II Domenica tempo ordinario tempo B - Santuario SS. Crocifisso di ...

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La tua Parola si diffonde, /risveglia i cuori alla fede. La Chiesa canta la tua gloria, / o Signore, re dell'universo. .... nella tua dimora insieme con te, con la vita tua ...
Parrocchia del SS. Crocifisso - Monreale www.crocifissomonreale.it

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO “Abbiamo trovato il messia Canto d’ingresso: CELEBRA IL SIGNORE TERRA TUTTA CELEBRA IL SIGNORE TERRA TUTTA, SERVITE IL SIGNORE IN ESULTANZA ED ENTRATE DINANZI A LUI CON LIETI CANTI. Manifestò la sua gloria / nell’umiltà della sua carne. Lo Spirito l’ha esaltato / rivelando in lui la sua giustizia. RIT. Manifestò la sua sapienza, / agli angeli la sua gloria; fu annunziato ai pagani / il Vangelo della sua salvezza. RIT .La tua Parola si diffonde, /risveglia i cuori alla fede. La Chiesa canta la tua gloria, / o Signore, re dell’universo. RIT.

LITURGIA DELLA PAROLA Prima lettura 1Sam 3,3-10.19 Dal primo libro di Samuele In quei giorni, Samuele era coricato nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio. Allora il Signore chiamò: “Samuele!” e quegli rispose: “Eccomi”, poi corse da Eli e gli disse: “Mi hai chiamato, eccomi!”. Egli rispose: “Non ti ho chiamato, torna a dormire!”. Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: “Samuele!” e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicendo: “Mi hai chiamato, eccomi!”. Ma quegli rispose di nuovo: “Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!”. In realtà Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: “Samuele!” per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: “Mi hai chiamato, eccomi!”. Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto. Eli disse a Samuele: “Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”. Samuele andò a coricarsi al suo posto.

Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: “Samuele, Samuele!”. Samuele rispose subito: “Parla, perché il tuo servo ti ascolta”. Samuele acquistò autorità poiché il Signore era con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole. Parola di Dio Salmo responsoriale: Sal 39 Ecco, io vengo, Signore, per fare la tua volontà. Ho sperato: ho sperato nel Signore ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, lode al nostro Dio. Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto. Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. Allora ho detto: “Ecco, io vengo Sul rotolo del libro, di me è scritto che io faccia il tuo volere. Mio Dio, questo io desidero, la tua legge è nel profondo del mio cuore”. Ho annunziato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi, non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai. Seconda lettura 1Cor 6,13-15.17-20 Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Fratelli, il corpo non è per l’impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza. Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all’impudicizia, pecca contro il proprio corpo. O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo! Parola di Dio

Acclamazione al Vangelo (1Sam 3,9; Gv 6,68) Alleluia, alleluia. Parla, Signore, che il tuo servo ascolta. Tu hai parole di vita eterna. Alleluia. Vangelo Gv 1,35-42 + Dal Vangelo secondo Giovanni Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’Agnello di Dio!”. E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: “Che cercate?”. Gli risposero: “Rabbì (che significa maestro), dove abiti?”. Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: “Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)” e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)”. Parola del Signore Canto d’offertorio: ECCOMI Sl 39 Eccomi, eccomi! Signore io vengo. Eccomi, eccomi! Si compia in me la tua volontà. Nel mio Signore ho sperato E su di me s’è chinato, ha dato ascolto al mio grido, m’ha liberato dalla morte. I miei piedi ha reso saldi, sicuri ha reso i miei passi. Ha messo sulla mia bocca Un nuovo canto di lode. Il sacrificio non gradisci, ma m’hai aperto l’orecchio, non hai voluto olocausti, allora ho detto: Io vengo!

Canto di comunione: [1.] Nella tua presenza avvolti da te, nella tua dimora insieme con te, con la vita tua che sboccia nell'anima, in noi, con la linfa tua, la stessa, in ciascuno di noi. Eccoci fratelli, parte di te, eccoci famiglia, una sola con te che risorto dai la vita che non muore mai, che risorto dentro al cuore accendi il tuo cielo. [Rit.] Come il Padre che ha mandato me possiede la vita in se, e come grazie al Padre, grazie a Lui, io vivo, così colui, così colui che mangia di me vivrà grazie a me, Lui vivrà, vivrà per me. [2.] Tu che ci hai mostrato il Padre, Gesù, Tu che hai dato un nome perfino al dolore, ora Tu ci dai te stesso e ci dai l'unità, ci spalanchi la tua casa dove abita il cielo. Nella tua dimora insieme con te, nella tua presenza avvolti da te, con la vita tua che sboccia nell'anima, in noi, con la linfa tua, la stessa, in ciascuno di noi. Ringraziamento: TOTUS TUUS Totus tuus sum ,Maria, Mater nostri Redemptoris, Virgo Dei, Virgo pia, Mater Mundi Salvatoris. (3 v) Amen Canto finale: LA TUA DIMORA (D. Ricci) La tua dimora, la tua città È sopra un fondamento che non si spezza: apostoli, profeti e come pietra angolare Gesù che dona vita e bellezza La tua dimora, la tua città Non conosce porte chiuse e cancelli, qui concittadini dei santi e familiari di te ci ritroviamo fratelli. Fai di noi il popolo tuo Che parla ogni istante con te chiamandoti “Padre” Noi, Figli di te, la vera famiglia di te, raccolta da te nella tua casa.