Raccolta testi canzoni

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mica l'ho mai creduta. E lunghe corse affannate incontro a stelle cadute e mani sempre più ansiose e scarpe bagnate e le canzoni stonate urlate al cielo lassù.
CANZONIERE N° 1 - IO VAGABONDO (NOMADI) Io un giorno crescerò e nel cielo della vita volerò ma un bimbo che ne sa sempre azzurra non può essere l'età.

Si la strada è ancora là un deserto mi sembrava la città ma un bimbo che ne sa sempre azzurra non può essere l'età.

Poi una notte di settembre mi svegliai il vento sulla pelle sul mio corpo il chiarore delle stelle chissà dov'era casa mia e quel bambino che giocava in un cortile.

Poi una notte di settembre me ne andai il fuoco di un camino non è caldo come il sole del mattino chissà dov'era casa mia e quel bambino che giocava in un cortile.

Io vagabondo che son io vagabondo che non sono altro soldi in tasca non ne ho ma lassù mi è rimasto Dio.

Io vagabondo che son io vagabondo che non sono altro soldi in tasca non ne ho ma lassù mi è rimasto Dio.

N° 2 - AZZURRO (A. CELENTANO) Cerco l'estate tutto l'anno e all'improvviso eccola qua lei è partita per le spiagge e sono solo quassù in città sento fischiare sopra i tetti un aeroplano che se ne va

Sembra quand'ero all'oratorio con tanto sole tanti anni fa quelle domeniche da solo in un cortile a passeggiar ora mi annoio più di allora neanche un prete per chiacchierar. Rit.

Azzurro il pomeriggio è troppo azzurro e lungo per me mi accorgo di non aver più risorse senza di te e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo vengo da te ma il treno dei deisderi nei miei pensieri all'incontrario va.

Cerco un po' d'Africa in giardino tra l'oleandro e il baobab come facevo da bambino ma qui c'è gente non si può più stanno innaffiando le tue rose non c'è leone chissà dov'è. Rit.

N° 3 - NEL BLU DIPINTO DI BLU (D. MODUGNO) Penso che un sogno così non ritorni mai più mi dipingevo le mani e la faccia di blu poi d'improvviso venivo dal vento rapito e incominciavo a volare nel cielo infinito. Volare oh oh cantare oh oh oh oh nel blu dipinto di blu felice di stare lassù. E volavo volavo felice più in alto del sole ed ancora più su mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù una musica dolce suonava soltanto per me.

Volare oh oh cantare oh oh oh oh ....... Ma tutti i sogni nell'alba svaniscon perchè quando tramonta la luna li porta con sé ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli che sono blu come il cielo trapunto di stelle. Volare oh oh cantare oh oh oh oh .......... E continuo a volare felice più in alto del sole ed ancora più su mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù una musica dolce suonava soltanto per me. Volare oh oh cantare oh oh oh oh ....... .......nel blu dipinto di blu felice di stare lassù con te.

N° 4 - ADESSO TU (E. RAMAZZOTTI) Nato ai bordi di periferia dove i tram non vanno avanti più dove l'aria è popolare è più facile sognare che guardare in faccia alla realtà.

E ci si trova sempre più soli a questa età non sai... non sai ma quante corse ma quanti voli andare avanti senz'arrivare mai.

Quanta gente giovane va via a cercare più di quel che ha forse perchè i pugni presi a nessuno il ha mai resi e dentro fanno male ancor di più.

E ci sei adesso tu al centro dei pensieri miei la parte interna dei respiri tu sarai la volontà che non si limita tu che per me sei già una rivincita ...........

Ed ho imparato che nella vita nessuno mai ci dà di più ma quanto fiato quanta salita andare avanti senza voltarsi mai. E ci sei adesso tu a dare un senso ai giorni miei va tutto bene dal momento che ci sei adesso tu ma non dimentico tutti gli amici miei che sono ancora là.

adesso sai chi è quell'uomo che c'è in me...... Nato ai bordi di periferia dove non ci torno quasi più resta il vento che ho lasciato come un treno già passato oggi che mi sei accanto oggi che ci sei soltanto oggi che ci sei... adesso tu.

N° 5 - LA CANZONE DEL SOLE (L. BATTISTI) Le bionde trecce gli occhi azzurri e poi, le tue calzette rosse, e l'innocenza sulle gote tue, due arance ancor piu' rosse, e la cantina buia dove noi, respiravamo piano, e le tue corse l'eco dei tuoi no, o no, mi stai facendo paura. Dove sei stata cosa hai fatto mai, una donna, donna, dimmi, cosa vuol dir sono una donna ormai. Ma quante braccia ti hanno stretto tu lo sai, per diventar quel che sei, che importa tanto tu non me lo dirai, purtroppo. Ma ti ricordi l'acqua verde e noi, le rocce bianco il fondo, di che colore sono gli occhi tuoi, se me lo chiedi non rispondo. O mare nero, o mare nero, o mare ne... tu eri chiaro e trasparente come me. O mare nero, o mare nero, o mare ne... tu eri chiaro e trasparente come me.

Le biciclette abbandonate sopra il prato e poi, noi due distesi all'ombra, un fiore in bocca puo' servire sai, piu' allegro tutto sembra, e d’improvviso quel silenzio fra noi, e quel tuo sguardo strano, ti cade il fiore dalla bocca e poi, oh no, ferma ti prego la mano. Dove sei stata cosa hai fatto ormai, una donna, donna, dimmi, cosa vuol dir sono una donna ormai, io non conosco quel sorriso sicuro che hai, non so chi sei, non so piu' chi sei, mi fai paura oramai, purtroppo. Ma ti ricordi le onde grandi e noi, gli spruzzi e le tue risa cos'è rimasto in fondo agli occhi tuoi, la fiamma è spenta o è accesa. O mare nero ecc ecc. Il sole quando sorge, sorge piano e poi la luce si diffonde tutto intorno a noi le ombre ed i fantasmi della notte sono alberi e cespugli ancora in fiore sono gli occhi di una donna ancora pieni d'amore.

N° 6 - QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE (C. BAGLIONI) Quella sua maglietta fina tanto stretta al punto che mi immaginavo tutto e quell'aria da bambina che non gliel'ho detto mai ma io ci andavo matto e chiare sere d'estate, il mare, i giochi, le fate e la paura e la voglia di essere soli un bacio a labbra salate un fuoco quattro risate e far l'amore giù al faro ti amo davvero, ti amo lo giuro, ti amo ti amo davvero.

