erano stati donati i talenti maggiori. Era rivestito della gloria, maestà e potenza di Dio. (The Signs of the Times, 28 aprile 1893) Dio stesso diede in dono a Satana la gloria e la saggezza, rendendolo il cherubino più importante di tutti, splendente di bellezza, nobiltà e bontà. (The Signs of the Times, 18 settembre 1893) Tra gli abitanti del cielo, Satana occupava, dopo Cristo, il posto più vicino a Dio. Era molto apprezzato da Dio ed era pieno di potenza e gloria. (The Signs of the Times, 23 luglio 1902)

Lucifero, "la stella splendente del mattino", superava in gloria tutti gli angeli che circondavano il trono di Dio, e aveva un legame molto stretto con il figlio di Dio. (Il gran conflitto, pag. 431) Lucifero, "la stella splendente del mattino", era il primo tra i numerosi cherubini, santo e immacolato. Egli dimorava al cospetto del Creatore e i raggi della gloria divina, che circondano in eterno Dio, splendevano su di lui. (Patriarchi e profeti, pag. 11) Egli era il più nobile tra le creature e aveva avuto ruolo importante quale messaggero divino in tutto l'universo. (Das Leben Jesu, pag. 759) Prima della nascita del male Tra gli angeli regnava pace e gioia, e ognuno si sottometteva con rispetto alla legge di Dio. L'amore di Dio dominava su tutto e tutti condividevano l'amore. Ecco la situazione prima del peccato. (The Spirit of Prophecy, Vol. 4, pag. 316.317) Egli (Lucifero) ha una consapevolezza molto maggiore riguardo al valore delle cose eterne rispetto agli esseri umani, in quanto ha vissuto in prima persona la gioia, la pace e il benessere illimitato del cielo. Prima della sua ribellione, egli ha avuto la soddisfazione di sperimentare la gioia di piacere a Dio. Egli conosce molto bene la gloria che circonda Dio e sa che la potenza di Dio é senza limite. (The Signs of the Times, 18 settembre 1893) Satana era un meraviglioso e straordinario angelo, e lo sarebbe rimasto se non fosse stato infedele a Dio. (The Signs of the Times, 21 dicembre 1891)

Capitolo 4

La nascita del male

La nascita del male é un enigma

Gli angeli sono stati creati buoni e amorevoli. Essi si amavano vicendevolmente con sincerità e senza pregiudizio. In particolare amavano Dio e, pertanto, non gli pesava compiere la sua volontà. Anzi, essi provavano gioia e non sentivano alcun peso nel rispettare i suoi comandamenti e nell'ascoltare la sua parola. In questa situazione di pace e armonia, colui che personificava la perfezione stessa introduce il peccato. Il profeta scrive di lui: "Il tuo cuore si é insuperbito, a causa della tua bellezza; la tua saggezza é andata persa perché pensavi di essere intelligente." Il peccato é un fenomeno enigmatico e inspiegabile. Non aveva una ragion d'essere e, volendolo spiegare, finiremmo per giustificarlo. Il peccato irrompe in un universo perfetto, e nessuno lo può giustificare. (The Signs of the Times, 28 aprile 1890) Già prima della creazione del mondo, Dio conosceva gli eventi che si sarebbero verificati nel futuro. Egli non fece nulla per modificare gli avvenimenti, bensì lasciò che si sviluppassero liberamente. Non fu Lui a crearne le condizioni, ma sapeva che si sarebbero verificati. Esisteva un piano nel caso in cui una creatura celeste avesse peccato: ecco il più grande e incomprensibile enigma che sopravvive dall'eternità. E' stata, dunque, scelta una vittima sacrificale affinché si fosse realizzato il piano di redenzione per l'umanità decaduta. (The Signs of the Times, 25 marzo 1897) Come sia nato il peccato in cielo non é spiegabile. Fosse spiegabile, allora esisterebbe un motivo per la sua nascita. Tuttavia non esiste un motivo, ed il peccato non é giustificabile. La sua nascita rimarrà per sempre un enigma. (Review and Herald, 4 agosto 1910) Dio non ha creato il male. Egli ha creato solo il bene, che corrisponde alla sua natura...il male, il peccato e la morte...sono il risultato della disobbedienza, che trova la propria radice in Satana (Review and Herald, 4 agosto 1910). I primi segnali del male Ci fu un tempo in cui Satana visse in armonia con Dio; pertanto provava gioia nel compiere la sua volontà. Il suo cuore era ripieno di amore per il suo Creatore

