sul campo LE TRACCE DEGLI ANIMALI

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LE TRACCE DEGLI ANIMALI. Spesso è difficile osservare gli animali nel loro ambiente naturale, anche a causa delle abitudini crepuscolari e notturne di molti di ...
LE TRACCE DEGLI ANIMALI Spesso è difficile osservare gli animali nel loro ambiente naturale, anche a causa delle abitudini crepuscolari e notturne di molti di essi. Può essere invece più facile reperire impronte, escrementi, borre, dimore. Le borre sono pallottole rigurgitate da uccelli e formate da piume, peli, ossa ecc.

Scopo Trarre informazioni indirette sulla presenza degli animali all’interno di un bosco. Si può scegliere anche un ambiente artificiale, per esempio un giardino pubblico. Materiale Taccuino per appunti e materiale per disegnare; lente d’ingrandimento; macchina fotografica; sacchetti di plastica e scatole di varie dimensioni. Procedimento Prima dell’uscita conviene valutare che cosa si deve osservare e come. Durante il lavoro sul campo osservate ogni particolare utilizzando tutti i sensi e concentrandovi su colori, forme, dimensioni, odori ecc. Per quanto riguarda le impronte, queste si possono disegnare riportandone le misure, si possono fotografare oppure prelevare con dei calchi in gesso. Le immagini riportano alcuni esempi di tracce reperibili nelle diverse zone del nostro Paese. Per quanto riguarda le dimore occorre fare la ricerca in silenzio, a piccoli gruppi, disegnando o fotografando i nidi o le tane annotando le dimensioni, il materiale usato per la costruzione e la eventuale presenza di altre tracce che aiutino a individuare l’animale.

BORRE PROVOCATE DA UCCELLI RAPACI

Pallottola di Gheppio, facilmente distinguibile da quella di un rapace notturno perché non contiene ossicini.

Rigurgito di Barbagianni, riconoscibile dalla crosta liscia e nera; si conserva per qualche tempo se è al riparo dalle intemperie.

Pallottola dell’Allocco, dal caratteristico aspetto grumoso e dalla superficie ruvida.

ESCREMENTI DI MAMMIFERI ERBIVORI E CARNIVORI

Escrementi di forma oblunga, cilindrica, fusiforme, avvolti su se stessi, con resti di peli, penne e ossa: sono tipici dei Mammiferi carnivori.

Escrementi piccoli, di forma sferica o cilindrica, rotondeggianti, ricchi di residui vegetali, di solito asciutti: appartengono a Mammiferi erbivori (Lepre, Scoiattolo, Topo, Cervo, Camoscio, Stambecco).

Escrementi più grossi, con residui vegetali: appartengono a grandi erbivori (Mucca, Cavallo).

FOGLIE, FRUTTI E SEMI CHE PRESENTANO TRACCE DI INSETTI E DI ALTRI ANIMALI

Foglia dai bordi mangiati in modo frastagliato, secondo l’abitudine tipica dei Bruchi.

La rosicchiatura delle squame è tipica del Topo domestico.

Foglia con gallerie di colore chiaro che rivelano la presenza di larve di Insetti.

Le pigne o le noci incastrate nella corteccia sono opera del Picchio o della Gazza.

I morsi netti e lineari su questa foglia testimoniano il pasto di una Lumaca.

Morsi frastagliati o segni di becco sono inferti sui frutti carnosi da Uccelli frugivori.

I resti di pigna con squame strappate rivelano il pasto dello Scoiattolo.

I gusci di noce spezzati, che presentano segni di becco o margini frastagliati, rivelano il pasto dello Scoiattolo o di Uccelli frugivori.

I gusci di nocciola con foro rotondo dai contorni netti sono stati incisi dal Topo domestico o dal Topo campagnolo.

Semi spaccati a metà rivelano il passaggio dello Scoiattolo, del Topo domestico e di Uccelli frugivori.

Tagli netti su Funghi sono praticati dalla Lumaca.

IMPRONTE LASCIATE AL LORO PASSAGGIO DA ALCUNE SPECIE DI UNGULATI

Impronta di zoccolo di Cervo maschio.

Impronta di zoccolo di Cervo femmina.

Impronta di zoccolo di Capriolo.

Impronta di zoccolo di Cinghiale.