Relazione tecnica e paesaggistico-ambientale - Regione Piemonte

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RELAZIONE TECNICA E PAESAGGISTICO-AMBIENTALE. Giugno 2003. ( Aggiornamento Marzo 2004 come da indicazioni della Conferenza dei Servizi del ...
Città di Susa

“Legge 285/00 Opere connesse ai XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006” PROGETTO STRATEGICO “PAESAGGIO 2006” RIQUALIFICAZIONE DELLA PIAZZA SAVOIA DEL COMUNE DI SUSA PROGETTO DEFINITIVO Committente: Provincia di Torino - Via Maria Vittoria, 12 - 10100 Torino

Responsabile Unico del Procedimento: arch. Gianni Savino, Dirigente del Servizio Urbanistica

Progettisti:

arch. Paolo Ercolani – Archa S.p.a. C.so Stati Uniti, 27 - 10128 Torino Tel. 011/5627900 e-mail [email protected] arch. Silvia Cresto Dina Lungo Po Antonelli, 17 - 10153 Torino Tel./fax 011/8124229 e-mail [email protected]

2 RELAZIONE TECNICA E PAESAGGISTICO-AMBIENTALE

Giugno 2003 (Aggiornamento Marzo 2004 come da indicazioni della Conferenza dei Servizi del 9/01/2004)

Indice

Premessa A. DATI DI INQUADRAMENTO A1. Ragione dei vincoli paesistico/ambientali A2. Strumento urbanistico vigente A3. Altri strumenti di pianificazione A4. Inquadramento urbanistico e ambientale A5. Le attuali funzioni della Piazza Savoia A6. Descrizione fotografica dello stato attuale della piazza

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B. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

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C. COERENZE E CONFORMITÀ DELL’INTERVENTO C1. Coerenza dell’intervento proposto con gli obiettivi di qualità ambientale e coerenza con i valori riconosciuti dal vincolo C2. Conformità dell’intervento proposto con le prescrizioni contenute nei piani C3. Eventuali impatti delle trasformazioni sul paesaggio C4. Eventuali opere di mitigazione e di compensazione C5. La componente antropico-umanistica C6. La componente percettiva C7. Criteri generali di inserimento dell’intervento nel luogo storico C8. Verifica dell’osservanza degli indirizzi progettuali forniti dalla Regione D. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

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Premessa La presente relazione è stata redatta in stretta osservanza al fac-simile suggerito dal Settore Gestione Beni Ambientali dell’Assessorato ai Beni Ambientali e contenuto all’interno della pubblicazione “Criteri e indirizzi per la tutela del paesaggio”. Tale traccia è stata definita dalla Regione sulla base delle linee guida dell’Accordo Stato-Regioni del 19 aprile 2001 – “Conferenza per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sull’esercizio dei poteri in materia di paesaggio”, che si adegua alla Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze 20 ottobre 2000). Nello spirito della Convenzione Europea del Paesaggio, il progetto ha cercato di conservare e valorizzare “gli aspetti significativi o caratteristici del paesaggio giustificati dal suo valore di patrimonio derivante dalla sua configurazione naturale e dal tipo di intervento umano”; di arricchire le diversità paesaggistiche introducendo elementi figurativi innovativi; di promuovere uno sviluppo sostenibile inteso come “lo sviluppo che deve soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri” in quanto la riqualificazione della Piazza Savoia prevede di soddisfare i bisogni della cittadinanza di Susa ma si proietta in avanti per lasciare un’eredità positiva e una migliore qualità della città alle generazioni future; di mantenere “inalterati gli aspetti significativi di un paesaggio”, nel nostro caso lo scenario della facciata ovest della Piazza (Porta Savoia e muro romano del vescovado che sarà valorizzato con l’uso di un’illuminazione adeguata); di riqualificare infine il paesaggio urbano attuale attraverso un intervento di qualità architettonica e la complementare introduzione di zone di sosta e di aree a verde.

