Relazione Laboratorio per pubblicazione

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Il laboratorio delle classi prime si è incentrato sulla lettura del libro “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Sepùlveda. Il libro offre ...
Laboratorio “la gabbianella e il gatto” Premessa Il laboratorio delle classi prime si è incentrato sulla lettura del libro “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Sepùlveda. Il libro offre ottime occasioni di educazione e didattica interculturale, in quanto la narrazione si presta a riflessioni che trovano una giusta collocazione ed un buon raccordo sia con la multiculturalità, sia con il multilinguismo. La storia è nota, ma vale la pena spendere due parole per tracciarne una breve sinossi. La gabbiana Kengah, in volo verso il Mare del Nord, si imbatte in una chiazza di petrolio che le invischia le penne. L’uccello, riuscitosi a liberare dalla trappola mortale, precipita sul balcone dove sonnecchia Zorba, un gattone grande e grosso, al quale chiederà di mantenere fede a tre promesse: - non mangiare l’uovo che sta per deporre - averne cura fino alla nascita del pulcino - insegnare a volare al piccolo. Zorba, aiutato dai gatti del porto, riuscirà a portare a termine il suo compito fino al momento del volo della piccola Fortunata, per il quale dovrà ricorrere all’aiuto di un poeta, infrangendo il tabù dei gatti, ovvero parlare la lingua degli umani. IL LABORATORIO L’attività di laboratorio si è sviluppata in due percorsi, paralleli e convergenti. Il primo percorso intendeva proporre ai bambini la lettura del libro e la realizzazione di elaborati grafici che illustrassero la storia per poi costruire un gioco da tavolo, sul tipo del “Gioco dell’oca”. Ogni tappa del gioco, corredata di didascalia multilingue, è stata disegnata dai bambini, quindi inserita in un tabellone. A questo si è aggiunto un libricino contenente le regole di gioco in sei lingue diverse: italiano, spagnolo, inglese, tagalog, romeno, arabo e cinese. Il secondo percorso aveva come obiettivi formativi predominanti: • Attivare modalità relazionali, comunicative e metacognitive positive in contesti di vita vissuta. • Saper comunicare e descrivere se stessi cogliendo nella propria esperienza semplici relazioni spaziali e temporali. Sulla base della lettura di ogni capitolo del libro, si è dato vita all’ approfondimento di alcuni temi di riflessione individuati in fase di progettazione. Questi temi, di taglio fortemente interculturale, esulavano dal contesto del libro, ma andavano a toccare note educative più profonde.

Per fare un esempio, nel quarto capitolo del libro “La fine di un volo”, Sepulveda narra di come la gabbiana Kengha, sporca di petrolio ed esausta per aver tentato di raggiungere lo stormo, precipita sul balcone del gatto Zorba, al quale chiederà di mantenere fede a tre promesse: non mangiarsi l’uovo che deporrà, non mangiarsi il pulcino che nascerà ed insegnare al piccolo l’arte del volo. Da questo contesto narrativo è nato il tema di riflessione “Nascere in terra straniera”, molto vicino a molti dei nostri alunni. Si intendeva seguire uno schema metatestuale, che potesse raccogliere una serie di domande-stimolo, che dessero vita ad una mappa concettuale di questo tipo:

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DIRITTO ALLA VITA

DIRITTO ALLA NASCITA

NASCERE IN TERRA STRANIERA

SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’

PROTEZIONE DELL’INFANZIA

Si è cercato, tuttavia, di non imporre mai i temi di discussione, questo per facilitare la spontaneità degli interventi e, soprattutto, per far sì che il laboratorio non fosse vissuto come un momento di didattica, ma di relazione affettiva. Le stesse modalità di realizzazione dei laboratori avevano il principale intento di favorire la socializzazione e la reciproca conoscenza. La metodologia di cui ci si è avvalsi per ottenere una ricaduta sui curricoli disciplinari può definirsi ipertestuale, in quanto sono stati proposti agli alunni numerosi feedback a rinforzo degli argomenti trattati nel laboratorio, secondo una precisa Mappa interdisciplinare. Per fare un esempio: OBIETTIVO FORMATIVO Superare la percezione di sé come perno e misura della realtà

COMPETENZA METACOGNITIVA Classificare viventi e non viventi

OBIETTIVO DI CONOSCENZA Conoscere le fasi della vita di un essere vivente

OBIETTIVO DI ABILITA’ Esplorare in modo sistematico la realtà per ricavare informazioni utili alla classificazione.

CONTENUTI DIDATTICI 1. 2. 3. 4.

Il messaggio verbale e non verbale L’orientamento spaziale La ciclicità delle fasi vitali Concetto di

1.

LINGUA ITALIANA Ascolto partecipato, sintesi del brano ed esplorazione dei significati. Rappresentazione iconica delle emozioni.

2. GEOGRAFIA

I concetti spaziali 3. SCIENZE

Il ciclo vitale degli esseri viventi 4. LOGICA

Il concetto di insieme. Classificare in base ad una caratteristica

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Questa mappa si riferisce al primo capitolo del libro “Mare del Nord”. Rappresenta la sintesi dei feedback proposti durante e in seguito alla lettura del libro. IL PRODOTTO FINALE La realizzazione del “Gioco della gabbianella” ha occupato molto spazio nell’ambito del laboratorio. Il piccolo gruppo si è occupato, di volta in volta, di realizzare una casella del gioco illustrando il passo del capitolo letto che più colpiva la fantasia o l’emotività dei bambini. Dei molti disegni realizzati abbiamo fatto una necessaria selezione che meglio esprimesse l’intensità della narrazione. Gli altri elaborati sono stati impiegati per realizzare un cartellone murale che riassumesse le fasi di laboratorio. Ne è scaturito un tabellone di gioco delle dimensioni di 60 cm X 40 cm. Sulla pagina retrostante abbiamo pensato di inserire il nome del gioco in diverse lingue

Il gioco è corredato di alcune Card multilingue, sulle quali sono riportate delle domande e risposte inerenti la storia. Inoltre è stato preparato un libricino contenente le regole del gioco, anch’esso multilingue e delle pedine rappresentanti la gabbianella e il gatto.

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