e quindi lo serviva con piacere. Fino a quando non iniziò a credere che la sua intelligenza non provenisse da Dio, bensì da se stesso. Dunque, si convinse del fatto di meritare lo stesso onore e la stessa potenza di Dio (The Signs of the Times, 18 settembre 1893). Pur avendo Dio creato Lucifero molto bello e pur avendogli conferito grandi onori tra gli angeli, non gli precluse la libertà di scelta al male. Era nelle facoltà di Satana usare i suoi doni in negativo, come infatti fece. Egli avrebbe potuto continuare a vivere alla gloria di Dio, amato e onorato da tutti gli angeli. Le sue capacità avrebbero potuto essere una benedizione continua per le altre creature e una gloria grande per Dio. Tuttavia, egli iniziò a cercare sempre di più la gloria personale e a sfruttare il suo potere per suscitare ammirazione e attenzione. Inoltre permise agli angeli da lui guidati di servirlo, invece di sottomettersi alla volontà di Dio. (The Spirit of Prophecy, Vol. 4, pag. 317) Passo dopo passo nacque in lui il desiderio di vanagloria...Nonostante il suo splendore provenisse da Dio, egli pensò di poterne fare un suo merito (Patriarchi e profeti, pag. 10) Dio conferma il primato di Cristo Prima che avesse inizio il grande conflitto, tutti avrebbero dovuto avere le idee chiare sul fatto che la saggezza e la misericordia divina fossero la fonte della felicità... Davanti a tutti gli abitanti del cielo, il Re dichiarò che eccetto Cristo, il suo unigenito figliuolo, nessuno avrebbe potuto comprendere i suoi pensieri e compiere ciò che era in cuor suo di compiere. (Patriarchi e profeti, pag. 12) Il Dio creatore radunò tutti gli abitanti del cielo per glorificare in maniera particolare alla presenza di tutti gli angeli suo figlio. Pertanto prese posto sul trono al fianco del Padre e la schiera degli angeli li circondò. Il Padre annunciò a tutti che suo figlio era in una situazione di parità con Lui, e che quindi la presenza del figlio era da considerarsi come la presenza del Padre. La parola del figlio aveva lo stesso valore della parola del Padre. Pertanto gli spettava la medesima obbedienza. Dio conferì a suo figlio il comando su tutti gli angeli celesti. Inoltre Egli avrebbe avuto un ruolo molto particolare nella creazione del mondo... Satana nutriva sentimenti di invidia e gelosia nei confronti di Gesù Cristo. Ciononostante, nel momento in qui gli angeli si inchinarono davanti a Cristo, come segno di accettazione della sua superiorità e sottomissione alla sua autorità e al suo dominio, anche Satana si inchinò; Tuttavia, il suo cuore era pieno di odio e invidia. Cristo partecipava alle consultazioni in merito ai piani di Dio, mentre lui no. Non li avrebbe capiti e, pertanto, non poteva essere coinvolto nei piani di Dio. Cristo era, dunque, il dominatore riconosciuto del cielo e godeva quindi della medesima potenza e autorità di Dio stesso.

Satana era convinto di essere molto amato dagli angeli. Egli ricopriva un alto incarico tra di essi; ma....in cuor suo ambiva ad essere come Dio. Egli si compiaceva di se stesso e dei suoi obbiettivi ambiziosi. Sapeva di poter contare sulla massima stima tra gli angeli. Grandi responsabilità gli rendevano onore. Satana aveva dimorato sempre al cospetto del trono di Dio e, pertanto, una luce splendente lo avvolgeva. Con grande gioia egli prendeva atto del fatto che gli angeli obbedivano ai suoi ordini. Non erano i suoi abiti meravigliosi e pieni di splendore? Perché doveva essergli preferito Cristo? (The Spirit of Prophecy, Vol. 1, pag. 17.18) Gli angeli riconobbero con gioia l'autorità di Cristo e gli rivolsero il loro amore e la loro adorazione. Lucifero si inchinava insieme a tutti gli altri, ma in cuore suo era in atto una strana e terribile lotta. Sincerità, giustizia e fedeltà erano in lotta con l'invidia e la gelosia...l'orgoglio lo tormentava. Egli sentiva un bisogno estremo di potere e dominio e, pertanto, l'invidia nei confronti di Cristo prese il sopravvento. (Patriarchi e profeti, pag. 12.13) Lucifero inizia le sue macchinazioni contro Cristo Satana...iniziò a fomentare la ribellione suscitando insicurezza negli angeli che sottostavano al suo comando. Gli riuscì di ingannare molti angeli, prima che le sue vere intenzioni fossero venute alla luce. (Review and Herald, 28 gennaio 1909) Satana...era preso dall'ambizione di raggiungere lo stesso onore e la stessa autorità che erano stati conferiti da Dio a suo figlio. Il grande cherubino divenne geloso e invidioso nei confronti di Cristo e cercò di convincere i suoi angeli, che erano sottomessi alla sua maestosa autorità, del fatto che non gli venivano tributati gli onori che egli meritava, in quanto detentore di alti incarichi. (Review and Herald, 24 febbraio 1874) Attraverso commenti maliziosi e ambigui, Lucifero seminò dubbi nel cuore degli angeli riguardo all'autorità di Cristo, che, a suo dire, egli stesso avrebbe meritato di ricevere. (Educational Messenger, 11 settembre 1908) Lucifero pianificò la sua strategia di disorientamento talmente bene, che molti angeli di rango più basso fecero propria la convinzione che egli era di fatto il comandante supremo del cielo. (This day with God, pag. 256) Gli angeli fedeli e autentici cercarono di riconciliare questa angelo potente e ribelle con il suo Creatore. Essi cercarono di portare alla ragione Satana e di fargli capire quanto il comportamento di Dio fosse assolutamente corretto e che l'onore che gli veniva rivolto ora non era minore di quello di cui godeva prima, quando Dio non aveva ancora reso nota la posizione di suo figlio. Essi gli spiegarono che Cristo era il figlio di Dio, ed esisteva già prima che gli angeli fossero creati. Cristo sedeva da sempre alla destra del Padre e nessuno mai