A DATI DI INQUADRAMENTO

A1. Ragione dei vincoli paesistico/ambientali A2. Strumento urbanistico vigente A3. Altri strumenti di pianificazione A4. Inquadramento urbanistico e ambientale A5. Le attuali funzioni della Piazza Savoia A6. Descrizione fotografica dello stato attuale della piazza

A1. Ragione dei vincoli paesaggistico/ambientali Il vincolo paesaggistico-ambientale è rappresentato dall’art. 139 del Decreto Leg.vo 490/99 (ex art. 2, L. 1497/39) in quanto la Piazza Savoia è all’interno della perimetrazione dell’area urbana da salvaguardare definita nel 1967.

A2. Strumento urbanistico vigente Lo strumento urbanistico vigente è il P.R.G.C. del Comune di Susa, approvato con D.G.R. n. 112/30387 del 3/6/80, integrato con la variante n. 1 approvata con D.G.R. n. 373/46961 del 19/6/95.

A3. Altri strumenti di pianificazione Non esistono Piani Paesistici né Piani d’area.

A4. Inquadramento urbanistico e ambientale Lo scenario naturale che fa da cornice alla Città di Susa - e a tutta questa parte della media Valle omonima - è di altissima qualità e suggestione: esso è connotato dalla cortina delle montagne tra cui, a nord, spicca l’imponente Rocciamelone, reso ancor più suggestivo grazie alla bellezza intrinseca di alcuni punti di vista da cui esso si può cogliere in tutta la sua maestosità. A fronte di ciò, se invece si sposta l’attenzione al paesaggio, costruito e non, che sta al disotto di questa pregiata cornice naturale e che rappresenta il cosiddetto “ambiente urbano d’accoglienza”, la sensazione che si trae è, eccetto alcuni esempi sporadici, di diffuso degrado sia formale sia funzionale. Nonostante che l’ambiente costruito facente parte del nucleo storico sia di alto pregio architettonico e che dunque meriti particolare attenzione e rispetto, insieme alle emergenze architettoniche convivono spesso tipologie incoerenti con il contesto ed edifici fortemente degradati. L’immagine generale che si coglie dell’ambiente costruito non è pertanto complessivamente positiva. Accanto all’esigenza di fare un piano del restauro delle facciate ad ampio raggio, già proposto nella relazione del progetto preliminare, emerge quella di far riaffiorare, valorizzandoli, quegli elementi della memoria storica che attualmente sembrano identificati come manufatti “di second’ordine” e che al contrario possono rivelarsi nuove interessanti risorse spendibili in termini di promozione turistica. Le direttrici, sia di avvicinamento al Centro Storico, sia di accesso, sia ancora di distribuzione interna, non presentano continuità di camminamento tali da consentirne la fruizione a piedi, né tantomeno corsie preferenziali assimilabili a piste ciclabili. Il problema della fruibilità dei siti non si limita solo agli aspetti “dinamici” di percorribilità delle strade o delle aree interne, ma anche agli aspetti “statici” di corretta fruizione delle zone che dovrebbero essere “a priorità pedonale”, come i giardini

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pubblici, le piazze o le aree inserite nei percorsi turistico-culturali del centro storico e della zona archeologica. Esse appaiono più adatte ad essere “osservate da lontano” piuttosto che “vissute”; prova ne è il fatto che per lo più sono spopolate o poco frequentate dagli stessi residenti. All’interno delle “aree omogenee”, fatta eccezione per la salita all’Arco di Augusto, le automobili godono di priorità praticamente ovunque e possono accedere indisturbate all’interno di aree di pregio, come il nucleo storico, impedendo all’osservatore di godere a pieno del loro prestigio e talvolta, a causa dei parcheggi scriteriati, intralciando anche alcune funzioni primarie. Al di là del fattore estetico emerge pertanto quale esigenza prioritaria la necessità di creare le condizioni affinchè il fruitore, cittadino o turista che sia, possa riappropriarsi delle diverse aree della Città, elemento determinante nell’innalzamento della qualità della vita.

