pandemia - Fimmg - Sezione provinciale di Roma

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20 nov 2009 ... Il Giorno del 20/11/2009 articolo di Maria Luisa Altieri Biagi ed. Nazionale p. 33. Se questa pandemia scatena un pandemonio. ALL'INIZIO ...
Il Giorno del 20/11/2009 articolo di Maria Luisa Altieri Biagi ed. Nazionale p. 33

Se questa pandemia scatena un pandemonio ALL'INIZIO l'hanno chiamata «influenza suina», sul modello della precedente «influenza aviaria». Ma aviaria è parola che la maggioranza degli italiani associa oggi all'aviazione, non più agli uccelli (latino avis, "uccello") né agli umili volatili da cortile portatori della malattia. Suina invece conserva il significato della parola latina (suinus, da sus, suis, "maiale") segnalando un rapporto per noi mortificante con l'animale che alleviamo per mangiarlo senza residui (non certo perché ci trasmetta i suoi virus!). Si capisce dunque che influenza suina sia stata rapidamente sostituita da influenza A, passando da un nome troppo esplicito a un nome troppo generico, che rivela il tentativo di minimizzare il pericolo e arginare la paura. Giornali e telegiornali hanno accettato influenza A, alternandola con pandemia di cui qualche lettore mi chiede notizie. Parola rara, riservata agli specialisti, pandemia oggi ricorre spesso in TV, sulle prime pagine dei giornali e sulla bocca di molti. E' bene parlarne, dunque, perché conoscere le parole può aiutare a vedere le cose nella giusta prospettiva o almeno a salvarle da associazioni sbagliate. Sbaglia, per esempio, il lettore che associa pandemia a pandemonio, ingannato dalla loro somiglianza fonica. In realtà le due parole non hanno alcun rapporto, anche se tutte e due utilizzano come elemento iniziale la parola greca pan, "tutto". Fu il poeta inglese John Milton, nel Paradiso perduto (1667), a foggiare il nome proprio Pandemonium (combinando due parole greche: pan, "tutto" e daimònion, "demonio") e a chiamare così la città infernale in cui Satana radunava i diavoli. Ciò spiega il significato assunto in seguito da pandemonio: "grande frastuono", "terribile confusione". Pandemia invece non ha niente a che fare con demoni, raduni diabolici, influssi maligni; è parola dotta (un termine medico già presente nel latino scientifico), composta da due parole greche (pan, "tutto" e démos, "popolo") per indicare una malattia infettiva capace di assalire "tutto il popolo", cioè l'intera popolazione del pianeta, senza distinzioni di aree geografiche o di continenti. Costruita sul modello della parola epidemìa (dal greco epì, "sopra" e démos, "popolo": malattia infettiva che agisce "su un popolo", cioè sulla popolazione di una certa area geografica), la pandemia è più invasiva e più rapidamente contagiosa dell'epidemia. Influenza appare oggi la parola più tranquillizzante, fra le alternative possibili; forse ci siamo abituati al suo ritmo stagionale o ci fidiamo dei vaccini. In realtà influenza, dal latino medievale influentia (lat. in-fluere "scorrere dentro") è legata a una interpretazione magica (astrologica) della natura, secondo la quale il destino degli uomini - salute compresa - dipende dagli "influssi" astrali. Dovrebbe essere la parola più inquietante, dunque.