Un appuntamento fondamentale per la nostra cultura

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13 set 2013 ... lettiva “L'atlante delle nuvole” nei cortili, nei giardini storici, nelle antiche vie, dove gli al- lestimenti si snodano fondendosi con la pietra.
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La Rocca Manifesti, originali, grafica, multipli e dipinti Via della Rocca, 4 TORINO Tel. 011.8174644

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La Rocca

Fondato da Carlo Accossato nel 1994

CORRIEREdell’ARTE Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 Torino. Tel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - Cell. 377 4648901 E-Mail: [email protected] - www.corrieredellarte.it Art. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% Spedizione in abbonamento postale

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Anno XIX - n° 14 - Venerdì 13 Settembre 2013 € 2,50

Manifesti, originali, grafica, multipli e dipinti Via della Rocca, 4 TORINO Tel. 011.8174644

Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 6.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno Venezia. 55a Esposizione Internazionale d’Arte

Un appuntamento fondamentale per la nostra cultura MASSIMO CENTINI enezia ti stupisce sempre, con o senza Biennale: lo fa dando comunque un senso d’eternità al suo patrimonio artistico, anche mentre, anno dopo anno, gli indicatori dell’inclinazione del palazzo dell’Accademia ci allarmano con i loro impercettibili ma inesorabili scivolamenti. Lo fa con quelle grandi sculture, spesso avvolte da un’irriverente aura ludica, che da San Giorgio attirano i moti del Canale della Giudecca e del Canal Grande. Ma sono i Giardini di Castello e gli oscuri e interminabili camminamenti dell’Arsenale a raccontarci l’alchimia di cui Venezia è capace. Luoghi che il curatore di questa 55° Biennale ha voluto immaginare come il Palazzo enciclopedico sognato dall’artista Marino Auriti nel 1955: un museo immaginario destinato a contenere tutto lo scibile umano. E

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così, sorretti da un’ansia ermeneutica che contende l’immaginazione tra il sogno della wunderkammer e la scoperta dell’infinito proposta dalla Rete, questa esposizione non è molto diversa dalle altre. Rivela scelte di curatori e consulenti che essendo scelte non possono che essere soggettive. Scegliere è un’azione finalizzata a escludere, a determinare insoddisfazioni, a offrire il fianco alla polemica. Ma la questione non sta qui. Se mai sta nel domandarsi come l’arte contemporanea possa essere fruita dall’uomo della strada. Perché, è inutile nasconderci dietro un dito, dell’arte contemporanea non ci capisci un tubo se non hai alle spalle un tuo background continuamente alimentato con letture, visite a mostre e musei, frequentazioni varie. E forse neppure bastano. L’arte di oggi è per un pubblico ristretto. Paradossalmente oggi l’arte fa politica populista, continua a pag. 2

Palazzo Lomellini – Carmagnola (To)

Il profumo caldo e intenso del continente nero

Marc Quinn, Alison Lapper Pregnant, 2005

Castellamonte – 53a Mostra della Ceramica e 10a Mostra di Arte Applicata

100 artisti coniugano la ceramica piemontese CHIARA GALLO erra di confine” è il titolo della nuova edizione della Mostra della Ceramica, quest’anno in concomitanza con la 10a Mostra di Arte Applicata, organizzata dalla città di Castellamonte, la quale vedrà come coprotagoniste Torino, Agliè e Levone. Ospitate dal 30 agosto al 29 settembre in diversi e prestigiosi palazzi storici, le venti mostre presenteranno i lavori di cento artisti provenienti da

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Carlo Zoli

tutto il mondo. Prerogativa di Castellamonte, afferma l’Assessore alla Cultura Michele Coppola, è quella di “coniugare la lunga tradizione della produzione di ceramiche con l’arte contemporanea”. Come suggerito dal titolo di quest’edizione la ceramica d’arte indaga nei territori del design, dell’artigianato, della tecnologia e riflette sui cambiamenti radicali e le contraddizioni della realtà d’oggi giorno. Le esposizioni sono in corso fino al 29 settembre nelle città di Castellamonte, Agliè e Levone, mentre a Torino l’evento si svolgerà dal 21 settembre al 3 novembre. Nella città simbolo della tradizione ceramista, la mostra verrà suddivisa in tre location con tre differenti tematiche: il museo della ceramica ospiterà “Contempora. Installazioni di arte contemporanea in ceramica”, al centro delle cui opere si pone il coinvolgimento dello spettatore; i giardini del Castello di Castellamonte, presenteranno “Terra condivisa. Installazioni di arte contemporanea”, in cui gli artisti espongono opere di riflessione sulle continua a pag. 2

MARIANNA ORLOTTI l profumo caldo ed intenso del continente nero invade le sale di Palazzo Lomellini a Carmagnola in occasione della mostra Africa: alle origini della vita e dell’arte che verrà inaugurata il 27 settembre. Nucleo centrale dell’esposizione è la collezione privata di arte tribale dei medici Bruno Albertino e Anna Alberghina composta da sculture provenienti da tutto il continente africano con particolare attenzione all’Africa occidentale, sub sahariana e centro equatoriale. L’Art Nègre, potente, ancestrale, vitale, prima ancora di quella occidentale è stata in grado di emanciparsi dal contenuto per concentrarsi sul linguaggio, sulla forma, sulla ritualità: maschere, figure, bronzi, terrecotte, oggetti dalla plasticità ipnotica a cui esponenti delle Avanguardie Storiche come Matisse, Derain, Picasso, Marc, Nolde non riuscirono a resistere. Da allora l’influenza di questa arte ha determinato in maniera definitiva qualsiasi tentativo di rinnovamento plastico. John Picton sosteneva che se siamo abituati a concepire l’Europa come il centro e a consegnare l’Africa alla periferia, forse dovremmo domandarci il centro di che cosa, la periferia di che cosa, chi colloca chi e di chi è il gioco, questo è l’intento della mostra: restituire all’arte africana il riconoscimento che le spetta, cercando di porre rimedio all’assenza di notizie dettagliate sulle scuole e sui grandi maestri e ai pregiudizi retaggio di un’epoca coloniale forse mai superata del tutto. Accanto alle opere tribali sa-

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George Lilanga, Fumare viaggiando, 1984, olio su masonite

ranno esposti i lavori di George Lilanga, protagonista dell’arte contemporanea, scultore della tradizione Makonde, il quale interpreta la cultura africana abbattendo i confini tra quella elitaria e quella popolare attingendo al mondo dei fumetti per far vivere il suo coloratissimo universo, in una cosmologia che tende ad antropoformizzare l’universo ed anamorfizzare l’uomo per porci al centro delle sue emozioni. Sullo sfondo le fotografie di Anna Alberghina. Partecipano all’evento gli artisti contemporanei Titti Garelli, Plinio Martelli, Giancarlo Laurenti, Carlo D’Oria e la Galleria Allegretti con Buell e Sergio Ragalzi. La mostra sarà presentata nella Sala Grande del Circolo dei Lettori di Torino venerdì 20 settembre. Palazzo Lomellini Piazza Sant’Agostino 17 - Carmagnola (TO) Africa: alle origini della vita e dell’arte Dal 27 settembre al 24 novembre Info: 011 9724238

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13 Settembre 2013 continua da pag. 1 100 artisti coniugano la ceramica piemontese

questioni politiche e sociali; il Theatrum sarà palcoscenico per “La Terra Rossa”, esposizione a sua volta suddivisa in tre sezioni riguardanti il panorama Canavese. Presso il castello di Agliè e Villa Bertot a Levone invece, saranno protagoniste le personali rispettivamente di Alfredo Gioventù e Carlo Zoli, l’uno concentrato sul rapporto Uomo e Natura, l’altro sulle credenze popolari legate al mito delle streghe. A Torino infine, ospitate presso il Palazzo delle Regione, chiuderanno la mostra due collettive: la prima dedicata al tema della “zucca”

continua da pag. 1 Un appuntamento fondamentale per la nostra cultura

Padiglione Germania, opera di Ai Weiwei, ph by Gabriel Bouys/AFP/Getty

sorregge ideologie e dinamiche sociali, ma finisce per parlare con un linguaggio che capiscono in pochi. Non è che un po’ tutti noi, che in modo diverso abbiamo fatto dell’arte una presenza fondamentale nella nostra vita, ci parliamo addosso? Naturalmente è un discorso che va oltre la Biennale: ma può succedere che in un padiglione dei Giardini ti trovi al cospetto di una grande tela (3m x 2m) con accanto uno scatolone di cartone pieno di rifiuti e ti venga da chiederti se si tratta di un pezzo dell’opera, o dei resti dell’allestimento che qualcuno ha dimenticato di buttare nel cassonetto… Quando possono le didascalie cercano di aiutare il visitatore (quelle dell’attuale edizione fanno bene il loro mestiere), ma è ancora poco. Dopo oltre trent’anni di frequentazione della Bien-

nale, continuo a pensare che questo evento costituisca un appuntamento fondamentale per la nostra cultura. Non me la sento però di dire se questa sia meglio o peggio di altre, è “una” delle Biennali che, come tutte, ha il ruolo di farci sentire – noi uomini della strada – piccoli e ignoranti, consapevoli che il nostro sapere deve essere implementato. E mentre andiamo a Canossa rileggendo cose già note ma perdute nel fisiologico smantellamento neuronale, o aprendo pagine nuove in cui ci avventuriamo come nello specchio di Alice, sappiamo che il Palazzo enciclopedico è un’utopia. Sappiamo che ci dovremo accontentare di fermarci in uno dei suoi piani: come fanno tutti, anche chi ama l’arte e ha immaginato per sé una città ideale, ma si accontenta di vivere nella banlieue.

