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Dott.ssa Nadia Cannavina Municipio Roma IX. Cabina di Regia Intermunicipale: ... Iannazzi Giuseppe, Dirigente Scolastico ITIS Confalonieri. Iamoni Nicoletta ...
Assessorato alle Attività Produttive, al Lavoro e al Litorale Dipartimento Attività Economico-Produttive, Formazione- Lavoro Direzione Lavoro e Formazione professionale

REGIONE LAZIO Direzione Regionale Istruzione, Programmazione dell’Offerta Scolastica e Formativa e Diritto allo Studio

PROGETTO EDA

EDUCAZIONE PERMANENTE DEGLI ADULTI Un’opportunità per te, una risorsa per Roma

COMITATO LOCALE 4 MUNICIPI IX e X Analisi del contesto, rapporto domanda/offerta, priorità

Info: chiamaroma 060606 - www.comune.roma.it

Il Volume raccoglie i risultati della attività di ricerca e sviluppo condotta all’interno dei Municipi afferenti al Comitato Locale Ambito 4 per l’Educazione degli Adulti nel più vasto progetto Individuazione degli ambiti territoriali e costituzione dei Comitati Locali per l’educazione permanente degli adulti. Si tratta di n. 3 azioni volte a costituire la base operativa per il sistema cittadino di Educazione degli Adulti. Coordinatrice Comitato Locale Ambito 4: Dott.ssa Nadia Cannavina ­ Municipio Roma IX Cabina di Regia Intermunicipale: Santangelo Adriana, Dirigente U.O.S.E.C.S. Municipio IX Altamura Gaetano, Dirigente U.O.S.E.C.S. Municipio X Cannavina Nadia, F.D.A. Municipio IX – Coordinatore ambito Gianni Giuseppina F.D.A. Municipio X Filippini Cristina, C.O.L. Vignali Fiumara Eleonora, C.O.L. Petroselli Cialè Laura, Dirigente Scolastico 127 C.D. ­ XX C.T.P. Iannazzi Giuseppe, Dirigente Scolastico ITIS Confalonieri Iamoni Nicoletta, Dirigente CFP Petroselli Tomei Renata, Consulente esterno Azione 1 Analisi - dei fabbisogni formativi del territorio e del rapporto tra domanda e offerta di formazione: Dott.ssa Giuseppina Gianni Dott.ssa Ivelise Schiavoncini Dott.ssa Isabella Rella Dott.ssa Maria Pia Caprini Sig.ra Ivana Cippitelli Sig.ra Anna Maria Sanzò Azione 2 Informazione, - diffusione e sensibilizzazione sulle attività di formazione: Dott.ssa Nadia Cannavina Dott.ssa Giuseppina Gianni Sig.ra Lucia Ingargiola Dott.ssa Ivelise Schiavoncini Azione 3 Creazione - di servizi integrati territoriali di accoglienza e primo orientamento: Dott.ssa Antonia Buccolo Dott.ssa Maria Pia Caprini Sig.ra Ivana Cippitelli Sig.ra Lucia Ingargiola Dott.ssa Isabella Rella Sig.ra Anna Maria Sanzò Consulenza tecnica: Dott.ssa Renata Tomei Sig.ra Elisabetta Cannova della Cooperativa Speha Fresia Si ringraziano i Presidenti dei due Municipi Susanna Fantino, Municipio Roma IX Sandro Medici, Municipio Roma X e gli Assessori Alessandra Sacchi e Domenico Puteo del Municipio Roma IX Maria Mazzei del Municipio Roma X

INTRODUZIONE Il pieno avvio del lavoro dei Comitati Locali per l’Educazione degli Adulti e l’apertura degli Sportelli EDA presso tutti i municipi del Comune di Roma costituiscono un’importante tappa nel processo che vede il Municipio affermarsi quale organismo più prossimo ai bisogni dei cittadini, la cui missione fondamentale è erogare e gestire servizi per la collettività. Con il Progetto EDA, finalizzato alla creazione di un’ampia rete di relazioni tra organismi che operano nel settore educativo, si rafforza il sistema del welfare cittadino e ci si pone l’importante obiettivo di coniugare formazione e lavoro, di accrescere il benessere collettivo delle cittadine e dei cittadini attraverso un’educazione che li accompagni per tutta la vita. Lo Sportello per l’Educazione degli Adulti non solo elabora e distribuisce le informazioni sulle risorse disponibili nel territorio in tema di istruzione e formazione, ma costituisce un prezioso strumento per ricevere ed elaborare dati sulle aspirazioni, le esperienze, le capacità ed il bagaglio culturale di cittadine/i. Il primo obiettivo che ci poniamo è quello di mettere in relazione l’offerta di formazione con le richieste del mondo del lavoro, in modo da rafforzare l’occupabilità. Il secondo, certamente più ambizioso, è coniugare l’offerta di formazione e la richiesta del mondo del lavoro con le aspettative e le aspirazioni dei singoli individui. Non si tratta quindi di procedere a una semplice ricognizione delle opportunità di formazione presenti nel territorio, per fornire le informazioni sulle scuole e sui corsi, ma di organizzare un quadro complessivo di riferimento nel quale le diverse realtà siano coordinate in modo efficace per il raggiungimento di specifici obiettivi. Il Progetto rappresenta, inoltre, un importante strumento per l’integrazione delle persone socialmente più deboli e di quelle con disabilità e la socializzazione delle persone anziane e di quelle sole o con difficoltà relazionali, contribuendo a facilitare complessivamente l’accesso alla cultura da parte di tutti. Desideriamo, infine, ribadire l’impegno dei nostri due municipi, che condurranno insieme questa importante esperienza, nel garantire l’apprendimento permanente, promuovere la cittadinanza attiva e favorire le opportunità di occupazione, e ringraziare tutti gli operatori coinvolti nel Progetto e augurare loro un buon lavoro.

Il Presidente del X Municipio

La Presidente del IX Municipio

Sandro Medici

Susanna Fantino

1

INDICE LE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO

5

LA DOMANDA: I FABBISOGNI RILEVATI NELLE DIVERSE INDAGINI PRESE IN ESAME

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L’OFFERTA E I SERVIZI TERRITORIALI

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IL RAPPORTO DOMANDA/OFFERTA

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LE PRIORITÀ D’INTERVENTO

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Nota Il presente rapporto è stato realizzato dal gruppo di lavoro coordinato dalla Dr.ssa Nadia Cannavina, con l’assistenza tecnica di Elisabetta Cannova della Cooperativa Speha Fresia, e dalle Dr.sse Maria Pia Caprini e Isabella Rella, rispettivamente dei Municipi IX e X. Si ringraziano Laura Cialé e Simonetta Corato per i loro contributi, Renata Tomei per il suo supporto alla Cabina di Regia e tutto il gruppo di lavoro per la paziente rilettura e l’integrazione di informazioni da parte dei rispettivi servizi municipali. 3

Le caratteristiche del territorio I Municipi IX e X limitrofi e confinanti, aree di grande urbanizzazione e con grossi agglomerati commerciali presenti, sono in realtà tessuti urbani molto diversi. Nel IX Municipio troviamo un'area consolidata, area di servizi prossima al centro storico con residenti appartenenti alla media o medio/alta borghesia ed età media piuttosto elevata. Il Municipio conta circa 134.000 abitanti. Il Municipio Roma X ha in parte mantenuto le caratteristiche di tessuto urbano nato spontaneamente, con grandi palazzi ex edilizia popolare e insediamenti di attività artigianali, commerciali e produttive in genere, sorte a ridosso del Grande Raccordo Anulare e che hanno favorito ulteriori insediamenti residenziali. La popolazione residente è giovane, si annoverano giovani coppie alla ricerca di prima casa. Numerosi i bambini e i ragazzi. Nel Municipio sono presenti circa 180.000 abitanti. Il IX Municipio comprende i quartieri Appio latino, Metronio e Tuscolano, ha una superficie di circa 8 Kmq con confini ben delineati, le Mura, la ferrovia e la zona archeologica dell’Appia Antica. Ulteriori importanti polmoni verdi sono: • Villa Lazzaroni ora sede del Municipio

• Villa Lais • Villa Fiorelli • Il Parco delle Tombe latine • Il Parco di Torre del fiscale • Il Parco della Caffarella nel cuore del Parco dell’Appia Antica La caratteristica principale del Municipio è quella di fare da cerniera tra centro storico e periferia ed in tal modo il substrato urbano è soggetto a periodiche, grandi modificazioni, palesatesi in pieno con l’apertura della metropolitana che ha favorito enormemente la naturale inclinazione commerciale e terziaria della via Appia Nuova.

