Relazione tecnica impianti elettrici - schema quadri unifilar

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1. 1. Generalità. L'intervento prevede la nuova realizzazione dell'impianto elettrico e comunicazione interno alle unità immobiliari e le dorsali di alimentazione ...
1. Generalità L’intervento prevede la nuova realizzazione dell’impianto elettrico e comunicazione interno alle unità immobiliari e le dorsali di alimentazione dal cortile posto al piano terra fino alle scatole di derivazione poste ai piani primo e secondo. Inoltre è prevista la sistemazione del quadro generale posto nel cortile di ingresso al condominio, con la realizzazione dell’inizo linea di ogni unità a protezione del montante. Gli impianti interni alle unità immobiliari prevedono la realizzazione di: • il quadro elettrico interno; • inizio linea; • l’illuminazione di servizio delle stanze come atri, corridoi, ecc. di uso comune; • le linee dorsali di distribuzione interne alla abitazione; • impianto citofono interno collegato con il portierato già esistente; • impianto ricezione TV tradizionale; • impianto campanello di ingresso; • impianto telefonico tradizionale; • impianto di messa a terra;

3. Normativa di riferimento a. Norme CEI ed UNI • Le norme da seguire per la realizzazione degli impianti in oggetto sono : • CEI 11-1 "Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione dell' energia elettrica. Impianti di terra". • CEI 11-17 e V1 ”Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica, linee in cavo”. • CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in ca e a 1500V in cc”. • CEI 64-12 ”Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario”. • CEI 64-14 e V1”Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori”. • CEI UNI 9620 (CEI 64-50) “Edilizia residenziale. Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori, ausiliari e telefonici”. • CEI 81-10 “Protezione delle strutture contro i fulmini”. • UNI 12464 “Illuminazione di interni con luce artificiale”. b. Legislazione vigente • D.Lgs 81 del 09/04/2008 “norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”. • Decreto del ministero dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37 “Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici”.

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4. Classificazione degli ambienti I locali presenti sono destinati a civile abitazione, ossia ambienti per impianti ordinari, da eseguirsi in luoghi esenti da particolari fattori di rischio. Particolare attenzione dovrà essere posta ai bagni, trattati nella sezione 701 della norma di riferimento.

classificazione del locale bagno

5. Caratteristiche elettriche L’impianto sarà alimentato in BT con sistema monofase con conduttore di protezione, la tensione nominale di alimentazione risulta pari a 230V con frequenza di 50 Hz, pertantro si definisce un sistema elettrico di categoria I con 50V < Vn < 1000V. Il sistema elettrico realizzato sarà di tipo TT. La potenza impegnata di linea risulta di circa 3kW per unità immobiliare e 3kw per la parte condominiale. I contatori sono già presenti nell’iimobile. Le linee sono state dimensionate in modo che la caduta di tensione non superi i valori sotto indicati : -

circuiti FM prese circuiti FM utilizzatori fissi circuiti luce servizi ausiliari

4% 4% 4% 4%

Il fattore di potenza, non è significativo, è stato comunque contenuto entro 0,90.

6. Misure di protezione elettrica Protezione dai contatti diretti

Sarà realizzata con l' impiego di apparecchiature e condutture con grado di protezione IP4X, con schermi e/o barriere ove indicato. Protezione dai contatti indiretti

Sarà realizzata per interruzione del circuito con collegamento a terra delle masse proprie, utilizzando dispositivi differenziali con correnti d'intervento pari a 0,03mA. Il tempo d' intervento dei dispositivi sarà istantaneo e comunque tale da garantire la selettività.

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collegamenti equipotenziali delle masse

Protezione dai corto circuiti

La protezione dai corto circuiti sarà realizzata con dispositivi tipo interruttori magnetotermici. Gli organi di protezione saranno disposti a monte delle linee di alimentazione, e saranno alloggiati entro il quadro elettrico come illustrato negli schemi elettrici unifilari allegati alla presente relazione.