Progetto d’Arte a Moleto (Ottiglio – Alessandria)

L’atlante delle nuvole oleto, piccolo, incantevole borgo sulle colline del Monferrato Casalese e frazione del Comune di Ottiglio, apre la sua quarta stagione ospitando la mostra collettiva “L’atlante delle nuvole” nei cortili, nei giardini storici, nelle antiche vie, dove gli allestimenti si snodano fondendosi con la pietra da cantoni: l’esposizione sarà visitabile domenica 15 settembre dalle ore 10,30 alle 18,00. “L’atlante delle nuvole” è un progetto d’arte ideato da Michelle Hold e coordinato dall’E-

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Panorama storico di Ottiglio

comuseo della Pietra da Cantoni, quarto episodio nell’ambito di “ARTE & NATURA”. L’Aria rappresenta uno dei quattro elementi, con la terra, l’acqua e il fuoco, secondo le cosmogonie tradizionali. L’elemento ARIA è simbolicamente associato al vento, al soffio, il mondo dell’espansione, il mondo intermediario fra cielo e terra, del respiro necessario alla sopravvivenza degli esseri: respiro vitale, respiro cosmico. L’aria è un simbolo di spiritualizzazione. Dei quattro elementi, l’aria è il più delicato. Invisibile, immateriale, impalpabile, è lo spazio intangibile che avvolge l’Universo,

il punto di contatto tra spiritualità e materia. Pur nella sua lievità, l’aria è dotata di grande energia e potenza. Nulla sfugge alla potenza devastatrice dell’aria: dinanzi alla furia di un tornado ben poco resta saldamente ancorato alla terra. Ma l’aria è anche il vento che sparge i semi delle piante ed è il respiro per l’uomo, necessità e mistero. L’ATLANTE DELLE NUVOLE, il titolo evocativo per eccellenza, rimanda idealmente al noto romanzo di David Mitchell: “Le anime attraversano le età come le nuvole i cieli”. Le opere dei seguenti artisti saranno esposte nei 4 cortili e lungo le vie del borgo su cui questi si affacciano: Piero Ferroglia, Davide Minetti, Michelle Hold, Mario Surbone e Francesco De Bartolomei, Giovanni Tamburelli, Petra Probst, Bona Tolotti, Daniela Vignati Andrea Massari, Alexandra Winterber, Teresio Polastro, Piergiorgio  Panelli, Ilenio Celoria e Max Giannotta. Per la prima volta sarà aperto al pubblico, in occasione della mostra, il cortile ‘Mattia Moreni’ dove si potranno ammirare libri e stampe dell’artista scomparso. “L’Atlante delle Nuvole” manterrà, come per le passate edizioni,  le caratteristiche di un’esposizione itinerante, approdando successivamente a Casale Monferrato nelle sale del prestigioso Palazzo Vitta, dal 4 al 20 ottobre p.v., grazie alla collaborazione con il Comune di Casale Monferrato, e a Valenza presso il centro espositivo Expo Piemonte dal 16 al 18 novembre. Info: www.ecomuseopietracantoni.it

in omaggio al paese di Piozzo, l’altra utilizzata come vetrina storica per gli artisti delle precedenti edizioni, ed una personale di Silvio Vigliaturo, interprete di una contemporaneità più intima ed introspettiva. Un’opera di Carlo D’Oria

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INTERVISTA a Sabatino Cersosimo DI

CHIARA PITTAVINO

Tu, giovane e apprezzato artista quando hai deciso di trasferirti a Berlino? Dopo le “visite” di diciotto e dodici anni fa, di un solo giorno (durante quei lunghi viaggi che rendono l’Inter Rail un’esperienza indimenticabile), Berlino mi ha catturato nell’estate 2005, quando vi ho trascorso un mese intero. Soltanto nel 2011 però, dopo svariate vicissitudini personali, ho deciso finalmente di fermarmi qui. L’arte, la letteratura e la storia tedesche mi hanno sempre affascinato con i loro picchi di genialità e di follia. Il richiamo è stato troppo forte per continuare a resistere. La tua giornata tipo? La mia giornata non inizia tanto presto: il periodo migliore per me da dedicare alla pittura è quello del tardo pomeriggio e della sera. Arrivo nel mio studio sulla Sprea in mattinata, ma il tempo lì trascorre tra letture, meditazioni (anche sorseggiando caffè, perché l’aroma italiana fa parte della mia integrazione tedesca), musiche che passano dalla più dolorosa a quella solare, o aggressiva. Ogni giorno può essere una nuova scoperta, una nuova eccitazione o un’assenza totale, o quasi, di attività. Mi piace l’idea che una sorta di altalena umorale si percepisca anche nei miei lavori, sia per quanto riguarda la scelta delle tecniche, sia per i soggetti, sia per la differenziazione delle pennellate e della gestualità. Ci parli del tuo atelier d’artista? Il mio studio si trova nel Funkhaus, la vecchia sede della radio della Repubblica Democratica Tedesca, nel quartiere orientale Oberschoeneweide. Sono tre i complessi all’interno dell’area: il blocco C (quello fatiscente, con i musicisti e le officine), il blocco B (il più imponente, con gli studi artistici), e il blocco A (quello sontuoso, con sale di registrazione e una da concerto dall’acustica perfetta, tuttora in uso, dove nomi come Sting, A-Ha, Black Eyed Peas, Rammstein, e orchestre tra cui la Deutsches Filmorchester Babelsberg hanno registrato vari dischi, oltre alla colonne sonore per film di molti registi tra cui Roman Polanski). In questo luogo, nel 2006, è stato girato in parte “Le vite degli altri”, quello splendido film che descrive la Berlino Est pre-caduta del Muro, in cui anche gli artisti erano tenuti sotto controllo perché indiziati di sovversione politica e culturale. Nella scelta di prendere qui il mio studio, anche questo fatto ha inciso molto. E poi, se si pensa alla radio, al simbolo dell’informazione, come non si può immaginare il controllo della libertà di espressione che la Stasi esercitava certamente anche attraverso la radio? E il mio interesse è cresciuto ulteriormente… E sull’ evoluzione della tua pittura? A Berlino, anche per l’evidente distanza da quella che è sempre stata la mia casa, mi sono confrontato con me stesso, e sto scoprendo iI bisogno di far emergere molto di più di quello che ho fatto finora. Il rapporto con il clima culturale particolarmente effervescente mi ha spinto a cercare, a sperimentare, a considerare in maniera molto autocritica quello che funziona e quello che necessita di un cambiamento nella mia pittura. Qui sento molto il desiderio della sperimentazione, ma le

Ci fai un resoconto sui tuoi primi due anni berlinesi? Berlino è una città che può dare molto, in ogni campo. Ma è anche bene non idealizzarla. Penso in questo istante alle Città invisibili di Calvino, e la Berlino che si immagina da lontano è davvero qualcosa del genere, di utopico. Non è la città perfetta e, parlando di arte e opportunità, se gli eventi culturali sono quotidianamente molti, è facile scontrarsi con la dubbia qualità, almeno dal modesto punto di vista di un artista figurativo che guarda alla novità senza dimenticare la cura della fattura. Molte sono le gallerie sul territorio cittadino, e moltissimi gli artisti (ho sentito parlare di settemila presenze, ma questo è ancora da ufficializzare) o sedicenti tali. È necessario pertanto cercare accuratamente e selezionare. Ogni giorno gli stimoli sono molto forti, e li si può trovare nell’immenso polmone verde che sono i parchi cittadini (allo stato selvatico quasi, che ti portano lontano dalla sensazione metropolitana), ma anche nelle fabbriche e caseggiati in disuso, spesso contenitori di mondi bui e misteriosi che si accendono per feste improvvisate o mostre, o che aspettano solo il prossimo curioso; nel clima meteorologico, folle e incontrollabile, che fa apparire il mondo meraviglioso o orribile, a suo piacimento; e poi nei musei, nelle gallerie, e nelle persone che ogni giorno puoi incontrare e che ti regalano un pezzo della loro vita che magari poi scopri influenzare i tuoi pensieri e i tuoi quadri.  Berlino è una città in cui si vive con semplicità, si vive bene, e le sue mille facce e I suoi milioni di impulsi per ora mi terranno qui. Ultima mostra visitata? E’ quella di Anish Kapoor al Martin Gropius Bau. Impressionante. Progetti prossimi? In questo periodo ho alcuni dei “Metal Gesichte” (“volti di metallo”, realizzati su lastre d’acciaio con colori a olio e ossidazioni) in una mostra a Seoul, alcune opere alla Galleria Raffaella De Chirico di Torino, e a ottobre parteciperò a una mostra collettiva di lavori su carta a Brescia. Gli intermezzi, tra una mostra e l’altra, sono vissuti in un limbo che solo questa città mi permette.

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Alla Galleria Carla Sozzani di Milano

Tony Viramontes autore originale e trasgressivo rosegue fino al 3 novembre presso la galleria Carla Sozzani (corso Como 10 – Milano) la mostra dedicata a Tony Viramontes, autore originale e trasgressivo. In molti ricordano le sue creazioni: dall’esordio alla fine degli anni 70 nel mondo dell’illustrazione di moda alla sua collaborazione con alcuni dei periodici più importanti (Vogue, The Face, Marie Claire, Le Monde). Il suo stile diretto, in netto contrasto con le tonalità pastello degli anni ‘70, porta fin da subito l’autore all’attenzione dei critici. Viramontes disegnava ritraendo dal vivo i suoi modelli, che posavano anche per ore, coinvolgendoli nel suo processo creativo. Come Egon Schiele, uno degli artisti a cui si è più ispirato quando era studente d’arte a New York, Viramontes aveva approfondite conoscenze di anatomia. Non aveva bisogno di dis-

P radici impiantate nella nostra tradizione secolare di eccellenza artistica fanno da contraltare alla pura voglia di frantumare più che di costruire. Insomma, il bisogno di un equilibrio interiore si riflette anche nell’ambivalenza che permea i miei quadri (mi viene da usare questi termini: gestualità/geometria, realismo/simbolismo, figurazione/astrazione). È interessante che ora in Italia mi si faccia notare un’influenza “nordica” nei miei quadri, mentre in Germania mi dicono che è evidente la mia preparazione artistica italiana (sorride, ndr).

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torcere linee e forme, come molti artisti cercavano di fare, ma usava la sua spiccata capacità d’osservazione della realtà come punto di partenza per il suo lavoro. Veloce ed elettrico, effettuava decine di schizzi rapidissimi per riuscire a catturare l’essenza di una posa. La bocca sensuale, i fianchi e le spalle pronunciate, l’impertinenza e la grinta graffiante sono i tratti distintivi delle sue opere. Ha disegnato gli uomini con la stessa sensuale insolenza che donava alle donne. Ha coraggiosamente esteso i confini dell’identità maschile, al punto che i suoi modelli (e amanti) posavano truccati, indossando gioielli e turbanti esotici.