Quella camminata strana pure in mezzo a chissà che l'avrei riconosciuta mi diceva: "sei una frana" ma io questa cosa qui mica l'ho mai creduta. E lunghe corse affannate incontro a stelle cadute e mani sempre più ansiose e scarpe bagnate e le canzoni stonate urlate al cielo lassù chi arriva prima a quel muro non sono sicuro se ti amo davvero, non sono non sono sicuro.

E lei, lei mi guardava con sospetto poi mi sorrideva e mi teneva stretto stretto ed io non ho mai capito niente visto che oramai non me lo levo dalla mente che lei lei era un piccolo grande amore solo un piccolo grande amore niente più di questo niente più mi manca da morire quel suo piccolo grande amore adesso che saprei cosa dire adesso che saprei cosa fare adesso che voglio un piccolo grande amore.

E lei tutto di un tratto non parlava ma le si leggeva chiaro in faccia che soffriva ed io non lo so quant'e' che ho pianto solamente adesso me ne sto rendendo conto che lei lei era un piccolo grande amore solo un piccolo grande amore niente più di questo niente più mi manca da morire quel suo piccolo grande amore adesso che saprei cosa dire adesso che saprei cosa fare adesso che voglio un piccolo grande amore.

N° 7 - CI VORREBBE UN AMICO (A. VENDITTI) Stare insieme a te è stata una partita va bene hai vinto tu e tutto il resto è vita ma se penso che l'amore è darsi tutto dal profondo in questa nostra storia sono io che vado a fondo. Ci vorrebbe un amico per poterti dimenticare ci vorrebbe un amico per dimenticare tutto il male. Ci vorrebbe un amico qui per sempre al mio fianco ci vorrebbe un amico nel dolore e nel rimpianto.

Ci vorrebbe un amico per poterti dimenticare ci vorrebbe un amico per dimenticare tutto il male. Ci vorrebbe un amico qui per sempre al mio fianco ci vorrebbe un amico nel dolore e nel rimpianto. Strum. Ci vorrebbe un amico ...

Amore amore illogico amore disperato lo vedi sto piangendo ma io ti ho perdonato e se amor che nullo amato amore amore mio perdona in questa notte fredda mi basta una parola.

Vivere con te è stata una partita il gioco è stato duro comunque sia finita ma sarà la notte magica o forse l'emozione io mi ritrovo solo davanti al tuo portone. Ci vorrebbe un amico ...

N° 8 - LA GATTA (G. PAOLI) C'era una volta una gatta che aveva una macchia nera sul muso e una vecchia soffitta vicino al mare con una finestra a un passo dal cielo blu.

Ora non abito più là, tutto è cambiato, non abito più là, ho una casa bellissima, bellissima come vuoi tu.

Se la chitarra suonavo la gatta faceva le fusa ed una stellina scendeva vicina vicina, poi mi sorrideva e se ne tornava su.

Ma io ripenso a una gatta che aveva una macchia nera sul muso e una vecchia soffitta vicino al mare con una stellina che ora non vedo più.

N° 9 - IL PESCATORE (F. DE ANDRE') All'ombra dell'ultimo sole s'era assopito un pescatore e aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso. Venne alla spiaggia un assassino, due occhi grandi da bambino, due occhi enormi di paura, eran gli specchi di un'avventura. La la la la la la la la la la la la la la la la la la la....... E chiese al vecchio, dammi il pane, ho poco tempo e troppa fame, e chiese al vecchio, dammi il vino, ho sete, sono un assassino. Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno, non si guardò neppure intorno, ma versò il vino e spezzò il pane per chi diceva ho sete, ho fame. La la la la la la la la la la la la la la la la la la la..............

E fu il calore di un momento, poi via di nuovo verso il vento, davanti agli occhi ancora il sole, dietro alle spalle un pescatore. Dietro alle spalle un pescatore e la memoria è già dolore, è già il rimpianto di un aprile giocato all'ombra di un cortile. La la la la la la la la la la la la la la la la la la la....... Vennero in sella due gendarmi, vennero in sella con le armi, chiesero al vecchio se lì vicino fosse passato un assassino. Ma all'ombra dell'ultimo sole s'era assopito il pescatore e aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso. La la la la la la la la la la la la la la la la la la la........

N° 10 - IL VECCHIO E IL BAMBINO (F. GUCCINI) Un vecchio e un bambino si preser per mano e andarono insieme incontro alla sera, la polvere rossa si alzava lontano e il sole brillava di luce non vera.

Il vecchio diceva, guardando lontano, immagina questo coperto di grano, immagina i frutti, immagina i fiori, pensa alle voci e pensa ai colori.

L'immensa pianura sembrava arrivare fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare e tutto d'intorno non c'era nessuno solo il tetro contorno di torri di fumo.

E in questa pianura , fin dove si perde, crescevano gli alberi e tutto era verde; cadeva la pioggia, segnavano i soli il ritmo dell'uomo e delle stagioni.

I due camminavano, il giorno cadeva, il vecchio parlava e piano piangeva, con l'anima assente, con gli occhi bagnati, seguiva il ricordo dei miti passati.

Il bimbo ristette, lo sguardo era triste, gli occhi guardavano cose mai viste, e poi disse al vecchio con voce sognante: " Mi piaccion le fiabe, raccontane altre".

I vecchi subiscon l'ingiurie degli anni, non sanno distinguere il vero dai sogni; i vecchi non sanno nel loro pensiero distinguer nei sogni il falso dal vero.

N° 11 - ACQUA AZZURRA, ACQUA CHIARA (L. BATTISTI) Ogni notte ritornar per cercarla in qualche bar, domandare ciao che fai e poi uscire insieme a lei. Ma da quando ci sei tu tutto questo non c'è più.

Ti telefono se vuoi non so ancora se c'è lui... accidenti che farò quattro amici troverò. Ma da quando ci sei tu tutto questo non c'è più.

Acqua azzurra, acqua chiara con le mani posso finalmente bere. Nei tuoi occhi innocenti posso ancora ritrovare il profumo di un amore puro, puro come il tuo amor.

Acqua azzurra, acqua chiara...... Son le quattro e mezza ormai non ho voglia di dormire a quest'ora, cosa vuoi, mi va bene pure lei. Ma da quando ci sei tu tutto questo non c'è più. Acqua azzurra, acqua chiara......

N° 12 - HANNO UCCISO L'UOMO RAGNO (883) Solita notte da lupi nel Bronx nel locale stan suonando un blues degli Stones loschi individui al bancone del bar pieni di whisky e margaridas tutto ad un tratto la porta fa "slam" il guercio entra di corsa con una novità dritta sicura si mormora che i cannoni hanno fatto "bang".

Hanno ucciso l'uomo ragno chi sia stato non si sa forse quelli della mala forse la pubblicità hanno ucciso l'uomo ragno non si sa neanche il perchè avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè.