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Tab.1 POPOLAZIONE E TERRITORIO – DATI GENERALI AL 31.12.20061 DATI GENERALI Popolazione residente Superficie in Kmq Insediamenti nomadi

IX MUNICIPIO X MUNICIPIO

TOTALI

134.078

180.989

315.067

8,1

38,68

46,78

1

1

2

Tab.1.2 POPOLAZIONE E TERRITORIO – SERVIZI DI PUBBLICA UTILITA’ AL 31.12.20062 SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ

1

2

IX MUNICIPIO X MUNICIPIO

TOTALI

Uffici postali

5

10

15

AMA

3

3

6

ENEL

1

1

2

Italgas

1

1

2

CAAF

5

17

22

Mercati

6

12

18

I dati delle tabelle su Popolazione e Territorio sono tratti dai siti dei due Municipi e fanno riferimento ai dati contenuti nell’Annuario Statistico 2007 del Comune di Roma. I dati delle tabelle su Popolazione e Territorio sono tratti dai siti dei due Municipi e fanno riferimento ai dati contenuti nell’Annuario Statistico 2007 del Comune di Roma. Alcuni sono aggiornati dalle rispettive Carte dei Servizi.

6

Tab.1.3 POPOLAZIONE E TERRITORIO - STRUTTURE SOCIO ­ SANITARIE AL 31.12.2006 STRUTTURE SOCIO SANITARIE

IX MUNICIPIO X MUNICIPIO

TOTALI

Farmacie

46

42

88

Consultori

3

5

8

Poliambulatori

3

3

6

Centri anziani

5

7

12

Tab.1.4 POPOLAZIONE E TERRITORIO - SERVIZI SICUREZZA PUBBLICA AL 31.12.2006 SERVIZI SICUREZZA PUBBLICA

IX MUNICIPIO X MUNICIPIO

TOTALI

Vigili urbani

1

1

2

Commissariati di P.S.

2

2

4

Stazioni carabinieri

2

4

6

Vigili del Fuoco

0

1

1

Tab.2 POPOLAZIONE E TERRITORIO – POPOLAZIONE RESIDENTE AL 31.12.20073 POPOLAZIONE RESIDENTE

IX MUNICIPIO X MUNICIPIO

Popolazione Totale

127.324

180.813

308.137

Maschi

57.295

86.129

143.424

Femmine

70.029

94.684

164.713

Minori (0­17 anni)

16.947

28.477

45.424

13,3

15,7

14,7

10.024

8.540

18.564

7,9

4,7

6,0

Maschi

4.068

3.808

7.876

Femmine

5.956

4.732

10.688

Minori (0­17 anni)

1.484

1.637

3.121

Incidenza % minori su popolazione immigrata

14,8

19,2

16,8

Incidenza % minori su totale popolazione Popolazione Straniera Incidenza % popolazione immigrata

3

TOTALI

I dati della tabella 2 e riferiti alla popolazione straniera residente al 31.12.2007, sono stati tratti dalla pubblicazione a cura della Caritas di Roma, in collaborazione con la Provincia e la Camera di Commercio di Roma, “Osservatorio Romano sulle Migrazioni”, Edizioni IDOS, Roma, febbraio 2009.

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Nel X Municipio, al di là di Porta Furba siamo già in periferia, si tratta di una grande area nata spontaneamente, prima a vocazione artigianale, infatti molte erano le botteghe sorte intorno ai primi nuclei abitativi della zona. In seguito, si è andata sempre più evidenziando e rafforzando la vocazione commerciale della via Tuscolana, ormai potremmo definire questa periferia una periferia storica, che annovera zone gloriose e care alla nostra Resistenza come il Quadraro, la Città del cinema o Cinecittà, il glorioso Istituto Luce, ora sede del Municipio.

E più in là la via Anagnina, che ha visto i primi insediamenti industriali, Morena e Vermicino. Il X Municipio si affaccia anche sull’Appia, allacciandosi al IX Municipio con i quartieri Quarto Miglio / Statuario / Capannelle, un po’ lontani dal cuore del Municipio stesso, ma riscaldati dalla bellissima Villa dei Quintili e dal suo Parco. Riassumendo, il contesto urbanistico è costituito dai quartieri: • Don Bosco • Appio Claudio • Quarto Miglio • Statuario • Capannelle • Lucrezia Romana • Osteria del Curato • Romanina • Gregna Sant’Andrea • Barcaccia • Morena Nei due Municipi notevole e consistente è il patrimonio archeologico - naturalistico e proprio questo enorme patrimonio dovrebbe essere più presente nelle azioni educative con progetti e studi storici e di salvaguardia ambientale.

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b) la popolazione residente e fluttuante e gli Immigrati Diversa è anche la tipologia della popolazione. Il IX Municipio annovera un alto tasso di anziani, circa il 7,5% dei suoi abitanti hanno superato i 65 anni (la media in Italia è del 4,34%). Le donne sopra gli 80 anni costituiscono la classe di età più numerosa. Numerosa è anche la popolazione fluttuante fatta di soggetti che lavorano nel IX Municipio, ne utilizzano i servizi ma non risiedono in loco. Alto il tasso degli stranieri regolari, rispetto ad altre zone della città, circa il 7% della popolazione. Dal 1998 al 2007 c’è stato un incremento della popolazione straniera del 50%. La maggior parte degli immigrati opera nei servizi ed è impiegato nella assistenza e cura degli anziani. Forte la presenza di immigrati dal Perù, Filippine, Bangladesh, Romania. Si registra, inoltre, una forte contrazione delle nascite e pochi giovani, rispetto al trend della popolazione, fino a 25 anni. Scarsa la possibilità per le giovani coppie di trovare alloggi. Nel X Municipio, considerando l’arco temporale del quinquennio (2001‐2006), la popolazione municipale riporta un decremento pari al ‐1,3%, con una perdita, in valori assoluti, di 2.394 unità iscritte in anagrafe, confermando la natura di un trend di decrescita, sebbene di modesta consistenza, perdurante da oltre cinque anni e difforme rispetto alla territorialità romana complessivamente considerata, che fra il 2001 e il 2006 rinvigorisce la sua compagine dello +0,4%, pari a 10.133 nuove iscrizioni nei registri anagrafici. La popolazione straniera al 31.12.2007 è pari al 4,7%, su un totale di residenti di 180.813 e con un valore assoluto di 8.5404, dei quali il 55,4% sono donne e il 19,2% minori. La maggioranza di loro proviene da Paesi dell’Unione Europea (33,9%), seguiti dall’Asia con il 26,7% e dall’America con il 15,7%. I principali indicatori di struttura della popolazione confermano il trend d’invecchiamento della popolazione nel X Municipio, così come nel Comune di Roma, con indici di vecchiaia, di dipendenza, di struttura e di ricambio che testimoniano del progressivo slittamento del peso percentuale delle classi d’età da quelle più giovani a quelle più anziane. A tal proposito, è indicativo notare come la consistenza di famiglie in cui vive almeno un anziano, pari al 30,44% nel Comune di Roma e al 35,7% nel X Municipio, sia già ragguardevole e pari a più di un terzo di tutte le famiglie presenti in entrambi i territori. c) La scolarizzazione e l’abbandono scolastico La presenza di scuole nei due Municipi è elevata e pensata per soddisfare diverse esigenze. Apparentemente la scolarizzazione è alta. Di seguito la presenza delle scuole nei due Municipi.

4

Osservatorio Romano sulle Migrazioni – Quinto Rapporto, Caritas di Roma, Edizioni Idos, Roma, febbraio 2009.

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Le Scuole nel Comitato Locale 4° - Elaborazione su dati dei Municipi - 2009

Non si conoscono episodi clamorosi di abbandono scolastico nella fascia dell’obbligo.

Il problema è di altro tipo. Le scuole o meglio il servizio scolastico è rivolto allo stesso modo a tutto il territorio? Le scuole sono ovunque o ci sono quartieri privi di scuole superiori dove il ragazzo meno abbiente o meno motivato entra più facilmente e troppo presto nel mondo del lavoro per la difficoltà di raggiungere la scuola che sente più idonea alle sue esigenze? Nel IX Municipio l’area di Torre del Fiscale non ha asili nido, non ha scuole elementari, non ha istituti superiori. E’ stato istituito il trasporto scolastico che raccoglie ogni giorno i bambini e ragazzi per smistarli nelle scuole municipali, prevalentemente la scuola Quasimodo e la scuola Cagliero.