aveva messo in discussione la sua amorevole e dolce autorità. Inoltre non aveva mai dato un ordine che non fosse stato eseguito con gioia dagli abitanti del cielo. Infine lo tranquillizzarono riguardo al fatto che l'onore dovuto a Cristo da parte degli angeli non andava ad intaccare nella maniera più assoluta la sua autorità e il suo onore. (The Spirit of Prophecy, Vol. 1, pag. 19) Attraverso le sue critiche nei confronti di Dio, Egli (Lucifero) si guadagnò via via il favore di alcuni tra i suoi simili. Seminando in maniera subdola il dubbio, Satana riuscì a far nascere nel cuore di molti angeli un certo malcontento. Egli raccolse tale malcontento e se ne fece portavoce presso il consiglio degli anziani del popolo angelico. Pertanto fece abilmente credere a tutti che l'insoddisfazione fosse generale. (Bible Commentary, Vol. 4, pag. 1143) Lucifero fu così abile nelle sue manovre, da nascondere in maniera efficace le sue reali intenzioni. Gli angeli che non si unirono alla protesta furono tacciati d'indifferenza riguardo ai problemi dei loro simili. In tal modo riuscì a gettare su di loro la sua stessa colpa. Il suo metodo consisteva nel confondere la realtà del governo divino con argomentazioni maliziose ed ambigue. Nascose con abilità la verità, capovolgendo la realtà dei propositi divini. Pertanto la sua alta posizione, che gli consentiva una certa vicinanza con il trono di Dio, dava una grande credibilità e un grande peso alle sue congetture. (Patriarchi e profeti, pag. 17.18) Il tentativo di Satana di distruggere la legge di Dio presso gli abitanti del cielo ebbe inizialmente un certo successo. Molti angeli si lasciarono sedurre dalle sue parole. Tuttavia, la sua apparente vittoria si concluse con una cocente sconfitta, che ebbe come conseguenza il distacco da Dio e l'esilio dal cielo. (Patriarchi e profeti, pag. 305) Il regno di Dio non comprendeva solamente gli angeli del cielo, ma anche tutte le creature degli altri mondi. Satana era convinto che se fosse riuscito a coinvolgere tutte le creature intelligenti del cielo alla ribellione, allora la protesta si sarebbe allargata anche agli altri mondi. (Review and Herald, 9 marzo 1886) Satana aveva un vantaggio sugli altri angeli e, addirittura su Dio: quello di poter agire con malizia e doppiezza. Questa consapevolezza fece aumentare il suo orgoglio e la sua arroganza. Per un certo periodo di tempo fu impossibile tirargli giù la maschera; pertanto il deterioramento del suo carattere fu impercettibile inizialmente. Difatti fu egli stesso a rivelare il suo volto scuro attraverso le sue opere malefiche, violenti e malvagie. (The Spirit of Prophecy, Vol. 4, pag. 319) Lucifero ottiene del tempo per sviluppare i suoi propositi diabolici Dio agì con saggezza e, pertanto, non allontanò Satana subito dal cielo. Infatti, nel caso contrario avrebbe solo rafforzato la sua ribellione, insieme a quella dei suoi seguaci, i quali avrebbero potuto evidenziare un atto ingiusto da parte di

Dio. In questo caso molto altri angeli si sarebbero aggiunti alla protesta. Satana doveva essere isolato e lasciato libero di sviluppare chiaramente i suoi propositi. (Review and Herald, 9 marzo 1886) Satana continuò ad accusare il governo divino di amministrare con ingiustizia il cielo e fece grossi sforzi per riempire il cuore e i pensieri degli angeli di insoddisfazione. Dal momento che non poteva esser lui il più grande, seminò dubbi e sfiducia. Volendo essere ma non potendo essere come Dio, trasmise ai suoi simili la stessa invidia e insoddisfazione che provava lui. Pertanto fu sparso il seme della discordia per mascherare davanti al trono di Dio le macchinazioni di Satana con una generica protesta ed insoddisfazione di tutti gli angeli. Il grande ingannatore voleva dimostrare che tutti la pensavano come lui... Satana confuse le menti degli angeli con parole, pensieri e supposizioni espresse in maniera volutamente deviante. Da lì fece nascere dubbi apparentemente fondati. Quando qualcuno cercava di smascherarlo, egli capovolgeva abilmente e maliziosamente il discorso, addossando la colpa del dubbio a chi lo accusava. La sua insoddisfazione ricadeva sempre sugli altri. (Review and Herald, 7 settembre 1897) Egli (Lucifero) mise in dubbio la legge di Dio, attraverso la quale gli abitanti del cielo venivano governati. Secondo lui la legge doveva valere solo per le creature degli altri mondi, e non per gli angeli del cielo, la cui saggezza superava la legge. (Patriarchi e profeti, pag. 13) Lucifero...aveva come obbiettivo l'abolizione della legge divina. Egli sosteneva che le creature del cielo non avessero bisogno della legge, in quanto sarebbero stati perfettamente in grado di autogovernarsi e di rimanere fedeli a Dio, essendo senza peccato. (The Sign of the Times, 28 aprile 1890) Quando Satana, l'ingannatore, peccò in cielo, anche gli angeli fedeli a Dio non furono in grado di smascherare completamente il suo carattere malvagio. Per questo Dio non lo distrusse fin da subito; i santi angeli non avrebbero capito la motivazione di tale gesto e avrebbero conseguentemente dubitato della sua giustizia e del suo amore. Sarebbe stata un semina sbagliata, che avrebbe fatto crescere e maturare attraverso il dolore il frutto del peccato. E' per questo motivo che Dio risparmiò il padre del male, in quanto si sarebbe dovuto manifestare chiaramente il suo carattere. (Bilder vom Reiche Gottes, pag. 56) Gli angeli si consultano sulla vicenda Mentre alcuni angeli si univano alla ribellione, altri cercavano di dissuadere Satana dai suoi cattivi propositi, spiegandogli che Dio aveva agito con saggezza dando a suo figlio il suo stesso potere. Satana rispose loro affermando che non c'era alcun motivo per il quale Cristo dovesse avere un potere illimitato e un dominio incontrastato, e lui invece no. (Spiritual Gifts, Vol. 3, pag. 37)