Hanno ucciso l'uomo ragno chi sia stato non si sa forse quelli della mala forse la pubblicità hanno ucciso l'uomo ragno non si sa neanche il perchè avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè.

Giù nelle strade si vedono gangs di ragionieri in doppio petto pieni di stress se non ti vendo mi venderai tu per 100 lire o poco più le facce di Vogue sono miti per noi attori troppo belli sono gli unici eroi invece lui si, si lui era una star ma tanto non ritornerà.

Alla centrale della polizia il commissario dice che volete che sia quel che è successo non ci fermerà il crimine non vincerà ma nelle strade c'è panico ormai nessuno esce di casa nessuno vuole guai ed agli appelli alla calma in TV adesso chi ci crede più.

Hanno ucciso l'uomo ragno chi sia stato non si sa forse quelli della mala forse la pubblicità hanno ucciso l'uomo ragno non si sa neanche il perchè avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè.

N° 13 - IL GATTO E LA VOLPE (E. BENNATO) Quanta fretta, ma dove corri, dove vai ! Se ci ascolti per un momento, capirai; lui è il gatto ed io la volpe, stiamo in società, di noi ti puoi fidar.

Non vedi che è un vero affare, non perdere l'occasione se no poi te ne pentirai. Non capita tutti i giorni di avere due consulenti, due impresari che si fanno in quattro per te.

Puoi parlarci dei tuoi problemi, dei tuoi guai; i migliori in questo campo siamo noi, è una ditta specializzata, fa' un contratto e vedrai che non ti pentirai.

Avanti, non perder tempo, firma qua, è un normale contratto, è una formalità; tu ci cedi tutti i diritti e noi faremo di te un divo da hit parade.

Noi scopriamo talenti e non sbagliamo mai, noi sapremo sfruttare le tue qualità, dacci solo quattro monete e ti iscriviamo al concorso per la celebrità.

Quanta fretta, ma dove corri, dove vai ! Che fortuna che hai avuto ad incontrare noi; lui il gatto ed io la volpe, stiamo in società, di noi ti puoi fidar. (3 volte)

N° 14 - UN'AVVENTURA (L. BATTISTI) Non sarà un’avventura non può essere soltanto una primavera questo amore non è una stella che al mattino se ne va. Non sarà un’avventura questo amore fatto solo di poesia tu sei mia, tu sei mia fino a quando gli occhi miei avran luce per guardare gli occhi tuoi. Innamorato sempre di più in fondo all’anima per sempre tu. Perchè non è una promessa ma è quel che sarà domani e sempre sempre vivrà, sempre vivrà, sempre vivrà, sempre vivrà.

No, non sarà un’avventura non è un fuoco che col vento può morire ma vivrà quanto il mondo fino quando gli occhi miei avran luce per guardare gli occhi tuoi. Innamorato sempre di più in fondo all’anima per sempre tu. Perchè non è una promessa ma è quel che sarà domani e sempre sempre vivrà, perchè non è una promessa ma è quel che sarà ....................................

N° 15 - DONNE (ZUCCHERO) Donne in cerca di guai, donne a un telefono che non suona mai. Donne in mezzo a una via, donne allo sbando senza compagnia. Negli occhi hanno dei consigli e tanta voglia di avventure e se hanno fatto molti sbagli sono piene di paure. Le vedi camminare insieme nella pioggia o sotto il sole, dentro pomeriggi opachi senza gioia nè dolore. Donne, pianeti dispersi per tutti gli uomini così diversi.

Donne, amiche di sempre, donne alla moda, donne contro corrente. Negli occhi hanno gli aeroplani per volare ad alta quota dove si respira l’aria e la vita non è vuota. Le vedi camminare insieme nella pioggia o sotto il sole, dentro pomeriggi opachi senza gioia né dolore. Donne in cerca di guai, donne a un telefono che non suona mai. Donne in mezzo a una via, donne allo sbando senza compagnia. Donne du du du du du du ....

N° 16 - CANZONE PER UN'AMICA (F. GUCCINI) Lunga e dirittta correva la strada l’auto veloce correva la dolce estate era già cominciata vicino a lui sorrideva. (2 volte)

Non lo sapevi ma cosa hai sentito quando lo schianto ti ha uccisa quando anche il cielo lì sopra è crollato quando la vita è fuggita. (2 volte)

Forte la mano teneva il volante forte il motore cantava non lo sapevi che c’era la morte quel giorno che ti aspettava. (2 volte)

Dopo il silenzio soltanto è regnato fra le lamiere contorte sull’autostrada cercavi la vita ma ti ha incontrato la morte. (2 volte)

Non lo sapevi che c’era la morte quando si è giovani è strano poter pensare che la nostra sorte venga e ci prenda per mano. (2 volte)

Vorrei sapere a che cosa è servito vivere, amare e soffrire spendere tutti i tuoi giorni passati se presto hai dovuto partire. (2 volte)

Non lo sapevi ma cosa hai pensato quando la strada è impazzita quando la macchina è uscita di lato e sopra un’altra è finita. (2 volte)

Voglio però ricordarti com’eri pensare che ancora vivi voglio pensare che ancora mi ascolti che come allora sorridi. (2 volte)

N° 17 - IL RAGAZZO DELLA VIA GLUCK (A. CELENTANO) Questa è la storia di uno di noi, anche lui nato per caso in via Gluck in una casa fuori città, gente tranquilla che lavorava! Là dove c'era l'erba, ora c'è una città e quella casa in mezzo al verde ormai dove sarà! Questo ragazzo della via Gluck si divertiva a giocare con me, ma un giorno disse: "Vado in città!" E lo diceva mentre piangeva. Io gli domando: "Amico, non sei contento! Vai finalmente a stare in città!" Là troverai le cose che non hai avuto qui! Potrai lavarti in casa senza andar giù nel cortile!

"Mio caro amico-disse-qui sono nato e in questa casa ora lascio il mio cuore! Ma come fai a non capire... E' una fortuna per voi che restate a piedi nudi a giocare nei prati mentre là in centro io respiro il cemento!" Ma verrà un giorno che ritornerò ancora qui... e sentirò l'amico treno che fischia così: "wa-wa". Passano gli anni...ma otto son lunghi, però quel ragazzo ne ha fatta di strada, ma non si scorda la sua prima casa, ora coi soldi, lui può comperarla. Torna e non trova gli amici che aveva, solo case su case, catrame e cemento! Là dove c'era l'erba, ora c'è una città e quella casa in mezzo al verde ormai dove sarà!