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Si vuole porre l’accento su un altro problema, tutti arrivano a scuola? Quanti non la frequentano affatto (e quindi non abbandonano?) e gli stranieri? E il fenomeno di cui non si parla abbastanza dei ragazzi senza permesso di soggiorno, bravi e volenterosi che compiuti i diciotto anni, anche alla vigilia degli esami di maturità diventano clandestini e scompaiono dalla scuola ufficiale?

d) gli anziani e i disabili, le pari opportunità La popolazione del IX Municipio ad alto tasso di anziani, l’accenno d’invecchiamento della popolazione del X Municipio evidenziano la necessità di soluzioni che permettano agli anziani di mantenersi intellettualmente attivi o mantenere o accrescere i loro interessi. In quest’ambito importante è il ruolo svolto dai centri di aggregazione, come i centri sociali anziani e i circoli bocciofili, e dagli organismi di tutela, come i sindacati dei pensionati. Le consulte dei disabili e alle pari opportunità, gli osservatori sui migranti possono giocare un ruolo decisivo di stimolo alla programmazione e realizzazione di iniziative integrabili nel sistema dell’EdA.

e) l’educazione degli adulti L'offerta formativa per l'educazione degli adulti nel C.L.4° è abbastanza elevata, anche se si mantiene su di uno standard tradizionale e, proprio in seguito alle riunioni promosse dal Comitato Locale, si sono evidenziate necessità nell'ambito di settori collegati al mondo del lavoro. Il progetto EDA e la sperimentazione dei Comitati Locali, nasce come azione di sistema nel 2002, in risposta ai profondi cambiamenti nei modelli di apprendimento, di vita e di lavoro, avvenuti negli ultimi anni, e che devono essere, necessariamente, accompagnati da un percorso di orientamento verso l’istruzione e la formazione permanente. Il IX Municipio partecipò a questa prima fase insieme al I Municipio poiché i due Municipi presentano, oltre ad una contiguità territoriale, situazioni problematiche in parte affini, e collaborano già da tempo nella realizzazione di iniziative a carattere sociale e formativo. A tale proposito, infatti, valutate le esigenze del territorio, sono stati scelti come gruppi‐obiettivo gli immigrati, rilevante la presenza della comunità cinese nel quartiere Esquilino, e i giovani a rischio di esclusione sociale.

Malgrado alcuni elementi di criticità, emersi nella precedente sperimentazione, vale la pena di osservare che il lavoro svolto, la condivisione di obiettivi comuni, lo stabilire nuove relazioni tra i vari interlocutori, ha portato a ottenere alcuni risultati significativamente positivi, ed a rompere delle barriere preesistenti fra i vari enti operanti, innescando, di contro un circuito virtuoso di collaborazione e scambio di esperienze. Con la DGR 854/07 della Regione Lazio si sta consentendo di estendere l’esperienza, precedentemente condotta solo su sette Municipi, a tutti i diciannove Municipi del Comune di Roma. Il modello di riferimento per garantire l’apprendimento permanente e promuovere la cittadinanza attiva e l’occupabilità è quello che integra i diversi sistemi e definisce unitariamente le strategie e gli atti di programmazione regionale in materia di orientamento, educazione, istruzione, formazione, lavoro.

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In questo disegno, i Comitati locali per l’EdA assumono il ruolo di sedi della programmazione concertata e della sua attuazione attraverso l’attività di promozione e costruzione delle reti. Questo ruolo si integra con le altre competenze istituzionali e trova nel Piano Regolatore Sociale la sua sede privilegiata per la sua piena e sistemica applicazione. Il processo di costituzione del 4° C.L. ha visto nei seguenti soggetti gli enti promotori5: 1. Municipio IX – Appio Latino / Tuscolano, nella persona della Dirigente UOSECS D.ssa Adriana Santangelo; 2. Municipio X – Cinecittà, nella persona del Dirigente UOSECS Dott. Gaetano Altamura; 3. 27° Circolo Didattico “Giovanni Cagliero” – XX CTP con sede a Roma in Largo Volumnia 11, nella persona del Dirigente Scolastico Laura Cialè; 4. Istituto Statale d'Istruzione Superiore "Teresa Confalonieri" con sede a Roma in via B.M. De Matthias 5, nella persona del Dirigente Scolastico Giuseppe Iannazzi; 5. Istituto Statale d'Istruzione Superiore "Leopoldo Pirelli" con sede a Roma in via Rocca di Papa, nella persona del Dirigente Scolastico Flavia De Vincenti; 6. Istituto Tecnico Statale per il Turismo “Marco Polo”, con sede a Roma in via Tuscolana 388, nella persona del Dirigente Scolastico Giuseppina Rubinacci; 7. Istituto Tecnico Statale Commerciale “Giovanni Da Verrazano”, con sede a Roma in via Contardo Ferrini, 83, nella persona del Dirigente Scolastico Rosalba Tridente; 8. Istituto Tecnico Statale Industriale “Heinrich Hertz”, con sede a Roma in via Walter Procaccini 70, nella persona del Dirigente Scolastico Marco Guspini; 9. Liceo Artistico “Giorgio De Chirico”, con sede a Roma in via Contardo Ferrini 61, nella persona del Dirigente Scolastico Anna Cochetti; 10. Comune di Roma Dipartimento XI, Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche V Unità Organizzativa Scuole d'Arte e dei Mestieri. Educazione permanente degli adulti, nella persona del Direttore dell’U.O. Maria Teresa Bellucci, per il coordinamento della scuola:  “Ettore Rolli”, con sede a Roma in via Macedonia 120; 11. Comune di Roma – Dipartimento XIV Politiche del Lavoro e dei Piani di Formazione Permanente degli Adulti, nella persona del Direttore Federico Bardanzellu, per il coordinamento dei seguenti Centri di Formazione Professionale, Centri di Orientamento al Lavoro e COL Tirocini:  CFP Centro di Formazione Professionale “Luigi Petroselli” con sede a Roma in via Gela 72; COL Centro di Orientamento al lavoro “Luigi Petroselli” con sede a Roma in via Tuscolana 208/A;  COL – Centro di Orientamento al lavoro “Vignali” con sede a Roma in via R. Vignali, 14;  COL Tirocini, con sede a Roma via Macedonia 120; 12. Comune di Roma – Ufficio alle Politiche Giovanili, nella persona della coordinatrice Roberta Sorace per i Centri Informagiovani cittadini;

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L’attuale composizione del Comitato Locale ha subito delle variazioni con il coinvolgimento di nuovi soggetti, con l’alternarsi dei referenti istituzionali o in virtù di modifiche di dimensionamento scolastico (come nel caso dell’Istituto Tecnico Statale Commerciale Da Verrazano che si è unificato con il Vallauri, divenendo un Istituto d’Istruzione Superiore).

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13. Provincia di Roma – DIP. XI Servizi per il lavoro e la formazione Serv. I: Lavoro e Servizi per l'Impiego nella persona del Dirigente Responsabile di servizio Antonio Capitani, per il Centro per l’Impiego “Cinecittà” con sede a Roma in Via Rolando Vignali, 14; 14. CIOFS FP Centro di Formazione, con sede a Roma in Viale P. Togliatti 167, nella persona del Direttore Suor Daniela Casale; 15. Associazione di volontariato CDS Casa dei Diritti Sociali, con sede a Roma in via dei Mille 36, nella persona del Presidente Giulio Ernesto Russo; 16. Forum del Terzo Settore – Municipio Roma X, con sede a Roma in via Marco Dino Rossi 9, nella persona di Serena Bertolone, Portavoce; 17. Azienda Sanitaria Locale RMC nella persona del Direttore del Distretto Sanitario 9 Rosanna Magnatta, per i consultori:  Consultorio di Via Monza 2  Consultorio di Carlo Denina 7  Consultorio di Iberia 73 18. Azienda Sanitaria Locale RMB nella persona del Direttore del Distretto Sanitario 4 Fabrizio Ciaralli, per i consultori:  Consultorio di Via della Stazione di Ciampino, 31  Consultorio di Via Bruno Rizzieri, 226  Consultorio di Via dei Levii, 10/b 19. CGIL – Camera del Lavoro Roma Sud Servizi SOL e CELSI con sede a Roma in via del Velodromo 80, nella persona della Segretaria Generale, Marina Pierlorenzi e nella persona della Responsabile dei Servizi SOL e CELSI, Debora Leiva; 20. CISL Centro Formazione Professionale IAL, con sede a Roma in via Licia 7, nella persona dell’Amministratore Delegato e del Direttore Amministrativo e Organizzativo; 21. UIL di Roma e Lazio, nella persona del Presidente, Giuliano Sciotti; 22. Istituzione Biblioteche di Roma, con sede a Roma in via Zanardelli 34, nella persona del Direttore, Alessandro Massimo Voglino, per le seguenti Biblioteche:  Biblioteca Appia con sede a Roma in via la Spezia 21, nella persona del Direttore;  Biblioteca Raffaello con sede a Roma in via Tuscolana 1111, nella persona del Direttore; Il 4° C.L. è attualmente presieduto dal IX Municipio e la coordinatrice, D.ssa Nadia Cannavina, ed i rappresentanti del X Municipio, hanno collaborato attivamente anche al Tavolo Cittadino di coordinamento, per ancorare le iniziative del 4° C.L. allo sviluppo complessivo del sistema. I rappresentanti del 4° C.L. sono intervenuti a tutti gli incontri organizzati dal Comune di Roma dall’inizio del Progetto e ancora in corso, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi comuni. Rispetto alla partecipazione ai tavoli di lavoro del C.L. 4 si deve rilevare l’assenza di alcune Istituzioni chiave, come il Centro per l’Impiego, i Centri di formazione professionale provinciali e le Aziende Sanitarie Locali.

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Sono in corso ulteriori contatti per sollecitare la loro presenza e il loro contributo alla piena attivazione del sistema EdA. Per l’avvio del Comitato Locale 4° sono state programmate tre azioni da realizzare mediante la costituzione di 3 gruppi di lavoro dedicati a: 1. L’analisi dei fabbisogni formativi del territorio e del rapporto tra la domanda e l’offerta di formazione. 2. L’informazione, la diffusione e la sensibilizzazione sulle attività di formazione del territorio. 3. La realizzazione del servizio integrato territoriale di accoglienza e primo orientamento dei Municipi IX e X).

