VIVERE INSIEME - Parrocchia San Pio

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17 nov 2013 ... tempio, che era ornato di belle pietre e di ... infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono ... seguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e.
IMPEGNI DELLA SETTIMANA... Ore 18.00 S. Messa

LUNEDI’ 18

Ore 18.45 Gruppo liturgico

MARTEDÌ 19 MERCOLEDÌ 20

GIOVEDÌ 21

VENERDÌ 22

Fam. Custodemo Fam. Mitrugno Fam. Marinosci

Ore 18.00 S. Messa

Fam. Quaranta

Ore 18.00 S. Messa

Fam. Ribezzi Fam. Friolo

Ore 18.45 Incontro catechisti

Ore 17.00 Adorazione Eucaristica animata dal gruppo di preghiera P. Pio Ore 18.00 S. Messa Fam. Cecere Fam. Bello Ore 18.00 S. Messa

Fam. Custodemo Fam. Carrieri

Ore 18.30 S. Messa

SABATO 23

DOMENICA 24

Fam. Petracca Fam. Savito Fam. Mazzarello Ore 19.45 Spettacolo “LUCI ALLE OMBRE” SOLENNITA’ DI CRISTO RE Conclusione Anno della Fede Ore 10.00 S. Messa Fam. Siodambro Ore 11.15 S. Messa Fam. Del Vecchio Ore 18.00 CELEBRAZIONE EUCARISTICA IN CHIESA MADRE PER LA CHIUSURA DELL’ANNO DELLA FEDE

BUONA DOMENICA!

VIVERE INSIEME FOGLIO SETTIMANALE DELLA

Parrocchia San Pio da Pietrelcina - Mesagne (Br) www.sanpiomesagne.it [email protected]

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 17 NOVEMBRE 2013 VANGELO SECONDO LUCA In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e da-

gli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». Riflessione… di MONACI BENEDETTINI SILVESTRINI Capita anche ai nostri giorni di soffermarsi dinanzi ai nostri templi per ammirarne le belle pietre, i doni votivi e di godere per quello che per noi rappresentano. Si era formato un gruppo dinanzi al tempio di Gerusalemme, orgoglio del popolo d'Israele, costruito dal re Salomone per volere di Dio. Non mancavano davvero i motivi per restarne ammirati e stupiti dinanzi a tanta bellezza. La maestosità e la solidità di quel tempio dava l'idea di una costruzione destinata a sfidare i secoli ed invece ecco l'intervento di Gesù: «Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta». Non ci viene riferita la reazione degli astanti, ma possiamo ben supporre lo sgomento che li ha assaliti e forse anche la vibrata protesta contro il Cristo che appariva loro come profeta di sventura. Gesù prende l'occasione per parlare di un'altra fine e dei difficili tempi che stanno per sopraggiungere. «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, e vi saranno di luogo in

luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo». Tutto ciò riguarda le inevitabili ricorrenti guerre e fenomeni naturali avversi e catastrofici. Non meno grave è quanto viene preannunciato per i suoi discepoli: «Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. Questo vi darà occasione di render testimonianza». Quanto preannunciato è già in gran parte puntualmente accaduto. La chiesa fino ai nostri giorni ha sofferto persecuzioni e il numero dei martiri è praticamente una schiera che nessuno può contare. Non dobbiamo mettere l'accento sugli aspetti minacciosi che il testo evangelico potrebbe contenere. Il Signore non vuole spaventarci, ma al contrario garantirci la sua costante ed efficace protezione in tutte le vicende che possono accaderci. È interessante infatti la conclusione a cui Gesù vuole condurci: lo Spirito Santo si ergerà a nostro difensore nei tribunale degli uomini e poi aggiunge: «Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime». Dobbiamo perciò guardarci da coloro che interpretando a modo proprio questo vangelo, vanno facendo terrorismo religioso, passando di casa in casa ingenerando immotivate paure. Non ricordano le altre consolanti parole del maestro divino: «Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna».