N° 18 - UN GIORNO MIGLIORE (Lùnapop) Cosa mi aspetto dal domani? Di sole in faccia no, ma in fondo io ci spero ancora. Che tu ci sia nel mio domani. E se ti incontrerò, spero di sfiorare le tue mani. Soli eppure in mezzo alla gente io e te, riscaldati dal calore di una "Benson and Hedges". Se mi vuoi, domani sarà un giorno migliore vedrai... Se mi vuoi, domani sarà un giorno migliore vedrai!

Aspetta almeno un minuto, non dirmi che non mi vuoi devo trovare un appiglio, prima che tu te ne vai da me. Ohh... Apri le tue ali e vola via con me...

E cosa dire di noi forse che in fondo non importa se tu mi vuoi. Cosa mi aspetto dal domani. Beh credo che sia giusto dirti che non voglio niente senza te.

Soli eppure in mezzo alla gente io e te, riscaldati dal calore di una "Benson and Hedges".

Cosa mi aspetto dal domani? Di sole in faccia no, ma in fondo io ci spero ancora. Che tu ci sia nel mio domani. E se ti incontrerò, spero di sfiorare le tue mani.

Se mi vuoi, domani sarà un giorno migliore vedrai... Se mi vuoi, domani sarà un giorno migliore vedrai!

E tu sei molto di più di quello che tu sai. Sei sole e pioggia negli inverni miei. Se mi vuoi, domani sarà un giorno migliore vedrai... Se mi vuoi, domani sarà un giorno migliore vedrai!

N° 19 - 50 SPECIAL (Lùnapop) Vespe truccate, anni '60, girano in centro sfiorando i 90, rosse di fuoco, comincia la danza, di frecce con dietro attaccata una targa. Dammi una Special, l'estate che avanza, dammi una Vespa e ti porto in vacanza!

Esco di fretta, dalla mia stanza, a marce ingranate dalla prima alla quarta devo fare in fretta, devo andare a una festa, fammi fare un giro prima sulla mia Vespa. Dammi una Special, l'estate che avanza, dammi una Vespa e ti porto in vacanza!

Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi... Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi se hai una vespa Special che ti toglie i problemi.

Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi... Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi se hai una vespa Special che ti toglie i problemi.

La scuola non va ... ma ho una Vespa, una donna non ho ... ma ho una Vespa, domenica è già ... e una Vespa mi porterà... fuori città! ... fuori città!

La scuola non va ... ma ho una Vespa, una donna non ho ... ma ho una Vespa, domenica è già ... e una Vespa mi porterà... fuori città! ... fuori città!

N° 20 - PAESE MIO Paese mio che stai sulla collina, disteso come un vecchio addormentato, la noia, l'abbandono, il niente son la tua malattia, paese mio ti lascio, io vado via.

Gli amici miei son quasi tutti via e gli altri partiranno dopo me; peccato, perché stavo bene in loro compagnia, ma tutto passa, tutto se ne va. Rit.

Rit. Che sarà, che sarà, che sarà, che sarà della mia vita chi lo sa ? So far tutto , o forse niente, da domani si vedrà. Che sarà ? Sarà quel che sarà.

Amore mio ti bacio sulla bocca, che fu la fonte del mio primo amore. Ti do l'appuntamento, dove e quando non lo so, ma so soltanto che ritornerò. Rit.

N° 21 - QUALCOSA DI GRANDE (Lùnapop) Cos'è successo, sei scappata da una vita che hai vissuto, da una storia che hai bruciato e ora fingi che non c'è ... Cos'è successo sei cambiata, non sei più la stessa cosa, o sei ancora quella che, è cresciuta insieme a me? Cose'è successo sei scappata, e con te anche la tua vita: l'ho cercata, l'ho cercata, e l'ho trovata solo in te! Ma c'è qualcosa di grande tra di noi, che non potrai cambiare mai, nemmeno se lo vuoi! Ma c'è qualcosa di grande tra di noi che non puoi scordare mai, nemmeno se lo vuoi! Cos'è successo sei caduta, sei caduta troppo in basso e ora provi a risalire, ma è la fatica che non vuoi! Cos'è successo la fortuna non ti ha mai abbandonata, ma ricordati il destino non ti guarda in faccia mai! E c'è qualcosa di grande tra di noi, che non potrai cambiare mai, nemmeno se lo vuoi! Ma c'è qualcosa di grande tra di noi che non puoi scordare mai, nemmeno se lo vuoi!

Adesso cosa fai? Che cosa inventerai, per toglierti dai guai ... dove andrai? Adesso cosa fai? Che cosa inventerai? Puoi fingere di più, di come fai ...! Cos'è successo la tua luce, la tua luce si è oscurata, con qualcuno che conosco e ti ha portata via da me. Cos'è successo, la tua stella, la tua stella si è eclissata e ora provaci dal buoi a brillare senza me! Ma c'è qualcosa di grande tra di noi, che non potrai cambiare mai, nemmeno se lo vuoi! Ma c'è qualcosa di grande tra di noi che non puoi scordare mai, nemmeno se lo vuoi! Ma c'è qualcosa di grande tra di noi che non puoi scordare mai, nemmeno se lo vuoi! E c'è qualcosa di grande tra di noi, che non potrai cambiare mai, nemmeno se lo vuoi! se lo vuoi ... se lo vuoi.

N° 22 - ALBA CHIARA (V. Rossi) Respiri piano per non far rumore ti addormenti di sera e ti risvegli col sole sei chiara come un’alba, sei fresca come l’aria. Diventi rossa se qualcuno ti guarda e sei fantastica quando sei assorta nei tuoi problemi, nei tuoi pensieri. Ti vesti svogliatamente non metti mai niente che possa attirare attenzione un particolare, solo per farti guardare.

E con la faccia pulita cammini per strada, mangiando una mela, coi libri di scuola, ti piace studiare, non te ne devi vergognare! E quando guardi con quegli occhi grandi, forse un po’ troppo sinceri, si vede quello che pensi, quello che sogni. E qualche volta fai pensieri strani con una mano, una mano ti sfiori. Tu, sola, dentro una stanza e tutto il mondo .... fuori!

N° 23 - C'ERA UN RAGAZZO CHE COME ME ... (G. MORANDI) C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, girava il mondo, veniva da gli Stati Uniti d'America. Non era bello, ma accanto a sé aveva mille donne se cantava "Help" e "Ticket to ride" o "Lady Jane" o "Yesterday". Cantava viva la libertà, ma ricevette una lettera, la sua chitarra mi regalò, fu richiamato in America.