Contemporaneamente all’avvio dei lavori si è proceduto nella formalizzazione amministrativa degli Atti Pubblici per la costituzione del Comitato Locale e la conseguente firma del Protocollo d’Intesa con tutte le istituzioni coinvolte. Tale Protocollo si aggiorna annualmente e rappresenta uno strumento dinamico di rappresentazione delle istituzioni e degli attori impegnati nell’Educazione degli Adulti nei territori dei due Municipi.

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La domanda: i fabbisogni rilevati nelle diverse indagini prese in esame La domanda: i fabbisogni rilevati nelle diverse indagini prese in esame Nello specifico dei due territori municipali, i due Piani Regolatori Sociali hanno rappresentato il punto di partenza per l’analisi dei fabbisogni dell’utenza attuale e il loro aggiornamento comprenderà l’integrazione del sistema cittadino dell’Educazione degli Adulti. Nel IX Municipio “Il Piano Regolatore Sociale deve rappresentare lo strumento di lettura della realtà e mirare all’individuazione di un quadro di coordinamento e di regole condivise con tutte quelle realtà sociali presenti sul territorio e che danno un valido contributo nella ricerca di soluzione ai problemi”. Le conseguenze prevedibili a medio termine, osservando la dinamica demografica, sono:  Rapida disponibilità di alloggi, a fronte di una scarsa richiesta del mercato naturale (giovani e adulti).  Diminuzione della disoccupazione dovuta alla scarsità di adulti.  Aumento dell’immigrazione.

Le domande e i bisogni espressi sono sintetizzabili come segue:

Il dato maggiormente elevato è rappresentato nel complesso dalle richieste di contributi di natura economica sia per gli anziani sia per i minori. Il mercato del lavoro ha fatto registrare nell’ultimo decennio una riduzione degli occupati con un’età più elevata. Il numero degli occupati ha subito una riduzione pari a –5,8%. Per ciò che riguarda le politiche abitative, solo un terzo dell’utenza vive in case di proprietà, mentre il 46,5% sostiene spese per l’affitto. Una quota significativa pari a circa il 10%, è costituita da coloro che vivono preso amici o parenti. I bisogni più rilevanti del territorio riguardano:  Inserimento e reinserimento nel mondo del lavoro  Politiche abitative  Non autosufficienza degli anziani, che ha avuto negli ultimi anni un incremento esponenziale.

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Nel X Municipio il PRS 2008‐2010 mantiene l’impostazione originaria del Piano di Zona ed espande il campo di applicazione in tutti i settori indicati nelle linee guida comunali, mantenendo e rafforzando il metodo partecipativo e l’integrazione verticale e orizzontale in un’ottica strategica di costruzione di reti tematiche territoriali finalizzate alla realizzazione di un sistema di welfare comunitario. In questa prospettiva s’inserirà l’aggiornamento del Piano con le nuove competenze e funzioni attribuite nel campo dell’educazione permanente degli adulti. Le conseguenze prevedibili a medio termine, osservando la dinamica demografica, sono: • La situazione socio‐demografica correlata al processo di alienazione dei patrimoni immobiliari degli enti fortemente presenti nel territorio • L’impoverimento dei pensionati e dei lavoratori dipendenti, anche alla luce della crisi, e la riduzione della spesa pubblica permette di ipotizzare l’acutizzarsi di alcune criticità già individuate dai tavoli della partecipazione. In sintesi, queste criticità si riferiscono alle condizioni di vita dei giovani nel Municipio, alle politiche abitative e alle nuove ed estreme povertà, con particolare attenzione alle famiglie monoparentali, verso chi subisce la perdita del reddito temporanea e non protetta da ammortizzatori sociali, e verso gli insediamenti di cittadini Rom ed extracomunitari. Complessivamente, per il C.L.4° i bisogni più rilevanti riferibili al sistema integrato EDA sono: Rispetto alle politiche giovanili e dell’infanzia:  Contrasto dei fenomeni di bullismo  Interventi di contrasto alla dispersione scolastica e abbandono sono frequenti  Sviluppo dell’integrazione tra attività del Municipio e le scuole  Individuare nuovi spazi per i servizi e l’aggregazione giovanile Rispetto alle politiche abitative  Attivare centri di assistenza abitativa temporanea in grado di dare risposte alle emergenze della popolazione che si trova senza casa Rispetto al contrasto alla povertà  Possibilità di attivazione integrata tra sostegno economico, rafforzamento dell’occupabilità e inserimento lavorativo  Attivazione di un tavolo di concertazione con sindacati e imprenditori locali per individuare opportunità occupazionali  Attivare campagne di sensibilizzazione contro le discriminazioni delle fasce deboli della popolazione (rom, extracomunitari, disabili e senza fissa dimora). L’analisi dei fabbisogni di orientamento, formazione e ri‐orientamento nel mercato del lavoro ha cercato di esaminare a 360 gradi la potenziale domanda di EDA a supporto delle politiche attive per il lavoro, dell’inclusione sociale di fasce svantaggiate e per la cittadinanza attiva e le pari opportunità di coloro che sono a rischio di esclusione a causa della povertà, della precarietà lavorativa e abitativa, della bassa qualificazione, dell’appartenenza a minoranze etniche o ad altre categorie oggetto di discriminazione (età, genere, disabilità fisica e mentale, orientamento sessuale, precedenti penali, tossicodipendenza, vittime di tratta, minori stranieri non accompagnati, etc.). La discussione sui fabbisogni espliciti, e soprattutto anche in riferimento ai fabbisogni inespressi, ha fatto emergere la necessità di individuare strumenti di diagnosi e raccolta 16

dati condivisi tra gli operatori e in grado, successivamente, di fornire adeguate informazioni al Comitato Locale per la programmazione ai vari livelli istituzionali. Le maggiori preoccupazioni riguardano alcune specifiche fasce di popolazione: occupati a bassa scolarità, inoccupati e disoccupati over 40 e con basse qualificazioni, donne entranti o rientranti nel mercato del lavoro, immigrati per il rafforzamento delle competenze di base e dell’Italiano come lingua seconda, così come per il riconoscimento e la validazione delle esperienze educative precedenti, minori stranieri non accompagnati che richiedono azioni d’intervento fortemente coordinate e integrate. Questa focalizzazione non ha però escluso i fabbisogni di partecipazione ed emancipazione che riguardano complessivamente tutta la cittadinanza, con particolare attenzione agli anziani e ai genitori, ai giovani, soprattutto quelli a rischio di dispersione scolastica. Per il IX Municipio si confermano le priorità e i fabbisogni evidenziati dalla precedente sperimentazione, e che riguardano il lavoro con i migranti, senza paletti anagrafici, e le persone socialmente svantaggiate. Per il X Municipio le aree di priorità individuate sono tutte le fasce deboli, intercettate e intercettabili dai presidi territoriali, per quanto concerne: il rafforzamento delle loro competenze e la loro spendibilità sia sul MdL, sia utilizzabili per la partecipazione attiva alla vita comunitaria. In generale, e in coerenza con l’impostazione del PRS, si vuole agire su tutta la cittadinanza per alimentare la rete degli attori sociali e la cittadinanza attiva. Entrambi i Municipi concordano quindi di agire su quattro aree d’intervento: • Formazione per la conoscenza e la crescita personale, indipendentemente da una utilità spendibile nel mondo del lavoro; • Formazione al lavoro e all’occupabilità (soprattutto nelle fasi critiche di primo inserimento e di adattabilità/flessibilità delle forze lavoro espulse dal MdL); • Formazione al conseguimento di titoli di studio e qualifiche professionali; • Alfabetizzazione linguistica, alle nuove tecnologie, etc. Non c’è solo l’esigenza di migliorare se stessi, ma ci sono altri elementi rafforzanti la coesione sociale, quali la socializzazione e la partecipazione attiva alla vita democratica, le competenze interculturali, e la solidarietà. Maggiore sensibilità verso i lavoratori espulsi e all’emergenza disoccupazione è l’evidente richiamo delle organizzazioni sindacali, che sottolineano anche la necessità di intervenire per il conseguimento del titolo di studio di licenza media che interessa ancora un buon numero di lavoratori. Alcune specificità sono correlate al possesso di particolari titoli di qualificazione, come nel caso del settore socio‐sanitario, che alla fine del 2010 dovrà garantire operatori con il possesso di 1100 ore per ottenere la qualifica. C’è la forte preoccupazione che tale evenienza provochi il rischio di fuoriuscita dal MdL soprattutto di donne, molte delle quali immigrate. Anche rispetto alla popolazione immigrata le esigenze rilevate dal sindacato sono diversificate, infatti mentre per i lavoratori provenienti dai paesi dell’ex blocco sovietico si riscontra maggiormente la problematica del riconoscimento dei titoli di studio (alta scolarizzazione), per i cittadini della comunità bengalese si evidenzia un maggior bisogno della conoscenza dell’italiano come lingua seconda. Soprattutto dai centri di orientamento al lavoro si rimarca la mancata offerta formativa su figure professionali “tradizionali”, quali gli operatori della ristorazione e dei centri di estetica e benessere, ambiti nei quali la richiesta di professionalità rimane alta, settori che al momento non sembrano subire gli effetti della crisi. La carente risposta in termini di 17