A5. Le attuali funzioni della Piazza Savoia La Piazza, incorniciata dall’ambiente naturale di pregio poc’anzi descritto, ha forma irregolare stretta e lunga ed è caratterizzata dalla convivenza di cortine edificate di pregio (lato est) con altre incoerenti con il contesto (lati ovest-sud e nord). Lo spazio si presenta come un piazzale di asfalto senza arredi, utilizzato prevalentemente per il parcheggio delle auto, all’interno del quale sono scarsamente definiti i percorsi veicolari ed inesistenti i percorsi pedonali, e la sola illuminazione di tipo stradale. L’unica funzione insediata è quella a parcheggio. La cortina di interesse storico è costituita dal Seminario, dalla Cattedrale e dalla Porta Romana che rappresenta l’antico ingresso alla Città e, simbolicamente, all’Italia. I rimanenti lati “incoerenti” sono costituiti da edifici scolastici recenti (lato ovest) e da abitazioni private (sud-nord). Al di sotto del piano finito di calpestio, ad una profondità variabile da zona a zona, è attestata la presenza strutture murarie appartenenti all’epoca medievale e romana, questi ultimi riconducibili all’antico Foro. Gli aspetti archeologici e in genere le presenze nel sottosuolo sono stati indagati dettagliatamente con metodi non distruttivi e di ciò si riferisce a parte (vedi documento 3 – Indagine diagnostica) In sintesi sono questi gli elementi che concorrono a definire l’identità della Piazza: • la funzione di attestamento e dunque anche di parcheggio e di accesso al Centro Storico e all’area archeologica • la presenza di edifici di alto pregio storico-architettonico, quali la Porta Savoia, la cinta muraria tardo romana e la Cattedrale di San Giusto, di origine medievale • la presenza attestata sotto il livello del piano di calpestio di altre parti della città romana, in particolare di parti del Foro • la presenza di funzioni pubbliche di estrema importanza per la cittadinanza: il polo scolastico e il mercato.

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Ad oggi questi elementi si sovrappongono in maniera incoerente, mancando un’organizzazione degli spazi adeguata e rischiano di risultare incompatibili, concorrendo ad un degrado generale della piazza e alla sua perdita di identità. Nessuna delle funzioni sopra descritte e delle esigenze da queste derivanti appare in realtà adeguatamente soddisfatta. Entrando più nello specifico le funzioni possono essere così esplicitate. La porta della città e dell’area archeologica La funzione di Porta è quella che connota maggiormente la Piazza Savoia: porta di accesso al Centro Storico (nelle intenzioni il cuore commerciale della città) e accesso principale all’area archeologica, la più importante meta turistica. Il parcheggio di attestamento Conseguente alla funzione di porta della città è quella di attestamento del traffico veicolare: benché l’attestamento della maggior parte del traffico avvenga in Piazza della Repubblica, Piazza Savoia garantisce attualmente la possibilità di parcheggio alle auto e di sosta temporanea ai bus turistici e scolastici, i quali trovano i più ampio e idoneo parcheggio in Piazza della Repubblica. Il mercato Benché una sola volta la settimana, la funzione mercato ha per la piazza e per i cittadini un’importanza fondamentale; inoltre essa presuppone un’organizzazione degli spazi completamente diversa da quella abituale. Il polo scolastico La presenza di un vero e proprio polo scolastico costituito dal Liceo Classico Norberto Rosa, dalla Scuola Media Inferiore e dalla Scuola Elementare assume un’importanza fondamentale per la consistenza dei flussi veicolari e pedonali, sia pur concentrati nel tempo e distribuiti in alcuni periodi dell’anno, e per la particolare fruizione dello spazio. La cornice paesaggistica Di non poca importanza è la cornice paesaggistica in cui la Piazza si trova, circondata da rilievi montuosi, trai quali spicca, a nord, il Rocciamelone. Le presenze storiche e archeologiche Si affacciano sulla piazza: Lato est -

la Porta Romana che conduce nel Centro storico, le mura di impianto romano, il Seminario e la Cattedrale di origine medievale.