Galleria Carla Sozzani Corso Como 10 – Milano “Tony Viramontes. Trasgressivo, bello e dannato” Fino al 3 novembre 2013 Info: 02 653531

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Museo degli Argenti – Palazzo Pitti a Firenze

Il tesoro dei Medici. Capolavori dalle corti europee in corso fino al 3 novembre, presso il Museo degli Argenti (Palazzo Pitti) a Firenze, la mostra “Diafane Passioni. Avori barocchi dalle corti europee”. Il percorso espositivo presenta oltre centocinquanta pezzi, unendo i tesori fiorentini ad esemplari provenienti dai più importanti musei stranieri. In esposizione nel Museo degli Argenti a Palazzo Pitti gli avori dei Medici: il visitatore si ritroverà in un mondo magico di forme diafane, dalla grazia fiabesca. Gli avori barocchi, nella loro importanza internazionale, tuttavia, non sono mai stati oggetto di una grande mostra specifica, né in Italia né all’estero. Si propone pertanto di rimediare a questa lacuna, proprio a Firenze dove si trovano le opere dei maggiori scultori in questa tecnica. La mostra si articolerà in varie sezioni che percorreranno l’arte dell’avorio dal Quattrocento, quando catturò l’attenzione di Lorenzo il Magnifico, al maturo Rinascimento, fino all’esplosione del Barocco con ope-

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re di quegli artisti fiamminghi e con opere di Leonhard Kern, François Duquesnoy e Georg Petel che operarono a lungo in Italia e portarono ai massimi livelli l’arte della scultura in avorio. Non mancherà una sezione dedicata alla produzione degli avori di Goa, regione nell’ovest dell’India, e delle altre colonie orientali, portoghesi e spagnole, destinate ad incrementare il collezionismo in Europa. Dalla metà del Cinquecento, per circa due secoli, la scultura in avorio fu apprezzata nelle corti europee come una delle massime e più sofisticate forme di espressione artistica. I più importanti scultori del periodo barocco, sia in Italia che nei paesi transalpini, e addirittura nelle colonie portoghesi e spagnole, si cimentarono in questa tecnica raffinatissima e difficile, che univa alla perizia dell’artefice la preziosità della materia prima. In tutta Europa, imperatori e granduchi, papi e principi, altissimi prelati e ricchi banchieri si contendevano l’opera degli scultori in avorio,

e spesso formavano collezioni di capolavori eburnei, che andavano dagli esemplari figurativi veri e propri ai tour de force torniti. Questi ultimi univano al piacere del capriccio visivo il rigore scientifico del calcolo matematico. A Firenze, con Ferdinando I de’ Medici (1549-1609), ebbe inizio una delle più spettacolari collezioni di avori in Europa, che continuò ad arricchirsi fino al tramonto della dinastia, raggiungendo numerose centinaia di esemplari. Per quantità, per qualità ed importanza dal punto di vista storico artistico, la raccolta medicea raggiunse livelli pari solo a quelli della corte imperiale di Vienna e di quella principesca di Dresda. Museo degli Argenti – Palazzo Pitti a Firenze “Diafane Passioni. Avori barocchi dalle corti europee” Fino al 03 novembre Info: 055 294883

Arte Città Amica - Torino

Il colore delle incisioni i inaugura oggi 13 settembre la personale degli artisti Mary Morgillo, con le sue incisioni cariche di cromatismo, e Isodoro Cottino, il quale associa all’uso di matrici non metalliche vari materiali applicati alla lastra. La mostra verterà sulle molteplici rappresentazioni dei due artisti, frutto della loro pluriennale esperienza.

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Arte Città Amica “Il colore nelle incizioni di Isidoro Cottino e Mary Morgillo” Via Rubiana 15, Torino Fino al 22 settembre Info: 011 7717471

In alto: Isidoro Cottino, “Per una poesia di Jimènez”, tecnica sperimentale su matrice di cartone In basso: Mary Morgillo, “Albero fantastico”, incisione a colori

Da Gallarate a Monza, subito riprende il viaggio ANDREA D’AGOSTINO pochi mesi dall’incendio che l’ha reso inagibile, il Museo d’arte di Gallarate (MaGa) torna in parte a “rivivere”. Merito del Comune di Monza e della sua Villa Reale, che nel suo Serrone ospita da tempo mostre di arte contemporanea. Fino al 6 gennaio, al suo interno si può ammirare una scelta di opere d’arte del MaGa, esposte in una rassegna il cui titolo – E subito riprende il viaggio – altro non è che è l’incipit della celebre poesia Allegria di naufragi di Giuseppe Ungaretti. Un titolo che si presta bene al destino delle migliaia di dipinti e sculture del museo, gravemente danneggiato dall’incendio del 14 febbraio scorso e da allora chiuso al pubblico. Un brutto episodio per una struttura inaugurata tre anni fa, ma la cui origine, davvero prestigiosa, risale al 1949: è allora, infatti, che alcuni cittadini gallaratesi guidati dal gallerista Silvio Zanella fondano il Premio nazionale Arti visive Città di Gallarate, un concorso per giovani artisti italiani, con l’obiettivo di creare una raccolta dalle opere vincitrici. Nel 1966 è nata poi la Civica Galleria d’arte moderna (Gam) con altre opere acquistate nel corso delle prime edizioni del premio. Fino ad arrivare ai giorni nostri, con una collezione che comprende in tutto seimila tra quadri, sculture e installazioni: una panoramica davvero eccezionale per l’arte contemporanea italiana nel Nord Italia. Dopo il disastro di febbraio, le opere sono state fatte viaggiare, spesso concesse in prestito per mostre: e così, da un’emergenza dovuta a un incidente imprevisto, gli enti locali – Gallarate, Monza ma anche Milano, proprietaria in parte del Consorzio della Villa Reale – sono riusciti a fare di necessità virtù. Per tutta l’estate, infatti, un’altra se-

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lezione di circa 150 capolavori del MaGa è stata già esposta in Triennale. «In questo tappa, però – spiega la curatrice Emma Zanella, figlia dell’ideatore del concorso – presentiamo un’altra scelta di opere, che vanno dalla metà degli anni Venti fino al concettuale nei primi anni Settanta. Nella mostra precedente in Triennale avevamo dato un taglio più contemporaneo: qui invece, soprattutto per motivi di spazio, il numero di opere è stato ridotto ad un’ottantina, ma abbiamo anche deciso di inserirne altre che prima non erano state esposte». Sfilano così, uno dopo l’altro, i nomi di Carrà, Sironi, Prampolini, passando per l’informale di Morlotti, per l’astrazione dei vari Radice, Munari, fino al periodo pop di Baj o Tadini. L’altra novità rispetto alla tappa milanese è la presenza qui in mostra di una dozzina di dipinti dalla raccolta monzese di Walter Fontana, dati in comodato d’uso al MaGa: troviamo così altri dipinti coevi di Birolli, Campigli, Consagra, in perfetto dialogo con gli altri qui esposti. In definitiva una bella occasione per ammirare un bel pezzo di arte italiana, in attesa della riapertura definitiva del MaGa (la Regione ha già stanziato 150mila euro per i lavori) prevista per l’anno prossimo. E subito riprende il viaggio… Opere dalle collezioni del MAGA dopo l’incendio Reggia di Monza, Serrone della Villa Reale Fino al 6 gennaio 2014 Orari: Dal 5 Settembre al 15 ottobre 2013: Lunedì chiuso; da martedì a domenica 10,30 - 19 (ultimo ingresso 18,30) Dal 16 ottobre 2013 al 6 gennaio 2014 Lunedì chiuso; da martedì a venerdì 10,30 - 16,30 (ultimo ingresso 16,00) sabato e domenica 10,30 18,30 (ultimo ingresso 18,00)

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CORRIEREdell’ARTE Casa Andersen alla Galleria Arte per Voi

Galleria Davico - Torino

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Marc Davet e Claudia Giraudo Ceramiche raku di Giuliana Cusino tra mistero e magia naugurata ieri e visibile fino al 12 ottobre, la mostra che ha per protagoniste le opere di Marc Davet e Claudia Giraudo, propone mistero e magia come elementi chiave per la lettura del lavoro di due artisti dal “curriculum surreale”. In esposizione presso la Galleria Davico di Torino, 40 opere capaci di stimolare la curiosità del visitatore. Riportiamo qui di seguito un estratto del catalogo a cura di Emilio Gargioni: “M come mistero, M come magia: mistero e magia sono le componenti che caratterizzano il lavoro dei due artisti che la galleria Davico pre-

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Claudia Giraudo, “La Belle”

Marc Davet, “Le Bout du Monde”

senta in questa mostra: un uomo e una donna; un francese e un’italiana. Entrambi con un curriculum surreale di tutto rispetto; entrambi con qualità tecniche eccellenti e con una capacità unica di interpretare misteriosamente e magicamente i soggetti ed i personaggi scelti per le loro

Real Castello di Racconigi – Torino

opere. Il nucleo principale dei quadri di Claudia Giraudo è dedicato alla interpretazione dei segni zodiacali o meglio, alla loro rivisitazione in chiave simbolica e onirica. La pittrice ha voluto realizzare una piccola/grande galleria di personaggi incontrati in sogno, dopo aver dialogato a lungo con le stelle. Nelle tele di Marc Davet invece, si respira magia ovunque: nelle figure, singole o in gruppo, nelle scene, nelle atmosfere.. Si scoprono così personaggi che narrano le loro storie, sotto forma di sortilegi, descritte con eccellente abilità dalla mano raffinata dell’artista. Si ha così l’impressione di partecipare alla rappresentazione di una pièce teatrale, dove ogni attore recita una parte e ci riportano ad un tempo in cui le fiabe e i racconti erano il succo ed il nutrimento per la nostra fantasia di bambini”.