Satana si rifiutò di ascoltare i consigli degli angeli fedeli e autentici e li abbandonò insultandoli e definendoli 'schiavi'. Gli angeli rimasti fedeli a Dio osservarono con stupore quanto successo stava accompagnando il proposito di Satana di scatenare una ribellione. Egli prometteva a tutti un governo più giusto, che avrebbe dato ampia libertà a tutti, diversamente da quella che avevano avuto fino ad ora. Un grande numero di angeli dimostrò di riconoscere in Satana il proprio comandante, e si sottopose ai suoi ordini. Compiaciuto dal suo successo, Satana accarezzava l'idea di poter entro poco tempo portare dalla sua parte tutti gli angeli del cielo. Finalmente sarebbe stato come Dio e la sua autorità sarebbe stata riconosciuta da tutte le creature del cielo. Ancora una volta fu messo in guardia dagli angeli fedeli dalle conseguenze della sua ribellione; il suo Creatore gli avrebbe tolto tutto il potere e avrebbe posto fine alla sua ribellione. Come era possibile che un angelo si opponeva alla legge di Dio, che era sacra quanto Dio stesso? Essi consigliarono ai ribelli di allontanarsi dai propositi di Satana e di andare insieme a Satana stesso da Dio per confessare i loro errori e la loro ribellione alla suo regno divino. (The Spirit of Prophecy, vol. 1, pag. 20) Satana era molto creativo nelle sue argomentazioni. Quando aveva l'impressione di essere in difficoltà, cambiava subito discorso. Dio invece utilizzava solo la verità e la giustizia come armi di discussione. Satana si poteva permettere di usare mezzi che Dio non aveva a disposizione: falsità e inganno. (Review and Herald, 9 marzo 1886) Le strategie di Satana erano così subdole, da non poter essere riconosciute dagli angeli...in queste condizioni ci voleva molto tempo affinché Satana potesse essere smascherato. (Bible Commentary, Vol. 4, pag. 1143) Dio ebbe una paziente misericordia con Lucifero. Egli aspettò a lungo prima di sollevarlo dai suoi alti incarichi. Gli permise inizialmente di seminare il seme dell'insoddisfazione tra gli angeli e di esporre congetture completamente false. Dio lo sopportò a lungo in cielo. Pazientemente fu offerto a Satana il perdono, qualora si fosse pentito e sottomesso a Dio. (Il gran conflitto, pag. 498) Lo spirito d'insoddisfazione era stato fino a quel momento un qualcosa di sconosciuto in cielo. Si trattava di un elemento estraneo, enigmatico, inspiegabile. Inizialmente, Lucifero stesso non era consapevole della natura dei suoi sentimenti. Per un certo periodo di tempo si era vergognato di esprimere tali pensieri. Tuttavia non ebbe la volontà di allontanarli completamente e non ebbe la lungimiranza di comprenderne le conseguenze. Con un amore estremo e con saggezza si cercò di convincerlo del suo errore, mostrandogli l'irragionevolezza della sua insoddisfazione e l'effetto della sua ribellione. Lucifero era consapevole della sua condotto ingiusta. Infatti riconobbe che: "Il Signore é giusto in tutte le sue vie e benevolo in tutte le sue opere." (Salmo 145,

17) Era sua convinzione che le leggi divine fossero giuste e che avrebbe dovuto confessarlo davanti al cielo intero. Se l'avesse fatto, molto angeli si sarebbero salvati insieme a lui. Fino a quel punto non aveva abbandonato ancora completamente la via dell'obbedienza nei confronti di Dio. Pur avendo lasciato incarico da primo cherubino, egli sarebbe potuto essere reintegrato nella sua posizione se solo fosse tornato a Dio e ne avesse riconosciuta la saggezza. Se solo avesse trovato soddisfazione nel ruolo che Dio gli aveva dato nell'ambito del suo piano! Ecco che arrivò finalmente il tempo della decisione finale. Satana fu messo nelle condizioni di dover scegliere apertamente tra la sottomissione all'autorità di Dio o la manifesta ribellione a Lui. (Patriarchi e profeti) Dio accetta di confrontarsi con le critiche di Satana Nei consigli divini si decise di prendere dei provvedimenti che non avrebbero dovuto distruggere subito il potere di Satana, bensì lasciare che il tempo ne avrebbe minato le fondamenta. Dio perseguiva l'obbiettivo di arrivare ad una pace duratura ed eterna. Bisognava lasciare a Satana il tempo di sviluppare in pieno le sue strategie. L'universo intero doveva prendere consapevolezza di quanto fossero infondati i principi di Satana, che egli dipingeva come superiori a quelli divini. Dio era disposto a dare risposta alle congetture di Satana riguardo alla legge divina. Le fondamenta corrotte del dominio di Satana dovevano rendersi manifeste. Le leggi della giustizia divina avrebbero dovuto essere rivelate nella loro essenza eterna, perfetta ed integra. (Review and Herald, 7 settembre 1897) Gli angeli fedeli andarono, dunque, in fretta da Dio a riferire ciò che stava accadendo tra gli angeli. Il Padre stava già consultandosi con il figlio riguardo alle misure da prendere per eliminare per sempre il dominio di Satana. Per proteggere gli angeli fedeli, Dio avrebbe potuto da subito buttare fuori dal cielo il padre dell'inganno; ma Dio aveva altri propositi. Egli aveva deciso di accettare la sfida lanciata da Satana e dar la possibilità ai ribelli di misurarsi in condizioni paritarie con la potenza di suo figlio e dei santi angeli. Sulla base di tale confronto ogni singolo angelo avrebbe potuto scegliere liberamente da che parte stare. (The Spirit of Prophecy, Vol. 1, pag. 21) Lucifero diventa Satana Satana... decise di prendere in mano personalmente e in maniera manifesta la ribellione in cielo. Egli voleva essere sicuro del fatto che, qualora non fosse riuscito a prendere il dominio su tutto il cielo, almeno avrebbe mantenuto il comando tra l'esercito ribelle al regno divino. In ogni caso e in qualsiasi circostanza egli desiderava avere il dominio e non essere dominato. (Review and Herald, 16 aprile 1901)