Lato sud -

un edificio residenziale di impianto ottocentesco che si addossa alla porta romana.

Lato ovest - sull’angolo sud-ovest l’inizio di un’area verde attrezzata (il Parco di Augusto); un edificio residenziale (la Palazzina Ramella) costruita all’inizio del Novecento; il Liceo e la Scuola Elementare (dietro a questi è situata la Scuola Media); due edifici residenziali (edifici ottocenteschi ricostruiti negli anni ‘60-’70).

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Lato nord - Presenza di edifici residenziali e di impianti tecnologici, oltre i quali scorre la Dora.

A6. Descrizione fotografica dello stato attuale della Piazza Morfologia del sito Le fotografie n. 1 e 2 forniscono una vista di insieme della piazza. Essa si presenta pianeggiante con un leggero declivio verso la Dora. Le presenze edilizie e la vegetazione • Le fotografie dalla n. 3 alla n. 12 illustrano il fronte ovest della piazza. Le prime due presentano l’accesso pedonale all’area archeologica e l’adiacente palazzina Ramella, le n. 5, 6 e 7 l’edificio delle scuole medie e del liceo classico, la n. 8 il possibile collegamento con i cortili delle “città degli studi – campus scolastico”, le n. 9, 10, 11 e 12 i due edifici di completamento e la Via Trieste che conclude la piazza a nord. • Le fotografie dalla n. 13 alla n. 16 evidenziano il fronte nord. Si tratta di abitazioni assolutamente modeste e disordinate. • Le fotografie dalla n. 17 alla n. 27 illustrano il fronte est della piazza. Le n. 17, 18, 19 e 20 evidenziano le anche mura romane e l’unica pianta attualmente esistente nella piazza; le n. 21, 22 e 23 il Seminario, le n. 24 e 25 la ripresa delle mura romane e la Cattedrale di S. Giusto, infine le n. 26 e 27 la Porta Savoia. • Le fotografie n. 28 e 29 illustrano il fronte sud della piazza. Si tratta di un edificio di civile abitazione a 3 piani f.t. costruita in aderenza alla Porta Savoia. • Infine le fotografie n. 32 e 33 analizzano alcuni particolari architettonici della piazza, precisamente la scalinata che serve la Cattedrale, il basamento della Piazza Savoia e un particolare della pavimentazione di testa del Centro Storico. Sistema viario e infrastrutture La Piazza rappresenta il fulcro tra la viabilità di scorrimento (Via Trieste che conduce verso il Moncenisio), il Centro Storico tuttora aperto al traffico veicolare e l’area archeologica pedonale.

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B DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