Galleria Davico Galleria Subalpina 30 – Torino Marc Davet e Claudia Giraudo Fino al 12 ottobre Info: 0115629152

mo Voghera. “Se accogliamo lo spirito fiabesco, che rese celebre lo scrittore danese e che sicuramente ha lasciato una traccia nelle fantasie d’infanzia di ciascuno di noi, - spiega il curatore Paolo Nesta - ci possiamo abbandonare al sogno di un incontro con lui, guidati dalle creazioni ceramiche e grafiche degli artisti che hanno interpretato le più celebri opere letterarie del poeta e scrittore nato nei quartieri poveri della città di Odense” La Cusino è riuscita a trasformare le suggestioni letterarie in imma-

Giuliana Cusino: “La regina delle nevi”

BARBARA STABIELLI a casa di Hans Christian Andersen non è mai stata così accogliente … dalla cucina che ci attende con un tavolo imbandito “ad arte”, ai personaggi delle storie più celebri che osservano i nostri movimenti, fino allo studio dove sembra di poter vedere il maestro al lavoro, in una vera e propria installazione che ospita le opere ceramiche di Giuliana Cusino. L’artista è accompagnata nel suo viaggio fiabesco da alcuni amici speciali: Silvana Alasia, Carlo Burdet, Enrica Campi, Sonia Girotto e lo scenografo e scultore Massi-

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Biennale internazionale di scultura rosegue fino al 13 ottobre nella suggestiva cornice del Real Castello di Racconigi l’edizione 2013 della Biennale Internazionale di Scultura intitolata “Pensare lo spazio. Dialogo tra natura e immaginazione”. Curata da Claudio Cerritelli, la Biennale è stata promossa dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali tramite la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli e il Real Castello di Racconigi, con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna, del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania, dell’Instituto Cervantes, del Goethe In-

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gini, anzi in materia perché le sue opere ceramiche trasmettono un linguaggio formale fatto di momenti dinamici bloccati nello spazio del sogno, attimi rubati alle storie tratte dal folklore, dove i personaggi si ammantano di calde cromie e sfumature metalliche tipiche della ceramica Raku. A complemento della mostra sarà possibile partecipare sabato 12 ottobre allo spettacolo teatrale “Le fiabe delle cose” con l’attrice Raffaella Tomellini, che interpreterà in un monologo le fiabe che nascono dalle zone più nascoste dell’inconscio. Galleria Arte Per Voi Piazza Conte Rosso, 1 - Avigliana (TO) Casa Andersen Dal 21 settembre al 17 novembre Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19 Eventi: “Le fiabe delle cose” sabato 12 ottobre 2013 ore 15.30, presso Chiesa della Santa Croce - Piazza Conte Rosso - Avigliana (TO) Info: [email protected] e [email protected]

tecipano alla Biennale Internazionale di Scultura a Racconigi sono gli italiani: Sergio Alberti, Italo Antico, Gabriella Benedini, Giuseppe Bergomi, Enzo Bersezio, Alessandra Bonoli, Giovanni Campus, Angelo Casciello, Nino Cassani, Ettore Consolazione, Nello Finotti, Sergio Floriani, Massimo Ghiotti, Roberto Lanaro, Italo Lanfredini, Piera Legnaghi, Umberto Mariani, Eliseo Mattiacci, Franco Mazzucchelli, Igor Mitoraj, Marcello Morandini, Giuseppe Pirozzi, Graziano Pompili, Valerio Righini, Davide Scarabelli, Paolo Schiavocampo, Mauro Staccioli, Antonio Trotta, Sergio Zanni, Nane Zavagnocon una sezione storica riservata a: Angelo Bozzola, Carmelo Cappello, Andrea Cascella, Sandro Cherchi, Pietro Consagra, Agenore Fabbri, Michele Festa, Quinto Ghermandi, Umberto Mastroianni, Umberto Milani, Augusto Perez, Pierluca, Giò Pomodoro, Vittorio Tavernari gli spagnoli: Vicente Baron Linares, Lluis Cera, Ramon De Soto, Natividad Navalon, Miquel Navarro, Jaume Pensa, Rablaci, Susana Solano, Mar Solis ed i tedeschi: Jörg Bach, Ingrid Hartlieb, Jürgen Knubben, Armin Göhringer, Johannes Pfeiffer, Werner Pokorny, Klaus Prior, Robert Schad, Hartmut Stielow.

Da sinistra a destra: Eliseo Mattiacci, Verso il cielo, 1987, ferro ©Isaia Jorg Bach, Reflector, 2008, acciaio inox, cm ©Isaia Nane Zavagno, Senza titolo, 2008, reti d’acciaio ©Isaia

stitut, con il sostegno di Fondazione CRT e organizzata dall’Associazione Piemontese Arte presieduta dallo scultore Riccardo Cordero. Lo stesso Presidente dell’Associazione Piemontese Arte, Riccardo Cordero da noi interpellato ci ha detto: “…la Biennale sta riscuotendo, come già nelle precedenti edizioni, un buon successo di critica e di pubblico.  I visitatori percorrendo i viali del parco incontrano, come presenze misteriose e fantastiche, le grandi sculture che lo popolano e che sembrano ormai essere parte integrante del paesaggio. Sono certo che i colori del prossimo autunno creeranno nuove suggestioni visive dando ulteriori spunti interpretativi a coloro i quali vorranno partecipare al concorso fotografico indetto dall’Associazione Piemontese Arte, che terminerà il 30 settembre.” Gli scultori che par-

Real Castello di Racconigi Via Morosini, 1 - Racconigi (CN) Scultura internazionale a Racconigi 2013 Pensare lo spazio. Dialogo tra natura e immaginazione Fino al 13 ottobre Info: 011 19714998

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Artisti scelti dal Corriere dell’Arte

A CURA DI

ANDREA DOMENICO TARICCO

Liliana CAVIGIOLI

- email: [email protected]

L’opera La passerella (2006) di Liliana Cavigioli rappresenta nel panorama artistico contemporaneo un affascinante connubio di esperienze pittoriche relative alla tradizione estetica: affermazioni che rinviano tanto all’informale quanto alla figurazione, tanto alla surrealtà quanto all’iconismo puro. Scendendo nei dettagli, osserviamo il gesto istintivo che delinea lo sfondo fitomorfico in contrasto al ponte posizionato al centro della composizione, fino alle conseguenti progressioni impressionistiche che comportano uno slancio verso l’incanto del sogno sino a naufragare in simbolismi iconici. Un eccezionale esempio di eclettismo derivato dalla tradizione Otto–novecentesca ma protesa verso nuove frontiere risolutive che intersecano l’oggettività ad una radicale soggettivazione del soggetto riconsolidandolo al dato creativo quale espressione definitiva. "La passerella", 2006, 50x60

Beny GIANSIRACUSA

- Tel. 011 6638590 / 011 3179507

Dopo circa un sessantennio dalla comparsa delle esperienze pop negli Stati Uniti d’America, Giansiracusa continua imperterrito nella sua iconizzazione dei surrogati concreti dettati dai mass-media per mezzo della pubblicità o dei fuorvianti teatrini televisivi traslati attraverso la rete in vuoti stereotipi che colmano i nostri sguardi. Questa volta si tratta di Super Mario Bros, noto videogioco nato in Giappone sul finire degli Anni Ottanta poi trapiantato dalla Nintendo in America e in Europa. Sembra che l’autore estrapoli il simpatico personaggio dal gioco stesso per restituircelo oggettivamente su una nuova piattaforma ideale: un’icona del consumo contemporaneo consacrata a divinità celeste dalle facoltose multinazionali che l’hanno diffusa nel mercato internazionale; sino a ripiombarci in primissimo piano, con gli occhi vitrei puntati direttamente verso l’osservatore/consumatore d’arte. "Super Mario Bros", acrilico su plexiglas

Clara MARCHITELLI ROSA CLOT - Tel. 011 9352907

Jonathan, il galletto, impara a volare è un acrilico realizzato nel 2006. Da un profilo descrittivo rappresenta una donna seduta su un motorino, intenta a trasportare appunto un gallo nel cesto posto sul retro del veicolo. Il suo sguardo, infatti, non è direzionato verso la strada ma verso il gallo stesso che, come è descritto dal titolo impara a volare; quasi un elogio alla tecnologia umana che in questi ultimi secoli ha fatto passi da gigante trasformando la materia in energie necessarie alla sopravvivenza, consentendoci di abbattere le frontiere determinate dalla natura ed avanzare nel Micro e nel Macro. In questo caso, una semplice passeggiata in motorino si trasforma in un meccanismo a catena di fattori che indurranno il volatile, incapace di solcare i cieli, ad andare rapido lungo il percorso prestabilito dallo splendido angelo che inavvertitamente mostra le sue grazie.

"Jonathan, il galletto, impara a volare", 2002, acrilico, 60x60

Carla PERONA

- Cell. 338 7128055

Uno slancio romantico nel dipinto di Carla Perona, in cui viene rappresentato un bosco autunnale. Dapprima, risulta allo sguardo compatto ed omogeneo, poi, osservandolo con attenzione, appare destrutturato e suddiviso in scomparti, proprio dalle ramificazioni dei tronchi scuri che si stagliano verso l’alto tra la fitta vegetazione. Ecco allora prendere forma la natura sottesa descritta dall’opera nell’opera stessa: un misterico viaggio inconscio in ciò che non è immediatamente percepibile allo sguardo ma che da questo si protende nell’anima dello spettatore. Splendide architetture silvane descrivono gli stati latenti d’un creato inconsapevole in cui i sottili tronchi divengono colonnati d’un tempio le cui guglie irridono un universo verdeggiante e in continua mutazione, mentre la possente cupola in cima al tutto affonda le proprie radici nel vasto firmamento che da lì in poi avvolgerà il tutto.

"Autunno", 2012, acrilico (spatola) su tela, 40x30

P.za Zara, 3 - 10133 Torino Tel. 011 6312666 / fax 011 6317243

Mara DESTEFANIS - Cell. 335 1378404 / email: [email protected]

Curiosa gara sul Po è un’interessante rappresentazione pittorica realizzata ad olio da Mara Destefanis, nell’anno in corso, in cui ella descrive il contrasto tra la razionalità oggettiva della civiltà umana e la naturale vitalità d’un gruppo di volatili posti in basso ed in primo piano. Il contrasto determina rapporto emotivo, dato il fatto che si giunge ad un parallelismo concettuale ottenuto dal fatto che entrambe le specie animali si adattano all’habitat di riferimento muovendosi però in direzioni speculari. L’uomo e la tecnologia sfidano la natura con l’intento di conquistarla progressivamente mentre gli animali la abitano semplicemente adempiendo al disegno celeste. In questo caso, la maestria esecutiva dell’artista celebra l’incanto del più lungo fiume d’Italia descrivendone cromaticamente le atmosfere, l’incanto e la poetica. “Torino, curiosa gara sul Po", 2013, olio su tela, 40x50

Alberto Maria MARCHETTI

- www.albertomariamarchetti.it

Pochi tratti, realizzati a matita e china su carta delineano il valore intrinseco di un’opera affascinante realizzata da Marchetti nel 2009: una figura femminile, completamente nuda è seduta con le gambe accavallate e le braccia incrociate, coprendo elegantemente le proprie intimità. Lo sguardo assorto nel vuoto contempla uno stato d’animo melanconico mentre il tempo frenetico circostante scorre inesorabilmente disperdendo tutto ciò che in esso è contenuto. Certo, tutto ciò che ricopre uno spazio è soggetto alle leggi del tempo. Qui si ferma. In quella posa semplice e non pretenziosa, in quello sguardo sognante e triste, in quel delirio di linee e contorni, giace l’impressione di un’emotività lacerante, di una fissità esagitata. Non attraverso il senso della posa del soggetto ma attraverso l’esecuzione assistiamo ad un muto dinamismo che muterà i sentimenti in stati dilatati dell’essere osservante.