I MARTITI MISSIONARI…UOMINI E DONNE DA IMITARE! AFRA MARTINELLI

mentalità africana - scriveva in una lettera al padre risalente a qualche anno fa -, se si fa parte di loro, non c'è spazio per stupirsi di quello che accade. E se si comunica con loro con lo stesso linguaggio, e non si tratta solo della lingua, si può parlare e dialogare di Dio. La sofferenza è una buona maestra, è una purificazione necessaria quando si tratta delle cose di Dio e dello spirito». Afra Martinelli portava avanti senza grande clamore la sua opera con il sostegno discreto degli amici in Italia e della Fondazione Cuore Amico di Brescia. «Ci eravamo sentiti al telefono due giorni prima della tragedia - ricorda ancora il fratello Enrico - e Le ho chiesto se non riteneva fosse ora di tornare a casa, anche perché non era più giovanissima. E lei mi ha detto che era l'ultimo dei suoi pensieri». Enrico Martinelli cita anche un episodio per descrivere quanto sua sorella fosse amata dalla gente di Ogwashi-Ukwu: nel 1998 a Civilerghe il padre festeggiava i cento anni di età. Ma lei non voleva togliere risorse alla missione per pagare un suo viaggio in Italia. Fu la gente a cui aveva dedicato la vita in Africa a organizzare una colletta per il biglietto aereo in modo che non mancasse a quella festa.

MARTEDÌ

Ore 16.30 Scout (Branco) MERCOLEDI’ Ore 16.30 1^ ELEMENTARE (Federica) ( la 1^ elementare si incontra solo ogni ultimo mercoledì del mese)

GIOVEDÌ

Ore 16.00 Catechesi 3° media (Marcella) Ore 17.00 Catechesi 1° media (Marcella) Ore 17.00 Catechesi 2° media (Giuseppina) Ore 17.00 Incontro Giovanissimi 2 (Rita e Riccardo) Ore 19.00 Incontro Giovanissimi 1 (Sara)

VENERDÌ

Ore 19.30 Incontro Giovani e Giovani Adulti

Civilerghe (Brescia) 1935 - Nigeria 2013 Afra Martinelli, 78 anni, missionaria laica originaria di Civilerghe, nel bresciano, è stata uccisa in Nigeria. La donna è morta nel distretto di Ogwashi-Ukwu, nella regione del Delta del Niger, dove svolgeva il suo ministero da ormai più di trent'anni. Afra Martinelli aveva fondato e dirigeva a Ogwashi-Ukwu - nella diocesi di Issele-Uku - il Centro Regina Mundi, una scuola di informatica con annesso un collegio per ragazzi. La mattina del 27 settembre - non vedendola presentarsi come di consueto tra i ragazzi - i suoi collaboratori sono andati a cercarla nella sua stanza e l'hanno trovata ferita alla nuca con un machete. In condizioni gravissime è stata portata nell'ospedale più vicino, ma gli sforzi per salvarle la vita non sono bastati: è morta dopo due settimane di agonia. Afra Martinelli era una missionaria laica non legata ad alcuna congregazione religiosa: anche questo spiega il ritardo con cui la notizia della sua aggressione e della sua morte si è diffusa in Italia. La sua spiritualità era quella del servizio al Cristo povero». «Se si entra nella

Ore 16.30 Catechesi Betlemme (Raffaella) Ore 16.30 Catechesi Nazaret (Monica) Ore 17.00 Catechesi Betlemme (Rita) Ore 18.00 Catechesi 5° elem. (Teresa)

SABATO

Ore 15.00 PROVE CORO BAMBINI Ore 15.00 Catechesi 3° media (Monica) Ore 15.30 Catechesi 4° elem. (Jennifer) Ore 15.30 Catechesi 1° media (Carmen) Ore 16.00 Catechesi Nazaret (Monica) Ore 16.00 Catechesi 2° media (Federico) Ore 16.30 Scout (Reparto) Ore 16.30 Catechesi 5° elem. (Federica e Enrica) Ore 16.30 Catechesi 4° elem. (Jennifer)