7. Distribuzione dell’ energia L’energia sarà distribuita dal punto di consegna del contatore elettrico posto nel cortile posto al piano terra, che sarà riorganizzato (a carico del fornitore di energia elettrica) e sistemato come indicato nel progetto. Il nuovo quadro conterrà la protezione dei montanti di ogni unità e il quadro della linea luce e ascensore di competenza condominiale. All’interno di ogni singola unità l’energia elettrica sarà distribuita a partire dal quadro elettrico posto nei pressi dell’ingresso dell’appartamento, dal quale si dipartiranno le linee di alimentazione delle utenze e le linee di adduzione energia ai sottoquadri. Il quadro elettrico sarà realizzato con carpenteria plastica posto incassato ma in vista, dotati di sportello a vetro trasparente. All' interno di ogni quadro elettrico saranno disposte tutte le apparecchiature di comando, sezionamento e protezione e sarà cablato con uso di conduttori di sezione adeguata disposti entro canaline plastiche ed attestati su morsettiera. Il quadro generale d’appartamento conterrà un interruttore generale differenziale magnetotermico, e due linee di cui una per la forza motrice e l’altra per la luce e gli ausiliari in bassissima tensione (vedere schema quadro appartamento).

8. Tipologia degli impianti L'esecuzione degli impianti elettrici sarà adatta ai vari luoghi d’installazione ed esattamente avrà grado di protezione come di seguito specificato: Locali Esterno interni

Tipo di impianto Incassati – a vista Incassati

Grado di protezione IP55 IP40

Tutte le apparecchiature elettriche e le condutture installate nei locali saranno del tipo adatto alla realizzazione dell’impianto di tipo descritto. I cavi impiegati saranno del tipo: 3



circuiti ordinari: conduttori unipolari tipo N07V-K (CEI 20-22) per posa in tubazioni incassate nelle murature ed entro condutture plastiche; • circuiti ordinari: conduttori unipolari o multipolari tipo FG10OM1 a bassa emissione di gas tossici e di fumi opachi (CEI 20-37; CEI 20-38) per posa a vista (sospensioni corpi illuminanti); • circuiti ordinari: cavi multipolari tipo FG7(O)R (CEI 20-22) per posa in tubazioni plastiche ed anche interrate; Le linee derivate saranno di sezione uguale a quella del cavo di alimentazione, del circuito in appartenenza, del quadro elettrico, senza riduzione di sezione. Per i conduttori di protezione verso terra saranno usati cavi unipolari del tipo NO7V-K, tassativamente contraddistinti dal colore giallo/verde. Le giunzioni dei conduttori saranno effettuate entro le apposite cassette di derivazione utilizzando morsetti isolati antitranciamento a vite o a schiacciamento. I morsetti usati dovranno garantire il ripristino del grado di isolamento iniziale. Sono tassativamente vietate giunzioni all’ interno dei canali portacavi. L' illuminazione degli ambienti sarà realizzata con corpi illuminanti a cura della ditta ed a scelta della Amministrazione tra un adeguato numero di tipologie, in grado di fornire un illuminamento minimo di legge. Il diametro delle condutture è stato opportunamente dimensionato, secondo la regola che il diametro deve essere superiore del 30% del diametro del cerchio circoscritto ai conduttori. In particolare, i montanti, nel tratto compreso tra l’inizio linea e le scatole di derivazione al piano, saranno contenuti all’interno di una tubazione metallica di spessore adeguato.

9. Impianto di messa a terra In ogni unità immobiliare è prevista la realizzazione dell’impianto di terra fino al nodo equipotenziale posto nei pressi del quadro elettrico nel cortile al piano terra. La resistenza dell'impianto di terra sarà verificata alla fine dei lavori e dovrà essere coordinata la corrente d’intervento dei dispositivi differenziali. Saranno collegate all'impianto di terra anche le masse estranee come per esempio le tubazioni dell'acqua e del gas nel punto d' ingresso delle tubazioni nello stabile. I conduttori equipotenziali, per l’egualizzazione del potenziale saranno del tipo N07V-K della sezione adeguata, facenti capo al nodo più vicino.

10. Impianti speciali Gli impiant ispeciali in progetto saranno tutti inclusi nella linea della illuminazione ai fini delle protezioni ed alimentati da opportuno trasformatore. Impianto ricezione radiotelevisiva

E’ previsto un impianto di ricezione radiotelevisiva che distribuirà con apposito centralino i segnali captati dall’antenna alle prese dislocate nelle unità immobiliari. L’antenna dovrà essere collegata al collettore di terra con apposito conduttore equipotenziale.