S.t., 2009, matita e china su carta, 70x50

Marina MONZEGLIO

La tecnica esecutiva della Monzeglio è una pittura a grisaille e smalti cotti a gran fuoco, con legatura a stagno, procedimento che le ha consentito di realizzare Alnitak, ovvero una superba struttura iper-moderna atta a proiettare lo sguardo del fruitore verso dimensioni sconosciute di una civiltà galattica scomparsa. La sintesi perfetta delle superfici trasparenti determina un linguaggio fondato sull’assorbimento e la rifrazione della luce stessa, assumendo le connotazioni di un organismo dotato di vita. Il biomorfismo derivante connota un rigore esecutivo che rimanda alle civiltà ancestrali, quasi come se venisse evocata la conoscenza di un misterico calendario stellare pervenuto a noi mortali. Oltre la dimensione avveniristica è la componente realizzativa a stabilire un sintomatico impatto sull’osservatore che si vede improvvisamente catapultato nei cerchi concentrici di una tridimensionalità idealizzante.

- Tel. 011 6275015

"Alnitak", pittura a grisaille e smalti su vetro, legatura in stagno

Rosella PORRATI

- Cell. 338 1388357 / email: [email protected]

Flamingo è il titolo dell’opera realizzata dalla Porrati con tecnica mista su tela, ove l’autrice evoca l’aspetto seducente della donna vista frontalmente in una posa che dialoga direttamente con chi guarda dall’altra parte della tela. Lo sguardo seducente del soggetto viene incorniciato, infatti, dai lunghi capelli che risultano cromaticamente assorbiti dallo sfondo e dalle mani intente a giocare con essi. Il corpo sottostante è minuto, delicato, quasi sfumato dalla pesantezza del livello soprastante che delinea il centro gravitazionale dell’intera composizione. E’ come se la forza centrifuga di quegli occhi sprigionasse una vitalità capace di smuovere gli elementi circostanti ed assorbirli in un turbinio vorticoso di forze sino all’immobilità perpetua. Il finito e il non finito, l’assenza e la presenza ossessiva del colore danzano tra loro in armonie pure.

“Flamingo”, tecnica mista su tela, 50x35

CORRIEREdell’ARTE

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13 Settembre 2013

Le ricerche di tre artisti alla Tinber Gallery

Dalla materia al segno

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i concludono domenica 15 settembre, dopo il grande successo di pubblico e critica, le mostre Piccolomondointorno di Lia Laterza e Canta albero di Jean François Béné e Bénoit Berlioz, presso la Tinber Art Gallery di Pragelato (Torino). Jean François Béné nasce nei territori di montagna delle Hautes Alpes e resta profondamente affascinato dai paesaggi che lo circondano, ma sarà solo grazie al suo avvicinamento all’immagine che riuscirà a rendersene pienamente conto. La terra, la sabbia sono elementi fondamentali, che lui raccoglie passeggiando sui sentieri alpini; mescolando tali materiali a resine e sostanze leganti, riesce a creare un mondo nuovo pieno di vibranti emozioni. Benoit Berlioz è anch’egli originario delle Hautes Alpes, ha frequentato corsi presso la Scuola di Belle Arti di Briançon e di Marsiglia. L’uso delle materie prime naturali invita a guardare il mondo in modo diverso ed esorta alla riflessione sull’esistenza dell’uomo e del suo ambiente: attraverso essi, l’ar-

Jean François Béné “Affiche de l’arbre”, tecnica mista su cartone e (in alto) Bénoit Berlioz, “Printemps”, 2013; in basso a sinistra, Lia Laterza, “Donne”, incisioni a due matrici © gli artisti / Tinber

tista cerca di mostrare ciò che esiste già in natura, dando libero sfogo alla sua fantasia, così da permette di creare oggetti che producono un dialogo tra esseri umani, animali e piante. Lia Laterza è pittrice e incisore, ama la figura, soprattutto quella femminile - per la morbidezza delle forme del corpo e dei tessuti che lo rivestono -, così come l’uso dell’acquarello che impiega come mezzo per attingere a sensazioni vissute in serena solitudine, en plein-air, in profondo dialogo con se stessa. Tinber Art Gallery Via Albergian 20 - Souchères Hautes Pragelato (To) “Piccolomondointorno” di Lia Laterza e “Canta albero” di Jean François Béné e Bénoit Berlioz Fino al 15 settembre Info: 0122 78461

Michele Morello nelle sale della Promotrice di Torino

I sereni colori del vecchio Piemonte ELIO RABBIONE

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’è sempre quella “antica memoria del territorio”, che già ammiravamo in altre occasioni, nelle tele – numerose, numerosissime, un centinaio, di piccole come di grandi, importanti dimensioni, la giusta affermazione di una professione che non ha paura dello spazio – di Michele Morello che occuperanno dal 20 settembre al 20 ottobre due vaste sale della Promotrice delle Belle Arti torinese. Tele che riportano, nel loro raccontare angoli diversi e a tratti sconosciuti del Piemonte (del Piemonte d’antan, quello ormai quasi nascosto, appartato, sempre più dimenticato ma che continua a combattere per un briciolo di visibilità), la passione costante, il desiderio di tenere vivo il ricordo delle tradizioni, dei grandi come dei piccoli lavori, delle memorie legate agli spazi suggestivi di questo o di quel paese (meglio se non etichettato, riconoscibile, perché la Memoria diventi di tutti, malleabile, pronta ad esser presa in ogni mano e ad essere ricostruita) di un artista che in lunghi anni di lavoro ha fatto di tutto questo la sua cifra riconoscibilissima. Pennellata dopo pennellata - piana e conciliante a

tratti, nervosa e quasi drammatica per altri versi, sempre a voler sottolineare le stagioni, le condizioni atmosferiche, la tranquillità d’un casolare o l’irruenza di un torrente, l’attività che serpeggia lungo le pendici di una collina o il crescere delle colture colorato qua e là, nei campi o lungo il

tanto più grande e rispettosa quanto lontana da un sentimentalismo, in altri forse eccessivo, che finirebbe per gravare, per appesantire la dolcezza di un’aia, la limpida grandiosità di una montagna, lo scorrere senza imbarazzo di un corso d’acqua: una fedeltà ancorata al passato ma, Tre dipinti di Michele Morello, in mostra alla Promotrice delle Belle Arti: sopra, “Bianco scenario”, olio su tela, 35x45 cm.; a sinistra, “Frumento con papaveri”, olio su tela, 30x40 cm.; sotto, “Vendemmiatore”, olio su tela, 40x30 cm. © l’artista / SPBA

bordo di un sentiero -, in un ambiente che ha nomi e precedenti illustri, cercati con amore e grande professionalità, appare chiaro o forse oggi ancora maggiore (andando a sbirciare tra i mille particolari che l’autore dissemina nei suoi lavori) l’amore che Morello nutre per la natura, vista sotto i suoi tanti aspetti, sempre con un’affettuosa fedeltà,

di prova in prova, capace di essere rivisitata con la concretezza dell’oggi. Morello si ritaglia immagini, ex voto discreti di un immaginario quanto (per lui) realissimo percorso che lo porta nelle valli del Pinerolese come in quella di Lanzo, che lo impegna con borghi immersi sotto il sole della campagna o con un raggrupparsi di grange montane,

al riparo nel grigio delle loro lose, con piloni votivi affondati in campi di grano o costeggiati da filari d’uva in vedute di sereno e larghissimo respiro, con sentieri che sfociano nell’aia tra distese di frumento e di papaveri, con alberi che punteggiano vasti panorami, disegnati in rapidi tratti bruni o sereni a riflettersi in acque tranquille, con la rappresentazione del contadino che ha raccolto l’uva della sua vigna, con scene di paese (“scorge case stupite e colline”, ricorda pavesianamente Angelo Mistrangelo presentando la mostra), i campanili, il mercato, le macchine che attraversano una strada piena di neve, con la visione improvvisa di sterpaglie o di steccati o di massi, con il bestiame al pascolo. La natura affascina il pittore, sempre: può raccogliere su di un tavolo bottiglie e pannocchie e mele, cipolle e salami o può scendere in città e ricordarci come è fatta Porta Susa, ma per tornare immediatamente alle sue valli, con i colori e le atmosfere di sempre, con la gente e gli alberi e i tramonti di ogni giorno. Società Promotrice delle Belle Arti in Torino V.le Crivelli 11 – Torino Personale di Michele Morello Dal 20 settembre al 20 ottobre Info: 011 6692545

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Spettacoli

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13 Settembre 2013

“In trance” di Boyle

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nizio di stagione e ancora torniamo al mondo delle aste in cui pochi mesi fa ci aveva introdotto Giuseppe Tornatore con una scrittura ed una realizzazione che lo avevano portato ad uno dei suoi più compiuti lavori. Oggi, Danny Boyle – con questo suo In trance – non è certo Tornatore, con l’aggravante che sarà prima o poi, a dispetto dei tanti (troppi?) estimatori, da rivedere quel giudizio che al Nostro è riuscito persino a regalare le statuette dello zio Oscar. Se i giurati di pochi anni fa avessero tra le mani il guazzabuglio appena uscito, sarebbero in coscienza costretti a rimescolare le carte. Un’asta, una tela di Goya battuta a Londra e fatta sparire sotto gli occhi della banda capitanata dal bel tenebroso Vincent Cassel, il bamboccio/fedifrago James McAvoy che vaga per le strade e per

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lo studio della seducente Rosario Dawson, gran sacerdotessa d’ipnosi, per farsi tornare in mente dove mai abbia messo quella benedetta tela e farsi passare la botta in testa che gli ha fatto perdere ogni tramontana. Torture, convincimenti, urla, poi il puzzle comincia a ricomporsi e tu non sai più chi è il buono e chi è il cattivo, chi mente e chi no, secondo le giravolte innumerevoli della vicenda ognuno ti sembra il buono e la vittima (anche i nomi non aiutano, la Dawson di cognome fa Lamb), ti sei appena tranquillamente sistemato sulle parole e sulle ragioni dell’uno e già l’altro arriva a confonderti, mentre Boyle in crescendo assembla disordinatamente l’heist movie, il noir con tanto di passione a tre, allargando la macchina da presa su vecchi giochi di specchi di cui conosciamo ogni significato come su versanti erotici con tanto di nudo frontale o un più soffice ti