offerta formativa in questi due settori è stata spesso coperta attraverso convenzioni con imprese private, che si sono prevalentemente integrate nel processo educativo finalizzato all’inserimento occupazionale. Molti gli esempi, anche all’interno del C.L., come nel caso de Ciofs che si sta organizzando per coprire l’area ristorazione, oppure l’esperienza della Scuola per Parrucchieri al X Municipio. A tal fine, sarebbe importante lavorare anche per rimuovere alcuni pregiudizi e stereotipi su alcune professioni (l’esempio della “sciampista” rende bene). Promuovere un’offerta formativa rivolta all’occupabilità non significa sostituirsi alle Istituzioni preposte all’incontro tra domanda e offerta di lavoro, oppure all’offerta aziendale di formazione continua, finanziata anche dal FSE, oltre che direttamente dalle aziende o dai Fondi paritetici. Il 24 giugno 2009 è stato convocato un incontro presso il IX Municipio con le associazioni datoriali e di rappresentanza delle imprese, dei commercianti e degli artigiani per un approfondimento sui fabbisogni formativi espressi dal mondo imprenditoriale, ma che purtroppo non ha aggiunto molto alle precedenti riflessioni. Si riporta, per un approfondimento dal mondo del lavoro, il contributo di Simonetta Corato della Cisl ‐ Roma Sud a seguito degli incontri e del confronto avviato nel gruppo di lavoro.

Alcune considerazioni sul sistema EDA a cura di Simonetta Corato “Sulla prima esperienza abbiamo poco da dire, perché l'abbiamo seguita in modo saltuario e occasionale. Certo anche in quelle scarse occasioni abbiamo evidenziato il tema del lavoro come primaria necessità di intervento sulla complessa tematica dell'educazione per gli adulti. La riproposizione del tema del lavoro nel momento dell'istituzione del Comitato Locale in ambito intermunicipale è stata sviluppata meglio e condivisa da tutti i soggetti facenti parte del Comitato stesso. Ora possiamo dire che il tema del lavoro è entrato a far parte del bagaglio del fabbisogno formativo per adulti, peraltro con non poche difficoltà, ancora presenti, ma non è chiaro come questo poi si possa trasformare in attività formativa vera e propria. D'altro canto, non fa parte della storia e della cultura dei Comuni occuparsi dei problemi del lavoro. Solo più recentemente sono stati costituiti gli Assessorati alle Attività Produttive, più con funzioni di controllo che di promozione e sviluppo. La riluttanza con la quale difficilmente le Associazioni degli imprenditori partecipano a queste attività di programmazione è un indicatore della diffidenza che il mondo dell'imprenditoria vive nei confronti delle istituzioni, collegabile proprio a quel modello di tipo tradizionale. In ogni caso è a questo mondo che occorre riferirsi per la definizione dei bisogni formativi, e, rispetto a questi, occorrerebbe fare una valutazione per verificare se conviene lavorare su quelli più specialistici, o di tipo “trasversale” (es. attitudine alla soluzione dei problemi, percorsi di informatizzazione, lingua, ecc.). Un altro ordine di problemi riguarda la ricognizione delle attività formative presenti sul territorio. E' del tutto evidente che il semplice elenco dei corsi e delle scuole che fanno formazione per adulti può servire per fornire informazioni ai cittadini che ne fanno richiesta, ma non è di alcuna utilità per l’organizzazione di un sistema che coordini i gangli della formazione e dell'istruzione nel territorio. Infatti, gli “Sportelli EdA”, sviluppati in questo modo, servono a molto poco, se non a riprodurre il modo “sfarinato” con il quale si fa educazione per adulti ora. Fare sistema significa aprire “porte” verso soggetti che in qualche modo gestiscono il comparto sul quale si intende operare. Sul lavoro, infatti, fare sistema significa comprendere tutta la formazione finalizzata, le parti sociali, i Centri per l'Impiego, i Centri per l'Orientamento 18

al Lavoro, in modo da acquisire e riorganizzare un quadro di riferimento nel quale le varie strutture vengono coordinate in modo funzionale e per obiettivi e, dunque, fanno sistema. Poi ci sono una serie di problemi che riguardano l'accesso, il monitoraggio e l'uscita dalle attività formative. Per quanto si possa sviluppare l'accoglienza, è evidente che occorrerà mettere a punto un bilancio delle competenze individuali che consentono di orientare le persone verso un'attività formativa e/o lavorativa coerente con esse. Mentre l'uscita dai singoli corsi dovrà prevedere una certificazione che attesti le competenze acquisite. Infine, il monitoraggio si fa se esiste un sistema di valutazione del lavoro svolto.” Inoltre, ulteriori riflessioni sono emerse dai lavori del gruppo, come il tema della formazione su determinate competenze chiave, che sono spendibili in qualsiasi contesto, e che rimane ancora in ombra e sarebbe utile rafforzare, in quanto si tratta di competenze che sostengono e aumentano le capacità degli individui di adattarsi ai mutevoli scenari nel corso della loro vita, lavoro compreso. In ultimo, rispetto all’ambito più squisitamente educativo, si rileva la volontà di non vedere esclusivamente le fasce di svantaggio “conclamato” e/o emergenziali, ma di agire in termini di prevenzione affinché tali fasce non si dilatino, e per consentire a coloro che si trovano in situazioni “borderline” di avere pari opportunità e non scivolare nella marginalità sociale. Altri spunti di riflessione sull’analisi del bisogno di formazione permanente sono emersi anche grazie all’elaborazione dei dati provenienti dal monitoraggio dei primi tre mesi di servizio dei due Sportelli EdA municipali (vedi capitolo Rapporto domanda/offerta). Rispetto alle richieste esplicite dei casi analizzati si rileva una netta prevalenza di richieste di qualificazione professionale mirate all’inserimento lavorativo con un 34%, mentre al secondo posto si colloca la richiesta di corsi di informatica di base e specialistica con un 26% di richieste, mentre le lingue straniere sono all’11% e l’Italiano, quale lingua 2^, dal 6%.

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L’offerta e i servizi territoriali La mappatura dell’offerta è stata realizzata attraverso la disamina delle risorse territoriali come descritte nel PRS (classificate per attività, servizi e progetti in corso di realizzazione al momento della redazione del piano) e di altre fonti informative pubbliche. L’aggiornamento dei dati presenti è stato verificato con i rappresentanti del Municipio, del Forum del Terzo Settore e delle rappresentanze sindacali. L’impostazione del foglio elettronico ha compreso la classificazione specificata al punto 7.3 della Conferenza Unificata del marzo 2000 e riporta le risorse territoriali che a vario titolo erogano interventi di educazione degli adulti, formale, non formale e informale. Rispetto alle indicazioni della Conferenza Unificata gli agenti coinvolti nel sistema integrato EDA sono: a) il sistema scolastico; b) il sistema regionale della formazione professionale; c) il sistema dei servizi per l’impiego; d) le reti civiche delle iniziative per l’educazione degli adulti e) le infrastrutture culturali (biblioteche di EE.LL., musei, teatri...); f ) le imprese; g) le associazioni (culturali, del volontariato sociale, del tempo libero, delle famiglie, ecc.) h) le università. A queste sono state aggiunte le Aziende Sanitarie, soprattutto il servizio dei Consultori familiari che intervengono sul sostegno alla famiglia e alla genitorialità, e le Parti sociali con le tre confederazioni territoriali di CGIL, CISL e UIL. Sono state redatte diverse versioni delle mappature, grazie agli aggiornamenti e alle verifiche con i rappresentanti dei diversi sistemi coinvolti, utili alle molteplici necessità: 1. Composizione del Comitato Locale 2. Individuazione di Enti, pubblici e del privato sociale, formalmente impegnati nell’EdA 3. Contribuire all’implementazione del Portale cittadino dell’Offerta Formativa EdA 4. Individuazione delle Risorse che a vario titolo di occupano o sono in relazione con l’EdA 5. Contribuire all’aggiornamento delle Risorse Territoriali dei rispettivi Piani Regolatori Sociali Proprio per le molteplici finalità, trovare criteri e strumenti univoci per il Comitato ha comportato la necessità di concentrarsi sui primi tre punti, mentre i restanti due, rimanendo in questa fase patrimonio informativo dei due Municipi, potranno 20