C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, girava il mondo, ma poi finì a far la guerra nel Vietnam. Capelli lunghi non porta più, non suona la chitarra, ma uno strumento che sempre dà la stessa nota ra ta ta ta. Non ha più amici, non ha più fans, vede la gente cadere giù, nel suo paese non tornerà, adesso è morto nel Vietnam.

Stop coi Rolling Stones, stop coi Beatles stop; m'han detto vai nel Vietnam e spara ai Vietcong.

Stop coi Rolling Stones, stop coi Beatles stop; sul petto un cuore più non ha, ma due medaglie o tre.

Ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta taa ta ta ta tata ta ta ….

Ta ta a ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta …..

N° 24 - LA GUERRA DI PIERO (F. De Andrè) Dormi sepolto in un campo di grano

"E se gli sparo in fronte o nel cuore

non è la rosa, non è il tulipano

soltanto il tempo avrà per morire,

che ti fan veglia dall'ombra dei fossi

ma il tempo a me resterà per vedere,

ma sono mille papaveri rossi.

vedere gli occhi di un uomo che muore".

"Lungo le sponde del mio torrente

E mentre gli usi questa premura

voglio che scendano i lucci argentati

quello si volta, ti vede, ha paura

non più i cadaveri dei soldati

ed imbracciata l'artiglieria

portati in braccio dalle corrente".

non ti ricambia la cortesia.

Così dicevi ed era d'inverno

Cadesti a terra senza un lamento

e come gli altri verso l'inferno

e ti accorgesti in un solo momento

te ne vai triste come chi deve,

che il tempo non ti sarebbe bastato

il vento ti sputa in faccia la neve.

a chieder perdono per ogni peccato.

Fermati Piero, fermati adesso

Cadesti a terra senza un lamento

lascia che il vento ti passi un pò addosso,

e ti accorgesti in un solo momento

dei morti in battaglia ti porti la voce,

che la tua vita finiva quel giorno

chi diede la vita ebbe in cambio una croce.

e non ci sarebbe stato ritorno.

Ma tu non lo udisti e il tempo passava

"Ninetta mia, crepare di maggio

con le stagioni a passo di "java"

ci vuole tanto, troppo coraggio.

ed arrivasti a varcar la frontiera

Ninetta bella, dritto all'inferno,

in un bel giorno di primavera.

avrei preferito andarci in inverno".

E mentre marciavi con l'anima in spalle

E mentre il grano ti stava a sentire

vedesti un uomo in fondo alla valle

dentro a le mani stringevi il fucile,

che aveva il tuo stesso identico umore

dentro a la bocca stringevi parole

ma la divisa di un altro colore.

troppo gelate per sciogliersi al sole.

Sparagli Piero, sparagli ora

Dormi sepolto in un campo di grano

e dopo un colpo sparagli ancora

non è la rosa, non è il tulipano

fino a che tu non lo vedrai esangue,

che ti fan veglia dall'ombra dei fossi

cadere in terra, a coprire il suo sangue.

ma sono mille papaveri rossi.

N° 25 - LA CANZONE DI MARINELLA (F. De Andrè) Questa di Marinella è la storia vera, che scivolò nel fiume a primavera, ma il vento che la vide così bella dal fiume la portò sopra una stella.

Furono baci e furono sorrisi, poi furono soltanto i fiordalisi che videro con gli occhi nelle stelle fremere al vento e ai baci la tua pelle.

Sola senza il ricordo di dolore, vivevi senza il sogno di un amore, ma un re senza corona e senza scorta, bussò tre volte un giorno alla tua porta.

Dicono poi che mentre ritornavi nel fiume chissà come scivolavi e lui che non ti volle creder morta, bussò cent'anni ancor alla tua porta.

Bianco come la luna il suo cappello, come l'amore rosso il suo mantello, tu lo seguisti senza una ragione, come un ragazzo segue un aquilone.

Questa è la tua canzone Marinella, che sei volata in cielo su una stella e come tutte le più belle cose, vivesti solo un giorno come le rose. E come tutte le più belle cose, vivesti solo un giorno come le rose.

E c'era il sole e avevi gli occhi belli, lui ti baciò le labbra ed i capelli, c'era la luna e avevi gli occhi stanchi, lui pose le sue mani sui tuoi fianchi.

N° 26 - BALLATA DELL'AMORE CIECO (F. De Andrè) Un uomo onesto, un uomo probo tralalalalla tralallaleru s'innamorò perdutamente di una che non lo amava niente.

Le vene ai polsi lui si tagliò, tralalalalla tralallaleru e come il sangue ne sgorgò, correndo come un pazzo da lei tornò.

Gli disse portami domani, tralalalalla tralallaleru gli disse portami domani il cuore di tua madre per i miei cani.

Gli disse lei ridendo forte, tralalalalla tralallaleru gli disse lei ridendo forte, l'ultima tua prova sarà la morte.

Lui dalla madre andò e l'uccise, tralalalalla tralallaleru dal petto il cuore le strappò e dal suo amore ritornò.

E mentre il sangue lento usciva, e ormai cambiava il suo colore, la vanità fredda gioiva, un uomo si era ucciso per il suo amore.

Non era il cuore, non era il cuore, tralalalalla tralallaleru non le bastava quell'orrore, voleva un'altra prova del suo cieco amore.

Fuori soffiava dolce il vento tralalalalla tralallaleru ma lei fu presa da sgomento, quando lo vide morir contento.

Gli disse amor se mi vuoi bene, tralalalalla tralallaleru gli disse amor se mi vuoi bene, tagliati dai polsi le quattro vene.

Morir contento e innamorato, quando a lei niente era restato, non il suo amore, non il suo bene, ma solo il sangue secco delle sue vene.

N° 27 - TERRA PROMESSA (E. RAMAZZOTTI) Siamo ragazzi di oggi pensiamo sempre all’America guardiamo lontano troppo lontano viaggiare è la nostra passione incontrare nuova gente provare nuove emozioni e stare amici di tutti. Siamo ragazzi di oggi anime nella città dentro i cinema vuoti seduti in qualche bar e camminiamo da soli nella notte più scura anche se il domani ci fa un po’ paura finché qualcosa cambierà finché nessuno ci darà. Una terra promessa un mondo diverso dove crescere i nostri pensieri noi non ci fermeremo non ci stancheremo di cercare il nostro cammino.

Siamo ragazzi di oggi zingari di professione con i giorni davanti e in mente un’illusione. Noi siamo fatti così guardiamo sempre al futuro e così immaginiamo un mondo meno duro finché qualcosa cambierà finché nessuno ci darà. Una terra promessa un mondo diverso dove crescere i nostri pensieri noi non ci fermeremo non ci stancheremo di cercare il nostro cammino. Noi non ci fermeremo non ci stancheremo ed insieme noi troveremo una terra promessa un mondo diverso ……

N° 29 - COME MAI (883) Le notti non finiscono all’alba nella via le porto a casa insieme a me, ne faccio melodia e poi mi trovo a scrivere chilometri di lettere sperando di vederti ancora qui.