Il progetto definisce e sviluppa, nel disegno e nella scelta dei materiali, la proposizione del progetto preliminare, ovvero quello di restituire o attribuire alla Piazza il valore di polo catalizzatore della vita pubblica, in luogo di semplice via di smaltimento del traffico e convulso parcheggio. Le funzioni della Piazza, quali raccolta del flusso veicolare privato e pubblico, camminamenti e soste pedonali e spazi di relazione, sono ora individuate sostanzialmente da tre spazi: 1) Spazio settentrionale. Comprende lo spazio di arrivo alla Piazza con auto o autobus da Via Trieste con raccolta del flusso veicolare attraverso un grande slargo completamente asfaltato; al centro sono previsti 18 stalli per parcheggio auto; lateralmente, a fianco degli edifici sui due lati, sono previsti i marciapiedi con tre fermate di autobus in totale; i nuovi marciapiedi, oltre a costituire l’introduzione ai camminamenti pedonali di nuova realizzazione, andranno raccordati a quelli esistenti su c.so Trieste. Al fondo degli stalli centrali, verso l’ingresso alla Piazza, in posizione baricentrica, è prevista l’installazione di un videowall (di ca. m. 4,00 x 5,00) con display a led astrovision, per l’informazione e la comunicazione della Citta’ ai cittadini e turisti, nonchè rappresentazione di spettacoli sportivi, cinematografici ed eventi speciali; i marciapiedi, già in questi primi tratti, sono realizzati secondo un disegno continuo a lastre regolari di grande pezzatura, in granito di importazione scura, trattato a fiammatura superficiale. 2) Spazio centrale. E’ costituito dal parcheggio posto centralmente, con 39 stalli per auto (di circa m. 2,50 x 5,00), di cui due di maggiori dimensioni per posti auto destinati ai disabili: il parcheggio è completamente asfaltato. Al fondo del parcheggio, prima del sagrato della Cattedrale, è prevista una rotonda per il traffico veicolare di uscita dal parcheggio verso c.so Trieste, per gli ingressi carrai del Liceo e della Guardia di Finanza, a sinistra, e per un ingresso privato al civico n. 2. Il su descritto parcheggio è fisicamente separato dai due viali pedonali, che costeggiano gli edifici perimetrali, attraverso aiuole bordate da cordoli di granito; all’interno saranno piantumati alberelli di media dimensione, entro siepi di essenze sempreverdi. Quest’ultime saranno poste secondo il disegno rettilineo delle aiuole stesse su tre cortine di altezze digradanti: la più alta verso il parcheggio fino alla più bassa verso i viali e le anse pedonali, in modo da garantire l’assenza di disturbo visivo e acustico per i pedoni. Dal parcheggio vi sono quattro accessi ai viali pedonali, sulla sinistra anche carraio, tramite rampe poste baricentricamente rispetto alla lunghezza dei viali. I viali pedonali riprendono il disegno e i materiali dei marciapiedi descritti precedentemente; il percorso è punteggiato da basamenti in pietra per l’allocamento di reperti archeologici romani, a testimonianza della importante origine storica e culturale della Città o di sculture e quant’altro per mostre museali all’aperto, permanenti o temporanee. Nelle anse, a fianco delle aiuole, sono previste panchine, sempre in granito, per richiamare la nuova vocazione della Piazza come luogo di incontri e convivialità, o più semplicemente di sosta all’aperto.

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3) Spazio meridionale. Dai viali pedonali si accede a quella definita nel Progetto Preliminare “la piazza dentro la Piazza”, interamente lastricata in granito con disegno continuo a lastre di pezzatura regolare e, nelle parti finali in corrispondenza degli accessi alla Zona Archeologica ed al Centro Storico, con cubetti in granito, posati a fasce concentriche, che meglio possono rivestire la superficie che in quei punti ha un andamento altimetrico molto vario e non modificabile; ora il Sagrato della Cattedrale, l’accesso al cuore della Città e all’area archeologica non sono più semplici vie di passaggio, ma luoghi di ricettività autonomi nella loro configurazione e possibilità funzionale di vita pubblica. Il sistema di illuminazione di tutta la Piazza e’ realizzato con diversi sistemi : 1) sistema a luce indiretta, realizzata con il posizionamento di pali (di altezza di mt.6) montanti 1 o due proiettori e pannelli riflettenti: - Nella zona a Nord, verso c.so Trieste, i pali posizionati ai lati monteranno una singola ottica , mentre solo i due centrali avranno un doppio proiettore con lampade ad alugenori metallici e vapori di Sodio da 250W, essendo necessaria un’illuminazione di modesta intensita’, che garantisca visibilita’ alla circolazione quasi esclusivamente veicolare. -