rappresentare ambiti di approfondimento tematico dei successivi aggiornamenti. Si sono rilevate alcune difficoltà per la disomogeneità dei dati e dei periodi di rilevazione e questa standardizzazione ci impegnerà nei prossimi mesi per consentire gli aggiornamenti dei sistemi informativi relativi alle strutture del territorio e il conseguente monitoraggio continuo delle risorse effettivamente presenti e attive. Di seguito si riportano alcuni grafici che illustrano l’attuale composizione del Comitato Locale e la Mappatura degli Enti, pubblici e del privato sociale, formalmente impegnati nell’EdA. Per questo dato si è fatto riferimento esclusivamente a quelle strutture del privato sociale che risultavano accreditate a livello municipale nel 2009 (Fonti interne dei Municipi). Il 4° C.L. è rappresentato da 22 Organismi, comprendenti 30 strutture dedicate, a vario titolo, all’EdA, senza considerare il numero di associate dei vari organismi di rappresentanza (Sindacato e Privato Sociale). Per il Privato Sociale, infatti, va rilevata la presenza per il X Municipio, del Forum del Terzo Settore, che associa una buona parte delle associazioni e cooperative sociali presenti sul territorio. Per il sindacato sono presenti le tre confederazioni nazionali più rappresentative nelle loro articolazioni territoriali. Sul totale delle rappresentanze (v.a. 30) la maggiore numerosità e incidenza è data dai servizi del Comune di Roma (Dipartimenti XI e XIV, l’Ufficio alle politiche giovanili e l’Istituzione delle Biblioteche di Roma), seguono gli Istituti d’Istruzione (con un C.T.P. e 6 Istituti Superiori) e le A.S.L. con i sei consultori.

Per l’individuazione di Enti, pubblici e del privato sociale, formalmente impegnati nell’EdA, nella mappatura di cui al secondo punto, sono stati esclusi quei servizi di carattere cittadino, e non presenti sui rispettivi territori, come i Centri Informagiovani o i Poli Formativi Regionali IFTS e Settoriali (Cinema e Audiovisivo, ICT, Produzione e Manutenzione, Turismo integrato). Per contro, è stata inserita nella mappatura la “Città dei Mestieri” ricadente nel territorio del Municipio X che vi partecipa con un protocollo d’intesa insieme alla Regione. Inoltre, considerando l’estrema variabilità degli elenchi degli Enti Accreditati alla Regione Lazio, sono state escluse anche quelle strutture, pubbliche e private, accreditate al sistema 21

dell’orientamento e della formazione professionale regionale, la cui offerta formativa è già disponibile presso il Portale della Provincia di Roma e la localizzazione territoriale potrebbe non rappresentare un vincolo alla partecipazione. Il numero complessivo delle strutture rilevate, per omogeneità di dato tra i due Municipi, è di 276, tra le quali, benché sottodimensionate rispetto alla reale presenza territoriale, vi sono le organizzazioni del Terzo Settore con 104 organismi (tra i quali La Città dei Mestieri), dei quali 20 accreditati presso il IX Municipio e 84 al X.

Seguono le infrastrutture culturali alle quali abbiamo aggregato quelle sportive e socioricreative:

Seguono con 23 riferimenti i servizi municipali dedicati ai servizi scolastici, sociali, all’inserimento socio‐lavorativo di fasce deboli, ai servizi per specifiche condizioni delle persone (disabilità fisica e mentale, tossicodipendenze, povertà etc.). 20 sono le strutture individuate tra i servizi sanitari, con l’esclusione dei poliambulatori, che comprendono attività di assistenza nelle tossicodipendenze e alcolismo, i Centri di salute mentale, i Consultori dove le attività prevalenti riguardano la preparazione al parto e il sostegno alla genitorialità. 9 sono i riferimenti nel sistema dei servizi per l’impiego (nei quali sono stati inclusi, oltre 22

al CpI, i 2 COL, lo Sportello Tirocini e 5 Agenzie interinali), 9 anche nel sistema regionale della formazione professionale (che comprende 2 CFP comunali, 1 provinciale, 1 Scuola Serale e 2 Scuole speciali: polizia municipale e vigili del fuoco, e 3 CFP del privato sociale). 8 nel sistema dell’istruzione (dei quali 1 C.T.P., 6 Istituti con corsi Sirio e 1 Istituto che attiva fondi del FSE per gli adulti nel X municipio) e 6 I restanti valori riguardano le 3 sigle sindacali di CGIL, CISL e UIL, una Università (Tor Vergata) e 1 Rete Civica, relativa all’Osservatorio sulla Migrazione del X Municipio. La composizione in valori percentuali:

Per quanto attiene all’implementazione della Banca Dati dell’offerta cittadina, sono state inserite le strutture che hanno fornito i dati secondo il format previsto dal Portale. Attualmente, sul Portale Cittadino sono presenti tre Offerte Formative del C.L.4°.

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Il rapporto domanda/offerta Nel corso del progetto, il 1° Gruppo di lavoro ha è stato impegnato nell’analisi dei fabbisogni e dell’offerta, come esposte nei paragrafi precedenti, indirizzando il suo lavoro verso queste due direttrici: • Per l’analisi dei fabbisogni, con lo scambio di esperienze e dati di monitoraggio sull’utenza dei servizi rappresentati nel gruppo: centri di orientamento al lavoro pubblici (COL) e privati (Ciofs), Terzo settore e parti sociali (Forum, Casa dei diritti, CGIL e CISL Roma Sud), servizi municipali (UOSECS). E’ stato realizzato anche un focus group con i rappresentanti delle imprese e dei commercianti di zona per approfondire l’ambito formazione/lavoro. • Per la mappatura dell’offerta formativa, attraverso l’aggiornamento, la revisione e l’implementazione delle Banche Dati dei Servizi Territoriali dei rispettivi Piani Regolatori Sociali, con la costituzione di un data base comune. Un ulteriore e fondamentale elemento si è aggiunto a questo primo quadro con l’avvio dei servizi di accoglienza e informazione grazie all’apertura dei due Sportelli EdA municipali avvenuta nell’ultimo trimestre del 2009. L’attivazione dei primi due sportelli, nodi attivatori della rete, si è avvalsa anche dei risultati conseguiti dal 3° gruppo, impegnato nella creazione di un servizio integrato, e che ha centrato la sua azione sulla comprensione degli aspetti strutturali e organizzativi per dare vita e concretezza al lavoro di rete. Gli Sportelli EdA rappresentano il primo punto di contatto con i potenziali fruitori e snodo fondamentale della Rete in quanto, attraverso il processo di accoglienza e informazione, possono procedere all’invio dell’utenza in maniera mirata e coerente al bisogno espresso e all’offerta esistente. Un primo Schema dei Servizi Integrati di Accoglienza, Informazione e Orientamento è stato redatto e costituisce, con le informazioni in esso contenute, la base di riferimento per la stipula dell’Accordo di Rete e la base strumentale per gli Operatori che saranno impegnati negli Sportelli. Inoltre, sono state predisposte una Scheda di Accoglienza e una per l’Invio condivise tra gli operatori del primo nucleo di Sportelli EdA. Sulla base dei dati raccolti nelle Schede in questo periodo di sperimentazione del lavoro di rete, è stato possibile una rilevazione omogenea dei bisogni e la comparazione delle differenti istanze raccolte dai vari interlocutori territoriali. Complessivamente, nei tre mesi di apertura dei due Sportelli EdA, i casi diretti analizzati sono stati 44, dei quali 12 contatti avvenuti via telefono (27%) e 32 presso lo sportello (73%). Di questi il 77% è avvenuto nel mese di ottobre, il 18% a novembre e solo il 5% nel mese di dicembre.

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Alla domanda su come fossero venuti a conoscenza del servizio, il 34% degli intervistati indica la cartellonistica, il 26% dagli altri servizi municipali, il 17% da amici, conoscenti e grazie al passaparola, il 14% su Internet e i restanti indicati al 3% sono stati inviati da altre istituzioni, quali i Centri per l’impiego o il Bic Lazio, oppure lo hanno saputo tramite giornali, radio o TV.

Alla richiesta sulla motivazione che li ha spinti a visitare lo Sportello (domanda a risposta multipla) su 49 indicazioni espresse il 59% c.a. riguarda l’ambito della formazione, il 31% quello del lavoro e l’10% l’orientamento. Altre opzioni, come l’accompagnamento alla creazione d’impresa o alla redazione del curriculum vitae non sono state indicate. Sul totale dei 44 contatti, il 32% è rappresentato da uomini e il 68% da donne. Sui 32 utenti che hanno visitato lo sportello le classi di età sono composte come segue:  giovani fino ai 24 anni, pari al 9%;  dai 25 ai 34 anni, pari al 13%;  dai 35 ai 44 anni, pari al 31%,  dai 45 ai 54 anni, pari al 22%;  dai 55 ai 64 anni, pari al 16%;  oltre i 65 anni, pari al 9%.