Come mai, ma chi sarai per fare questo a me, notti intere ad aspettarti ad aspettare te. Dimmi come mai, ma chi sarai per farmi stare qui, qui seduto in una stanza, pregando per un sì.

E’ inutile parlarne sai, non capiresti mai, seguirti fino all’alba e poi vedere dove vai mi sento un po’ bambino ma, lo so con te non finirà il sogno di sentirsi dentro un film.

Gli amici se sapessero che sono proprio io, pensare che credevano che fossi quasi un Dio perché non mi fermavo mai, nessuna storia inutile uccidersi d’amore ma per chi?

E poi all’improvviso sei arrivata tu non so chi l’ha deciso, m’hai preso sempre più, una quotidiana guerra con la razionalità ma va bene purché serva per farmi uscire.

Lo sai all’improvviso sei arrivata tu non so chi l’ha deciso, m’hai preso sempre più, una quotidiana guerra con la razionalità ma va bene purché serva per farmi uscire. Come mai ……

N° 30 - LAURA NON C’E’ (NEK) Laura non c’è è andata via Laura non è più cosa mia. E te che sei qua, e mi chiedi perché l'amo se niente più mi dà. Mi manca da spezzare il fiato fa male e non lo sa che non mi è mai passata. Laura non c'è capisco che è stupido cercarla in te. Io sto da schifo, credi, e non lo vorrei stare con te e pensare a lei. Stasera voglio stare acceso andiamocene di là a forza di pensare ho fuso. Se vuoi ci amiamo adesso, se vuoi, però non è lo stesso tra di noi da solo non mi basto, stai con me solo è strano che al suo posto ci sei te.

Laura dov’è mi manca sai magari c’è un altro accanto a lei giuro non c’ho pensato mai che succedesse proprio a noi. Lei si muove dentro un altro abbraccio su di un corpo che non è più il mio E io così non ce la faccio. Se vuoi ci amiamo adesso… Forse è difficile così Ma non so che cosa fare Credo che sia logico, per quanto io provi a scappare… lei c’è. Non vorrei che tu fossi un’emergenza ma tra bene ed amore c’è solo Laura e la mia coscienza. Se vuoi ci amiamo adesso, oh no, però non è lo stesso ora so c’è ancora il suo riflesso tra me e te mi dispiace ma non posso Laura c'è e se vuoi ci amiamo adesso, oh no, mi casca il mondo addosso e ora so c’è ancora il suo riflesso tra me e te mi dispiace ma non posso Laura c'è.

N° 31

SAPORE DI SALE (G. PAOLI)

Sapore di sale, sapore di mare, che hai sulla pelle, che hai sulle labbra, quando esci dall’acqua e ti vieni a sdraiare vicino a me, vicino a me.

Il tempo è nei giorni che passano pigri e lasciano in bocca il gusto del sale. Ti butti nell’acqua e mi lasci a guardarti e rimango da solo nella sabbia e nel sole.

Sapore di sale, sapore di mare, un gusto un poì amaro di cose perdute, di cose lasciate lontano da noi dove il mondo è diverso, diverso da qui.

Poi torni vicino e ti lasci cadere così nella sabbia e nelle mie braccia e mentre di bacio, sapore di sale, sapore di mare, sapore di te.

N° 32 - IL CIELO IN UNA STANZA (G. PAOLI) Quando sei qui con me, questa stanza non ha più pareti, ma alberi, alberi infiniti; quando tu sei vicino a me questo soffitto viola, no, non esiste più, io vedo il cielo sopra..............

Suona un'armonica, mi sembra un organo che vibra per te e per me qui nell'immensità del cielo, per te e per me nel ciel.

noi che restiamo qui abbandonati come se non ci fosse più niente, più niente al mondo.

N° 33 - BANANE E LAMPONE (G. MORANDI) L’orologio batte l’una tu sei fuori chissà dove giro nudo per la casa dimmi tu se questa è vita tu che esci con le amiche (dici) io che resto qui a pensare (ore) se è poi vero per davvero o ti vedi con qualcuno.

Apro un libro di avventure è una nuova distrazione poi vorrei telefonare mi dovrei un po’ sfogare è che sono assai nervoso (nervoso) son le due e tu sei lontana (lontana) quasi quasi cado in piedi vado a casa di Maria.

Guardo un poì televisione c’è del pollo dentro il frigo mangio e provo a immaginare le tue mosse e le parole è che sono un po’ geloso (scemo) ma ti amo per davvero (vero) si va beh l’autonomia ma ricorda che sei mia.

Ho sentito l’ascensore gira chiave nel portone faccio finta di dormire e tu invece vuoi parlare sstata a chiacchierare (ore) ogni tanto sai ci vuole (ci vuole) hanno tutte dei problemi per fortuna io ho te amore!

Banane e lampone chi c’era con te (chi c’era stasera) io sono il tuo amore sei solo per me.

Banane e lampone chi c’era con te (chi c’era stasera) io sono il tuo amore sei solo per me.

N° 34 - VITA SPERICOLATA (V. ROSSI) Voglio una vita maleducata di quelle fatte così voglio un vita che se ne frega che se ne frega di tutto, sì voglio un vita che non è mai tardi di quelle che non dormi mai voglio un vita di quelle che non si sa mai.

Voglio una vita maleducata di quelle fatte così voglio un vita che se ne frega che se ne frega di tutto, sì voglio un vita che non è mai tardi di quelle che non dormi mai voglio un vita vedrai che vita vedrai.

E poi ci troveremo come stars a bere del whisky al Roxy Bar o forse non ci incontreremo mai ognuno a rincorrere i suoi guai ognuno col suo viaggio ognuno diverso ognuno in fondo perso dentro ai fatti suoi.

Noi ci troveremo come stars a bere del whisky al Roxy Bar oppure non ci incontreremo mai ognuno a rincorrere i suoi guai. E poi ci troveremo come stars a bere del whisky al Roxy Bar oppure non ci incontreremo mai ognuno a rincorrere i suoi guai.

Voglio un vita spericolata voglio una vita come quelle nei films voglio una vita esagerata voglio una vita come Steve McQueen voglio una vita che non è mai tardi di quelle che non dormi mai voglio una vita la voglio piena di guai. E poi ci troveremo come stars a bere del whisky al Roxy Bar ……………………………….