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Impianto telefonico

L’impianto telefonico, di tipo analogico, prevede le prese terminali in tutte le unità immobiliari in numero definito come nella presente relazione e saranno del tipo RJ11. Impianto citofonico

L’impianto citofonico ha un punto esterno esistente e funzionante che sarà recuperato, ed il progetto prevede la realizzazione dei punti interni alle unità immobiliari.

11. dimensionamento dell’impianto elettrico unità tipo Stima carichi elettrici La stima dei carcihi elettrici è riassunta nella tabella seguente:

Ingresso Salone Cucina Bagno Camera

Illuminazione

Prese

[watt]

[watt]

100 300 100 100 100

0 2x3.520=7.000 2x3.520=7.000 1x2.200=2.200 1x2.200=2.200

700

20.600

La potenza totale impegnata, tenendo conto dei fattori di contemporaneità, è stata stimata in 2.400 watt, pertanto si può ipotizzare di mantenere l’allaccio elettrico attuale, fornito dalla compagnia ENEL, con potenza contrattuale pari a 3kw. Impianto luce Per l’impianto luce è stato stimata una corrente d’impiego (Ib) pari alla somma delle potenze delle apparecchiature moltiplicate per un coeff. di contemporaneità pari a 0.60 e divise per 230volt e la fase (cosφ=0.9). Ib=0.6x700/230 = 1.82 A Sulla base di questo valore è stata calcolata la corrente nominale (In) del circuito, di valore maggiore di Ib e scelta in base alla taglia commerciale dell’interruttore automatico magnetotermico modulare che si avvicina di più al nostro valore: In=10 A con la condizione che sia verificato In > Ib. In = corrente nominale di un interruttore, ossia quel valore di corrente che il medesimo è in grado di inserire, di mantenere e di interrompere in un circuito. Ib = corrente di esercizio. Il dimensionamento della sezione del conduttore è stato effettuato sulla condizione dettata dalla protezione termica di sovraccarico per la quale deve risultare, a favore di sicurezza, che sia Iz = If If = 1.45 x In = 14.5 A If = corrente di funzionamento termico di un interruttore magnetico, ossia la corrente in grado di provocare il funzionamento dell’interruttore. Negli interruttori domestici If è correlata alla In ed in genere è pari a 1.05 – 1.45 In. Pertanto, dalle tabelle di portata massima dei cavi elettrici (tab.01) si sceglie la sezione del cavo, che abbia una portata Iz maggiore di 14.5 A, ed è risultata (per cavi unipolari con guaina in PVC) una sezione del cavo di 1.0 mmq, ma per maggior correttezza si sceglie la seziona maggiore s = 1.5 mmq 5

Si è verificata quindi la caduta di tensione della lnea, con la formula: ΔU = k x I x L x (R cosφ + X senφ) in cui i valori di R e X si trovano nelle tabella CEI UNEL 35023-70 (tab.02), ed è risultata pari a 2 x 1.82 x 15/1000 x (14.8 x 1 + 0) = 0.80V, che corrispoande a 0.35%. (ΔU=caduta di tensione espressa in A, la caduta di tensione percentuale si determina dividendo il valore di ΔU/230volt e moltiplicando per 100; k = 2 per linee monofasi e 1.73 per linee trifasi; L = lunghezza della linea a valle dell’interruttore espressa in chilometri). Si è effettuata quindi la verifica della protezione da cortocircuito, secondo la relazione (I2t) =< K2S2 Rispettando la norma in vigore e riferendoci alla tabella che mette in relazione le portate in regime permanente con le sezioni nominali dei conduttori abbiamo utilizzato un cavo del tipo NO7V-K di sezione 1,5 mmq ed è stato scelto un interruttore magnetotermico In10A con curva C (Im = 5 – 10 In), con potere di interruzione Ics = Icn = 4.5 kA ipotizzando una corrente di corto circuito Icc =< 6 kA. Il metodo utilizzato, per successive approssimazioni, consente di avere verificate tutte le condizioni, ma se necessario si ripetono le verifiche seguenti: • Verifica nei confronti del cortocircuito: Per la verifica del cortocircuito è stata utilizzata la seguente formula dettata dalla norma vigente:

I2 ⋅ t ≤ K 2 ⋅ s2 • Verifica nei confronti di contatti indiretti: Per la verifica dei contatti indiretti è stata utilizzata la seguente formula dettata dalla norma vigente:

Ia ≤

50 Ra

Dove Ia = 0,3 A, corrente differenziale Ra = 3 , resistenza dell’impianto di terra

0,3 ≤ La disuguaglianza è verificata.