Tanti tra gli angeli ribelli erano fortemente tentati di tornare sui propri passi ed ascoltare i consigli dei loro compagni fedeli a Dio. Essi si pentirono di aver dato sfogo alla loro insoddisfazione e desiderarono riacquistare la fiducia di Dio e del suo amato figlio. Il grande ribelle, però, disse loro che se fossero tornati a Dio e si fossero sottomessi a Lui, Egli avrebbe tolto loro ogni onore e ogni incarico importante. Inoltre disse che oramai avevano superato il punto del non ritorno e che avrebbero dovuto pagare le conseguenze della loro scelta, ovvero ribellarsi in eterno al regno di Dio e all'adorazione di suo figlio. Dio non li avrebbe mai perdonati. Stava a loro ora conquistare il potere che non era stato dato liberamente da Dio. Difatti Satana aveva già superato il punto del non ritorno, ma ciò non valeva per tutti coloro che erano stati ingannati dalle sue menzogne. Essi avevano ancora la possibilità, grazie al consiglio e alle suppliche dei loro amici fedeli, di tornare sui propri passi. Pertanto, avessero seguito tali saggi consigli si sarebbero liberati dal cappio di Satana. L'amore per Satana, l'orgoglio e il desiderio di una libertà illimitata ebbero, tuttavia, il sopravvento. Essi respinsero l'offerta di amore e misericordia di Dio. (Patriarchi e profeti, pag. 17) Gli angeli si presentano davanti al Padre Tutti gli angeli dovettero comparire davanti al Padre per sottoporgli ogni singola questione. Senza vergogna Satana espresse la sua insoddisfazione riguardo al fatto che Cristo gli fosse stato preferito. Fieramente pretese di essere equiparato a Dio e di essere coinvolto in ogni decisione presa dal consiglio divino. Dio gli fece sapere che solo il figlio sarebbe stato reso partecipe dei suoi segreti propositi e che pretendeva da parte di tutta la famiglia celeste, Satana compreso, un'obbedienza incondizionata. Chiunque avesse messo in discussione la sua autorità non sarebbe stato degno del suo posto in cielo. Pertanto, Satana indicò con atteggiamento di sfida la schiera dei suoi seguaci, che rappresentava quasi la metà di tutti gli angeli, e gridò: "Tutti loro mi appartengono! Vuoi forse buttare fuori dal cielo anche tutti loro e creare un vuoto così grande?" Poi dichiarò di essere pronto a combattere contro Cristo per conquistarsi il posto in cielo e di voler misurare la sua potenza lottando 'uomo contro uomo'. (The Spirit of Prophecy, Vol. 1, pag. 22) Fino alla fine della disputa in cielo, il grande ribelle cercò di giustificare il suo comportamento. Quando, infine, seppe di dover essere estromesso insieme ai suoi seguaci dal cielo, espresse con supponenza il suo disprezzo nei confronti della legge di Dio. Il suo chiodo fisso era quello di pretendere che ogni angelo dovesse essere libero di comportarsi secondo la propria volontà. Secondo lui, non c'era alcun bisogno di essere sottoposto ad una legge e che ognuno doveva agire liberamente. Egli derise i principi divini, definendoli una limitazione della libertà individuale. Era suo fermo proposito, abolire la legge divina nel regno dei

cieli per liberare la schiera celeste da ogni vincolo e per raggiungere, dunque, uno modo di vivere più alto e nobile. Di comune accordo con i suoi compagni ribelli, Satana indicò Cristo come causa del loro malessere, affermando che mai si sarebbero ribellati senza una giusta causa. (Il gran conflitto, pag. 502.503) La consapevolezza di Satana e dei suoi seguaci riguardo all'amore, la saggezza, la natura e la gloria di Dio resero la loro ribellione imperdonabile. (Review and Herald, 24 febbraio 1874)

Capitolo 5 Gli angeli ribelli vengono estromessi dal cielo Adamo ed Eva vengono tentati

E' guerra in cielo Fino a quando Satana visse in cielo, Cristo aveva tentato di convincerlo del suo terribile errore. Il limite di comprensione fu raggiunto al momento della ribellione aperta e diretta alla presenza di Dio. (This Day With God, pag. 256) Cristo, il quale deteneva il comando supremo in cielo, fu incaricato di mettere fine alla ribellione. (Review and Herald, 30 maggio 1899) E' guerra in cielo. Il figlio di Dio, principe del cielo, insieme ai suoi angeli fedeli, dovettero confrontarsi con il padre della ribellione e i suoi seguaci. Il figlio di Dio ebbe la meglio e Satana con i suoi dovettero abbandonare il cielo. (The Spirit of Prophecy, Vol. 1, pag. 23) Gli angeli lottarono tra di loro. Satana voleva sconfiggere il figlio di Dio e tutti coloro che lo adoravano. Tuttavia, gli angeli buoni e fedeli presero il sopravvento