Nella zona centrale, i pali monteranno sempre doppi proiettori e pannelli riflettenti: il proiettore rivolto verso i viali pedonali avra’ sorgenti luminose ad alugenori metallici da 250W, per ottenere un’illuminazione adeguata e di vivace intensita’; quello rivolto verso il parcheggio avra’ sorgenti luminose ad alugenori metallici da 250W, ma regolato da un sistema che ne varia il range di luminosita’ dal 100% al 40%,per ottenere un’illuminazione adeguata, ma di minore intensita’, al fine di non dare particolare risalto alla zona di parcheggio ed un risparmio energetico, nonche’ di manutenzione. - Nella zona a Sud, sul lato opposto del lato della Cattedrale e della Porta Romana, i pali monteranno anche, sulla sommita’, delle appliques, costituite da corpi in alluminio, contenenti illuminatori da 150W a ioduri metallici con struttura a “cestello” con fibre ottiche posizionate su faretti orientabili, per ottenere una precisa e diretta illuminazione delle facciate “storiche” e, indirettamente, della parte di piazza antistante. 2) Sistema di illuminazione delle facciate ad effetto “wall washer”, utilizzando apparecchi incassati nella pavimentazione, che danno risalto, anche attraverso opportune angolazioni delle lampade,alle facciate dell’Arcivescovado, della Cattedrale e della Porta Romana.

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C COERENZE E CONFORMITÀ DELL’INTERVENTO

C1. Coerenza dell’intervento proposto con gli obiettivi di qualità ambientale e coerenza con i valori riconosciuti dal vincolo C2. Conformità dell’intervento proposto con le prescrizioni contenute nei piani C3. Eventuali impatti delle trasformazioni sul paesaggio C4. Eventuali opere di mitigazione e di compensazione C5. La componente antropico-umanistica C6. La componente percettiva C6. Criteri generali di inserimento dell’intervento nel luogo storico C6. Verifica dell’osservanza degli indirizzi progettuali forniti dalla Regione

C1. Coerenza dell’intervento proposto con gli obiettivi di qualità ambientale e coerenza con i valori riconosciuti dal vincolo Dal confronto tra le scelte progettuali e i valori architettonici dell’area risulta che la piazza così rimodellata si inserisce nel contesto ambientale sia in quanto a forma sia in quanto a materiali utilizzati: lastre e cubetti di pietra come pavimentazione e rivestimento di arredo, oltre a piani di seduta sempre in pietra e ad aree a verde. Lo scenario urbano viene valorizzato ed esaltato da un nuovo ordine formale che pone in rilievo le esigenze pedonali e la funzione di salotto urbano della Piazza Savoia. L’intervento prevede alcuni elementi di rottura con le tipologie tradizionali ma mantiene una sua severità in linea con l’antichità del sito. In considerazione del fatto che l’attuale sistemazione della piazza era prevalentemente compromessa e degradata, si può affermare che questa edificazione consentirà di recuperare e rafforzare i valori preesistenti consolidati del luogo, sia pure all’interno di una libera e innovativa interpretazione.

C2. Conformità dell’intervento proposto con le prescrizioni contenute nel piano PRGC Il progetto rispetta le prescrizioni del P.R.G.C. La piazza è classificata dal P.R.G.C. (figura 1) come spazio pubblico destinato a parcheggio. La destinazione di progetto prevede che tale funzione pubblica rimanga. Per gli approfondimenti urbanistici si veda il documento 4 – Piano di inserimento urbanistico.

C3. Eventuali impatti delle trasformazioni sul paesaggio Come già detto si ritiene che l’impatto sul paesaggio sia altamente positivo in quanto le opere consistono nella riqualificazione di una piazza urbana di rilevante valore storico che al momento si presenta in termini anonimi ed è utilizzata prevalentemente come parcheggio oltre che come sede del mercato settimanale. Le aree pedonali saranno pavimentate in pietra con cordoli, muretti di sostegno e rampe inclinate sempre in pietra. Le essenze arboree e arbustive saranno del tipo sempreverde per garantire costantemente un arredo urbano vivo. Viene mantenuto il solo albero esistente nella piazza.