Guglielmo Tell in versione originale entusiasma Pesaro Nelle immagini: Rosario Dawson e James McAvoy in una scena di “In trance” di Danny Boyle; a lato, Juan Diego Florez e Marina Rebeka tra gli interpreti dell’edizione del “Guglielmo Tell” pesarese

vedo non ti vedo. La realtà cancellata, il presente da prendere con le molle, la mente sezionata tra ricordi e sensazioni o incertezze dell’oggi: ma anche troppi inutili giochetti da parte del regista, con l’affanno di un montaggio fuori misura, l’irreale e la verità sovrapposti, l’eleganza degli ambienti e le belle immagini patinate confuse con un imbarazzante grand guignol (vedasi per tutto Cassel parlante con la testa ridotta a metà come un’arancia matura). Insomma hai la certezza – se ce ne fosse stato bisogno – che l’autore premio Oscar ha avuto la pretesa di aggirarsi dalle parti di Nolan: ma Inception, con la sua lucida ambiguità, con i propri nitidi quanto spericolati piani di lettura, era un’altra cosa. Davvero. Daniele Ronco, Costanza Maria Frola e Jacopo Trebbi, interpreti di “Due fratelli” di Fausto Paravidino foto © aut./TeatroErba

Si è aperta la stagione dell’Erba

Settembre a teatro

tra Paravidino e Neil Simon

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Rossini Opera Festival

Realtà e ipnosi una strada tutta sbagliata ELIO RABBIONE

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l palcoscenico dell’Erba si è aperto ieri (replica oggi, venerdì 13) con un autore contemporaneo di casa nostra tra i più interessanti della sua generazione, proposto e applaudito in Italia ma cercato, si sarebbe tentati di dire con maggior convincimento, anche all’estero. Si tratta di Fausto Paravidino, classe 1976, genovese di nascita ma alessandrino di formazione, che nel 1998 scrive quel Due fratelli - tragedia da camera in 53 giorni vincitore l’anno seguente del premio Pier Vittorio Tondelli e del premio Ubu come migliore novità italiana nel 2001. Il testo – la rappresentazione di un microcosmo chiuso e distorto, come distorti sono i rapporti che s’instaurano tra i tre personaggi della vicenda, due fratelli e una ragazza, la fragilità di tutti, la tragedia serrata in una passione, la riconquista di una pretesa normalità - è oggi riproposto da Daniele Ronco, Costanza Maria Frola e Jacopo Trebbi per la regia di Riccardo Bellandi. Scritto e diretto da Ivan Fabio Perna, Una T-Bird per Fred va in scena sabato 14 e domenica 15, con swing-band dal vivo diretta

da Enrico Messina. L’amore per uno dei più grandi interpreti canori italiani del dopoguerra è riproposto in questo recital musicale che ripercorre la vita artistica di Fred Buscaglione vista attraverso gli occhi di Fernando Bombardone, interpretato da Carmelo Cancemi, un paparazzo freelance dell’epoca con la passione per l’investigazione e per Fred, tanto da identificarlo come un vero duro e gangster. Lo spettacolo si avvale dei contributi video a cura di Massimiliano Nicotra che con il racconto e le musiche guideranno lo spettatore attraverso trent’anni di storia italiana, dal dopoguerra alla scomparsa di Buscaglione. Ancora La strana coppia di Neil Simon in versione femminile (il 17) e Il ballo d’Irène, scritto e diretto da Andrea Murchio e interpretato da Alessia Olivetti (mercoledì 18), il ritratto di una donna che fu paladina dell’emancipazione femminile e vittima degli orrori del nazismo, la figura di una scrittrice offerto attraverso le ricostruzioni documentaristiche dell’epoca. E ancora: Andrea in gabbia scritto e diretto da Lia Tomatis, una serata (il 21) con la Compagnia Adriana Cava Jazz Bellet, ovvero Momenti Jazz allestiti con le coreografie, tra gli altri, di André De La Roche, e con la voce di Fabrizio Voghera (per lui sarebbero sufficienti i titoli di Notre Dame de Paris e di Giulietta e Romeo di Cocciante), la presenza di Francesco Antimiani, il giorno successivo, con un omaggio al cinema di Almodovar. Infine si ride (il 24) con It ambrasso e peuj it masso, un divertente gioco al massacro ad opera di lui, lei e l’altro, ancora canzoni e poesie piemontesi “an alegria” con Lele Danesin e Ferdinando Rosso (mercoledì 25) e il surreale L’ospizio nello spazio (il 26), storia di Mariano Sartoris intorno ad un gruppo di disabili ed alla loro voglia di vivere. (e. rb.)

foto © aut./ROF

ALESSANDRO MORMILE

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l Rossini Opera Festival di Pesaro ha avuto come appuntamento più atteso l’edizione integrale, in lingua francese, di Guillaume Tell: estremo capolavoro rossiniano, quello con cui il genio pesarese abbandonò il teatro musicale creando per Parigi un grand-opéra che aprì la strada al romanticismo operistico ottocentesco. Di questa dimensione grandiosamente innovativa, del tutto nuova rispetto a ciò che Rossini aveva fino ad allora composto, la bacchetta

del giovane ma già affermato Michele Mariotti coglie con equilibrio la dimensione imponente delle scene corali di massa, fondendola armoniosamente alle bucoliche atmosfere silvestri che inneggiano a visioni di natura aperte su orizzonti di quieto lirismo. Il fuoriclasse Juan Diego Flórez, attesissimo nella parte di Arnold, non riteniamo possa fare di questo leggendario ruolo tenorile un suo cavallo di battaglia, ma semplicemente un traguardo sperimentale perfettamente riuscito in virtù della meticolosa prepara-

FOTORAMA - finestate/primautunno -

zione con cui si è accostato ad una parte che, sia detto chiaramente, non appartiene alle sue corde. Eppure la affronta con la sua voce, senza cercare di snaturarla, né intraprendendo percorsi stilistici per lui rischiosi. Al suo fianco si segnalano l’ottima Marina Rebeka (Mathilde) e Nicola Alaimo (Guillaume Tell), che canta bene, anzi benissimo, ma difetta di un fraseggio che il tempo siamo certi renderà più scolpito e aulico, adatto a delineare la figura dell’eroe della libertà elvetica come si conviene. Lo spettacolo di Graham Vick rifugge una visione naturalistica ed eroica e persegue una lettura politicoideologica dell’opera, dove il popolo, sottomesso e ridicolizzato dinanzi ai potenti, cerca un riscatto di libertà nell’utopia socialista, contrapposta alla tirannide del potere assolutista. Successo trionfale.

a cura di Enrico S. Laterza

MuFoCo – Cinisello Balsamo (Mi)

Di nuovo, lo sguardo del Basilico Omaggio al Maestro recentemente scomparso MuFoCo - Museo di Fotografia Contemporanea - Villa Ghirlanda, via Frova, 10 - Cinisello B.mo (Mi). Omaggio a Gabriele Basilico, a cura di Roberta Valtorta. Degli oltre mille esemplari complessivamente custoditi nell’archivio del museo, con apporti da svariate collezioni pubbliche e private, la selezione di un centinaio di stampe fotografiche del periodo 1969-1989, esposte in onore al maestro recentemente scomparso, offre talora uno sguardo inaspettato rispetto alla “solita” desolata visione “pietrificante” dei celebri spazi urbani (dalla natia Milano alla martoriata Beirut, dalla celebre Missione DATAR in Francia ai reportage dalle maggiori metropoli dei cinque continenti, lungo un continuo giro del mondo in mirabile bianco-e-nero del nostro “Gabriele nelle Città”), soprattutto in occasione dei suoi primi passi professionali, ossia scatti, spesso inediti. Un po’ l’opposto di Martin Parr, ad esempio. Senza scordarsi le immagini, quasi cartoline, in un certo senso, del fondamentale Viaggio in Italia, sul territorio emiliano, compiuto da lui “architetto” insieme al “geometra” Ghirri. Per sfatare l’Accademia dei Sopravvalutati della (ec)citatissima Keaton di Manhattan (W. Allen, 1979): Diane Arbus, avendone l’afflato! Apertura ancora sino al 6 ottobre. Info: 02 6605661 www.mufoco.org

G. Basilico, Milano, 1989, foto b/n © l’autore/MuFoCo

Ospedale Fatebenefratelli – Venezia

Lavorare affranca Quattro fotoreporter rammentano attività e società nel capoluogo lagunare Atrio dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli), Cannaregio 3458 - Venezia. Una Città al Lavoro: Venezia tra i ’50 e i ’70. Nell’ambito della seconda edizione del Festival “Venezia Città Viva”, l’esposizione, già precedentemente allestita a Villa Hériot e curata dall’Archivio della Comunicazione del Comune e dall’IVESER, propone in visione - nonché alla riflessione - quarantotto immagini dei fotografi Lorenzo Bullo, Luigi Ferrigno, Franco Furneri e Carlo Mantovani, i quali “illustrano e narrano con tecniche e stili diversi, momenti e aspetti significativi della realtà cittadina tra gli Anni Cinquanta e Settanta: dall’ultima occupazione operaia del Mulino Stucky (1954) alla quotidianità del mercato di Rialto, dal lavoro incerto e sommerso dei giostrai a quello, faticoso e quasi sconosciuto, lungo le isole e le barene lagunari; un affascinante percorso a più mani nel recente passato, riscoprendo una memoria che, nel ricordo collettivo, è andata presto dimenticata, forse irrimediabilmente”. Quindi da recuperare (e magari senza troppi mastodontici condomini da crociera in transito nei canali!...). Dal 26 settembre al 20 ottobre.

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Il Corriere dell’Arte apre su questa pagina un servizio di informazione per eventi presenti su Torino e Piemonte e in tutta Italia. Entro uno spazio di 7x4 cm. segnaleremo in modo esaustivo (data, luogo, riferimenti nominativi e descrizione) notizie da Gallerie, Musei, Fondazioni, Artisti che espongono con mostre personali o collettive. Il costo della segnalazione ammonta a 15 euro cadauna e la stessa deve pervenire in redazione 12 giorni prima della data di inizio. Ricordiamo che il Corriere dell’Arte è l’unico quindicinale del settore, da 17 anni presente in Italia, e si avvale di una distribuzione agli abbonati, in edicola sul territorio torinese, e di una presenza on-line (www.corrieredellarte.it) con oltre 500 contatti al giorno e su facebook con più di 6000 followers.

TORINO e PIEMONTE “ Ta n c re d i e G i u l i a d i B a ro l o R i f o rm e , c u l t u r a e b e n e f i c e n z e n e l P i em o n te de l p r i mo O t to c en t o ” Biblioteca della Regione Piemonte Via Confienza 14 – Torino Fino al 15 novembre Info: 011 5757371 L’esposizione si colloca nell’ambito delle iniziative per ricordare e celebrare il marchese Carlo Tancredi Falletti di Barolo nel 175° anniversario della sua morte. L’allestimento delle teche si compone di documenti, fotografie, oggetti, attestati, reliquie, medaglie e pubblicazioni che testimoniano l’impegno culturale del marchese e il contributo da lui fornito alla formazione delle nuove generazioni. Nei giorni successivi all’inaugurazione seguiranno conferenze sull’argomento delle riforme ottocentesche.