e cacciarono Satana con i suoi dal cielo. (Fruehe Schriften von Ellen White, pag. 131) Le conseguenza della ribellione Satana reagì con stupore alla nuova condizione in cui si era venuto a trovare. Egli aveva perso ogni motivo di gioia e di felicità. Osservò con attenzione i suoi angeli seguaci che, come lui, oltre alla felicità, avevano perso il loro posto in cielo...tutto era cambiato. I tratti dei loro visi, che una volta riflettevano quelli del loro Creatore, lasciavano trasparire tristezza e disperazione. Iniziarono a litigare e ad accusarsi vicendevolmente con violenza...ora Satana prese consapevolezza di ciò che aveva causato attraverso la ribellione. Fu preso da un grande tremore e da una grande angoscia pensando al futuro e alla fine di tutti gli eventi. Arrivò l'ora del canto, che era inteso come momento di adorazione verso Dio e suo figlio. Satana stesso aveva un tempo diretto il coro celeste. Fu lui a dare inizio al canto, mentre tutti gli altri angeli erano subentrati uno dopo l'altro a formare un meraviglioso coro. Una melodia armonica riempiva sempre il cielo alla gloria di Dio e del suo amato figlio. Ora, però, alle note divine si erano sostituite note stonate. Il comandante della ribellione udiva solamente parolacce ed espressioni fastidiose...con l'approssimarsi del momento abituale di adorazione, durante il quale i santi angeli usavano inchinarsi davanti a Dio, Satana si rese conto che mai più avrebbe vissuto un tale evento. Mai più si sarebbe inchinato con timore davanti a Dio e mai più avrebbe potuto avvicinarsi alla presenza divina... Satana rabbrividì pensando a ciò che aveva combinato. Si trovò a riflettere su ciò che era avvenuto nel passato, sulla realtà nella quale si trovava ora, e su ciò che sarebbe successo in futuro. Egli fu preso da un grande spavento dalla tempesta che stava vivendo dentro di se. Vedendo passare un angelo del cielo egli chiese di parlare con Cristo. Un incontro gli fu concesso. Pertanto, egli spiegò a Cristo di essersi pentito della ribellione e di voler essere accettato di nuovo da Dio; desiderava riprendere il suo posto e sottomettersi ai saggi comandamenti di Dio. Cristo pianse per il dolore di Satana, ma gli dovette comunicare che mai più sarebbe stato accettato da Dio in cielo, ... in quanto il seme della ribellione dimorava ancora in lui.. Quando Satana si rese conto che non ci sarebbe stato mai più un ritorno alla presenza di Dio, si rivelò in tutta la sua malvagità e iniziò a perseguire con tutto l'odio possibile i suoi obbiettivi.. Essendo nell'impossibilità di entrare di nuovo in cielo, egli sostava spesso e volentieri all'ingresso dello stesso per provocare gli angeli celesti, cercando la rissa con essi. (The Spirit of Prophecy, vol.1, pag. 28-30) La creazione del mondo e dell'uomo Gli angeli fedeli si rattristarono molto per la sorte dei loro ex-compagni del cielo, con i quali avevano condiviso tante gioie, insieme alla luce splendente celeste.

Nel cielo si era creato un vuoto. Il Padre si consigliò con il figlio e insieme decisero di creare gli esseri umani, che avrebbero dovuto popolare la terra. (The Signs of the Times, 9 gennaio 1879) Le meravigliose e splendenti 'stelle del cielo' annunciarono...la gloria (di Cristo) durante la creazione della terra e preannunciarono la sua nascita con canti di lode e di gioia. (The Signs of the Times, 4 gennaio 1833) Dio creò la terra e, insieme ad essa le montagne e le colline, attraversate da fiumi e laghi. La terra non era una pianura e il paesaggio non si presentava monotono. Difatti le montagne e le colline si presentavano piene di armonia e rotonde, e non come oggi, rocciose e taglienti...gli angeli contemplavano con gioia la terra e le numerose e meravigliose opere contenute in essa. (Spiritual Gifts, vol. 3, pag. 33) Con grande gioia tutto il cielo prese parte alla creazione della terra e dell'uomo. L'essere umano rappresentava un nuovo e particolare tipo di creatura. (Review and Herald, 11 febbraio 1902) Insieme agli angeli, la famiglia degli esseri umani rappresenta la parte più nobile tra tutte le creature di Dio, in quanto creata a sua immagine e somiglianza. Il Signore...aveva donato ad Adamo una forza mentale superiore a quella di qualsiasi altro essere. Le sue facoltà spirituali erano di poco inferiori a quelle degli angeli. (Review and Herald, 24 febbraio 1874) Non appena Dio ebbe creato attraverso Gesù Cristo il mondo, ponendo Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden, Satana espresse la ferrea volontà di voler trasformare il padre e la madre dell'umanità in esseri a sua immagine. (Review and Herald, 14 aprile 1896) Quando Dio diede Eva in sposa ad Adamo gli angeli furono testimoni delle nozze. (In Heavenly Places, pag. 203) Essendo priva di peccato e quindi coperta da un manto di luce e gloria, come gli angeli, questa coppia non aveva bisogno di un abito da indossare. (The Signs of the Times, 9 gennaio 1879) L'umanità fu creata per rendere lode a Dio. Difatti, dopo aver superato la prova da affrontare, essa si sarebbe unita alla famiglia celeste. L'obbiettivo di Dio fu quello di colmare il vuoto lasciato dagli angeli caduti con gli esseri umani. (Bible Commentary, vol. 1, pag. 1082) Il vuoto creato dal peccato di Satana e dai suoi seguaci sarà colmato dai figli di Dio salvati. (Review and Herald, 29 maggio 1900) Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden

Tutto ciò che Dio creò fu molto bello e perfetto. La terra era un luogo in cui Adamo ed Eva avrebbero dovuto essere felici. Dio volle dimostrare il suo grande amore per loro creando un giardino molto particolare. Una parte del loro tempo lo avrebbero dovuto trascorrere curando il loro giardino, mentre il tempo che gli restava lo avrebbero dovuto dedicare agli angeli. Infatti questi ultimi facevano loro visita e, tutti assieme, adoravano il Signore. Il lavoro che svolgevano non era affatto stancante, bensì piacevole e stimolante. (The Signs of the Times, 9 gennaio 1879) I santi angeli...istruivano Adamo ed Eva riguardo ai loro compiti e raccontavano loro la storia di Satana, della sua ribellione e della sua conseguente caduta. (Spiritual Gifts, vol. 1, pag. 20) Egli (Adamo) appariva davanti a Dio come un uomo perfetto, il cui organismo e i cui organi funzionavano alla perfezione. Adamo aveva un'immagine armonica ed equilibrata. Egli era circondato solo da cose belle e incontrava ogni giorno i santi angeli. (The Spirit of Prophecy, vol. 2, pag. 88) La legge di Dio esisteva già prima della creazione dell'uomo. Essa era conforme alle esigenze di creature sacre, in quanto anche gli angeli le erano subordinati. (The Signs of the Times, 15 aprile 1886) L'uomo sarebbe stato messo alla prova riguardo alla sua fedeltà a Dio. Essi non sarebbero stati sottoposti ad una tentazione continua e senza fine, ma sarebbero stati messi alla prova solo una volta. Superata tale prova sarebbero stati equiparati agli angeli e avrebbero ottenuto l'immortalità. (Review and Herald, 24 febbraio 1874) Satana pianifica la caduta dell'uomo Egli (Satana)....comunicò ai suoi seguaci che perseguiva l'obbiettivo di allontanare Adamo ed Eva da Dio. Qualora essi fossero stati disobbedienti a causa delle sue tentazioni, Dio avrebbe sicuramente elaborato un piano per perdonarli. Pertanto, continuò a pensare, anche lui e i suoi angeli avrebbero avuto un'altra occasione per ottenere misericordia presso Dio. Nel caso in cui tale piano non si fosse realizzato, anche Adamo ed Eva avrebbero subito l'ira di Dio attraverso l'infrazione della sua legge. Quindi, anche essi sarebbero diventati ribelli e unendosi agli angeli ribelli, avrebbero preso possesso del giardino dell'Eden. Occupando il giardino dell'Eden si sarebbe loro offerta la possibilità di accedere all'albero della vita, che si trovava nel centro del giardino. Pertanto avrebbero acquisito una forza tale che neanche Dio stesso avrebbe potuto scacciarli dal loro giardino. Satana si consultò con i suoi angeli malvagi. Questi ultimi si dichiararono contrari a occuparsi di tale difficile incombenza. Satana li tranquillizzò affermando di voler svolgere questo difficile compito in prima persona, dal

momento che solamente lui deteneva saggezza a sufficienza per avere successo. Infine li invitò a riflettere sul piano, mentre lui si sarebbe riposato per poi studiare fino al minimo dettaglio il da farsi... Satana elaborò il piano della caduta di Adamo ed Eva da solo. Rabbrividì al pensiero di dover trascinare questa coppia fedele e felice nella sua stessa misera condizione. La decisione fu difficile. Il suo pensiero oscillava tra la ferrea convinzione e atroci dubbi. Nel frattempo i suoi angeli andarono a trovarlo, comunicandogli di aver preso una decisione in merito; essi erano, dunque, pronti a prendersi le proprie responsabilità e ad accollarsi le conseguenze della loro scelta. Pertanto, Satana si scrollò di dosso i dubbi e le incertezze atroci che lo assillavano e prese in mano il comando della situazione. Egli voleva dimostrare di essere un valoroso e coraggioso comandante e non lesinava sforzi per distruggere l'autorità di Dio e di suo figlio. (The Spirit of Prophecy, vol. 1, pag. 31-33) Satana desiderava dimostrare a tutti i mondi creati e a tutte le creature celesti intelligenti che era impossibile rispettare la legge di Dio. (Review and Herald, 3 settembre 1901) Dio radunò tutti gli angeli del cielo per prendere provvedimenti al fine di scongiurare la sciagura che si stava prospettando all'orizzonte. Venne presa la decisione di mandare degli angeli nel giardino dell'Eden per mettere in guardia Adamo ed Eva dal pericolo degli attacchi del nemico. Pertanto partirono due angeli per fare visita ai nostri progenitori. (The Sign of the Times, 16 gennaio 1879) I nostri progenitori furono dunque avvertiti del pericolo che incombeva. I messaggeri celesti raccontarono loro la caduta di Satana e i suoi propositi di distruzione. Inoltre vennero anche a sapere che Satana intendeva far cadere il governo divino... Gli angeli li misero in guardia dagli attacchi di Satana, che si sarebbero rivelati estremamente insidiosi. Fino a quando, però, sarebbero stati fedeli alla legge di Dio, nulla di male li avrebbe potuto colpire. Nell'emergenza sarebbero stati inviati degli angeli dal cielo. Se avessero superato la prima tentazione, sarebbero stati salvi, come i messaggeri celesti. Avessero, tuttavia, ceduto una sola volta, il potere del male li avrebbe influenzati talmente tanto, da renderli indifesi al suo cospetto. (Patriarchi e profeti,pag. 28.29) Gli angeli avvertirono Eva circa il pericolo di allontanarsi troppo da suo marito, in quanto avrebbe sicuramente incontrato il nemico caduto. Divisi sarebbero stati più vulnerabili nei confronti del pericolo. Inoltre gli angeli li invitarono a seguire meticolosamente le disposizioni che Dio aveva loro dato riguardo all'albero della conoscenza. Solo l'obbedienza totale li avrebbe protetti dal nemico. L'albero della conoscenza del bene e del male era l'unico luogo, dove Satana li avrebbe potuti attaccare.