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Il grafico mostra anche l’andamento nei tre mesi del trimestre considerato, con la punta di maggiore affluenza nel mese di ottobre, per andare a scemare nei due mesi successivi. Questi dati, benché parziali e riconducibili a pochi casi, ci confermano comunque che si sia compreso il messaggio dell’EdA e a chi è rivolto prioritariamente, infatti la maggior rappresentatività si riscontra nelle fasce di età dai 35 ai 64 anni. La loro nazionalità è in prevalenza italiana (84%), con un 13% di cittadini non comunitari e un 3% di comunitari. Per quanto attiene al loro titolo di studio abbiamo la maggioranza che possiede un diploma di scuola media superiore (il 41%), seguita da coloro con la licenza media, pari al 22%. Chi possiede una qualifica professionale è il 16%, seguiti dai laureati con il 12%, mentre possiede la licenza elementare il 6% e solo il 3% sta frequentando o ha concluso un master/dottorato. Dei 32 visitatori il 16% è occupato, stessa incidenza si ha per i pensionati, mentre i disoccupati sono la categoria maggiormente presente, con un 56%, mentre il 9% non risponde e il 3% riguarda le casalinghe. Per la maggioranza degli occupati si tratta di lavoro a tempo determinato, a progetto e di lavoro autonomo. Rispetto ai cittadini stranieri, i titoli di studio non sono riconosciuti, mentre il titolo del cittadino comunitario lo è. La motivazione alla migrazione riguarda gli ambiti del lavoro e del ricongiungimento familiare. Complessivamente ai 32 utenti sono state fornite indicazioni e informazioni rispetto alle loro richieste specifiche indirizzandoli verso quegli organismi coerenti al bisogno espresso. Gli invii hanno riguardato le strutture del C.L.4° e le 70 indicazioni fornite hanno riguardato:  il 36% i Centri di Formazione professionali, comunali, provinciali e del privato sociale accreditato;  il 20% i Centri di Orientamento al Lavoro del Comune di Roma;  con la stessa incidenza del 10% sono stati gli invii al Centro per l’impiego, al Centro Territoriale Permanente e alle organizzazioni del Terzo Settore;  il 6% ha riguardato le Scuole serali;  il 4% le Biblioteche e la Mediateca;

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 il 3% gli Istituti d’Istruzione Superiore;  l’1% verso altri organismi (scuole private). Lo sportello ha attivato la rete, ma una criticità si può evidenziare nel mancato rientro di informazioni relative all’utenza inviata ai differenti nodi. In tale direzione gli incontri di restituzione tra i tre gruppi di lavoro, in programma nel primo trimestre del 2010, potranno fornire una lettura condivisa di quanto avvenuto nel territorio e rendere l’analisi del rapporto tra domanda e offerta più approfondita e completa. Dalla lettura dei dati emerge chiaramente la rilevanza delle campagne informative per la maggiore diffusione del servizio e per il suo consolidamento. A tal fine, il 2° gruppo di lavoro del C.L. 4° è stato impegnato nella programmazione e realizzazione dell’Azione d’Informazione, diffusione e sensibilizzazione sulle attività di formazione, comprendente sia interventi di sensibilizzazione verso gli interlocutori interni ai sistemi, sia azioni di pubblicità e informazione verso i potenziali beneficiari dell’offerta educativa. Il 2° gruppo ha coordinato e realizzato le seguenti attività: 1. Redazione stampa e diffusione di materiale informativo: a. Locandina municipale arricchita dell’offerta EDA (1° numero speciale gennaio febbraio 2010) b. Volantino informativo con gli orari e le sedi degli “sportelli diffusi” c. Stampa degli Atti dei Lavori del Comitato Locale Ambito 4 (marzo 2010). 2. Seminari Tematici rivolti agli operatori del sistema a. N. 2 incontri da svolgere in ciascun Municipio (totale 4) per informare e sensibilizzare i dipendenti relativamente alle attività che il Comitato Locale 4 sta intraprendendo e più in generale sul Sistema EDA b. N. 2 incontri informativo/divulgativi da svolgersi uno in ciascun Municipio rivolti agli enti/associazioni/realtà produttive del territorio che partecipano o potrebbero essere interessate alle attività del Comitato Locale 4. c. N. 1 incontro rivolto a tutta la cittadinanza divulgativo rispetto alle attività svolte e in cantiere Oltre agli incontri in calendario per il coordinamento delle azioni un Seminario congiunto tra i tre gruppi di lavoro è già stato realizzato nel 2009, fornendo un’importante occasione non solo per condividere gli stati di avanzamento dei lavori dei singoli gruppi, ma soprattutto per confrontarsi sui fabbisogni espressi e sulle priorità dei differenti portatori d’interesse. A conclusione dei lavori di gruppo sono in programma tre seminari congiunti di restituzione nel primo trimestre del 2010, e precisamente: 18 gennaio, 18 febbraio e 18 marzo. E’ stato evidente quanto, soprattutto la Campagna di Comunicazione cittadina, abbia influito sulla richiesta di informazioni presso i due sportelli municipali. Infatti, l’affluenza dopo la prima settimana è stata significativa, ma si è sensibilmente ridotta successivamente. La visibilità a livello cittadino del Sistema riteniamo sia un fattore di successo per l’implementazione della rete e si ritiene fondamentale una ciclicità delle Campagne da coordinare tra Comitati Locali e Tavolo Cittadino. Avendo inoltre monitorato la fonte d’informazione dell’utenza pervenuta agli sportelli, va rilevato che circa il 14% si sono attivati grazie a Internet. Pertanto l’attivazione e implementazione del sito del 4° C.L. diviene una priorità per il Comitato. 27

Nel sito del Comune di Roma, alla sezione dedicata all’EdA, è possibile visitare le pagine del C.L.4° che accolgono informazioni specifiche per l’EdA sul territorio, le sedi e gli orari degli sportelli e sarà arricchito con documenti utili sia per i potenziali fruitori, sia per gli operatori del sistema integrato. Inoltre, le sezioni del web dedicate ai due Municipi contengo il logo e i collegamenti al sito comunale dell’EdA e, soprattutto, al Portale Cittadino dell’Offerta Formativa. Un ulteriore elemento di riflessione è scaturito sugli strumenti di accoglienza e invio (schede), sul loro utilizzo e sul trattamento dei dati ai fini di un monitoraggio congiunto, comparabile e condivisibile anche con gli altri Comitati Locali per un quadro coerente a livello cittadino. Dalla nostra esperienza rileviamo la necessità di apportare alcune modifiche agli strumenti comuni:  Differenziazione delle informazioni richieste se si tratta di contatto telefonico o di visita presso lo sportello;  Migliore specifica di alcune informazioni richieste, mirate a uno specifico ed esplicito obiettivo conoscitivo (per esempio sui flussi di interazione della rete);  Inclusione di tutti i componenti del C.L. per l’invio ai differenti servizi territoriali;  Maggior standardizzazione di alcune informazioni per facilitare l’elaborazione successiva (per esempio sul tempo di permanenza in Italia di residenti stranieri, oppure sul profilo occupazionale);  Redazione di un glossario e di una breve nota metodologica sulla compilazione delle schede di accoglienza e invio, con l’esplicitazione del processo e dei flussi d’interazione tra i nodi della rete. L’impostazione temporale data al monitoraggio è trimestrale, pertanto i prossimi risultati riguarderanno il primo trimestre 2010. Sui metodi e i processi d’implementazione della rete si veda, a seguire, il contributo della Professa Laura Cialé, condiviso dal Comitato e dedicato al Sistema Integrato EdA.

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Le priorità d’intervento Dalla lettura del territorio e dei bisogni intercettati, le priorità comuni ai due municipi, riferibili al sistema integrato di educazione permanente, sono:  Progettare spazi sociali nei quartieri meno serviti;  Istituire laboratori per implementare il curriculum scolastico con materie attuali di interesse per i giovani;  Realizzare sportelli e centri d’ascolto per giovani e famiglie;  Progettare corsi di educazione alla sessualità (con il supporto del consultorio);  Creare spazi per la sperimentazione e la libera espressione dei giovani;  Investire nella rete di contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico;  Progettare un percorso innovativo per gli studenti che escono dall’obbligo formativo;  Campagna informativa su uso e abuso di sostanze stupefacenti. Rispetto alle politiche abitative:  Rafforzare l’Agenzia dei Diritti nel X Municipio, aprendo nuovi uffici di assistenza ai cittadini per il sostegno all’espletamento delle procedure di ricorso ai provvedimenti di sfratto.  Sportello Casa nel IX Municipio (avvocati dell’Agenzia dei Diritti). Rispetto al contrasto alla povertà:  Realizzazione di una banca dati delle imprese attive nei Municipi;  Piano di promozione presso le imprese del territorio con un riconoscimento di una sorta di marchio etico per le imprese attive nel reinserimento;  Progetti per tossicodipendenti integrati A.S.L., Municipi e 3° settore;  Valorizzazione delle competenze sociali del territorio;  Concertazione territoriale: costruire un tavolo con Associazioni imprenditoriali, Municipi, Centri per l’impiego, Associazioni di volontariato e cooperative sociali attive nell’inserimento lavorativo e terzo settore (nella prospettiva di costruire un patto territoriale per la formazione‐lavoro);  Diffusione delle buone prassi nelle tante sperimentazioni sociali e razionalizzarle per renderle patrimonio comune;  Affrontare il problema della sicurezza dei cittadini con gli strumenti dell’inclusione sociale (vedi Sportello Sicurezza del IX Municipio, dopo lo stupro della Caffarella);  Attenzione alle persone anziane. Alcune specificità riguardano i singoli territori, nel IX Municipio la priorità riguarda la popolazione anziana che richiede interventi di educazione permanente finalizzati alla socializzazione e alla prevenzione di fenomeni di isolamento e invecchiamento “passivo”. 29

Nel X Municipio la priorità riferibile al sistema integrato di educazione permanente, rispetto alle politiche giovanili e dell’infanzia, è il rafforzamento del servizio di Unità di Strada, da espandere da Morena ad altri quartieri. Rispetto al contrasto alla povertà sono prioritari Protocolli d’intesa vincolanti con soggetti pubblici e privati operanti nel territorio (COL, CPI, Agenzie interinali ecc.). Rispetto al SISTEMA INTEGRATO, il 4° C.L. ha fatto proprio il contributo della Prof.ssa Laura Cialé che individua i passaggi di sviluppo e consolidamento dello stesso e che riportiamo di seguito.