C4. Eventuali opere di mitigazione e di compensazione Non si ritiene di dover prevedere opere di mitigazione o di compensazione in quanto l’intervento in argomento si configura di per sé come una riqualificazione urbana.

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Figura 1 – Stralcio del P.R.G.C. di Susa. Tavola 3 p/a – Azzonamento.

C5. La componente antropico-umanistica L’evoluzione del progetto si è dovuta confrontare via via con le richieste della popolazione locale, interpretate dal Sindaco, dalla Giunta e dai membri del Consiglio Comunale. Nel corso del tempo si sono messe a punto modifiche sia formali, sia di materiali costruttivi, sia ancora di soluzioni tecnologiche (sistema di illuminazione della piazza) perché il progetto potesse riflettere lo spiccato senso di appartenenza e di radicamento

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degli abitanti ai loro luoghi. Ciononostante il progetto ha mantenuto una sua propria identificabilità e riconoscibilità sia all’interno della tradizione storica che del contesto socio-culturale in continua evoluzione. La nuova Piazza Savoia contribuirà infatti a rivitalizzare quest’area di Susa nevralgica perché disimpegna l’accesso al Centro Storico e alla zona archeologica.

C6. La componente percettiva Componente visuale L’intervento architettonico nell’area è avvenuto in base alla volontà di tutelare la qualità visiva del paesaggio e di conservare le vedute e i panorami esistenti. Le opere da realizzare non precludono infatti la visibilità dello scenario naturale e paesaggistico che contorna la Piazza. Componente formale-semiologica ed estetica L’intervento formale sulla piazza intende richiamarsi allo schema planimetrico e funzionale del foro romano: le torri luminose vogliono infatti riproporre il ritmo geometrico dell’antico colonnato.

C7. Criteri generali di inserimento dell’intervento nel luogo storico • Adeguata conoscenza interdisciplinare degli elementi caratterizzanti il luogo di intervento La lettura del luogo di intervento ha coinvolto gli architetti incaricati della progettazione, il Responsabile di Procedimento, la ditta che ha realizzato il rilievo di dettaglio dell’area sia in superficie sia in profondità con un sistema radar per sondare le presenze archeologiche oltre che l’esistenza di sottoservizi, i tecnici che hanno curato la restituzione grafica delle indagini, i funzionari della Soprintendenza archeologica. Per ottimizzare lo studio di illuminazione della piazza e delle facciate storiche ci si è avvalsi della consulenza di un ingegnere specializzato in progettazione di impianti elettrici e speciali nonché di ditte del settore altamente specializzate. Anche per la definizione del videowall si è fatto ricorso alla lettura dello spazio oggetto dell’intervento da parte di tecnici di ditte specializzate. • Utilizzo sostenibile delle risorse disponibili La riqualificazione della Piazza Savoia non prevede un ulteriore consumo di suolo, né un aumento del carico ambientale. Grazie alla pedonalizzazione della piazza, verrà migliorata la qualità dell’aria e verranno ridotti i rumori di fondo. • Rispetto delle caratteristiche orografiche e morfologiche L’attuazione del progetto non prevede movimenti di terra significativi in quanto l’area è e rimarrà pressoché pianeggiante, si realizzerà solo un marciapiede laterale per garantire la sicurezza pedonale; le aree a verde consentiranno invece di schermare le auto in sosta.