Adamo ed Eva assicurarono gli angeli circa la loro ferma volontà di non trasgredire la legge di Dio, in quanto era per loro fonte di felicità. Pertanto gli angeli cantarono insieme ad Adamo ed Eva alla lode di Dio. Satana udiva da lontano tali melodie di adorazione a Dio e a suo figlio, il che accrebbe l'invidia, l'odio e la malvagità nel suo cuore. Egli confidò ai suoi seguaci quanto fosse grande il desiderio di sedurre Adamo ed Eva verso il peccato e la disobbedienza. (The Spirit of Prophecy, vol. 1, pag. 34.35) Satana parla ad Eva attraverso il serpente Per poter agire in maniera occulta, Satana si servì del serpente come mezzo di mimetizzazione. Esso si adattava perfettamente ai suoi propositi. In quei tempi il serpente era una delle creature più belle e intelligenti della terra. Pertanto si muoveva con grazia tra i rami dell'albero proibito, gustando i frutti dello stesso. La sua immagine era in grado di ipnotizzare l'attenzione di chiunque la guardasse. Il grande ingannatore aspettava, dunque, la preda nel giardino della pace. (Patriarchi e profeti, pag. 29.30) Un giorno Eva si allontanò da Adamo per ammirare le opere meravigliose della natura create da Dio. Essa si deliziava nell'osservare i colori dei fiori e nel sentirne il profumo. Gli alberi e le piante splendevano nella loro bellezza. Il suo pensiero andava al divieto che Dio aveva loro imposto riguardo all'albero della conoscenza. Eva era pienamente soddisfatta di ciò che Dio aveva loro di bello e di perfetto donato, affinché colmassero ogni loro bisogno. "Tutto ciò" disse, "ci é stato donato da Dio per la nostra felicità! Possiamo gustare ogni frutto, tranne quello prodotto dall'albero della conoscenza!" Trattenendosi a lungo nei paragi dell'albero proibito, Eva fu presa dalla curiosità. Pertanto si domandò in che modo si potesse sprigionare la morte da frutti così belli. Con stupore sentì ripetere il suo stesso pensiero da una voce sconosciuta:"Veramente Dio vi ha detto di non mangiare il frutto di questo albero?" Eva non era consapevole del fatto di aver espresso il suo pensiero ad alta voce. Con grande meraviglia ascoltò dunque le parole del serpente. (Review and Herald, 24 febbraio 1874) Con parole dolci e suadenti, e con voce melodiosa, Satana si rivolse ad una Eva meravigliata. Essa era stupita di sentir parlare un serpente. Quest'ultimo prese a lodare la bellezza e l'avvenenza di Eva, cosa che non le dispiacque affatto. Eva era abbagliata e compiaciuta dalle parole del serpente. (The Spirit of Prophecy, vol. 1, pag. 35.36) Eva era convinta che il serpente potesse leggere i suoi pensieri e, pertanto, lo reputò molto intelligente. Poi gli rispose:"Noi mangiamo i frutti di tutti gli alberi del giardino, ma dei frutti di questo albero Dio ci detto: non ne mangiate, affinché non moriate." Allora il serpente replicò:"Non morirete affatto. Dio sa che nello stesso momento in cui mangerete dall'albero della conoscenza, vi si apriranno

gli occhi e sarete come Dio, sapendo cosa é bene e cosa é male." (Genesi 3, 25) Ecco che il padre della menzogna dichiara qualcosa che si trova in netta contrapposizione a ciò che diceva Dio. Satana assicurò Eva del fatto che non correvano alcun pericolo di morte. Inoltre affermò che qualora avessero mangiato dell'albero della conoscenza, avrebbero sviluppato delle facoltà mentali superiori e sarebbero stati pari a Dio.. Eva reputò le parole del serpente come sagge...essa guardava con grande desiderio i meravigliosi e numerosi frutti dell'albero. Avevano un aspetto molto gustoso. Il serpente mangiò, dunque, con grande piacere il frutto dell'albero. Eva aveva espresso in maniera distorta la disposizione di Dio. Dio aveva detto ad Adamo ed Eva:"Non mangerete dall'albero della conoscenza del bene e del male, affinché non dobbiate morire il giorno in cui lo mangerete." Eva, invece, riportò tale dichiarazione nel seguente modo:"Non toccherete il frutto dell'albero, affinché non moriate." Ecco che si evidenzia già il primo influsso del serpente. Le parole di Eva danno al serpente un notevole vantaggio. (Review and Herald, 24 febbraio 1874) Il serpente disse ad Eva che attraverso l'assunzione del frutto dell'albero avrebbero raggiunto un livello di vita più alto e una conoscenza più ampia. Esso stesso aveva mangiato il frutto proibito e, pertanto, acquisito la facoltà di parola. Inoltre espresse il pensiero secondo cui Dio fosse mosso da gelosia, in quanto non voleva che qualcuno gli fosse pari. Ecco che Dio avrebbe proibito di toccare o mangiare il frutto dell'albero, per impedir loro di acquisire delle facoltà meravigliose, quali saggezza e forza. (Patriarchi e profeti, pag. 30.31) Una grande curiosità colse Eva. Invece di fuggire, essa continuò ad ascoltare le parole del serpente e non sospettò minimamente del fatto che potesse essere il nemico caduto a parlare, utilizzando il serpente come medium. (The Spirit of Prophecy, vol.1 pag. 36) L'universo intero osservava con grande interesse la grande sfida, che avrebbe decretato il destino di Adamo ed Eva. Gli angeli ascoltavano con attenzione le parole proferite da Satana, il padre del peccato, che cercava di sottoporre la legge di Dio alle sue idee. Attraverso le sue argomentazioni ambigue cercava di annullare la legge divina. Con grande trepidazione fu seguita la vicenda e con enorme interesse si aspettò di sapere se la sacra coppia si fosse lasciata ingannare dalle malizie del grande seduttore!.. Satana dipinse Dio come impostore, il quale voleva negare alle sue creature i doni più grandi. Gli angeli ascoltavano con grande tristezza e stupore le parole di Satana, che cercava di attribuire le sue caratteristiche malvagie a Dio stesso. Sorprendentemente Eva non fu turbata nell'ascoltare tali accuse nei confronti del suo santo Dio. Se solo...avesse pensato a tutte le dimostrazioni d'amore divine e fosse corsa da suo marito, allora sarebbe riuscita a salvarsi dalle insidie del nemico. (The Signs of the Times, 12 maggio 1890)

Il grande seduttore raccolse un frutto e lo diede ad Eva. Essa lo prese in mano. "Vedi", disse il serpente, "vi era proibito toccarlo perché sareste morti". Quindi la invitò a mangiarne, in quanto non sarebbe né successo alcunché di male, né tantomeno sarebbero morti.