Il Sistema Integrato, a cura di Laura Cialé. Prima di procedere è necessario porre l’attenzione sul significato di Sistema Integrato per assegnare un senso comune a idee, proposte e finalità. Una breve analisi semantica è sufficiente a sintetizzarne i concetti. Sistema: Complesso di elementi, oggetti/soggetti, in equilibrio tra loro che condividono uno scopo e che compartecipano a quello scopo in termini paritari ciascuno con la propria identità e la propria differenziazione. Integrato: integro, intero unitario, rivolto anch’esso a uno scopo. In un sistema ciascun elemento, inteso come risorsa esprime un potenziale e in questo caso di carattere professionale sul versante delle competenze e istituzionale in termini di servizio nel rapporto domandaofferta. Nel sistema integrato del C.L. IX e X Municipi è essenziale individuare, delineare e declinare nuovi indicatori che superino il mero concetto di “archivio” e relativo “database sul web” dei servizi offerti dalla singole istituzioni per imparare a riconoscere e a specificare indicatori comuni che consentano alla rete di operare come comunità professionale e istituzionale in favore della formazione/istruzione per gli adulti. Alcuni degli indicatori più significativi, che evocano le azioni che già svolge ciascuna delle istituzioni della rete, possono essere: • il contatto con le persone • l'ascolto delle biografie individuali • la conoscenza dei background sociali • il counseling • la mediazione sociale • la rimotivazione • la difesa dei diritti • l'informazione • l'ausilio giuridico • l'accertamento delle competenze • la messa a livello delle competenze • la formazione integrata con il lavoro • l'alfabetizzazione

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• il rientro nel circuito formativo superiore • l'indirizzo e l'orientamento al lavoro • la certificazione delle competenze • il tirocinio • ............................................

ove ciascun indicatore rappresenta a sua volta un potenziale di approfondimento sia teorico per passare dalle buone pratiche al modello epistemologico da condividere, sia una risorsa più prettamente metodologico/operativa per le azioni da intraprendere e da contestualizzare negli ambiti dell’istituzione in cui opera e negli ambienti della rete del Comitato Locale. Il fondamento della questione risiede nell’interazione delle risorse qualitative che ciascuna istituzione della rete mette a disposizione dell’utenza e ciò viene a coniugarsi con la differente azione di approfondimento che si sta svolgendo in sede di analisi dell’offerta da parte dei singoli gruppi di lavoro. Lo sforzo, soprattutto per il gruppo del sistema integrato, è quello di tracciare le architetture essenziali affinché tutto il sistema dell’EdA territoriale sia sorretto da un comune denominatore: l’interazione tra la nascente configurazione dell’unità molteplice territoriale e la popolazione utente. Non potrebbe realizzarsi un’azione integrata e di sistema in mancanza del rapporto di servizio nei confronti dei pubblici, in termini di razionalizzazione dell’offerta così come in termini di osservazione riflessiva sulla domanda. Altrimenti si potrebbe rischiare l’ennesima creazione di una struttura funzionalista e non di servizio. Già nel C.L. esistono commissioni di lavoro e, tra essi, il gruppo che si sta occupando del sistema integrato in cui sono presenti una serie di figure di riferimento istituzionali e professionali che devono divenire stabili per il sistema dell'EdA Il compito non è facile né breve: la costruzione di un sistema flessibile in cui il principio della formazione è centrale anche per l’occupazione perché non ci può essere orientamento al lavoro e relativa informazione ovvero non è possibile rilasciare la dovuta certificazione delle competenze se l’utente adulto non si qualifica e se sul piano istituzionale non c'è un filo rosso di carattere formativo su cui si investe in termini di servizi. Per costruire il sistema integrato il gruppo stabilisce di partire lavorando su conoscenze comuni per tutti i componenti al fine di creare un dossier documentale a carattere normativo: giuridico, culturale e di riferimento al quadro europeo.  Norme MIUR  Norme sul lavoro  Mappa dei servizi e dell’orientamento alla cittadinanza  Quadro delle competenze in chiave europea Esempi: • Competenze di base testate sulla comprensione dei testi e sugli assi culturali linguistici e matematici (OCSE PISA) • DPR 275/97 sull’Autonomia delle Istituzioni scolastiche, che consente di costruire con delibera collegio docenti le competenze e la loro valutazione per il riconoscimento, la valutazione e la certificazione oltre che dei percorsi personalizzati. • Nei corsi serali questo è previsto nell'ordinamento SIRIO.

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• Sistemi di certificazione, ad es. CILS. • Competenze chiave di cittadinanza: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare a partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l'informazione. • L'OM 86 e il DM 87 del dicembre 2004 per le “Passerelle” ancora valide. • Servizi integrati di accoglienza a cura del COL • ........................................................................... (vedi dossier). Inoltre, il ripercorrere la storia della sperimentazione del Comitato Locale, partita cinque anni fa, fino ad arrivare alla costituzione del C.L., è un altro elemento determinante per la definizione del tavolo tecnico finalizzato alla progettazione dei servizi integrati di ogni Istituzione e per la convenzione su:  Apertura dello Sportello presso ogni sede disponibile e ritenuta significativa e punto stabile di riferimento da parte degli utenti per i servizi di accoglienza e prima informazione;  Rielaborazione della Griglia dei servizi da aggiornare a cura del 1° gruppo e da approfondire secondo gli indicatori suddetti a cura del 3° gruppo;  Inserimento delle opportunità formative nella Locandina del territorio come primo elemento di pubblicizzazione e di orientamento ai servizi;  Percorso di Formazione integrata sulle competenze culturali e professionali da parte di tutti i membri del gruppo;  Costruzione di una Piattaforma sul web per la Comunità integrata  Preparazione del Convegno unitario territoriale. Si può concludere questa prima fase con i passaggi che hanno accompagnato le decisioni intraprese, offrendo come esempio un processo di lavoro che potrebbe divenire modello. Step 1. Schema di lavoro. • Invio in rete della griglia per tutti i servizi e le istituzioni tipo data base che dovrebbe diventare interattiva. • Individuazione competenze comuni sugli indicatori. • Condivisione degli indicatori. • Rinvio alla normativa e costruzione dossier. • Progettazione comune per sportello diffuso. • Individuazione dei target di riferimento. • Collegamento con lo/gli sportello/i dei municipi e delle Istituzioni in rete. • Preparazione convegno. Step 2. Dallo schema al sistema • Analisi della questione: metaformazione preliminare e formazione contestuale per i membri del gruppo. • Diffusione dell'esistente nel gruppo e nello stesso C.L.

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• Ampliamento della rete istituzionale e della rete informatica. • Scelta della possibile postazione centrale: I due Municipi a cui fanno riferimento le diverse Istituzioni per quanto riguarda l’accoglienza, l’informazione, l’orientamento. • Intercambiabilità dei rappresentati del C.L. pur nel mantenimento delle reciproche competenze e ruoli durante l’espletamento dei compiti di counseling. • Identificazione dei Punti focus ove ci siano i counselor per gli utenti riguardo i bisogni espliciti ed impliciti: lavoro, formazione, orientamento, informazioni. • Definizione dei comportamenti e delle modalità che non provochino accavallamento di competenze ma un chiara visione dell'interlocutore per chi sta accedendo al servizio. • Chiarificazione sul sistema di competenze‐ sistema di servizi. • Centratura sulle effettive necessità per l'informazione: ad es. utilizzo di Internet. • Capire “Come Si Fa” A Fare Accoglienza. • Eventuale redazione di un“libretto” che accompagna l'utente e lascia il “tracciato” del suo percorso di orientamento e informazione che potrebbe diventare istituzionale se deliberato e adottato dai due Municipi. • Diffusione delle proposte dell’EdA tramite Locandina municipale. • Implementazione del sistema sul territorio. • Accordo sulla costituzione di un Tavolo Permanente che convalida tutti i passaggi, li implementa e li fa accrescere. • Utilizzo piattaforma EuCommunity.

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