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• Compatibilità ecologica Sono state previste tecniche e materiali che non hanno impatti negativi sull’ambiente e sul paesaggio (principalmente pietra), inoltre sono stati introdotti elementi di naturalità e di riqualificazione ambientale come gli arbusti e i piantamenti. • Compatibilità visuale Si è già riferito del fatto che l’esecuzione della nuova piazza non altera le attuali componenti visuali. • Localizzazioni alternative Il tema progettuale era di riqualificare la piazza esistente, non aveva dunque senso pensale a localizzazioni alternative. Si è invece proposto al Comune di delocalizzare la funzione di parcheggio di attestamento della piazza per ridurre il numero di auto in sosta e rafforzare l’immagine di luogo urbano, di incontro e di convivialità della piazza. • Rispetto di elementi, tecniche, materiali tradizionali Il riferimento più esplicito alle tecniche e ai materiali tradizionali è rappresentato dall’uso della pietra già impiegato dal Comune nella riqualificazione viaria del Centro Storico di Susa. • Integrazione nel contesto L’intervento architettonico si propone con discrezione e di conseguenza, grazie anche all’uso attento delle forme e dei materiali, si integra perfettamente nel contesto urbano. Il trattamento a verde con essenze sempreverdi completa l’integrazione nel contesto, peraltro in parte compromesso per la presenza di edifici non molto qualificati, per la destinazione della piazza a parcheggio e per il suo uso disarticolato. • Compensazioni Come già detto, poiché l’intervento si configura come un’opera che riqualifica di per sé l’ambiente, non si ritiene siano necessarie opere compensative.

C8. Verifica dell’osservanza degli indirizzi progettuali forniti dalla Regione Con riferimento alla scheda progettuale 5.2.1 del volume “Criteri e indirizzi per la tutela del Paesaggio”, si precisa che: a) non sono stati eliminati alberi o vegetazione permanente b) i movimenti terra sono trascurabili perché il terreno è pianeggiante e la piazza è esistente; c) la pavimentazione e gli arredi fissi sono in materiale naturale (pietra); d) gli accessi alla piazza non vengono modificati; e) non sono previste presenze tecnologiche invadenti; f) gli allacciamenti ai pubblici servizi (fognatura ed energia elettrica) sono interrati.

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D DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

Morfologia del sito

Foto 1 - Vista da nord verso sud. In fondo a sinistra la porta romana, a destra il plesso scolastico.

Foto 2 - Controcampo da sud verso nord: sulla destra le mura romane e il Seminario Vescovile

Fronte ovest

Foto 3 e 4 - Accesso all’area archeologica nello spigolo sud-ovest della Piazza. Sulla destra la palazzina Ramella nella cui area sono stati individuati numerosi reperti archeologici.

Foto 5, 6 e 7 L’edificio della scuola media e del liceo classico.

Foto 8, 9 e 10 – Completamento della facciata ovest. Sulla sinistra lo “sfondamento” verso i cortili interni del plesso scolastico che potrebbero essere utilmente accorpati – in termini ovviamente da regolamentare – all’uso pubblico della piazza.

Foto 11 e 12 – Terminale del fronte est. L’asse stradale è la Via Trieste; sullo sfondo si intravvede l’arco settecentesco, oltre il quale c’è l’attraversamento della Dora e ci si avvia verso il Valico del Moncenisio.

Fronte nord

Foto 13, 14, 15 e 16 – Fronte nord. Disordine edilizio, edifici un po’ fatiscenti, senso di abbandono e incuria.

Fronte est

Foto 17, 18, 19 e 20 Le antiche mura romane, da nord verso sud, fino all’attacco con il Seminario Vescovile. E’ evidente l’unica pianta presente nella Piazza Savoia.

Foto 21, 22 e 23 Il Seminario e la prosecuzione verso sud delle mura romane.

Foto 24, 25, 26 e 27 La cattedrale medievale di S. Giusto e la romana Porta Savoia.

Fronte sud

Foto 28 e 29 L’attacco con la porta romana dell’edificio di testa che chiude a sud la Piazza Savoia.

Particolari architettonici

Foto 30 e 31 La gradinata di accesso alla Cattedrale di S. Giusto.

Foto 32 e 33 Basamento della Porta Savoia e terminale della pavimentazione del Centro Storico