I d i p i n t i d i A d ri a n o Z e c c h i n a Enoteca Rabezzana Via S. Francesco d’Assisi 23/c – Torino Fino 18 settembre Info: 011 543070

“Bestia r i” Co llettiva c o n P i e t ro B ol o g n a , S t e f a n o F a ra v e l l i I l a r i a F e rr e t t i , R o b e rt o K u s t e r l e PHOS - Centr o Polifunzionale per la Fotografia e le Ar ti V isive Via Garibaldi 35 bis – Chieri (To) Info: 011 7604867 www.phosfotografia.it Quattro autori a confronto, tra foto e pittura, nel segno del dualismo uomo/bestia, natura/cultura: le notturne suggestioni immaginifiche di Animalerie (BBologna), che “non si raccontano per messa-a-fuoco ma per illuminazione non premeditata”, gli “animali ibridi di parola e di figura, precipitati in araldiche un po’ sbilenche, anelli mancanti di genealogie inesistenti” (FFaravelli), nonché quella “dimensione selvaggia del reale in cui il movimento istintivo evoca l’ossessione del predatore” (FFerretti), ovvero gli scortecciati Segni del Corpo (KKusterle), “da cui protrudono strane creature che sembrano nascere dal groviglio interiore o che stanno appollaiate su di esso come segni ammonitori d’un’inversione di forza tra uomo e fiera”. (c.s./e.s.l.)

“ G i u s e p p e Ve r d i e i p i t t o r i d el la m us i ca C en t o a nn i d i ed it o r i a m u s ic a le n e g l i s p a rt i t i i l l u s t r a t i ” Museo Casa del Conte Ver de Via Piol 8 – Rivoli (To) Fino al 29 settembre Info: 011 9561043 Nell’ambito delle celebrazioni ufficiali del secondo centenario della nascita di Verdi, l’Accademia Nazionale di Arte Antica e Moderna promuove una mostra che vuole essere una retrospettiva di copertine di spartiti musicali del Maestro, privilegiando le edizioni illustrate, quali l’Aida nella storica prima edizione, realizzata in cromolitografia dallo stesso Giulio Ricordi.

“ I l G i o c o n e l l ’ A rt e e d e l l ’ A rt e ” C o l l et t i v a Palazzo Mathis P.za Caduti per la Libertà 20 – Bra (Cn) Fino al 3 novembre Info: 0172 430185 La rassegna presenta opere e artisti che da una parte rappresentano il gioco e dall’altra “giocano” con tutte le espressioni dell’arte figurativa; dualismo però fittizio, in quanto vi è uno scambio continuo tra oggetto e soggetto, tra gli autori e le opere. La mimesi dell’artista, che tramite la raffigurazione del soggetto tenta di comunicare il proprio messaggio, rappresenta la natura attraverso linguaggi tradizionali di pittura e scultura.

A l f re d o G i o v e n t ù Mo str a di C e rami c a di C a ste l l am on te Castello di Agliè P.za del Castello 2 – Agliè (To) Fino al 29 settembre Info: 0124 330102 La personale del ceramista Alfredo Gioventù si presenta con un’istallazione composta da opere inedite attraverso le quali egli si prefigge l’obiettivo di contribuire all’attuale dibattito culturale sul rapporto tra Uomo e Natura. Protagonista della mostra la figura di Daphne, vista come “dea madre”, donde si sceglie di rappresentare il percorso mentale che porta la ninfa alla scelta finale estrema.

“ Ti n o A i m e . O m a g g i o a O s t a n a ” Sala Consiliar e del Comune P.za Caduti per la Libertà 49 – Ostana (Cn) Settembre Info: 0175 94915 La mostra, realizzata per iniziativa di Valter Giuliano, pone esempi di pittura e scultura, lavori incisori appositamente realizzati da Aime per Ostana, presentati per la prima volta, accanto alle cartelle prodotte in passato: al centro della sua poetica un mondo di paesaggi in cui il tempo sembra essersi fermato, tra montagne e tetti innevati, ma in cui la vita ancora pulsa e le figure umane paiono comparse di passaggio, con esili tracce.

IL CORRIERE DELL’ARTE

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È REPERIBILE A MILANO PRESSO LE SEGUENTI EDICOLE :

È REPERIBILE A ROMA PRESSO LE SEGUENTI EDICOLE :

• P.za Castello • Molino delle Armi ang. Ticinese • C.so Magenta f.te Teatro Litta • C.so Garibaldi 83 • Via Boscovich 22 • P.le Principessa Clotilde • Bookstore Triennale • Bookstore Palazzo delle Stelline • Bookshop Villa Necchi Campiglio Via Mozart 14 • P.za Oberdan ang. v.le Piave

• P.za Croce Rossa • P.za Colonna • P.za Colonna ang. l.go Chigi/Tritone • P.za S. Silvestro • L.go Argentina • Via Nomentana • C.so Francia • P.za Fontanella Borghese • P.za Porta Maggiore • Dorothy Circus Gallery Via dei Pettinari 76 • La Diagonale Libreria Via dei Chiavari 75

Vernissage Venerdì 13 settembre - ore 18,00 Arte Città Amica Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – Torino “Il colore delle incisioni” di Isidoro Cottino e Mary Morgillo Sabato 14 settembre - ore 18,30 Circolo degli Artisti di Torino Palazzo Graneri della Roccia Via Bogino 9 – Torino Mostra personale di E. Tenryu Zanin Venerdì 20 settembre - ore 18,00 Società Promotrice delle Belle Arti in Torino V.le Crivelli 11 – Torino Personale di Michele Morello Sabato 21 settembre - ore 16,00 Arte per Voi Associazione Culturale P.za Conte Rosso 1 – Avigliana (To) “Casa Andersen” Giuliana Cusino e gli amici artisti Silvana Alasia, Carlo A. M. Burdet, Enrica Campi, Sonia Girotto e Massimo Voghera Martedì 24 settembre - ore 18,00 Unique Art Galery di Patrick Caputo C.so Vittorio Emanuele II 36 – Torino Personale di Luigia Rinaldi Martedì 24 settembre - ore 18,30 Luce Gallery C.so S. Maurizio 25 – Torino Personale di Ayman Baalbaki Venerdì 27 settembre - ore 18,00 Palazzo Lomellini P.za S. Agostino 17 – Carmagnola (To) “Africa: alle origini della vita e dell’arte”

CORRIEREdell’ARTE COURRIER DES ARTS

Dir ettor e Editoriale Pietro Panacci Dir ettor e Responsabile Virginia Colacino Condir ettor e Elio Rabbione Assistente di Dir ezione Chiara Pittavino Comitato di Redazione Giorgio Barberis, Rolando Bellini, Massimo Boccaletti, Franco Caresio, Angelo Caroli, Claudia Cassio, Massimo Centini, Fernanda De Bernardi, Marilina Di Cataldo, Gian Giorgio Massara, Alessandro Mormile, Massimo Olivetti, Enzo Papa, Lorenzo Reggiani, Gianfranco Schialvino, Maria Luisa Tibone Segreteria editoriale Anna Maria Perrone Cor rispondente da New York Mauro Lucentini Cor rispondente da Berlino Sabatino Cersosimo

Hanno collaborato A. D’Agostino, C. Gallo, E.S. Laterza, M. Orlotti, C. Pittavino, B. Stabielli, A.D. Taricco, D. Tauro Realizzazione grafica interna a cura di E.S. Laterza e G. Vece Fotografo uf ficiale Antonio Attini Redazioni distaccate Milano Rosa Carnevale Tel. 339 1746312 Roma e Napoli Fabrizio Florian Tel. 388 9426443 Palermo Caterina Randazzo Tel. 334 1022647 Concessionaria di Pubblicità interna Stampa Arti Grafiche Civerchia Latina e Moncalieri (To) Distribuzione EditService S.r.l. - Leinì (To) Editor e Associazione Culturale Arte Giovani Torino - P.IVA 06956300013

in ITALIA e nel Mondo “ P o ll o ck e la S c uo l a d eg l i I r a s ci b i l i” C o l l e t t i v a r e t ro s p e t t i v a c on o p e re p ro v e n i e n t i d a l l a C ol l e z i o n e d e l W h i t n e y M u s e u m d i N e w Yo r k Palazzo Reale P.za Duomo 2 – Milano Dal 24 settembre al 16 febbraio Info: 02 884 65230 La mostra, che consta di una cinquantina di capolavori provenienti dal Whitney Museum di New York, attraverso le opere dei diciotto artisti, guidati dal carismatico Sidney Pollock, presenta al visitatore un panorama artistico che seppe re-interpretare la tela come uno spazio per la libertà di pensiero e di azione dell’individuo; uno stile proprio di quella che fu chiamata la Scuola di New York.

Po p Ey e “R iv e rs i d e Rend e zv o us ” Do c um e nt a r io e Mos t ra fo to gr af i c a Museo d’Ar te e Scienza Palazzo Bonacossa Via Sella 4 – Milano Dal 18 settembre al 2 ottobre Info: 031 64 09 72 Per raccontare e presentare la festa induista del Purna Kumbh Mela, l’Associazione PopEye ha realizzato un documentario costruito sull’intreccio di tre storie parallele: quella di un viaggiatore occidentale, quella di un sadhu e quella di un pellegrino indiano. Sarà in esposizione una mostra fotografica e il 25 settembre avverrà la proiezione del documentario.

“ P r o f i l i I n Ve r s i ” O p e re d i A n g e l o B u on u m o r i Galleria d’Ar te Contemporanea Statuto13 Via Statuto 13 – Milano Fino al 13 settembre Info: 347 2265227 Come all’interno di un anagramma le opere di Angelo Buonumori posso donarci, al contempo, prospettive e tematiche che contengono il contrario di quanto percepito. Un’azione complessa che questo artista perugino unisce ad un sapiente uso del colore, della tecnica ad olio e della figurazione anatomicamente perfetta.

“ La G a l l er ia L a C o l o n na a P e l ag o ” Sala Consigliar e del Comune Via Bettini 9 – Pelago (Fi) Dal 7 al 8 settembre Info: 055 8314602 Si tratta della collezione della storica Galleria La Colonna di Milano appartenente alla famiglia Ubaldi-Ingrosso, eredi di Renata Usiglio, fondatrice e promotrice della Galleria. La specificità della collezione consiste nella sua peculiare caratterizzazione: è la più grande raccolta esistente di opere appartenenti solo ed esclusivamente al movimento del Realismo italiano.