50 ⇒ 0,3 ≤ 16,7 3

• Verifica nei confronti dei sovraccarichi: Per la verifica dei sovraccarichi deve essere soddisfatta la seguente disuguaglianza:

Ib ≤ In ≤ Iz 1.82 A < 10 A < 15.5 A Impianto prese e altri impianti: Allo stesso modo si è proceduto per le linee di forza motrice. I conduttori scelti saranno posati tutti in guaina isolata sotto traccia pertanto si è scelta la tipologia N07V-K. Lo schema del quadro riassume tutti i calcoli effettuati. Rispettando la norma in vigore e riferendoci alla tabella che mette in relazione le portate in regime permanente con le sezioni nominali dei conduttori abbiamo utilizzato un cavo del tipo NO7V-K di sezione 2,5 mmq ed è stato scelto un 6

interruttore magnetotermico In16A con curva C (Im = 5 – 10 In), con potere di interruzione Ics = Icn = 4.5 kA ipotizzando una corrente di corto circuito Icc =< 6 kA. Interruttore generale: Per dimensionare l’interruttore generale abbiamo calcolato la corrente di impiego con gli opportuni coefficienti di contemporaneità (Kc) e di utilizzazione (Ku):

Σ

Ibquadro = Ib x Kc x Ku = 10.5A Si sceglie un interruttore magnetotermico con In maggiore di Ib, pari a In 20A. La linea montante di alimentazione dovrà avere una corrente di impiego superiore, pertanto dalla tabella 01 si sceglia un cavo multipolare 4mmq. Si è verificata quindi la caduta di tensione della lnea, con la formula: ΔU = k x I x L x (R cosφ + X senφ) in cui i valori di R e X si trovano nelle tabella CEI UNEL 35023-70 (tab.02), ed è risultata pari a 2 x 10.5 x 30/1000 x (5.57 x 0.9 + 0) = 3.50V, che corrispoande a 1.52%, che sommato al valore stimato di perdita di carico interna all’unità immobiliare, non supera il 4%. (ΔU=caduta di tensione espressa in A, la caduta di tensione percentuale si determina dividendo il valore di ΔU/230volt e moltiplicando per 100; k = 2 per linee monofasi e 1.73 per linee trifasi; L = lunghezza della linea a valle dell’interruttore espressa in chilometri). Si è effettuata quindi la verifica della protezione da cortocircuito, secondo la relazione (I2t) =< K2S2 Rispettando la norma in vigore e riferendoci alla tabella che mette in relazione le portate in regime permanente con le sezioni nominali dei conduttori abbiamo utilizzato un cavo del tipo NO7V-K di sezione 1,5 mmq ed è stato scelto un interruttore magnetotermico In20A con curva D per motivi di selettività di intervento (Im = 5 – 10 In), con potere di interruzione Ics = Icn = 4.5 kA ipotizzando una corrente di corto circuito Icc =< 6 kA. Inoltre per proteggere il quadro elettrico dai contatti indiretti abbiamo realizzato un involucro in resina a doppio isolamento.

12. note finali Tutti i prodotti utilizzati dovranno riportare il marchio di qualità.

Il marchio IMQ è rilasciato, su richiesta del costruttore, dall' Istituto italiano del Marchio di Qualità e indica la conformità del prodotto alle norme CEI. Quindi costituisce una garanzia per gli utenti.

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Il marchio CE viene apposto, invece, dal produttore. In questo modo egli dichiara la conformità ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalle corrispondenti direttive europee. La dichiarazione, scritta, deve essere a disposizione dell'Autorità di controllo.

TAB. 01: Tabella CEI UNEL 35024 – massima portata dei cavi elettrici

TAB. 02: Tabella CEI UNEL 35023-70 – valori della resistenza e della reattanza per la determinazione della caduta di tensione di una linea, o lettura della c.d.t. direttamente sulla tabella

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