Voglio un vita spericolata voglio una vita come quelle nei films voglio una vita esagerata voglio una vita come Steve McQueen voglio una vita maleducata di quelle vite fatte così voglio una vita che se ne frega che se ne frega di tutto, sì!

N° 35 - SAMARCANDA (R. VECCHIONI) Ridere, ridere, ridere ancora, ora la guerra paura non fa, brucian le divise dentro il fuoco la sera, brucia nella gola vino a sazietà, musica di tamburelli fino all’aurora, il soldato che tutta la notte ballò, vide fra la folla quella nera signora, vide che cercava lui e si spaventò.

Fiumi poi campi poi l’alba era viola, bianche le torri che infine toccò, ma c’era tra la folla quella nera signora e stanco di fuggire la sua testa chinò: “Eri tra la gente nella capitale so che mi guardavi con malignità, son scappato in mezzo ai grilli e alle cicale, son scappato via ma mi ritrovo qua!”

“Salvami, salvami, grande sovrano, fammi fuggire, fuggire di qua, alla parata lei mi stava vicino, e mi guardava con malignità”. “Dategli, dategli un animale figlio del lampo, degno di un re, presto, più presto perché possa scappare, dategli la bestia più veloce che c’è”.

“Sbagli, t’inganni, ti sbagli soldato io non ti guardavo con malignità, era solamente uno sguardo stupito, cosa ci facevi l’altro ieri là? T’aspettavo qui per oggi a Samarcanda, eri lontanissimo due giorni fa, ho temuto che per ascoltare la banda non facessi in tempo ad arrivare qua.

“Corri cavallo corri ti prego fino a Samarcanda io ti guiderò, non ti fermare, vola ti prego corri come il vento che mi salverò oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh”.

Non è poi così lontana Samarcanda, corri cavallo, corri di là … ho cantato insieme a te tutta la notte corri come il vento che ci arriverà oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh”.

N° 36 - L’ISOLA CHE NON C’E’ (E. BENNATO) Seconda stella a destra questo è il cammino e poi dritto, fino al mattino poi la strada la trovi da te porta all’isola che non c’è. Forse questo ti sembrerà strano ma la ragione ti ha un po’ preso la mano ed ora sei quasi convinto che non può esistere un’isola che non c’è. E a pensarci, che pazzia è una favola, è solo fantasia e chi è saggio, chi è maturo lo sa non può esistere nella realtà! Son d’accordo con voi non esiste una terra dove non ci son santi né eroi e se non ci son ladri se non c’è mai la guerra forse è proprio l’isola che non c’è!

E non è un’invenzione e neanche un gioco di parole se ci credi ti basta perché poi la strada la trovi da te… Son d’accordo con voi niente ladri e gendarmi ma che razza di isola è? niente odio e violenza né soldati né armi forse è proprio l’isola che non c’è. Seconda stella a destra questo è il cammino e poi dritto fino al mattino non ti puoi sbagliare perché quella è l’isola che non c’è! E ti prendono in giro se continui a cercarla ma non darti per vinto perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle forse è ancora più pazzo di te!

N° 37 - BELLA CIAO Stamattina mi son alzato, o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao, stamattina mi son alzato e ho trovato l’invasor.

Seppellire lassù in montagna o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao, seppellire lassù in montagna, sotto l’ombra di un bel fior.

O partigiano, portami via, o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao, o partigiano, portami via, che mi sento di morir.

E le genti che passeranno, o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao, e le genti che passeranno e diranno “Oh che bel fior”.

E se io muoio da partigiano, o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao, e se io muoio da partigiano, tu mi devi seppellir.

E’ questo il fiore del partigiano, o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao, è questo il fiore del partigiano morto per la libertà.

N° 38 - SCIUR PADRUN DA LI BÉLI BRAGHI BIANCHI Sciur padrun da li béli braghi bianchi, föra li palanchi,föra li palanchi. Sciur padrun da li béli braghi bianchi, föra li palanchi,ch'anduma a ca’. A scüsa sciur padrun sa l'èm fat tribuler, i era li prèmi volti,i era li prèmi volti A scüsa sciur padrun sa l'èm fat tribuler, i era li prèmi volti,ca'n saièvum cuma fèr.

Rit. E quando al treno a scèffla i mundein a la stassion, con la cassietta in spala, con la cassietta in spala. E quando al treno a scèffla i mundein a la stassion, con la cassietta in spala su e giù per i vagon. Rit.

N° 39 - “YESTERDAY” di J. Lennon – P. McCartney (1963)

Testo in inglese

Traduzione

Yesterday, all my troubles seemed so far away, Now it looks as though they're here to stay, Oh I believe in yesterday. Suddenly, l'm not half the man i used to be, There's a shadow hanging over me Oh yesterday came suddenly. Why she had to go I don't know, she wouldn't say. I said something wrong, now i long for yesterday. Yesterday, love was such an easy game to play, Now I need a place to hide away, Oh I believe in yesterday.

Ieri, tutti i miei problemi sembravano così lontani, ora sembra che siano tutti qui: ci credevo, ieri. AII'improvviso mi sento la metà di quel che ero, c'è un'ombra su di me, ieri è arrivato aIl'improvviso. Perché‚ è dovuta andar via, non lo so, non l'ha voluto dire. Ho fatto qualcosa di sbagliato, ed ora rimpiango ieri. Ieri, l'amore sembrava un gioco facile da farsi, ora ho bisogno di un posto per nascondermi, oh, io ci credevo, ieri.

N° 40 - “LET IT BE” di J. Lennon – P. McCartney (1970) Testo in inglese

Traduzione

When I find my self in times of trouble, Mother Mary comes to me speaking words of wisdom, let it be. and in my hour of darkness She is standing right in front of me speaking words of wisdom, let it be.

Quando sono nel momento del dolore la Vergine Maria viene a me dicendo parole di speranza, lascia che sia. e nelle ore di buio senza fine lei sta di fronte a me dicendo parole di speranza.

Let it be, let it be let it be, let it be, whisper words of wisdom, let it be.

Lascia che sia, lascia che sia, lascia che sia, lascia che sia, sussurra parole di saggezza, lascia che sia.

And when the broken hearted people living in the world agree there will be an answer, let it be. For though they may be parted there still a chance that they will see there will be an answer, let it be.

E quando la gente dal cuore spezzato che vive nel mondo andrà d’accordo ci sarà una risposta, lascia che sia. Poiché anche se saranno divisi ci sarà sempre una possibilità per loro, ci sarà una risposta, lascia che sia.

Let it be, let it be ...

Lascia che sia, lascia che sia ...

And when the night is cloudy there is still a light that shines on me shine until tomorrow, let it be. I wake up to sound of music Mother Mary comes to me speaking words of wisdom, let it be.