G u i d o A i ro l d i “S i l e n z i ma n i fe s ti ” M o st r a fo t o g r a fi c a p er so na l e Galleria Photoar t12 Via Col di Lana 12 – Milano Dal 26 settembre al 25 ottobre Info: 348 0366363 Il reportage fotografico di Guido Airoldi sulla bassa pianura veneta è simbolo d’una poetica che si manifesta appunto attraverso il recupero di cartelloni di strada: “un lavoro sulla vita, silenziosa, che rimane e scorre al nostro fianco anche nel fragore delle giornate più intense”, commenta Annalisa Bergo, curatrice della mostra; “La serie di Airoldi, preparata appositamente per Spirito Italiano, è una fusione tra immagine e materia degradata e degradabile, alla ricerca di una bellezza che trascende la realtà”. Ricordando i Muri di Carta di Luigi Ghirri. (c.s/e.s.l.)

“ I l C o r p o S o li t a r i o L’ A u t o s c a t t o d e l l a F o t o g r a f i a co n te mp ora n e a” Col l e tt i v a Palazzo della Penna P.za Matteotti 18 – Perugia Fino al 27 ottobre Info: 075 5772551 La mostra presenta un significativo gruppo di artisti alle prese con un modo nuovo di riflessione sulla propria identità, sul proprio corpo, sulla conoscenza di sé e sul sé come soggetto di narrazione. L’autorappresentazione è apparsa la più funzionale e la più appropriata per simili operazioni. La componente narcisistica è vista non come esempio di futile vanità bensì come mezzo della conoscenza, attraverso la quale si cerca di comprendere , di afferrare sé stessi. (c.s./d.t.)

Abbonamenti Annuale (22 nn.): euro 50,00 per l’Italia euro 120,00 per l’estero Arretrati: euro 4,00

c.c. postale n. 45958055 intestato a Corriere dell’Arte Associazione Culturale Arte Giovani Aut. Tribunale di Torino n. 4818 del 28/07/1995

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5-09-2013

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GIEMME S.r.l. Via Cuneo, 33 - 10044 Pianezza (TO) - Italy Tel. +39 011.2344400 - Fax +39 011.2344491 E-mail: [email protected]

CORRIEREdell’ARTE COURRIER

DES

ARTS

A.L.P.G.A.M.C.

Gallerie

Associazione Ligure e Piemontese Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea

MARTINARTE Laboratorio d’Arte e Corsi C.so Siracusa, 24/a – Torino - Tel. 011 3433756 - Fax 011 3091323 Cell. 335 360545 [email protected] Orario: merc. e ven. 9,30-12,30/15,30-19,30; mart. e giov. 9,30-12,30/15,30-22,00 Sono aperte le iscrizioni ai corsi

ACCADEMIA Galleria Via Accademia Albertina 3/e – Torino - Tel. 011 885408 [email protected] Orario: 10,00-12,30/16,00-19,30; chiuso lunedì Collettiva di Artisti contemporanei

ARTE CITTA’ AMICA Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – Torino - Tel. 011 7717471- Fax 011 7768845 www.artecittaamica.it Orario: mart. - sab.16,00-19,00; dom. 10,00-12,00; lunedì chiuso Dal 13 al 22/9 “Il colore delle incisioni” di Isidoro Cottino e Mary Morgillo

ARTE PER VOI Associazione Culturale P.za Conte Rosso 1 – Avigliana (To) Luigi Castagna - Tel. 011 9369179 - Cell. 339 2523791 [email protected] - www.artepervoi.it Paolo Nesta - Tel. 011 9328447 - Cell. 333 8710636 [email protected] Orario: sab. - dom. 15,00-19,00 Dal 21/9 al 17/11 “Casa Andersen” Giuliana Cusino con gli amici artisti Silvana Alasia, Carlo A.M. Burdet, Enrica Campi, Sonia Girotto e Massimo Voghera

MERCURIO Galleria d’Arte Contemporanea Via F.lli Calandra 20/F – Torino - Cell. 333 3656300 [email protected] - www.galleriamercurio.com In permanenza Opere di Roberto Demarchi

SENESI Galleria d’Arte Via Sant’Andrea 44 – Savigliano (Cn) - Tel. 0172 712922 www.senesiarte.it

CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO Palazzo Graneri della Roccia Via Bogino 9 – Torino - scala B destra - 1° piano (digitare 4444+ Tel./fax 011 8128718 [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it Orario: lun. - ven. 15,30-19,30 Dal 14 al 29/9 Mostra personale di E. Tenryu Zanin

SILVY BASSANESE ARTE CONTEMPORANEA Via Galileo Galilei 45 – Biella - Tel. 015 355414 Orario: mart. - ven. 16,30-19,30; sab. e festivi su appuntamento

)

LA LANTERNA Galleria di Maristella SANDANO Direttore Artistico: Livio Pezzato - Via Santa Croce 7/c – Moncalieri (To) Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962 [email protected] - www.lalanternaarte.com Orario: lun. - sab. 16,00-19,00 A. Arcidiacono, S. Attisani, G. Boffa, A. Ciocca, E. Colombotto Rosso, Gigli, E. Gribaudo, E. Longo, F. Maiolo, E. Maneglia, S. Manfredi, U. Nespolo, D. Pasquero, G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato, C. Pirotti, G. Sesia della Merla, F. Tabusso, G. Valerioti, naïf croati e grafica nazionale ed internazionale

LA ROCCA Galleria Via della Rocca 4 – Torino - Tel. 011 8174644 - Fax 011 8129026 Orario: lun. - sab. 10,00-13,00/15,30-19,30; domenica chiuso Manifesti originali, grafica, multipli e dipinti

LUCE Gallery C.so S. Maurizio 25 – Torino - Tel. 011 8141011 [email protected] - www.lucegallery.com Orario: mer. - sab. 15,30-19,30 Dal 24/9 al 31/10 “Hanoi / Hong Kong” Personale di Ayman Baalbaki

LUNA ART COLLECTION Spazio espositivo Via Nazionale 73/1 – Cambiano (To) - Tel./Fax 011 9492688 [email protected] - www.luna-art-collection.com Orario: lun. - ven. 8,30-17,30; sab. 8,30-17.30 (previa telefonata) In permanenza serigrafie d’arte a tiratura limitata di Coco Cano, Francesco Casorati, Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro, Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg, John Picking, Marco Puerari, Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti, Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo

BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Arte Via Bonafous 7/1 – Torino - Tel. 011 8173511 Orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30

CENTRO ARTE LA TESORIERA C.so Francia 268 – Torino - Tel. 011 7792147 Orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00; lunedì e festivi chiuso o su appuntamento Pittura dell’Ottocento

RINASCENZA CONTEMPORANEA Associazione Culturale Via Palermo 140 – Pescara - Cell. 328 6979208 [email protected] www.rinascenzacontemporanea.jimdo.com Orario: mar. - sab. (su appuntamento) Fino al 20/9 “Prometheus. Gli eclettici creatori” Collettiva

ART GALLERY LA LUNA Via Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn) - Cell. 339 7108501 [email protected] Orario: ven. 16,00-19,00; sab. 10,30-13,00/16,00-19,00; dom. 10,30-12,00

Maestro Raul VIGLIONE Studio - Galleria - Mostra Culturale Via Servais 56 – Torino - Tel. 011 798238 - Cell. 335 5707705 [email protected] - www.raulviglione.it

GIEMME S.r.l. Via Cuneo, 33 - 10044 Pianezza (TO) - Italy Tel. +39 011.2344400 - Fax +39 011.2344491 E-mail: [email protected]

STORELLO Galleria d’Arte Via del Pino 54 – Pinerolo (To) - Tel. 0121 76235 Orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00; lun. e dom. chiuso In permanenza Opere di Avataneo, Carena, Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis, Luzzati, Massucco, Musante

TEART Associazione Artistico-culturale Via Giotto 14 – Torino - Tel. 011 6966422 Orario: mart. - sab.17,00-19,00

TINBER ART GALLERY Via Albergian 20 - Souchères Hautes – Pragelato (To) - Tel. 0122 78461 [email protected] Orario: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00 In permanenza Opere di Tino Aime, Jean-François Béné, Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola, Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto, Enrico Challier, Dino Damiani, Pierflavio Gallina, Lia Laterza, Claudio Malacarne, Vinicio Perugia, Elena Piacentini, Mariangela Redolfini, Sergio Saccomandi, Luciano Spessot Fino al 15/9 “Canta albero” di Jean François Béné e Benoit Berlioz e “Piccolomondointorno” di Lia Laterza

DAVICO Galleria Gall. Subalpina 30 – Torino - Tel. 011 5629152 Orario: mart. - sab. 10,00-12,30/16-19,30; lunedì e festivi chiuso Fino al 12/10 Marc Davet e Claudia Giraudo

TERRE D’ARTE Galleria Via Maria Vittoria 20/A – Torino - Tel./Fax. 011 19503453 www.terredarte.net Orario: mar. 16,30-19,30; mer. - sab. 11.00-13,00/16,30-19,30

Arte Antica

AVERSA Galleria Via Cavour 13 int. cortile – Torino - Tel. 011 532662 Orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00 “Venezia e il Mediterraneo tra ’800 e ’900”

CASA D’ASTE DELLA ROCCA Via della Rocca 33 – Torino - Tel. 011 8123070/888226 Fax 011 836244 [email protected] - www.dellarocca.net

UNIQUE Galerie d’Art di Patrick CAPUTO C.so Vittorio Emanuele II 36 – Torino - Tel. 011 5617049 - Cell. 334 8017314 [email protected] - www.galerieunique.com Orario: mart.- sab. 10,00-12.30/15,00-19.30 Dal 24/9 all’8/10 Personale di Luigia Rinaldi

LUIGI CARETTO Galleria Via Maria Vittoria 10 – Torino - Tel. 011 537274 Orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30 Miscellanea di Pittura Fiamminga e Olandese

VIVIARTEVIVA Galleria Artistica e Culturale Via Madonna delle Rose 34/C – Torino - Cell. 347 9453075 - Fax 011 3114769 [email protected] - www.viviarteviva.it Orario: lun. - sab.16,00-19,00

SANT’AGOSTINO Casa d’Aste C.so Tassoni 56 – Torino - Tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577 Orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30

CORRIERE dell’ARTE - 13 Settembre 2013

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