Anche quando la notte è nuvolosa c’è ancora una luce che splende su di me, splenderà fino a domani, lascia che sia. Mi sveglio al suono della musica allora la Vergine Maria viene da me dicendo parole di saggezza, lascia che sia.

Let it be, let it be ...

Lascia che sia, lascia che sia ...

N° 41 - “MICHELLE” di J. Lennon – P. McCartney (1965) Testo in inglese

Traduzione

Michelle ma belle, these are words that go together well, my Michelle. Michelle ma belle, sont les mots qui vont très bien ensamble, très bien ensamble. I love you, I love you, I love you, that’s all I want to say. Until I find a way, I will say the only words I know that you’ll understand.

Michelle mia bella, sono parole che stanno molto bene insieme, mia Michelle. Michelle mia bella, sono parole che stanno molto bene insieme, molto bene insieme. Ti amo, ti amo, ti amo, è quel che voglio dire. Finché non troverò un altro modo dirò solo parole che so che tu capirai.

Michelle ma belle, sont les mots qui vont très bien ensamble, très bien ensamble. I need you, I need you, I need you, I need to make you see oh what you mean to me. Until I do, I’m hoping you will know what I mean. Michelle ma belle, sont les mots qui vont très bien ensamble, trè bien ensamble. I wil say the only words I know that you’ll understand, my Michelle.

Michelle mia bella, sono parole che stanno molto bene insieme, molto bene insieme. Ho bisogno di te, ho bisogno di farti capire che cosa significhi per me. Finché non lo farò, spero che tu lo capisca. Michelle mia bella, sono parole che stanno molto bene insieme, molto bene insieme. Ti dirò solo parole che so che tu capirai, mia Michelle.

N° 42 - “IMAGINE” di J. Lennon (1971) Testo in inglese

Traduzione

Imagine there’s no heaven, it’s easy if you try, no hell below us, above us only sky. Imagine all the people living for today a ha.

Immagina che non esista il paradiso non è difficile se ci provi, che non esista sotto di noi l’inferno, solo il cielo sopra noi. Immagina che tutta la gente viva per il presente.

Imagine there’s no countries, it isn’t hard to do, nothing to kill or die for, and no religion too. Imagine all the people living life in peace, yu huh.

Immagina che non esistano più i paesi non è poi così difficile da pensare, che non ci sia più nulla per cui uccidere o morire e che non ci sia nemmeno una religione. Immagina che tutti possano vivere in pace.

You may say I’m a dreamer, but I’m not the only one. I hope someday you’ll join us and the world will be one.

Tu puoi dirmi che io sono un sognatore, ma non sono l’unico a sognare. Spero che un giorno anche tu possa unirti a noi ed il mondo possa essere unito.

Imagine no possessions, I wonder if you can, no need for greed or hunger, a brotherhood of man. Imagine all the people sharing all the world, yu huh.

Immagina che non esistano più proprietà, chissà se riesci a farlo, che non ci sia più bisogno di avidità o fame. Immagina tutta la gente che si divide il mondo.

You may say I’m a dreamer, but I’m not the only one. I hope someday you’ll join us and the world will live as one.

Tu puoi dirmi che io sono un sognatore, ma non sono l’unico a sognare. Spero che un giorno anche tu possa unirti a noi ed il mondo possa essere unito.

CANTI DI NATALE N° 43 - STILLE NACHT Testo in inglese

Testo in italiano

Silent night, holy night! All is calm, all is bright! Round you Virgin Mother and Child. Holy Infant so tender and mild. Sleep in heavenly peace, sleep in heavenly peace.

Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor! Tu che i vati da lungi sognar, Tu che angeliche voci nunziar, dormi in pace celeste, dormi in pace amor!

N° 44 - VENITE FEDELI Testo in latino: “Adeste fldeles”

Testo in italiano: “Venite fedeli”

Adeste fideles laeti triumphantes: venite venite in Bethleem.

Venite fedeli l'Angelo c'invita, venite, venite a Betlemme.

Rit. Natum videte Regem angelorum. Venite adoremus, venite adoremus, venite adoremus Dominum.

Rit. Nasce per noi Cristo Salvatore. Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo il Signore Gesù.

N° 45 - WHITE CHISTMAS Testo in inglese

Testo in italiano

I’m dreaming of a white Christmas just like the ones I used to know, where the treetops glisten and children listen to hear sleigh bells in the snow.

Quel lieve tuo candor, neve, discende lieto nel mio cuor. Nella notte santa il cuore esulta d'amor: è Natale ancor!

I'm dreaming of a white Christmas with ev'ry Christmas card I write. May your days be merry and bright and may all your Chistamases be white.

E viene giù dal ciel, lento, un dolce canto ammaliator che ti dice: spera anche tu, è Natale, non soffrire più.

N° 46 - HAPPY CHRISTMAS So this is Christmas and what have you done? Another year over A new one just begun; and so this is Christmas I hope you have fun the near and the dear ones the old and the young.

And so this is Christmas for weak and for strong, The rich and the poor ones the road is so long. And so happy Christmas for black and for white for yellow and red ones let’s stop all the fights.

Rit. A merry, merry Christmas and a happy New Year, let’s hope it’s a good one without any fear.

Rit. War is over if you want it war is over now.

N° 47 - JINGLE BELLS Da Roma al Polo Nord campane in fondo van, le strenne porterai a tutti i bimbi buon. E dalle Alpi al mar i bimbi di quaggiù aspetteranno i doni che regala il buon Gesù!

Dashing through the snow In a one horse-open sleigh, Rhere the fields we go Laughing all the way; Bells on bobtail ring Marking spirits bright; What fun it is to ride and sing A sleighing song tonight.

Din don dan! Din don dan! Din don, din don dan! Il Natale tornerà tutti buoni renderà! Oh! Din don dan! Din don dan! Che felicità! Oggi è nato il buon Gesù e la neve scende giù.

Jingle bells! Jingle bells! Jingle all the way! Oh what fun it is to ride In a one horse-open sleigh! Oh! Jingle bells! Jingle bells! Jingle all the way! Oh what fun it is to ride In a one horse-open sleigh!

N° 48 - L’ALBERO DI NATALE S’accendono e brillano gli alberi di Natale. S’accendono e radunano grandi e piccini intorno. I rami si trasformano con bacche rosse e fili d’or. Risplendono e sfavillano gli alberi di Natale.

Fra i canti degli arcangeli ritorna il bambinello, riposa nel presepio e lo scalda l’asinello. I rami verdi toccano la capannina di carton e l’albero illumina la culla del Signore.